GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino occidentale => Escursioni estive in Trentino => Adamello - Presanella => Topic aperto da: AGH - 19/09/2012 22:47
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Lago Serodoli, sullo sfondo le Dolomiti di Brenta
Bellissima escursione domenica 16 settembre nel Gruppo della Presanella nord orientale, anche se piuttosto “movimentata” riguardo all’orientamento. Decidiamo di fare un giro che ci permette di vedere ben 12 laghi, tra grandi e piccoli, partendo dalla Val di Sole, a sud di Pellizzano.
Dal Lago dei Caprioli 1307 prendiamo il sentiero 203 fino a Malga Fazzon di Sopra 1548 dove ci accoglie un gruppetto di simpatici asinelli (forse una sinistra premonizione dei casini di orientamento che succederanno poi :D).
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Malga Fazzon di Sopra
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Asinelli a Malga Fazzon
Dalla malga sparisce ogni tipo di indicazione riguardo i sentieri. Incontriamo parecchi bivi che ci mettono subito in dubbio. Trovandoci nel bosco e mancando punti di riferimento, non è semplice districarsi. Ci manteniamo comunque sulla forestale, l’intenzione è di raggiungere Malga Copai. Provo anche a fare il punto col gps del cellulare, ma non prende campo per scaricare i dati :(. A quota 1798, come riportato dalla carta, ci aspettavamo di trovare le indicazione per il sentiero 218. Cammina e cammina ma non troviamo niente. Proseguiamo dunque per la forestale ma dalla direzione, sentita “a naso”, i dubbi aumentano.
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Vista su Cevedale e Zufall
Con l’altimetro ci rendiamo presto conto di essere ben al di sopra della quota prevista per il bivio, ma dei segni rossi e bianchi lungo la strada forestale, che peraltro non ci dovrebbero essere, ci rassicurano in parte. Incontriamo altri bivi e sentieri senza nessuna indicazione. Restiamo sulla forestale e quando, dopo un lungo traversone, avvistiamo finalmente la malga, esultiamo improvvidi. La nostra soddisfazione viene troncata quando leggiamo il cartello: “Malga Artuich”. Come malga Artuich? Dovremmo essere a Malga Copai... Infatti abbiamo sbagliato clamorosamente valle e ci siamo infilati, come avevamo sospettato, nella val Gelada che avremmo dovuto fare al ritorno >:(. Che si fa? Torniamo indietro? Cerchiamo di scollinare salendo a Cima Gardene e scendendo dall’altra? Dopo qualche minuto di disappunto, ci diciamo che in fondo c’è poco male: faremo il giro previsto all’incontrario :). Il posto peraltro è meraviglioso e ci fermiamo per una piccola sosta sul tavolone fuori dalla malga, un posto incantato e deserto.
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Malga Artuich
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Vista sulla Vegaia
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I cartelli riappaiono a Malga Artuich
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Malga Artuich
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Lungo il sentiero verso il Passo di Val Gelada
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Luoghi selvaggi verso il Lago del Bus
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Vista verso nord, sulla sx il Cevedale
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Val Gelada
Riprendiamo la marcia inoltrandoci in un magnifico e selvaggio vallone dove, per una serie di balze, arriviamo su un balcone naturale con magnifica vista verso il Passo di Val Gelada. Percorriamo la valle tra pascoli con marmotte “fischianti” e costoloni erbosi che portano ad un poggio con laghetto e quindi all’ultimo facile strappo fino al passo di Val Gelada 2515, il punto più alto della nostra escursione.
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Verso Passo di Val Gelada
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Salendo verso il Passo di Val Gelada
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Val Gelada col Monte Nambino
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Val Gelada
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Laghetto senza nome
Appena scolliniamo si apre la fantastica vista sul grande e azzurrissimo Lago Gelato, ai piedi del Monte Serodoli. Avvistiamo anche un colossale ponte di roccia sulla Rocca di Nambrone, uno spettacolo naturale da lasciare senza fiato e che non avevamo mai visto.
