Autore Topic: E se il terremoto....  (Letto 16281 volte)

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Offline Pistacchio

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Re:E se il terremoto....
« Risposta #15 il: 07/06/2012 20:03 »
Per sdrammatizzare: la cura migliore per il terremoto è stare tanto all'aria aperta, magari proprio in montagna, visto che a ucciderti non è il terremoto ma quello che ti cade in testa :)

Per sdrammatizzare ti posto una cosetta.....

http://www.repubblica.it/online/cronaca/marche/trentino/trentino.html

Quando la sfiga ti punta...

Offline Pistacchio

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Re:E se il terremoto....
« Risposta #16 il: 07/06/2012 20:07 »
è vero che il terremoto dura pochi secondi, ma quanti sanno cosa bisogna fare durante? E dopo? Un'evacuazione rapida non è uno scherzo, ovviamente non riguarda solo il terremoto ma anche altre calamità. A me pare che in Italia non ci sia nessuna o poca preparazione. Riguardo l'allarme della commissione grandi rischi per l'emilia, sarebbe interessante capire se è stato fatto qualcosa in concreto...

Un evacuazione rapida non è mai prevista, anche perchè NON è da fare. Corse giù per le scale non sono un ottima idea, soprattutto se la gente è tanta. Per il dopo ripeto buon senso, se hai paura di stare in casa stare sul marciapiede non è una buona idea, devi andare semplicemente in uno spazio aperto, non serve andare in Panarotta, basta una piazza o altro.

Offline AGH

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Re:E se il terremoto....
« Risposta #17 il: 07/06/2012 20:10 »
Un evacuazione rapida non è mai prevista, anche perchè NON è da fare. Corse giù per le scale non sono un ottima idea, soprattutto se la gente è tanta. Per il dopo ripeto buon senso, se hai paura di stare in casa stare sul marciapiede non è una buona idea, devi andare semplicemente in uno spazio aperto, non serve andare in Panarotta, basta una piazza o altro.

si d'accordo ma il problema comprende qualunque emergenza, non solo terremoto: es, inondazione, incendio, nube tossica, le cavallette... :)
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Offline alessandro28

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Re:E se il terremoto....
« Risposta #18 il: 07/06/2012 21:30 »
si d'accordo ma il problema comprende qualunque emergenza, non solo terremoto: es, inondazione, incendio, nube tossica, le cavallette... :)
beh, l'evacuazione è indicata solo nei casi in cui c'è pericolo imminente per la stabilità del edificio. in tutti gli altri casi è generalmente meglio stare dentro.
in italia c'è poca preparazione? non bisogna mica fare il corso, in tutti gli edifici pubblici c'è il piano di esodo affisso in più e più punti e ci sono una marea di segnali delle vie d'evacuazione.

Offline AGH

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Re:E se il terremoto....
« Risposta #19 il: 07/06/2012 22:07 »
in italia c'è poca preparazione? non bisogna mica fare il corso, in tutti gli edifici pubblici c'è il piano di esodo affisso in più e più punti e ci sono una marea di segnali delle vie d'evacuazione.

ripeto sto parlando di civili ed edilizia civile, non pubblica
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Offline loriz

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Re:E se il terremoto....
« Risposta #20 il: 08/06/2012 06:35 »
Da qualche anno nelle scuole di ogni ordine e grado si fanno le prove di evacuazione quindi diciamo che i bambini fin da piccoli  si abituano a gestire una emergenza.
Noi nella scuola materna ne facciamo almeno due nell'arco dell'anno scolastico; i bambini grandi al suono dell'allarme sanno gia' come disporsi aiutando i piccoli e CON CALMA riusciamo ad essere tutti quanti fuori nel giro di 2.30 minuti, per tutti intendo anche le ultime persone addette al controllo gestioni allacciamenti vari e ccontrollo che non ci sia piu' nessuno in scuola.

