Autore Topic: [CATENA DI CIMA DODICI] Cima Undici m 2228 dalla Val dei Morti  (Letto 42383 volte)

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Offline kobang

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Ciao Danj,
il GAM,gestore del bivacco,consiglia la salita da Val delle trappole e poi il lungo traverso fino a Campivelo.
A mio giudizio è meno pericolosa la Val dei Morti,però bisogna sapersi muovere in sicurezza sui tratti attrezzati

Offline Xtreme

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L'approccio più facile penso sia dal bivacco buse delle dodese, si scende un po per la val delle trappole e poi si traversa. Lunga, ma se si dorme al bivaco è fattibile

Offline pianmasan

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Se devo salire fin quasi al bivacco delle Dodese per traversare e poi scendere, nessun dubbio nel preferire la val dei morti.

Offline trabuccone

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Complimenti a tutti! Ottima l'idea di provare un sentiero ormai segnato solo come traccia (perlomeno su kompass). Sono stato solo una volta in quei posti ma seguendo i sentieri più comodi e ben segnati
per sempre oppressi da desiderio e ambizione c'e' una fame non ancora soddisfatta,
i nostri occhi stanchi ancora vagano all'orizzonte sebbene abbiamo percorso questa strada così tante volte

Offline Man

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Veramente una bella escursione, certo non da tutti (me incluso probabilmente :) ). Prossima volta portatevi il casco cosi' non ci fate stare in pensiero :)
Aut tace aut loquere meliora silentio (taci o di' cose che siano migliori del silenzio)

Offline Matteo Nicolin

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Meraviglia di giro! Risalire le cime sud della Valsugana è nella mia lista dei desideri, grandissimi! :)
Matteo Nicolin

La realtà è il cinque per cento della vita. L'uomo deve sognare per salvarsi.

Walter Bonatti


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Offline pianmasan

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Nel racconto di questa avventurosa escursione, ho parlato dell’uscita dalla “mugaia cattiva, di quelle da dover andare en gaton” e ho scritto che avvenne “non senza danni”. Un breve cenno che stava a significare lo smarrimento della parte esterna del mio impianto cocleare (tecnicamente “esoprotesi”, cornetto d’aggancio, cavetto, portabatterie, microprocessore, bobina). Non è un anello o un guanto di cui ti accorgi solo quando non lo trovi più addosso. Io me ne sono accorto subito, perché sono passato dall’audio stereo al mono: come diventare improvvisamente sordi da una parte, cosa a cui peraltro sono abituato, quando le batterie si scaricano (ma in questo caso c’è un prolungato suono di avvertimento).
Ricerca affannosa e angosciante tra i mughi, il fogliame, i rami, le radici, senza esito. Non c'era tempo per fermarsi a cercare ancora  :'(. L'ho considerato perso definitivamente.
Me ne sono tornato a valle mono e molto depresso  :( :( :( ma, devo essere sincero, sono stato anche un po’ mon. , perché so che in quel tipo di boschi il rischio di quanto poi successo è reale, un ramo aggancia il cavetto e la protesi salta via (basta mettersi una fascia! ::)).

A distanza di una settimana, nella mattinata di oggi in cinque siamo tornati sul posto e abbiamo nuovamente affrontato la mugaia. Il punto di smarrimento era stato marcato come waypoint sul GPS e dopo alcuni tentennamenti è stato riconosciuto. Un’ora quasi di ricerca infruttuosa tra mughi di ogni dimensione e in ogni direzione, sassi che nascondevano buchi, denso tappeto di foglie morte, e tutto questo in ambiente molto umido: ‘na mizada! Raspamento, sgrovigliamento, scorticamento, su e giù, dentro e fuori per questi mughi della malora…
“Trovatooooo!!!” all’improvviso un grido che si ripete: “Trovatooo, trovato, trovato!”  :D :D :D. Nell’intricatissimo mare di mughi, pur in un’area circoscritta con una certa precisione,  è stato ritrovato un aggeggio delle dimensioni di un caricabatteria di cellulare, e color grigio antracite (quante foglie grigio antracite ci sono nel bosco autunnale!!! :o). A detta di chi lo ha trovato, un non ben precisato intervento da… un po’ più su di cima Dodici, c’è stato. Io dico:”Aiutati che il Ciel t’aiuta” o più laicamente “la fortuna aiuta gli audaci”.
Un caloroso ringraziamento agli amici recuperanti.