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Monte Serodoli e Lago Gelato visti dal Passo di Val Gelada
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Rocca di Nambrone col colossale ponte di roccia
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Lago Gelato e Lago Serodoli, sullo sfondo il Brenta
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Lago Gelato
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Bivacco Serodoli col Brenta
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Lago Serodoli
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Cima Serodoli
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Acqua trasparentissima
Dopo una breve sosta pranzo, ci caliamo verso il Lago Gelato e il Lago Serodoli, un “pezzo di Norvegia” trapiantato in Trentino con tanto di fiordi. Dopo aver scattato un bel po’ di foto e rimirato a lungo il meraviglioso paesaggio, iniziamo il rientro per 226B, decisamente differente da quanto riportato sulla Kompass.
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Cartelli
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Rientro col sentiero 226b
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La conca sotto al Monte Zeledria
Il sentiero si inerpica su un costone fino a un passo, dove scolliniamo affacciandoci sulla magnifica conca sotto il Monte Zeledria e il Lago Scuro. Il sentiero cala a ridosso della cresta verso ovest, noi decidiamo di abbandonarlo per tagliare per costoni erbosi verso i Tre Laghi.
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Dalla cresta del Zeledria verso il Brenta
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Lago Scuro
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Lago Scuro e M. Zeledria
Potevamo evitare la ravanata? Certo che no: infatti un vallone impervio ci obbliga a cercare una discesa meno ostica dove si ravana tra i soliti sassi e “zoppe” di erba alta piena di buchi. Nulla di grave, ormai siamo rotti ad esperienze ben peggiori :D. Raggiungiamo con un traversone i tre bellissimi laghi, a poca distanza uno dall’altro, con il sole che sta tramontando. Magnifici gli scorci verso il Brenta e il contrasto con gli specchi d’acqua in primo piano.
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Tre Laghi
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Tre Laghi, sullo sfondo il Sasso Rosso
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Ancora Tre Laghi, sullo sfondo il Brenta
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Tre Laghi
Ora iniziamo la discesa verso un altro lago, il Lago Alto, quindi un altro traversone con sentiero 267, anche questo riportato sulla kompass in modo molto approssimativo. Vediamo dall’alto lo spettacolare Lago delle Malghette, stavolta un pezzo di “Canada” con le fitte selve che circondano il lago di un colore azzurro cobalto quasi incredibile.
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Specchio d'acqua senza nome
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Lago delle Malghette, un pezzo di "Canada" trapiantato in Trentino
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Lago delle Malghette
Volevamo scollinare a Passo dell’Ometto ma della deviazione prevista neppure l’ombra, proseguiamo dunque sul sentiero dove incrociamo il 202b. Solo quando arriviamo al Passo della Pesa 2155 ci rendiamo conto di essere parecchio più a est. Poco male, invece che da sud caliamo verso gli ultimi due laghi di Lores e di Mezzana ormai avvolti nell’ombra, scedendo da ovest. Arrivati a Malga Copai ci imponiamo la massima attenzione per non sbagliare la deviazione del sentiero 218.
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Vista sul Brenta ormai al tramonto
Troviamo due indigeni che sono saliti in moto e stanno mangiando lamponi, ai quali chiediamo lumi: “Siete del posto?” “Più o meno...” è la risposta poco convinta. Mostro la carta col sentiero 218: esiste? “Boh” è la poco incoraggiante risposta... Poi, forse pentiti della risposta elusiva, dicono di sì, ed è pure segnato da un cartello, affermano. Riprendiamo la marcia carta alla mano e altimetro sotto’occhio, calando per la forestale. La deviazione però non si trova. Ci raggiungono gli indigeni con la moto, mentre ci sorpassano chiediamo quanto manca al cartello. “10 minuti” dicono, e spariscono dalla vista. Cinque metri dopo però troviamo una deviazione che sembra proprio il sentiero che cerchiamo, anche se non c’è nessuna indicazione. Consultiamo ancora le carte. Il sentiero è talmente ben tracciato che lo imbocchiamo fiduciosi, la posizione poi coincide con la mappa.
