Autore Topic: Giro ad anello di Cima Libera 3418 metri  (Letto 13039 volte)

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Offline trabuccone

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Giro ad anello di Cima Libera 3418 metri
« il: 03/11/2014 00:50 »
Arrivo un pò in ritardo con questa relazione perchè dopo l'Adamello avevo perso un pò l'ispirazione  ::) . Decido in ogni caso di inserirla perchè ritengo sia una gita stupenda con un ritorno studiato a spanne sulla cartina che si è dimostrato vincente  :)

L'ultima relazione di Stef48 sul Becherhaus mi ha dato l'ispirazione per tornare in questa zona dove ero stato già due volte, una da bambino (circa 10 anni) con i miei che mi hanno costretto ad una lunghissima marcia di 1800 metri in giornata, e una a 19 con alcuni amici che da quel giorno non mi hanno più seguito  ;D

27.09.14

Dopo l'interminabile avvicinamento in auto in Val Ridanna, non distante dal Brennero, inizio ad incamminarmi nell'aria uggiosa del bosco. Il percorso si dilunga in falsopiano fino ad una rampa che porta nella bella piana della AglsbodenAlm: saltellando qua e là tra gli innumerevoli rami del torrente, riprendo la salita su terreno più solido sul fianco destro della grande vallata dove finalmente il sole fa capolino ed inizia ad illuminare i bruni prati


La vallata della AglsbodenAlm

Il sentiero sale più ripido costeggiando una profonda forra fino ad una strettoia dove le pendenze si fanno più leggere e si iniziano ad intravedere i rifugi


La stretta valle prima del Rifugio Vedretta Piana

Con una breve erta, sono al Rifugio Vedretta Piana, piccola struttura molto suggestiva che si erge su un pulpito erboso dominante la grande piana glaciale detta Sandboden


Dal Rifugio Vedretta Piana verso il Capro e la grande vallata glaciale

Ora il percorso, dopo un breve traverso, diventa ripido e con svariati tornanti prende rapidamente quota sull'erto fianco della montagna


Sguardo indietro al rifugio appena passato e al fondovalle

In breve tempo, altri 300 metri sono guadagnati ed il grosso Rifugio Vedretta Pendente è raggiunto


In arrivo al Vedretta Pendente

Da qui in poi il percorso si dilunga con innumerevoli sali scendi in direzione del ben visibile Rifugio Biasi appollaiato sul Becher. Superata una prima ansa, dopo aver perso un pò di quota e in seguito riguadagnata, l'ambiente si fa suggestivo e si mostra in tutta la sua spettacolare bellezza tra le lingue delle vedrette e i grossi laghi di fusione.


L'Ubeltal See con Capro e Vedretta Piana

Superata una seconda ansa su terreno non sempre facile e su sentiero ogni tanto attrezzato, si arriva alla terza vallata dove si vede tutta la salita finale al Becher con, sulla destra, l'anticima di Cima Libera.


Il Rifugio Biasi e l'anticima Signalgipfel

Prima di attaccare la piramide rocciosa su cui si erge il rifugio, bisogna attraversare la piccola vedretta sottostante che ricordavo molto più grande quando da piccolo ho effettuato lo stesso giro  :( . Ridotto ormai ad un grosso nevaio, il ghiacciaio si passa senza alcun problema di crepacci fino all'attacco roccioso del Becher dove iniziano le prime funi metalliche


Tratto attrezzato

Sarà che da piccolo avevo un'altra visione delle cose, sta di fatto che ricordavo la salita al Biasi pericolosa ed esposta; ora invece mi divoro gli ultimi metri senza alcun problema, i tratti attrezzati sono facili e i punti esposti pochi.


Tratto di roccette attrezzato

Giungo infine al Rifugio Biasi dove si apre la vista sulla grande Vedretta di Malavalle e sulle massime elevazioni del gruppo.


Dal Rifugio Biasi, Pan di Zucchero e Cima del Prete con il Rifugio Cima Libera poco sotto


La cresta che si dilunga verso la Cima Libera

La giornata è molto soleggiata nonostante alcune nuvole da caldo, la voglia di salire alla vetta è tanta: abbandono dunque il Biasi e scendo leggermente sulla cresta attrezzata fino a toccare il facile ghiacciaio. Senza l'ausilio dei ramponi salgo velocemente fino a raggiungere nuovamente la roccia poco sotto all'impenno per l'anticima.