La mugaia

Offline AGH

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Cavolo, meno male che l'hai trovato: immagino costi anche parecchio... Non si è rovinato a stare all'aperto per così tanti giorni?

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Offline pianmasan

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Sul costo lasciamo perdere...  ??? ::)
Questa mattina, dopo una notte di asciugatura in apposito strumento, tutto funziona bene! Vediamo nel tempo come si comporta.

Offline edel

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“Trovatooooo!!!” all’improvviso un grido che si ripete: “Trovatooo, trovato, trovato!”  :D :D :D

Incredibile!!! :D  E' stato come cercare un ago nel pagliaio, mi congratulo per la tenacia nella ricerca,  siete stati giustamente premiati.  Veramente prezioso l'aiuto degli amici, bella soddisfazione e gran respiro di sollievo!! :D
Complimenti anche per l'escursione bella tosta e impegnativa  :)

Offline danj

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Cavoli!!! Meno male che l'avete ritrovato, immagino che sarebbe stata una perdita non da poco!
Bella perseveranza sì, però anche un po fattore "c" non guasta, peraltro meritato! Complimenti anche agli amici pronti a dare una mano!!

Offline Frank63

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Hai scritto: "............ perdiamo i segnavia, sicuramente per disattenzione, ed io, che ero in testa al gruppo, mi assumo le mie responsabilità per questo errore. Il GPS dice che il sentiero è là, sotto di noi, a poche decine di metri. Per raggiungerlo ci ingolfiamo in una mugaia, ma di quelle cattive, con i rami bassi, da dover andare en gaton. Ne usciamo, non senza danni, e recuperiamo i segni bianco-rossi che ci portano fino ai boschi della val di Sella."
[/quote]


probabilmente siete scesi diritti nel punto in cui invece bisogna risalire una ventina di metri sulla destra, e prendere la traccia che passa un po' alta; ma questo cambio di marcia non è ben visibile.
« Ultima modifica: 23/10/2018 17:19 da Frank63 »

Offline pianmasan

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Il punto dove abbiamo perso il sentiero me lo ricordo bene. Al termine della ricerca siamo usciti dalla mugheta per capire dove ci eravamo infognati. Abbiamo trovato subito il segnavia.
Dopo l'ultima serie di infissi sul fianco orografico dx del vallone, si apre un boschetto rado non ripido, al di sotto del quale si estende la mugheta. Il sentiero piega a sx - qui i segnavia non erano evidenti - e scende nel fondo del vallone lungo una breve scarpata rocciosa.

Offline Riccardon

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Ciao a tutti, scusate se "rievoco" questo vecchio post ma mi sembrava abbastanza inutile aprire un nuovo topic per una domanda che potrebbe essere "stupida"  ;D
questi ultimi anni io e i miei amici abbiamo girato molto queste zone e per due volte abbiamo cercato e tentato di raggiungere il campivelo.
La prima siamo partiti da Olle, percorso il vallon delle trappole e poi ci siam fermati perchè non trovavamo il sentiero che si imbocca per arrivare fin al Campivelo ed abbiamo passato la notte al busa delle dodeze.
La seconda volta, partendo praticamente dalla cima 12 siamo ritornati nel vallon delle trappole ed abbiamo trovato il sentiero che dovrebbe attraversare il vallon dei morti per arrivare al campivelo (correggetemi se sbaglio) ma ahime ha iniziato a piovere e il già difficile sentiero iniziava a farsi scivoloso.
Ho letto il topic e mi sembra di capire che ci sono altre vie per arrivare al campivelo. Se non ho capito male, quali altri percorsi esistono per arrivarci?
spero che qualcuno possa rispondermi!
intanto grazie in anticipo! :)

Offline pianmasan

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Ecco la mia traccia. Secondo me, che non conoscevo la zona e sono andato al traino di Kobang e &, è fondamentale beccare il sentiero all'inizio: "zete", salita ripida, traverso per entrare in val dei Morti. Nella parte finale della valle, quando essa tende a chiudersi, gli infissi della paretina est guidano fino ad una mulattiera pianeggiante che porta alla radura del baito. Alle spalle della radura, verso sud ma più spostati ad est rispetto all'ingresso precedente, il sentiero risale un boschetto e poi si inoltra nei mughi fino alla cresta di c. Undici. Qui non ci sono problemi di orientamento. Ciao.