Dopo alcuni chilometri in costa nel bosco, senza mai aver visto uno straccio di segno, una vaga inquietitudine ci percorre, il sentiero diventa sempre meno evidente. Ormai sta imbrunendo, sono le 19 passate e ci si vede sempre di meno. Procediamo di buon passo ma poi il sentiero si perde in mille viottoli nella boscaglia. Cominciamo a ravanare, bestemmiando in cuor nostro. Ci pare di trovare delle tracce, proviamo a seguirle ma niente, si perdono tutte. Siamo ormai scesi per parecchi chilometri nel folto del bosco. Chiedo alla mia compagna di sventura: “Il tuo gps ha la funzione di trackback?” (ritorno a ritroso sulla traccia). Lei, che l’ha comprato da poco e capisce che si sta mettendo male, risponde “Credo di si...”. Apposto! Il tempo stringe, proviamo a insistere ma il bosco diventa un casino: passiamo diverse volte dei torrentelli e vallette con barriere di ontani, cercando sempre la via meno rognosa nella vegetazione.
Passiamo da un versante all’altro, a volte ci dividiamo in diverse direzioni per trovare una traccia. Non si trova e non si vede quasi più niente. Cala il silenzio: ora siamo a rischio bivacco forzato. Se non si trova in fretta una via d’uscita, diventa troppo rischioso muoversi senza vedere nulla. Più che altro la preoccupazione principale non è tanto il bivacco forzato, siamo equipaggiati e non corriamo nessun pericolo, ma il non riuscire ad avvisare casa. Mi metto davanti e continuiamo a scendere, molto concentrati per vedere bene dove mettiamo i piedi e guardando in giro se si vede qualcosa di utile. Il bosco diventa ripido e abbastanza scomodo, pieno di ramaglie. Man mano che scendiamo controlliamo l’altimetro: 1900, 1800, 1700, 1600... Ormai dovremmo esserci, dove diavolo siamo? E’ quasi buio. Quando stiamo per perdere la speranza, io che sono davanti intravedo un inaspettato chiarore: una strada! Grosso sospiro di sollievo! A quota 1650 metri siamo finalmente sulla forestale che avremmo dovuto prendere all’andata. Marciamo ancora per diversi km e quindi raggiungiamo il bivio incrociato all’andata. Arriviamo alla Malga Fazzon di Sopra che è proprio buio pesto. Per fortuna ho la pila frontale che ci toglie dagli impicci: riusciamo a scendere nel bosco buio per il sentiero dell’andata fino a raggiungere il Lago dei Caprioli dove abbiamo la macchina. Quando arriviamo sono quasi le 21. Anche stavolta è andata!!! :)))
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Lago del Malghetto di Mezzana
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Il percorso
Ecco un’altra regola da rimandare bene a mente: MAI imboccare un sentiero non segnato e che non si conosce quando sta per fare buio! Tutto è bene quel che finisce bene. Giro meraviglioso, un vero casino con le cartine (ne avevamo 4, tutte diverse), ma vale sicuramente la pena! Disl. 1400, sviluppo circa 24 km.
Update: Gabry ha replicato il giro e mi ha aggiornato che
Ora ci sono belle tabelle per Malga Artuick e per il Passo Val Gelada (anche i segni rossi sono recenti ed evidenti). In alternativa alla forestale, c’è il bel sentiero 203 che parte dalla Regina del Bosco (15’ da Malga Alta di Pellizzano) e passa per il Lago di Stablo. Rientrando, oltrepassato Malghetto Copai, sono scesa ancora un bel po’ per la forestale fino ad un tornantino (cartelli), dove ho preso uno stradello che in 30’ mi ha portata a Malga Alta di Pellizzano http://maps.kompass.de/#lat=46.29486390394371&lon=10.783876267852737&z=15&s=KOMPASS%20Touristik (http://maps.kompass.de/#lat=46.29486390394371&lon=10.783876267852737&z=15&s=KOMPASS%20Touristik) (tratto verde). Ultima cosa: Malga Alta è stata completamente ristrutturata lo scorso anno con possibilità di pernotto (ottimi anche i prodotti in vendita).
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Grandesupermegaravanata!!!!!!!!
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ho letto velocemente e approfondirò domani, però ti devo proprio suggerire di scaricare su android l'applicazione gratuita maps with me che funziona gratis e offline con le mappe di openstreet map, sfruttando il gps del cell.
l'abbiamo usato in islanda quest'estate e non ha sbagliato di un metro in nessuna occasione!
cmq che bel giro, domani me lo rivedo!!