Sguardo indietro alla Vedretta di Malavalle

Sempre grazie all'attrezzatura fissa, vinco la rampa rocciosa toccando il Signalgipfel dove sorge una vecchia stazione meteo (credo): già da qui il panorama è favoloso ma manca ancora un tratto di cresta nevosa per raggiungere l'agognata vetta. Uso la piccozza per sicurezza sebbene la traccia di passaggio sia piuttosto marcata ed in breve raggiungo la croce di Cima Libera, un bel nido d'aquila anche se, purtroppo, piuttosto affollato. Sosto brevemente per scattare alcune foto per poi scappare via dal frastuono, a me incomprensibile, di alcuni tedeschi/austriaci


La cresta finale


Panoramica sulla Vedretta di Malavalle


Croce di vetta


Palla Bianca e Wildspitze

Ripercorro dunque a ritroso la cresta e dal Signalgipfel inizio la discesa che è ancora tutta un incognita solo studiata su carta: perdo quota su cresta nevosa molto larga che altro non è che il bordo del Ghiacciaio di Cima Libera sul lato austriaco, fino ad alcune roccette.


Cima Libera ed una vecchia postazione


Sul bordo del Wilder Freiger Ferner

Seguendo vaghi bolli rossi e disarrampicando un poco, scendo per il dirupato crinale fino ad una forcella


Giù per la cresta

Riprendo brevemente a salire guadagnando l'elevazione denominata Roter Grat da dove ho una chiara visuale dell'itinerario da seguire, ravanando fra sfasciumi e ghiacciaio fino ad un laghetto sopra il Rifugio Vedretta Pendente


La cima della Roter Grat


La via di discesa


Stambecco

Mi porto in direzione del ghiacciaio che in breve, slittando giù per qualche nevaio, raggiungo: calzati i ramponi, inizio ad attraversare la non troppo grande vedretta costeggiando il più possibile sulla sinistra dove il terreno è meno ripido


Controluce sulla neve


Il ghiacciaio attraversato

Con leggera risalita raggiungo il terreno solido e riprendo la marcia più rilassato: da qui posso rivedere gran parte della discesa effettuata fino alla Cima Libera


Panoramica su Vedretta Piana e Vedretta Pendente con Cima Libera in alto a destra

Riprendo ancora quota fino ad intercettare il sentiero che dal Rifugio Vedretta Pendente scavalla in direzione della Val di Fleres: seguendo i segnali bianco rossi, raggiungo il laghetto visto in precedenza dall'alto della Roter Grat, un bello specchio d'acqua dal tipico colore cobalto


Il piccolo laghetto di riferimento

Ora, abbandonata la via che sale a sinistra, inizio a discendere lungamente in direzione del ben visibile Lago del Forno: la luce pomeridiana rende tutti i colori più caldi e, unitamente alla perdita di quota, mi coglie una sensazione di tranquillità sapendo soprattutto di aver lasciato tutte le difficoltà e le incognite della discesa alle mie spalle. Da qui non posso più sbagliare e finalmente giungo al grande Lago del Forno dove, nella più totale solitudine, mi stendo e mi prendo un pò di meritato riposo al tepore del sole ormai un basso


Il Lago del Forno


I ghiacciai ormai lontani


Meritato relax in riva al lago

E' un momento splendido ma destinato a durare poco, sapendo che, comunque, devo ancora scendere di 1000 metri: mi rimetto controvoglia in cammino ormai stanco compiendo un lungo traverso tra i ripidissimi pascoli dove domino tutta la valle e rivedo dall'alto la mia via di salita con i tre rifugi ancora visibili


La grande ed intricata testata della Val Ridanna nel tardo pomeriggio

Passato uno sperone erboso sempre molto inclinato intagliato dall'esile e lievemente esposto sentiero, vedo la Agls Alm che mi aspetta


La AglsAlm in lontananza

Su terreno ripido, discendo attraverso un erto canalino terroso fino ad un ennesimo traverso che, lungamente, mi porta alla suddetta malga


Aglsalm

Il sentiero ora taglia i tornanti della carrozzabile scendendo alla piana della Aglsboden Alm dove mi ricongiungo con la traccia di salita che percorro a ritroso fino al parcheggio giù a Masseria.
In conclusione, un giro entusiasmante con fantasiosa discesa molto suggestiva, l'ideale per chiudere la serie dei giri prettamente estivi.

Sviluppo: 25 Km
Dislivello: 2200 metri (con i vari saliscendi)


per sempre oppressi da desiderio e ambizione c'e' una fame non ancora soddisfatta,
i nostri occhi stanchi ancora vagano all'orizzonte sebbene abbiamo percorso questa strada così tante volte

Offline AGH

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Re:Giro ad anello di Cima Libera 3418 metri
« Risposta #1 il: 03/11/2014 07:07 »
Ormai sono monotono lo so: giro, foto, posti e relazione semplicemente meravigliosi :)
Blog di Montagna
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Offline edel

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Re:Giro ad anello di Cima Libera 3418 metri
« Risposta #2 il: 03/11/2014 14:01 »
Arrivo un pò in ritardo con questa relazione ...

Bene, bravo...già mi mancavano i tuoi giri   ;)
Itinerario e foto favolose che come sempre riempiono occhi e cuore!  :D  Quel laghetto glaciale Ubeltal poi...beh è proprio una meraviglia!!

