Autore Topic: Trincee della Forra del Lupo - Forte Dosso delle Somme - Werk Serrada  (Letto 20003 volte)

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Offline AGH

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Forra del Lupo

Abbiamo voluto esplorare una zona ignota, ovvero il percorso in trincea della “Forra del Lupo” (in tedesco "Wolfsschlucht") a SE di Serrada, sull’Altopiano di Folgaria. E’ un lunghissimo trincerone della Grande Guerra i cui lavori di recupero e ripristino sono iniziati l’anno scorso per opera dei gruppi ANA Serrada ANA Terragnolo, Sporting Club Serrada, Scout CNGEI Rovereto, Associazione Giovani 2000, Gruppo Costumi Tradizionali Terragnolo.


Durante i lavori di ripristino delle trincee e una foto d'epoca (per cortesia di Cristina Corradini - Forra del Lupo)

I lavori non sono ancora conclusi, l’inagurazione è prevista per il prossimo luglio: il sentiero è quindi  ufficialmente chiuso e chi lo percorre lo fa a suo rischio a pericolo. Tuttavia noi lo abbiamo percorso senza particolari difficoltà. Abbiamo usato solo i provvidenziali ramponcelli per affrontare al meglio i tratti innevati e ghiacciati.


L'inizio del sentiero che conduce alle trincee


Il percorso si sviluppa lungo la scogliera a picco sulla valle di Terragnolo

La segnaletica lungo il percorso è ancora parziale, in alcuni punti bisogna un po’ cercare la traccia ma non ci sono grossi problemi. L’itinerario percorre la sommità della scogliera rocciosa affacciata sulla valle di Terragnolo, che si sviluppa da Serrada verso sudest fino alle propaggini del Dosso delle Somme, sulla cui cima ci sono le rovine del forte Werk Serrada.


Una della tante postazioni di osservazione sulla Valla di Terragnolo, con vista verso il Pasubio e col Col Santo


Vista sulla Valle di Terragnolo verso ovest, sullo sfondo il Monte Altissimo di Nago

Dal piazzale delristorante Cugola si prende la strada poco a monte per un centinaio di metri, quindi al cartello “Giro delle trincee” si devia per un sentiero che scende leggermente di quota. Un ponticello in legno conduce al bivio per la palestra di roccia: si prende il sentiero a monte che porta lungo il trincerone che si sviluppa lungo il crinale, spesso a filo sulle rocce a precipizio, in una lunga serie di postazioni fortificate, osservatori, caverne, feritoie, lunghe scalinate scavate nella roccia, anfratti rocciosi.



Le trincee realizzate sul crinale erano un eccezionale punto di osservazione sulla Valle di Terragnolo, il Pasubio e il Passo Borcola, dal quale l’esercito italiano avrebbe potuto minacciare Rovereto. Il punto più spettacolare del percorso è la Forra del Lupo, una stretta gola rocciosa profonda una ventina di metri che si insinua nella montagna lungo una spaccatura naturale.


Nella forra del Lupo


Le scalinate sono state riportate alla luce da un minuzioso lavoro di ripristino





Il trincerone prosegue con lunghe scalinate, caverne, resti di baraccamenti nascosti in profonde fosse e crepacci del terreno. Giunti ai piedi del Dosso delle Somme, abbandoniamo i resti della trincea per risalire lungo la strada militare fino al forte, incontrando vari ruderi di edifici.


Ai piedi del Dosso delle Somme prendiamo la strada militare che sale alla cima


La spianata ai piedi del Dosso delle Somme coi ruderi del grande edificio


Lo stesso edificio in una foto d'epoca


Casermetta poco sotto la cima


Dalla cima verso Monte Maggio e Passo Borcola


Corvo con vista sul Brenta

Arrivati in cima al Dosso delle Somme a m 1670 il panorama a 360° è davvero grandioso. Per la sua imponenza il Forte di Serrada fu una delle principali strutture difensive austro-ungariche di tutto il fronte. Venne costruito relativamente tardi tra il 1912 ed il 1915.