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un bellissimo giro in posti per niente frequentati; è il giro che ho fatto l'anno scorso, uguale al tuo fino al lago Malgette, poi non trovando sentieri che sulla cartina erano segnati ma che in effetti non c'erano >:( , ho deciso di scollinare al passo presso il rifugio Orso Bruno e scendere dalla pista fin quasi a Marileva 1400 e da lì ho tagliato il versante fino a riportarmi al lago dei Caprioli...
mi mancano gli ultimi 2 laghi :)
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Ecco un’altra regola da rimandare bene a mente: MAI imboccare un sentiero non segnato e che non si conosce quando sta per fare buio!
Ti riassumo brevemente come abbiamo agito durante il giro del Bruffione.
una volta arrivati in cima e non capendo bene quale fosse il sentiero esatto ci siamo imposti dei tempi per raggiungere le varie tappe, con rientro previsto per le 19; quando ci siamo incasinati non trovando i segni abbiamo ricalcolato il tutto e anche se avessimo trovato il sentiero saremmo arrivati con il buio.
Girare con il buio va bene se siamo in posti conosciuti, ma non era il nostro caso, quindi abbiamo scelto la via di fuga che ci ha portato a destinazione con la luce anche se il giro originale non è stato completato.
Altra regola da tenere a mente : quando si pianifica un percorso meglio prevedere delle vie di fuga veloci soprattutto nel caso di giri molto lunghi. :)
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Questa gita è stupenda, la foto del bivacco Serodoli mi fa capire il perchè vi stava così a cuore quel bivacco... la vista che si ha sul Brenta è "strappalacrime"!!!
Bello sviluppo e bella ravanata!!!
Bellissimi i colori nelle Foto, che profilo di colore usi??? AdobeRGB ?
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Altra regola da tenere a mente : quando si pianifica un percorso meglio prevedere delle vie di fuga veloci soprattutto nel caso di giri molto lunghi. :)
si ma non sempre è possibile :) La regola anzidetta è peraltro nota, ma siamo stati troppo spavaldi, il sentiero era tracciato così bene che ci siam detti "è questo!". Invece siamo stati fregati :). Nel caso di giri molto lunghi di solito si organizza il giro in modo da fare la parte finale su forestale, noi abbiamo voluto tagliare da Malga Copai perché era giù tardi, col senno di poi avremmo fatto meglio a seguire la strada :)
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Questa gita è stupenda, la foto del bivacco Serodoli mi fa capire il perchè vi stava così a cuore quel bivacco... la vista che si ha sul Brenta è "strappalacrime"!!!
è un posto meraviglioso, l'abbattimento secondo me è un'assurdità! Visto che c'è già, perché non valorizzarlo (pulirlo) invece che distruggerlo? mah
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è un posto meraviglioso, l'abbattimento secondo me è un'assurdità! Visto che c'è già, perché non valorizzarlo (pulirlo) invece che distruggerlo? mah
Lo rifarei in legno!!!
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Tutte belle foto, ma io preferisco quella del lago Serodoli con la ragazza (Gabi?), sprigiona un senso di serenità che ti verrebbe voglia di stare lì tutto il giorno a riposare.
Ditemi quante volte durante le escursioni, più o meno impegnative, trovate un bel posto e vi vien da dire : come starei bene qui disteso a godermi in santa pace questo bel giorno.
E invece no, ci piace ravanare, sudare, imprecare, in fin dei conti siamo masochisti e ci divertiamo maggiormente.
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Tutte belle foto, ma io preferisco quella del lago Serodoli con la ragazza (Gabi?), sprigiona un senso di serenità che ti verrebbe voglia di stare lì tutto il giorno a riposare.
Ditemi quante volte durante le escursioni, più o meno impegnative, trovate un bel posto e vi vien da dire : come starei bene qui disteso a godermi in santa pace questo bel giorno.
E invece no, ci piace ravanare, sudare, imprecare, in fin dei conti siamo masochisti e ci divertiamo maggiormente.
uff in tutti i posti al sole io mi sdraierei e stare li.... :) !!