Offline Matteo Nicolin

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Re:Giro ad anello di Cima Libera 3418 metri
« Risposta #3 il: 03/11/2014 14:43 »
Una boccata d'aria pura per cuore e polmoni. Grazie.
Matteo Nicolin

La realtà è il cinque per cento della vita. L'uomo deve sognare per salvarsi.

Walter Bonatti


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Offline Man

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Re:Giro ad anello di Cima Libera 3418 metri
« Risposta #4 il: 03/11/2014 14:51 »
una da bambino (circa 10 anni) con i miei che mi hanno costretto ad una lunghissima marcia di 1800 metri in giornata

Beh ti hanno educato bene direi  :) I tuoi incredibili giri cominciano a trovare una spiegazione  :)
Fantastico anche questo!
Aut tace aut loquere meliora silentio (taci o di' cose che siano migliori del silenzio)

Offline nantes

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Re:Giro ad anello di Cima Libera 3418 metri
« Risposta #5 il: 03/11/2014 20:29 »
Un giro stupendo direi!
E' da una vita (nel vero senso del termine) che mi rippropongo di salire su cima Libera, ma gli impegni ed altri casini mi rovinano sempre i piani  :-\
Foto superlative, anche perchè fare foto significa anche fermarsi e rompere il passo; ma usi una macchina professionale? io ho una piccola compatta ma non c'è paragone...

Offline trabuccone

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Re:Giro ad anello di Cima Libera 3418 metri
« Risposta #6 il: 03/11/2014 21:59 »
Ormai sono monotono lo so: giro, foto, posti e relazione semplicemente meravigliosi :)

Grazie Agh  :)

Bene, bravo...già mi mancavano i tuoi giri   ;)
Itinerario e foto favolose che come sempre riempiono occhi e cuore!  :D  Quel laghetto glaciale Ubeltal poi...beh è proprio una meraviglia!!

Grazie Edel! La zona è stracarica di laghetti di montagna che sono certo potrebbero piacerti  ;) Ti consiglio di dare un occhio alla mappa per la prossima estate  :)

Una boccata d'aria pura per cuore e polmoni. Grazie.

Grazie a te Matteo  :D

Beh ti hanno educato bene direi  :) I tuoi incredibili giri cominciano a trovare una spiegazione  :)
Fantastico anche questo!

Probabilmente è così Man   ;) Ma ti assicuro che in quel momento li ho odiati  ;D  ;D

Un giro stupendo direi!
E' da una vita (nel vero senso del termine) che mi rippropongo di salire su cima Libera, ma gli impegni ed altri casini mi rovinano sempre i piani  :-\
Foto superlative, anche perchè fare foto significa anche fermarsi e rompere il passo; ma usi una macchina professionale? io ho una piccola compatta ma non c'è paragone...

Grazie nantes!  ;) Io uso una Panasonic Lumix TZ-35, secondo me una delle migliori compatte
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Offline Gino61

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Re:Giro ad anello di Cima Libera 3418 metri
« Risposta #7 il: 04/11/2014 09:28 »
Come sempre fai super giri e super foto bravo, anch'io per le foto uso una panasonic lumix però è una tz30,  le mie non sono super come le tue anzi  :'( ma il problema non è  la macchina è  il fotografo  :-[

Offline trabuccone

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Re:Giro ad anello di Cima Libera 3418 metri
« Risposta #8 il: 04/11/2014 12:16 »
Come sempre fai super giri e super foto bravo, anch'io per le foto uso una panasonic lumix però è una tz30,  le mie non sono super come le tue anzi  :'( ma il problema non è  la macchina è  il fotografo  :-[

Anche tu fai belle foto Gino, solo che caricandole in piccolo non fanno lo stesso effetto sulle relazioni. Ti consiglio di appoggiarti ad un server tipo flickr o simili, è tutta un'altra cosa  ;) Poi io ne sparo parecchie quindi il cerchio delle belle foto si allarga parecchio (altra vita il digitale  ::) )
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Offline PassoVeloce

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Re:Giro ad anello di Cima Libera 3418 metri
« Risposta #9 il: 04/11/2014 19:38 »
 :o :o :o :o :o maaaaa che razza di giro ti sei fatto!!!  beh oddio non che gli altri tipo Adamello fossero da meno..ma cavolo anche questo è a dir poco mostruoso!!!la salita a cima Libera è eterna in inverno che cmq a parte il tratto iniziale è abbastanza regolare..ma fatta così passando per i 3 rifugi è veramente tosta! complimenti!!sei un vero pazzo  ;D ;D in senso buono  ;)

Offline stef48

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Re:Giro ad anello di Cima Libera 3418 metri
« Risposta #10 il: 11/11/2014 16:03 »
Felice di averti dato l'ispirazione e invidioso della stupenda giornata che ti ha permesso di salire a Cima Libera!