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Le autostrade forestali

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Val Campelle: l’autostrada forestale nei pressi di Ponte Conseria e la devastazione del bosco

Lo scempio delle strade forestali inutili prosegue imperterrito, nell’indifferenza generale. Credevo di aver visto il peggio con l’insulso moncone di “autostrada forestale” poco a monte di Ponte Conseria, in Val Campelle. Uno stradone enorme che non porta da nessuna parte lungo il Rio Campelle, a sua volta sconciato da una lunga serie di briglie in cemento. Era necessario uno scempio simile del bosco per una strada che dopo appena un chilometro termina in uno spiazzo? Una volta le forestali avevano gli alberi a filo strada: adesso si disbosca 40 metri a monte e 40 a valle. Certo i moderni mezzi di trasporto e lavorazione del legname sono più ingombranti di quelli d’un tempo, ma qui cosa ci doveva passare, il Titanic?  Qual era lo scopo di questa pseudo forestale? Fare un po’ di legna comoda? Dare lavoro a qualche impresa locale?

Ora scopro che lo stesso tragico destino è riservato anche alla bellissima forestale che da Ponte Conseria porta a Malga Valsorda I: domenica scorsa ho notato che tutti i grandi, e talvolta maestosi abeti a bordo strada sono stati “martellati” (segnati per il taglio). Diventerà un altro insulso stradone, mentre nessuno si cura delle migliaia di piante schiantate da anni e lasciate a marcire a poca distanza. Ma perché? Il fascino di camminare in una strada NEL BOSCO, e non ai suoi margini, sarà distrutto e perduto per sempre. Un tempo le strade forestali erano a misura d’uomo, oggi diventano ferite enormi nella montagna in nome di un gigantismo senza senso, se non quello di gonfiare gli appalti.

Purtroppo non ci si limita a rovinare le forestali con ampliamenti devastanti: si cerca con insolito puntiglio di distruggere il paesaggio delle zone rimaste ancora integre. Ho saputo infatti che il Comune di Telve ha intenzione di costruire quest’estate una nuova strada forestale che raggiungerà  Malga Ziolera, un angolo di paradiso ancora intatto. Per fare che cosa non è dato sapere. Nella delibera (n. 114 DD. 17.07.2012) si parla genericamente di malga “poco sfruttata”, ma non si specifica nessun progetto sensato al riguardo. Insomma intanto si fa la strada, poi si vedrà. Questa è la lungimiranza con cui si valorizza la risorsa più importante che abbiamo: l’ambiente. Se nel frattempo si sarà fatto l’ennesimo scempio del paesaggio anche nella stupenda Val Ziolera con un’altra inutile strada, chi se ne importa.

L’idilliaca Val Ziolera minacciata da una nuova strada forestale

Autore: Agh

Content manager portali turismo e montagna, fotografo, cameraman

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