Tutto il personale ha compiti ben precisi e per questo servono le esercitazioni.
Proviamo situazioni diverse cercando i momenti piu' critici, vedi bambini in bagno sui due piani, vedi momento del pranzo, 60 bambini nella stessa sala da pranzo, e soprattutto senza preavviso per mimare il piu' possibile una situazione reale.
I bambini fanno esercitazioni sul riconoscere i segnali delle via di fuga, non solo nella scuola ma anche nei vari edifici che vanno a visitare e cosi' dicendo.
Questo un po' alla volta fa in modo che fin da piccoli ci si abitua ad affrontare le emergenze, poi c''e da dire che e' piu'facile gestire i piccoli che ti seguono che non gli studenti delle superiori che vanno dove vogliono.

A tutto questo però va aggiunto che nelle situazioni reali a farla da padrone e' il panico, cosa piu' difficile da gestire specialmente quando si e' in gruppo.
Un relatore ad un corso ci racconto' che avevano fatto una prova di evacuazione in un grande palazzo di uffici a Milano, prova programmata, quindi tutti lo sapevano.
Suonato l'allarme tutti uscivano tranquilli, chiacchierando, chi si accendeva  una sigaretta, chi si fermava alle macchinette del caffe' etc. prova non riuscita. Qualche mese dopo, stesso  palazzo, prova a sorpresa. Scena da film, gente che si buttava dalle finestre basse, gente che spintonava, chi scivolava dai corrimano etc... il caos.
Questo dovuto al panico, che spesso fa i danni maggiori.

per il terremoto e' diverso ci sarebbero altre procedure ma e' difficile gestirle perche' li' il panico e' per default, ti dicono vai sotto un tavolo ma esempio noi a scuola materna non abbiamo tavolini come nelle altre scuole per sistemare i bimbi e risulta comunque piu' arduo che non uscire in fila indiana, quindi abbiamo provato a studiarci su ma risulta difficile.

Tirando le somme abituarsi fin da piccoli a gestire le emergenze ed entrare proprio nerll'ottica del saper cosa fare e' una parte importante, ma soprattutto costruire rispettando le regole antisismiche e non lesinare sui materiali per risparmiare queste sarebbe la prima sicurezza tenendo presente che ogni centimetro della terra potenzialmente e' sismico.

ciao Loriz

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Offline danj

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Re:E se il terremoto....
« Risposta #21 il: 12/06/2012 16:02 »
Mi pare di capire che LOriz
Da qualche anno nelle scuole di ogni ordine e grado si fanno le prove di evacuazione quindi diciamo che i bambini fin da piccoli  si abituano a gestire una emergenza.
Noi nella scuola materna ne facciamo almeno due nell'arco dell'anno scolastico; i bambini grandi al suono dell'allarme sanno gia' come disporsi aiutando i piccoli e CON CALMA riusciamo ad essere tutti quanti fuori nel giro di 2.30 minuti, per tutti intendo anche le ultime persone addette al controllo gestioni allacciamenti vari e ccontrollo che non ci sia piu' nessuno in scuola.

Tutto il personale ha compiti ben precisi e per questo servono le esercitazioni.
Proviamo situazioni diverse cercando i momenti piu' critici, vedi bambini in bagno sui due piani, vedi momento del pranzo, 60 bambini nella stessa sala da pranzo, e soprattutto senza preavviso per mimare il piu' possibile una situazione reale.
I bambini fanno esercitazioni sul riconoscere i segnali delle via di fuga, non solo nella scuola ma anche nei vari edifici che vanno a visitare e cosi' dicendo.
Questo un po' alla volta fa in modo che fin da piccoli ci si abitua ad affrontare le emergenze, poi c''e da dire che e' piu'facile gestire i piccoli che ti seguono che non gli studenti delle superiori che vanno dove vogliono.