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Tutte belle foto, ma io preferisco quella del lago Serodoli con la ragazza (Gabi?), sprigiona un senso di serenità che ti verrebbe voglia di stare lì tutto il giorno a riposare.
che ti devo dire... sarà l'età ma ultimamente ho riscoperto il piacere di fermarmi e guardarmi intorno... respirare l'aria, sdraiarmi per immergermi nella natura, mi sembra di percepire il respiro della montagna... (sarà lo stress del lavoro... ;D ::) )
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che ti devo dire... sarà l'età ma ultimamente ho riscoperto il piacere di fermarmi e guardarmi intorno... respirare l'aria
io mi sdraierei sempre molto volentieri, specie in posti così, ma c'è sempre qualcuno che mi richiama all'ordine ;D
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regola da tenere a mente : quando si pianifica un percorso meglio prevedere delle vie di fuga veloci soprattutto nel caso di giri molto lunghi. :)
Ciao Alverman, condivido quello che dici ma ci sono giri ad anello che non hanno via di fuga, salvo fare dietrofront :P. Anch’io a metà giro (soprattutto quando sono da sola) faccio il punto della situazione e valuto se procedere o tornare indietro. Calcolo le ore luci disponibili, il dislivello da percorrere e se sono in forze per finire il giro programmato. Quando poi arrivo a quello che chiamo "il punto del non ritorno" (perché ho già percorso il 50%+1 del giro) non posso fare altro che procedere, salvo ostacoli oggettivi non raggirabili :P. Capita anche che il sentiero sia mal segnalato e che sia necessaria una sorta di caccia al tesoro dei segni bianco e rossi, come mi è capitato salendo a Cima Stübele (da Schrummalm al Passo e della Siromba/ Schrumm Joch) e a Cima degli Olmi (prima del Passo Cemiglio). Ed intanto “il sole mangia le ore". Se poi per qualche motivo salti una deviazione allora sballa tutto o quasi ;D.
Metti qualche forestale lunga ed interminabile ed arrivi all’auto che hai sforato i tempi previsti :(.
Nel mio giro sulle Maddalene di due settimane fa avrei potuto accorciare le due forestali del rientro ma avrei dovuto fare altri 200 m di dislivello in salita (che aggiunti ai 2100 fatti diventavano un po' troppi per me) :'(.
Quella volta, allungando il passo sono arrivata all'auto che era ancora chiaro, ma solo per poco :D
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Il giro è bellissimo !Per non parlare delle foto :) Leggendo la relazione verrebbe voglia di farlo magari in due giorni, gustandosi il tramonto sul Brenta e ascoltando il sussurro del vento :)
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Il giro è bellissimo !Per non parlare delle foto :) Leggendo la relazione verrebbe voglia di farlo magari in due giorni, gustandosi il tramonto sul Brenta e ascoltando il sussurro del vento :)
In effetti non sarebbe una brutta idea: ci suo può fermare al bivacco artuich (purtroppo non ho visto come é perché eravamo troppo impegnati a capire come avevamo fatto a sbagliare valle :D) o magari, se l'hanno ripulito, al baito Serodoli, prima che lo abbattano come previsto :( (una decisione demenziale secondo me)
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Complimenti AGH ;)!!
Bellissima escursione, foto magnifiche e, se non sbaglio, anche la giornata atmosfericamente parlando mi è sembrata eccezionale :)!
AndFra 8)
P.S.: secondo te, questo percorso (almeno un tratto) potrebbe essere interessante da fare d'inverno con le ciaspole oppure no (viene chiusa la strada d'accesso ai veicoli, pericolo valanghe eccessivo...)
Grazie!
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P.S.: secondo te, questo percorso (almeno un tratto) potrebbe essere interessante da fare d'inverno con le ciaspole oppure no (viene chiusa la strada d'accesso ai veicoli, pericolo valanghe eccessivo...)
Grazie!
direi che fino a Malga Artuich non ci dovrebbero essere problemi, è praticamente tutta strada forestale nel bosco (credo che fino al Lago dei Caprioli la strada sia aperta e spalata anche l'inverno). Per la zona dei laghi invece è più corta da Campiglio, anche se la salita con neve richiede attenzione
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direi che fino a Malga Artuich non ci dovrebbero essere problemi, è praticamente tutta strada forestale nel bosco (credo che fino al Lago dei Caprioli la strada sia aperta e spalata anche l'inverno). Per la zona dei laghi invece è più corta da Campiglio, anche se la salita con neve richiede attenzione
esatto, il lago lo raggiungi in auto anche in inverno, la strada è sempre aperta.
