Autore Topic: [CATENA DI CIMA DODICI] Castelloni di San Marco m 1830  (Letto 8700 volte)

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Offline pianmasan

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All'altezza di Grigno, dopo aver attraversato il fiume Brenta, imbocchiamo il sentiero della Pertega (SAT 242) che con pendenza regolare risale il ripido versante sud della Valsugana. E' un vecchio tracciato militare, come testimoniano alcuni muri che sostengono e fiancheggiano il sentiero.




Poiché il percorso è soprattutto nel bosco, il panorama è limitato. Si hanno delle belle vedute sul fondovalle che si allontana sempre di più.


Si attraversa un ponte coperto prima di un punto di sosta attrezzato con tettoia, tavole e panche.


e si riprende a salire


fino a sbucare all'11mo tornante della SP che sale da Grigno al rif. Barricata (strada aperta al traffico solo per residenti).


Camminiamo sull'asfalto per circa 1 km e mezzo e riprendiamo la Pertega al 16mo tornante.


Sempre salita regolare, con qualche splendido selciato d'epoca.




Quando il sentiero spiana e penetra in un'ombrosa valletta, raggiungiamo il bordo dell'altopiano e cambiamo direzione, dirigendoci verso ovest. Il bosco ora è solo di confere. Siamo a quota 1200. Qui una visita alle grotte dei briganti (iscrizioni con nomi e date) e al riparo Dalmeri, interessante sito archeologico che meriterebbe una sosta prolungata, con esperto.
Iscrizioni alle tane dei briganti


Riparo Dalmeri




Il sentiero sale con pendenza moderata nel bosco ampio e silenzioso.




All'apparire dei primi mughi il cammino diventa più impegnativo ma in breve, senza quasi che ce ne accorgiamo, siamo ai Castelloni di San Marco. Non c'è una vetta ma una serie di rocce tondeggianti che precipitano con  impressionanti baratri verso la Valsugana.




Tra i mughi appaiono lontane  le cime a noi care.


Ci intrufoliamo nel "labirinto dei Castelloni di San Marco", percorso segnato da 48 punti che conduce in mezzo a queste strane rocce in un susseguirsi di gole, camini e strettoie . E' indicato "per esperti", ma l'unico pericolo è qualche zuccata sulla roccia. Il "labirinto", invece, c'è tutto.














Rientrati sul sentiero della Pertega, caliamo velocemente al punto di partenza.

Offline AGH

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Re:[CATENA DI CIMA DODICI] Castelloni di San Marco m 1830
« Risposta #1 il: 29/10/2017 12:23 »
Bello, ai Castelloni c'ero salito con un viaggio eterno in macchina fino a Campomulo. Poi ero salito anche a Cima Caldiera. Bella l'idea di salire dalla Valsugana/Grigno, anche se il dislivello è certamente maggiore. Bravi!
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Offline pianmasan

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Re:[CATENA DI CIMA DODICI] Castelloni di San Marco m 1830
« Risposta #2 il: 29/10/2017 13:56 »
Correggo l'informazione riguardo l'origine del sentiero dell Pertega, riportando quanto descritto nella scheda informativa (catasto sentieri SAT):

Tra il fondovalle e l'altopiano il tracciato ricalca per buona parte l'antico itinerario della "Pèrtica", utilizzato per secoli dai grignesi per l'accesso ai propri boschi e pascoli posti in quota. Negli ultimi anni la Strada degli Altopiani, ardita via militare costruita dagli austriaci nel 1916, è stata ripristinata al transito locale e il sentiero 242 nella parte mediana vi si soprappone.

Abbiamo perso un po' di tempo, si fa per dire, nella visita alle tane dei briganti e al riparo Dalmeri, così come per il labirinto. L'idea era quella di scendere da val Caldiera, con arrivo a Castelnuovo. Il poco tempo e la macchina di rientro parcheggiata a Grigno ci hanno fatto propendere per scendere da dove eravamo saliti.
« Ultima modifica: 29/10/2017 14:04 da pianmasan »

Offline kobang

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Re:[CATENA DI CIMA DODICI] Castelloni di San Marco m 1830
« Risposta #3 il: 29/10/2017 20:23 »
La salita dalla Valsugana comporta un dislivello accumulato di poco inferiore ai 1800m,ed il giro complessivo si sviluppa per circa 23km;questo approccio è però l'unico per esplorare i versanti che precipitano sulla valle,un versante "oscuro" che può sembrare impraticabile.
In realtà si scoprono tantissimi canali e fra questi ve ne sono di non percorsi da sentieri noti,ma comunque affrontabili con le dovute precauzioni ed attrezzatura.
C'è poi l'aspetto emotivo di ripercorrere tracce antichissime ed essenziali per la vita dei nostri nonni e progenitori.
Questo è il baito,in carico agli Alpini di Grigno,cui ha accennato Lorenzo.

Il percorso è in ombra e per contrasto i panorami su Lagorai e sul Gruppo delle Pale sembrano ancora più splendenti




I numerosi canaloni che incontriamo sprofondano verticali verso valle,mostrando il lato più selvaggio e primitivo della montagna.






Una piccola radura accoglie una zona di torbiera coperta da esili e folte canne


Più in alto incrociamo il "Sentiero dei confini" o dei cippi,quelli che segnavano il confine tra Trentino e Repubblica di Venezia


Il percorso del "Labirinto" è una divertente passeggiata attraverso fenomeni geologici davvero affascinanti ed in questa stagione è reso ancora più bello per il contrasto tra le candide rocce ed il foliage autunnale.








L'impressionante muro verticale che segna il bordo dell'altopiano


Questo l'itinerario,con qualche deviazione in ossequio all'etica del ravanaggio...
.

Al solito la gita è stata arricchita dal piacere dell'ottima compagnia!