A tutto questo però va aggiunto che nelle situazioni reali a farla da padrone e' il panico, cosa piu' difficile da gestire specialmente quando si e' in gruppo.
Un relatore ad un corso ci racconto' che avevano fatto una prova di evacuazione in un grande palazzo di uffici a Milano, prova programmata, quindi tutti lo sapevano.
Suonato l'allarme tutti uscivano tranquilli, chiacchierando, chi si accendeva  una sigaretta, chi si fermava alle macchinette del caffe' etc. prova non riuscita. Qualche mese dopo, stesso  palazzo, prova a sorpresa. Scena da film, gente che si buttava dalle finestre basse, gente che spintonava, chi scivolava dai corrimano etc... il caos.
Questo dovuto al panico, che spesso fa i danni maggiori.

per il terremoto e' diverso ci sarebbero altre procedure ma e' difficile gestirle perche' li' il panico e' per default, ti dicono vai sotto un tavolo ma esempio noi a scuola materna non abbiamo tavolini come nelle altre scuole per sistemare i bimbi e risulta comunque piu' arduo che non uscire in fila indiana, quindi abbiamo provato a studiarci su ma risulta difficile.

Tirando le somme abituarsi fin da piccoli a gestire le emergenze ed entrare proprio nerll'ottica del saper cosa fare e' una parte importante, ma soprattutto costruire rispettando le regole antisismiche e non lesinare sui materiali per risparmiare queste sarebbe la prima sicurezza tenendo presente che ogni centimetro della terra potenzialmente e' sismico.

ciao Loriz

ciao Loriz

Mi pare di capire, Loriz, che anche tu lavori nelle scuole. Io lavoro in segreteria e confermo quelo che hai scritto sulla regolarità delle prove.
A dire il vero, qui a Vicenza, dopo il terremoto in Lessinia di gennaio 2012, il Comune ha diramato specifiche direttive per effettuare le prove di evacuazione in caso di terremoto... Cosa che abbiamo fatto ... ci veniva da ridere a buttarci sotto le scrivanie finchè durava la ipotetica scossa e poi contare fino a 30...
Il 29 maggio abbiamo riso mooooooooooolto meno, ma siamo riusciti a mantere la calma e a procedere ordinatamente seguendo le procedure previste per le operazioni di evacuazione. Anche i ragazzi (io lavoro presso una scuola media) sono stati molto bravi, proprio perchè abituati ormai da anni a compiere esercitazioni. Molto meno bravi i genitori che si sono subito precipitati personalmente o telefonicamente a scuola....a ingenerare agitazione e panico!

Offline Ivan787

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Re:E se il terremoto....
« Risposta #22 il: 20/06/2012 14:46 »
Ciao a tutti, mi chiamo Ivan e sono di Modena.
Questo è il mio primo post su questo forum su cui mi sono iscritto spinto dall'amore verso il Trentino e la montagna.

Ho scelto questo topic perchè l'ho vissuto in prima persona e posso dire la mia.

Quello che è successo in Emilia, con i morti che si è portato dietro, è il risultato di negligenza, menefreghismo e fatalità. Ho letto che la prima prevenzione sarebbe la messa in sicurezza degli edifici. Questo è verissimo, però in Emilia così era e così continua ad essere. Il problema è che nessuno, e sottolineo nessuno, ha mai ipotizzato la possibilità di un terremoto di magnitudo 6 in quelle zone. Le case e i capannoni erano tutti costruiti a norma, ma le norme qui davano un rischio sismico molto basso, con i requisiti di conseguenza. La stessa nota della commissione grandi rischi letta qui non è stata passata da nessun comune, provincia o organo competente, ne abbiamo appreso l'esistenza a fatto avvenuto.

Anche i piani di evacuazione personalmente ritengo servano il giusto. Ho letto in un post di Loriz che nella scuola materna dove immagino lavori sono attrezzati per uscire in 2.30 minuti. Questo è un superbo risultato a mio modo di vedere, ma può servire se sei a 50 Km o più dall'epicentro. Un terremoto come quello che abbiamo sentito il 29 maggio non te li da 2.30 minuti, non ti da neppure 1 minuto di tempo se non hai la costruzione antisismica.