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Scusa AGH, magari sono un po' "lento"; l'errore è stato seguire quella traccia nel bosco, dopo l'incontro con i 2 motociclisti, mentre continuando sulla forestale tutto sarebbe andato liscio fino all'arrivo? Per il resto ci sono altre difficoltà nel trovare i sentieri? Questa escursione mi ha affascinato, cercherò di proporla a qualcuno o altrimenti la farò da solo. Complimenti comunque per la tenacia e la testa sulle spalle, io tendo invece a innervosirmi in simili situazioni.
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Scusa AGH, magari sono un po' "lento"; l'errore è stato seguire quella traccia nel bosco, dopo l'incontro con i 2 motociclisti, mentre continuando sulla forestale tutto sarebbe andato liscio fino all'arrivo? Per il resto ci sono altre difficoltà nel trovare i sentieri? Questa escursione mi ha affascinato, cercherò di proporla a qualcuno o altrimenti la farò da solo. Complimenti comunque per la tenacia e la testa sulle spalle, io tendo invece a innervosirmi in simili situazioni.
continuando sulla forestale si sarebbero evitati tutti i casini ;D. Nel senso che più a valle (non posso essere preciso perché non l'ho mai fatto) ci dovrebbe essere il raccordo per rientrare con una forestale o sentiero. Difficoltà vere e proprie no, ma l'inizio del giro è zeppo di bivi non segnati e bisogna tirar fuori continuamente la cartina. Siccome non hai nessuna visuale essendo nel bosco, tieni d'occhio l'altimetro. Poi i sentieri sono abbastanza segnati ma non troppo, siccome se ne concatenano parecchi, meglio stare sempre all'erta controllando spesso posizione. Se decidi di farlo fammi poi sapere come è andata :)
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salve, sono nuovo del forum. Io e altri 5 ragazzi vorremmo fare un' escursione di 3 giorni su questo percorso (poi in realtà tra arrivo e partenza saranno 2 mezze giornate e una completa). Nessuno di noi ha grande esperienza, per questo volevamo fare un percorso semplice...l'intento era star fuori 2 notti in tenda facendoci da mangiare ecc...
Ci siamo già informati su tutto il necessario da portarci via per essere sicuri. Volevo qualche chiarimento:
1. c'è qualche rifugio lungo il percorso? così da organizzare eventualmente il percorso.
2. (domanda stupida) si può usare l'acqua del laghetto per far da mangiare?
3. ci sono problemi di animali in queste zone?? ::)
grazie per le risposte :) :)
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1. c'è qualche rifugio lungo il percorso? così da organizzare eventualmente il percorso.
2. (domanda stupida) si può usare l'acqua del laghetto per far da mangiare?
3. ci sono problemi di animali in queste zone?? ::)
ciao nunzio e benventuo.
1) Lungo il percorso NON ci sono rifugi, ma in zona limotrofa verso est ce ne sono due, rif. Orso Bruno e Rif. Lago Malghette. Lungo il percorso ci sono anche alcuni bivacchi
http://maps.kompass.at/#lat=46.26670186669436&lon=10.809174863281203&z=14&s=KOMPASS (http://maps.kompass.at/#lat=46.26670186669436&lon=10.809174863281203&z=14&s=KOMPASS) Touristik
2) quale laghetto? ce ne sono 12 ;D Se l'acqua viene bollita in genere non ci dovrebbero essere problemi, specie per i laghi in alta quota, ma in genere sarebbe meglio evitare. La zona peraltro è abbastanza ricca d'acqua e quindi qualche ruscello dovreste trovarlo senza problemi
3) Problemi di animali? Se intendi animali "pericolosi" sarebbero due: vipera e orso. L'orso è molto elusivo e non aggressivo, non attacca l'uomo e quindi è un pericolo molto remoto. Anche la vipera in genere scappa, questo è un pericolo più concreto rispetto all'orso, specie se non si guarda dove si mettono mani e piedi. Ma anche in questo caso è un pericolo minimo, basta un po' di attenzione.
Se hai altre domande siamo qua :)
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3) Problemi di animali? Se intendi animali "pericolosi" sarebbero due: vipera e orso. L'orso è molto elusivo e non aggressivo, non attacca l'uomo e quindi è un pericolo molto remoto. Anche la vipera in genere scappa, questo è un pericolo più concreto rispetto all'orso, specie se non si guarda dove si mettono mani e piedi.