Forte Dosso delle Somme / Werk Serrada


Il forte in una foto d'epoca, dopo un bombardamento


Ufficiali in ricognizione

Era dotato di 4 obici da 100 mm difesi da delle cupole di acciaio (pesanti 24 tonnellate), da 2 cannoni da 60 mm e da 22 mitragliatrici da 8 mm. Grazie alla gittata degli obici (7 chilometri) il forte era in grado di controllare il versante settentrionale del Pasubio (in particolare del Col Santo) e di bloccare assieme al vicino Forte Sommo Alto un'eventuale risalita dalla Valle di Terragnolo.


Vista sul Cornetto della Vigolana


Veduta verso il Pasubio

Come altri forti di questa zona, anche questo venne pesantemente bombardato dagli italiani, specialmente nei primi giorni di guerra con bombe e granate sparate dal Passo della Borcola. Ciononostante le strutture resistettero bene e vennero utilizzate come base d'appoggio per la grande azione austro-ungarica del maggio 1916 e non venne mai attaccato dalla fanteria italiana.


Forte Dosso delle Somme - Werk Serrada

La struttura oggi è molto malandata, si può osservare la grandiosa facciata col fossato antistante ingombro di macerie. Parte dei piani superiori è crollata. Sembra che alcune gallerie all’interno siano ancora praticabili, anche se non è consigliato per rischio crolli. La parte superiore del forte è uno sfacelo di fosse dovute ai bombardamenti e all’opera dei recuperanti che dopo la guerra recuperavano ferro e acciaio.


Ritorno verso la Martinella con lo sfondo del Brenta


Ultimo sguardo sul forte prima del rientro, sullo sfondo il Pasubio

Per il ritorno tagliamo per i costoni con poca neve verso la Martinella fino a raggiungere un tratto della pista che porta fino alla Baita Tonda. Di qui per la vecchia pista caliamo fino a intercettare il sentiero dell’andata fino alla macchina.


Ultime luci sulla vecchia pista chiusa, tutta per noi :)

Sviluppo 12 km, dislivello circa 450 metri. Un giro facile, istruttivo, alla portata di tutti, per nulla faticoso tra attrazioni naturalistiche e storiche, con bellissimi panorami.


Il percorso
« Ultima modifica: 03/02/2015 11:54 da AGH »
Blog di Montagna
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Offline Normanno

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Bellissimi panorami davvero! La struttura del forte è impressionante! Bel percorso!  :D

Offline SPIDI

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Bello e molto interessante questo itinerario !
Non lo conoscevo ! In nessun libro sulla Grande Guerra letto fin ora non vi e traccia di quest opera.
Grazie per avercelo fatto conoscere  :)
Bisogna andare dove pochi sono andati per vedere   
ciò che pochi hanno visto

Offline ciano

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Ci sono stato l'anno scorso con amici di Rovereto...in una brutta giornata di pioggia e freddo...chissà..dovrei rifarlo..

Offline Matteo Nicolin

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Per gli appassionati di storia e conflitti mondiali, gli altopiani di Folgaria, Lavarone e Luserna offrono infiniti spunti e possibilità. Belle foto, mi riportano all'infanzia, quando mi recavo spesso tra i ruderi della Grande Guerra (Pizzo di Levico, Forte Belvedere, Verle, chi più ne ha più ne metta...) rimanendo stordito e affascinato.
Matteo Nicolin

La realtà è il cinque per cento della vita. L'uomo deve sognare per salvarsi.

Walter Bonatti


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Offline piesospinto

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Ho visitato oggi la forra del lupo.
Un grossissimo complimento ai volontari che hanno fatto il lavoro di scavo. Non so quante centinaia di metri cubi devono aver rimosso. Lungo il percorso ci sono alcune fotografie del tempo di guerra riprese dalla stessa posizione, veramente interessanti.
Per allungare un po' il giro (e soprattutto per evitare di scendere dalle piste, in via di innevamento) siamo partiti da Zencheri (frazione di Terragnolo), salendo per una vecchia e ripida mulattiera verso Serrada, seguendo poi la trincea, e scendendo infine dal dosso del Sommo per le Tese ed il sentiero dei Trogari, comodo per la discesa in quanto non eccessivamente pendente. In questo modo sono circa 750 metri di dislivello, siamo stati in giro 4 ore e mezza, con calma.
Mauro