Io sono d'accordo con alessandro28, penso che la cosa principale sia avere degli enti pubblici che non speculino su queste cose, che raccontino le cose come stanno senza paura di creare panico ingiustificato. Di conseguenza attrezzarsi per avere le costruzioni con il giusto grado di antisismicità, e solo di conseguenza svolgere e preparare la popolazione all'evacuazione. PErchè una evacuazione per riuscire necessita della struttura che resista il tempo utile per evacuarla. I capannoni di Cavezzo sono caduti in 15 secondi, ed in questo caso per fortuna che la gente è scappata alla rinfusa da ogni uscita possibile, altrimenti i morti sarebbero stati molti di più.

Ciao


Offline kobang

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Re:E se il terremoto....
« Risposta #23 il: 20/06/2012 15:30 »
Benvenuto Ivan
e grazie del tuo contributo.Concordo in pieno con quanto dici;ho vissuto l'esperienza dei terremoti come soccorritore:Friuli a Gemona,Osoppo e qualche sperduto e abbandonato villaggio oltre confine,Umbria,Val Nerina e lì ho capito tante cose.
Il nostro è un paese antico con centri storici plurisecolari,ma abitatissimi e vitali.Lì convertire con criteri antisismici è impossibile,ma altrettanto lo è pensare di abbandonarli e conservali solo come musei.Il recente post bellico in genere ha resistito,poi con la modernizzazione e la incontrollata crescita di abusivismo,magna-magna ecc ci troviamo paradossalmente con edifici più nuovi e più vulnerabili..
Se invece di sputt....re soldi in TAV,ExpoMilano,ponti fantasma, e mille altre porcherie per arricchire mafiosi e corrotti,si dessero seri incentivi a ristruturare ciò che è realistico e a costruire con norme serie e rispettate forse si potrebbe andare meglio.

Offline jochanan

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Re:E se il terremoto....
« Risposta #24 il: 20/06/2012 16:23 »
se si va a Norcia (mi sembra, ma potrei sbagliare) vedi molti edifici con i muri a scarpata ripida. E' stato il rimedio di secoli fa ad un antico terremoto, rinforzare così i muri rimasti. Circa la non sismicità di TN e VE, ricordo che il terremoto del 1117 (o 15, non ricordo bene) ha demolito ogni struttura. Basta domandarsi perchè in queste 2 regioni non ci siano chiese anteriori al 1200, eccetto qualche misera cappellina. Direi che l'unica regione veramente non sismica sia la Puglia. Un blocco di calcare a strati orizzontali, quindi non soggetta a pressioni, e non potra mai essere zona di epicentri di terremoti, al più, come una nave sul mare ondeggiare blandamente per scosse originatesi altrove. TUTTA l'italia è sismica, cacciamocelo in testa. Comunque il terremoto del Friuli, lunghissimo, direi più di un minuto lo ricorderò sempre. Terremoti ne avevo già avvertiti. Quella volta ero solo in casa, ma QUELLO LA, mi ha spaventato a morte e fatto perdere ogni controllo. In 3 salti in ciabatte, dal 1° piano sono arrivaro in strada e il terremoto continuava. Ricorderò sempre il rumore degli edifici che si scuotevano e le urla degli abitanti. Infatti nella mia via sono stato il primo a scappare. Approfitto per dire che senza una seria e nutrita quantità di esercitazioni la paura irragionevole credo la vinca sempre.  Se devo dir la mia, fondamentale è la prevenzione fatta di esercitazioni, per soverchiare le reazioni irragionevoli come le mie. Esercitazioni di evacuazione buone, ma per dopo terremoto, o per incendi alluvioni...
Ivan, benvenuto, naturalmente
« Ultima modifica: 20/06/2012 16:34 da jochanan »
il mondo sarebbe veramente noioso senza le montagne (E.Kant, mi sembra, che tra l'altro è sempre vissuto in pianura)