Eviterei, comunque, di preparare succulenti e profumati pasti all'aperto perchè l'Orso è MOLTO goloso ed ha un olfatto eccellente ! (potremmo arrivare anche io ed AGH e qualche altro forumista.. :P )
Cibi in scatola e provviste chiuse in contenitori, tende sempre chiuse (anche la vipera è curiosa)
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quindi mi dite che portarsi via da fare delle minestre tipo fagioli che fanno un buon profumino in cottura o buste di polenta istantanea sarebbero da evitare??accidenti...cmq ci servivano eventuali rifugi per avere eventualmente un pò d'acqua e magari per piantare le tende non troppo distante così da essere comodi in caso di problemi.
Da quello che ho capito il percorso è poco segnato giusto?? grazie e scusate e le mie domande inutili....:)
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quindi mi dite che portarsi via da fare delle minestre tipo fagioli che fanno un buon profumino in cottura o buste di polenta istantanea sarebbero da evitare??accidenti...cmq ci servivano eventuali rifugi per avere eventualmente un pò d'acqua e magari per piantare le tende non troppo distante così da essere comodi in caso di problemi.
Da quello che ho capito il percorso è poco segnato giusto?? grazie e scusate e le mie domande inutili....:)
io nn mi farei troppi problemi per gli animali onestamente. Portatevi l'acqua per il primo giorno, poi appena trovate qualche rio fate il rabbocco. Il percorso è poco segnato all'inizio, serve sapersi destreggiare bene con le carte, poi è segnato abbastanza bene
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io nn mi farei troppi problemi per gli animali onestamente. Portatevi l'acqua per il primo giorno, poi appena trovate qualche rio fate il rabbocco. Il percorso è poco segnato all'inizio, serve sapersi destreggiare bene con le carte, poi è segnato abbastanza bene
grazie mille per i consigli!!adesso cerco di capire bene come si guardano le mappe per i percorsi montani!! se riesco magari dopo esserci andato vi riporto la mia esperienza!! ;D
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scusate se continuo a far domande....qualcuno mi potrebbe indicare un sito o cose simili per trovare questo percorso nel dettaglio??sto provando a guardare in internet su siti come google maps e su KOMPASS ma non riesco a capirci molto sui sentieri. Scusate la mia ignoranza ::) ;D
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scusate se continuo a far domande....qualcuno mi potrebbe indicare un sito o cose simili per trovare questo percorso nel dettaglio??sto provando a guardare in internet su siti come google maps e su KOMPASS ma non riesco a capirci molto sui sentieri. Scusate la mia ignoranza ::) ;D
Senza andare tanto lontano da qui, intanto così cominci a farti un'idea ;) (non lasciarti impressionare ;D )
http://girovagandoinmontagna.com/forums/index.php?topic=6056.0 (http://girovagandoinmontagna.com/forums/index.php?topic=6056.0)
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qualcuno mi potrebbe indicare un sito o cose simili per trovare questo percorso nel dettaglio??sto provando a guardare in internet su siti come google maps e su KOMPASS ma non riesco a capirci molto sui sentieri. Scusate la mia ignoranza ::) ;D
Oltre alla relazione che hai letto, in rete non c'è niente. I giri di Agh sono unici ;) :P :D
Secondo me, faresti meglio a consultare una cartina cartacea (che poi tornerà utile in una eventuale escursione).
Ciao :)
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Senza andare tanto lontano da qui, intanto così cominci a farti un'idea ;) (non lasciarti impressionare ;D )
http://girovagandoinmontagna.com/forums/index.php?topic=6056.0 (http://girovagandoinmontagna.com/forums/index.php?topic=6056.0)
il link che mi hai messo è quello della conversazione e me lo sono letto per bene...pensavo ci fosse un programma su cui segnare nel dettaglio il percorso così da essere sicuri quando ci andremo.. dalle foto è troppo stupendo...immagino sia un percorso unico, ma fantasticoo!!
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fatto questo percorso lo scorso weekend...i posti sono stupendi e noi avremmo dovuto fare il percorso in una giornata intera + 2 mezze giornate.
Premetto che eravamo in 7 e tutti con zaini intorno ai 15kg di carico perchè era la nostra prima esperienza in montagna con tenda e tutto il resto...mille cose inutili alla fine...e al mattino ci alzavamo con calma facendo luuunghe colazioni...partenza intorno alle ore 11 hehehe!
