In una delle zone più belle del Parco Nazionale dello Stelvio, su uno scosceso versante a circa 2000 metri di quota che delimita il Prà di Saènt, furono "scoperti" 23 larici giganteschi, cresciuti in modo stupefacente tra i sassi di un macereto. L'eccezionalità di questo luogo sta nel fatto che a queste quote gli alberi, di norma, sviluppano dimensioni piuttosto ridotte.
Qui invece le circonferenze del tronco vanno dai 3 ai 6 metri, con altezze fino a 40 metri, l'età da 300 a 500 anni! Sistemando il percorso con i sassi e le pietre del posto è stato realizzato un itinerario con 700 scalini che collega tutti i larici monumentali. Ai piedi di ogni albero è stata apposta una tabella esplicativa, in cui Marcello Mazzucchi (dirigente della Forestale) descrive la vita e la crescita di ogni larice, con le sue strategie di sopravvivenza.
Le forme singolari assunte negli anni dai tronchi, dai rami e dalle chiome, parlano delle tante vicissitudini passate e raccontano storie secolari, fedelmente registrate negli anelli del tronco, studiati con una tecnica scientifica denominata dendrocronologia. Essa rivela una vera e propria cronaca del tempo, con l'andamento delle stagioni e la "registrazione" degli eventi climatici.