Autore Topic: Lavori in corso in Valcava... (Val dei Mocheni) :(  (Letto 2914 volte)

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Offline AGH

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mi giunge voce di lavori di allargamento stradale in Val Cava... la scusa ufficiale sarebbe quella di bonificare un acquedotto per ridurre la quantità di arsenico (?) e captare una sorgente.

Pare invece che le intenzioni occulte siano quello di arrivare, prima o poi, con la strada al Lago di Erdemolo, la stessa che è stata bloccata sull'altro versante...  >:(
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manuel115

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Re: Lavori in corso in Valcava... (Val dei Mocheni) :(
« Risposta #1 il: 27/06/2008 18:43 »
e infatti leggi qui da l'adige del 25 giugno 08  :-[

La pista in costruzione, secondo il cartellino appeso su un albero, serve alla captazione della sorgente Hahlertol

La pista in costruzione, secondo il cartellino appeso su un albero, serve alla captazione della sorgente Hahlertol. Da Valcava fino a qui la strada sottostante è già stata rullata in attesa della probabile asfaltatura. Poco più in su un grande escavatore sbarra il sentiero, il suo porsi di traverso origina un senso di dolore in questo momento di risveglio della natura dopo le grandi piogge. Dopo, per ora ma per poco, c'è ancora il sentiero, con segni di vecchie lastricature, che dolcemente taglia il pendio coperto d'erbetta novella, attraversando piccoli ruscelli impreziositi dal fiorire della pinguicola e del crescione. Si susseguono però i segni della prossima distruzione: bolli gialli e martellature sui tronchi, che condannano al taglio, già in corso, piante anche secolari di larice e abete rosso. Questi seguono fedelmente il sentiero, salvo una piccola digressione dove questo si impenna, per staccarsi da esso intorno ai 1900 metri di altitudine punto nel quale, traversando per un centinaio di metri si raggiunge la sorgente. Sul giornale sta scritto (l'Adige, sabato 21.06) che l'opera serve per la bonifica dall'arsenico dell'acqua di Fierozzo, che si tratta solo di un modesto allargamento di 40 cm del sentiero esistente, che è tutto a posto dal punto di vista delle autorizzazioni e che c'è un attento monitoraggio della forestale sui lavori. Forse formalmente sarà così, ma il risultato è un disastro ambientale assai costoso (1.100.000 euro) per captare una sorgente modesta, della portata forse inferiore al litro al secondo ora che c'è abbondanza d'acqua, con una pista che resterà, ben più larga e brutta dell'attuale sentiero, a 20 minuti e circa un chilometro dal lago di Erdemolo. Visto che a pensar male quasi sempre ci si azzecca, chi garantisce che in un secondo tempo, visto che si è già lì, non si arrivi da questa parte al lago, dopo il fallito tentativo sul versante di Maso Erdemolo? Intanto c'è già chi, ben documentato dalle tracce dei pneumatici, sta collaudando con le moto da trial il nuovo percorso. Certo è ben triste pensare che, mentre su un versante della Valcava si sono effettuati tagli di miglioramento ambientale per aiutare i Tetraonidi, dall'altra parte, in piena stagione riproduttiva, si stia scavando ed abbattendo il bosco. L'impressione è che qualcosa stia sfuggendo all'attento monitoraggio dei custodi del bene pubblico, il senso del limite e del rispetto di ciò che lasceremo ai nostri figli e nipoti. Con ruspe ed asfalto si sta allontanando per sempre il genius loci di questa vallata incantevole. Chissà cosa direbbe oggi Giuseppe Sèbesta, attento cantore e documentarista di questi luoghi. Il risultato infatti della cosiddetta "valorizzazione" in corso già si vede e si sente imboccando la valle sopra Fierozzo, dove, il banale percorrere l'ampia strada asfaltata e l'incrociare e ritrovare decine e decine di macchine, annulla il sottile piacere di guadagnare quota nel silenzio e nel profumo dei boschi e nella contemplazione delle straordinarie costruzioni mochene. È chiaro che è comprensibile l'esigenza di migliorare le condizioni di vita dei contadini, in particolare di garantire i collegamenti con il fondovalle per favorire le attività agricole e forestali, e positiva è la presenza di malghe, agritur e punti di ristoro. Nel contempo è necessario però salvaguardare le caratteristiche naturali e tradizionali che finora hanno contraddistinto l'ambiente della valle e attirato i visitatori nella "valle dei giganti" alla ricerca di quella pace e di quell'armonioso equilibrio tra natura e lavoro dell'uomo ormai leggendario. Stefano Mayr è naturalista e consigliere nazionale di Mountain Wilderness Paolo Mayr è presidente di Italia Nostra del Trentino
« Ultima modifica: 27/06/2008 18:59 da manuel115 »