Non abbiamo effettuato tutto il percorso ad anello ma siamo tornati indietro prima della metà...avremo fatto circa 22-23 Km. :'(
Sicuramente non siamo persone super allenate o alpinisti professionisti ma a mio parere credo sia quasi impossibile farlo in 1 giorno ...e sicuramente non è un percorso così semplice come si dice...poi magari era colpa nostra e degli zaini...comunque i panorami sono MOZZAFIATO!!
Grazie mille per questo percorso...con la Kompass non abbiamo avuto nessun problema... ;D ;D
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Sicuramente non siamo persone super allenate o alpinisti professionisti ma a mio parere credo sia quasi impossibile farlo in 1 giorno ...e sicuramente non è un percorso così semplice come si dice...poi magari era colpa nostra e degli zaini...
nessuno qui è "professionista". Se l'abbiamo fatto noi... :))) Certo in un giorno vai con zaini molto più leggeri, il giro è molto lungo ma assolutamente fattibile. Quindi da dove siete tornati indietro?
Ovviamente mi aspetto una tua relazione con foto!!! :)))
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Ho rifatto questo bellissimo giro la settimana scorsa, bello, solitario, incontrate solo 4 persone al lago Serodoli e dei muratori alla Malga Alta. Stendiamo un velo pietoso sulle carte, ma con la descrizione che avevo non ho avuto nessun problema. Un unico appunto, con i km più o meno ci siamo è il dislivello l'enorme differenza. Il mio GPS segnava 1400 m già al Lago Serodoli e al termine del giro sono arrivato 1800 :o
Comunque bellissimo :)
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Ma il dislivello indicato dal GPS secondo me è del tutto inaffidabile, ho visto che lo aumenta a dismisura. Restano valide le vecchie carte per questo :)
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Beh però Fazzon è sotto i 1300, il P.so di Val Gelada sopra i 2500 e già qui...poi se consideri che dal Lago Serodoli sali a 2500 per prendere la cresta dello Zeledria, scendi alla Bocchetta, risali ai Tre Laghi, scendi al Lago Alto e poi su e giù fino al bivio per il P.so della Pesa mi sa che 1400 sono un po' pochini ;)
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Update: Gabry ha replicato il giro e mi ha aggiornato che:
Ora ci sono belle tabelle per Malga Artuick e per il Passo Val Gelada (anche i segni rossi sono recenti ed evidenti). In alternativa alla forestale, c’è il bel sentiero 203 che parte dalla Regina del Bosco (15’ da Malga Alta di Pellizzano) e passa per il Lago di Stablo. Rientrando, oltrepassato Malghetto Copai, sono scesa ancora un bel po’ per la forestale fino ad un tornantino (cartelli), dove ho preso uno stradello che in 30’ mi ha portata a Malga Alta di Pellizzano http://maps.kompass.de/#lat=46.29486390394371&lon=10.783876267852737&z=15&s=KOMPASS%20Touristik (http://maps.kompass.de/#lat=46.29486390394371&lon=10.783876267852737&z=15&s=KOMPASS%20Touristik) (tratto verde). Ultima cosa: Malga Alta è stata completamente ristrutturata lo scorso anno con possibilità di pernotto (ottimi anche i prodotti in vendita).
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Rifatto il giro in data 3 Settembre, la prima nevicata dell'anno ci farà trovare sopra i 2000 m un ambiente decisamente invernale. Il giro come già descritto da Agh è incantevole, per escursionisti allenati, sia per lunghezza che dislivello. Concordo con Roen sul dislivello totale, a me il GPS segnerà 1760 m totali, confermati anche dall'altimetro dell'orologio. Lungo la Val Gelada abbiamo trovato una bella nevicata fresca che al Passo raggiungerà i 30 cm circa e...si farà sentire!!Stupenda la vista dal lago Serodoli sul Brenta imbiancato.
Durante tutta l'escursione, a parte la piccola folla arrivata perlopiù in funivia dal versante di Campiglio, abbiamo incontrato un branco di camosci con i piccoli, 3 caprioli e 2 pernici...
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30 cm addirittura? caspita... ;D
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foto
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Wow! Bellissimo con la neve!
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