Eremo di San Lorenzo in Val SellaSorprendente escursione al
Monte Armentera m 1500 in Val Sella. Soprendente perché avevamo sempre trascurato questa meta, dall'altezza modesta e apparentemnte poco interessante. Ci sbagliavamo. L'idea orginale era quella di arrivare almeno fino all'
Eremo di San Lorenzo, ovvero fare una escursione a bassa quota visto che la neve rompe ancora le scatole in quota. Sulle carte il percorso dall'eremo alla cima dell'Armentera appare confuso e non troppo affidabile... decidiamo quindi di partite e valutare la situazione sul posto.
Si percorre la Val sella fino all'Hotel Legno dove si parcheggia. Si torna a ritroso per 500 metri lungo la strada fino alle indicazioni del sentiero 210. L'escursione inizia in modo disastroso, con lo scempio imprevisto della nuova strada forestale che ha distrutto il sentiero 210
(vedi
http://girovagandoinmontagna.com/gim/index.php?topic=921.0). Saliamo indispetitti prima per la nuova forestale che ha aperto una vasta ferita nel fianco della montagna, poi per la zona disboscata dove passerà la strada. Il legname rende impraticabile il vecchio sentiero, che riemerge tristemente qua e là in mezzo ai tronchi abbattuti e alle ramaglie.
Questo disastro per fortuna si arresta a quota 1100 circa. Con qualche difficoltà rintracciamo il sentiero, che
scende un po' di quota e traversa il fianco sud est dell'Armentera, molto bello, per raggiungere la
Bocchetta Val di Croce m 1120. Di qui un ultima salita e in 15 minuti arriviamo sul cocuzzolo dove sorge l'incantevole
Eremo di San Lorenzo, con romitorio nei pressi. Una botta di c**lo: c'è il custode che sta andando via, gli chiediamo se per caso ci può aprire la chiesa per dare una guardata veloce ai bellissimi
affreschi, lui gentilmente acconsente. Ci offre anche una grappa, poi se ne va. Il posto è idilliaco, ci fermiamo per la pausa pranzo anche per seguire l'evoluzione meteo e decidere il da farsi. Dopo il pranzo al sacco e il conseguente fatale abbiocco, decidiamo di salire per l'Armentera visto che il tempo sembra tenere, nonostante il meteo avesse previsto probabili rovesci.
Scendiamo alla selletta e attacchiamo il bellissimo sentiero nel bosco, che sale ben tracciato a zig zag ababstanza ripido per il fianco nord est. Dopo mezz'ora sbuchiamo in una
radura con magnifica vista panoramica sulla Valugana. Sulla carta a quota 1349 è segnata uan traccia nera che percorre il lato nord, di cui non troviamo traccia. Seguiamo il sentiero e dopo un'altra mezzora di salita piuttosto ripida, durante la quale il sentiero si sposta e si impenna sul fianco sud est, raggiungiamo la cima, una radura pianeggiante a 1500 metri, con croce in legno. Panorama se ne vede pochino per via della vegetazione. Il custode ci aveva informato dell'esistenza di un
sentiero che prosegue in cresta, anche se non segnato, e poi scende per la
Val Viscera. Infatti lo troviamo e lo seguiamo percorrendo le
belle creste boscose, con vari saliscendi e a tratti leggermente esposte, con
splendidi esemplari di pino silvestre e notevoli squarci panoramici sulla Valsella e sulla Valsugana. Ci dirigiamo quindi verso la sella antistante la
Cima della Stanga m 1485.
Arrivati alla sella e non c'è nessuna traccia del sentiero che scende in val Viscera. Attimo di smarrimento, ci buttiamo giù per un'altra ravanata come quella di Cima d'Arza? Mio dio no! Proviamo a proseguire per circa 1 km e
troviamo il bivio, senza nessuna indicazione: il sentiero alto va alla cima o probabilmente verso il fondo della Val Sella, noi pigliamo quello basso che poi fa un tornantino e quindi si inoltra, per
bellissimi boschi, nella Val Viscera. Attenzione quando si raggiunge l'impluvio, il sentiero sembra scendere invece si sposta sul lato opposto, dove riprenede a caalre dolcemente, con larghi zig zag, per
bosco di latifoglie veramente stupendo. Dopo essere scesi parecchio di quota, l'incanto si rompe quando arriviamo allo scempio della strada forestale dell'andata, dalla quale rientriamo mestamente.
Un giro comunque molto bello, consigliabilissmo, dislivello modesto di circa 800 metri.