Offline Mau

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Re:E se il terremoto....
« Risposta #25 il: 20/06/2012 16:35 »
Concordo pienamente con quanto scritto da Ivan e da Kobang sulla vicenda terremoto ... premetto che non sono un esperto, ma assolutamente "profano" della materia .. nè ho mai vissuto sulla mia pelle, x fortuna, questo dramma... sono solo una persona che cerca di leggere ed informarsi ....... cerca, si sforza ..  ;D ...nonostante il TG1 e Studio Aperto (x citare solo "il peggio del peggio", almeno x me..) e malgrado che i Bruni Vespi, le Mare Venier e le Barbare d'Urso, spacciandosi x esperti,  ci abbiano imbottito ogni giorno di stupidaggini o di inutili servizi strappalacrime, solo x fare audience ... ;D
Riguardo alla mappa sismica italiana, da quello che risulta a me, questa mappa è stata fatta fino a pochi anni fa - ma credo ancora adesso - solo su dati statistici.. ossia guardando quanti terremoti e di quale intensità si siano verificati, nel passato, in quella specifica zona, sulla base delle registrazioni fatte nei secoli dagli studiosi... la zona che è stata colpita oggi dal terremoto, da quello che so, era stata interessata da fenomeni analoghi solo intorno al 1500... quindi è stata classificata a bassa sismicità .. solo dopo il recente terremoto, quindi col senno di poi ... ;D studiosi o pseudostudiosi si sono affrettati a dire che sì .. sì sapeva che quella era zona sismica, visto che nel passato era stata colpita fa forti terremoti ... e blà, blà, blà ... forti? ... dirò una banalità .. ma forti quanto? ... se solo con questo terremoto sono crollate chiese a palazzi del 1700 o addirittura parti delle torri del Castello estense di Ferrara, che mi pare sia del 1400, tanto forti poi non dovevano essere o x lo meno meno forti di quello odierno, pur ammettendo che col tempo gli edifici possano anche indebolirisi...
La montagna è...l'abbraccio di un amico ed il fuoco di un bivacco condiviso.

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Offline Ivan787

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Re:E se il terremoto....
« Risposta #26 il: 20/06/2012 17:07 »
Ringrazio per il benvenuto.

Spenderei ancora qualche parola sulla previsione. Ormai tutti abbiamo sentito ampiamente testimonianze indicanti la impossibilità di prevedere terremoti. Sicuramente questo è vero se parliamo di previsioni a lungo termine, ma è errato se guardiamo al brevissimo termine.
Forse molti di voi conosceranno Giampaolo Giuliani. Al di là del parere personale che uno può avere sul personaggio mi soffermerei sui fatti che sono, quelli sì, inconfutabili. La sua ricerca collega l'attività sismica al gas Radon, ed in particolare identificando picchi di emissione di questo gas sostiene di prevedere con 6-24 ore di anticipo un evento sismico.
In provincia di Modena ci sono le salse di Nirano, piccoli vulcanetti che eruttano salse. La sera del 19 maggio hanno registrato eruzioni contenenti gas radon 25 volte superiori al normale. All'1 del 20 c'è stata la prima scossa, alle 4 la seconda.
Analoghe misurazioni erano state rilevate prima del terremoto di S. Giuliano di Puglia e, a quanto pare, una settimana prima del terremoto de l'Aquila.
Rimane da capire però come mai la Protezione Civile e l'INGV continuino a perseverare a considerare senza fondamento le sue previsioni, ad ignorare gli allarmi che puntualmente manda.

Io penso che il terremoto sia come un infarto, impossibile da prevedere ad anni di distanza, ma mezz'oretta, un'ora prima qualche sintomo te lo da.

P.S. sul sito dell'INGV Mirandola e Cavezzo continuano ad essere a rischio sismico 3, cioè soggette a "modesti scuotimenti". Alla faccia.....

Offline AGH

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Re:E se il terremoto....
« Risposta #27 il: 20/06/2012 18:46 »
In provincia di Modena ci sono le salse di Nirano, piccoli vulcanetti che eruttano salse. La sera del 19 maggio hanno registrato eruzioni contenenti gas radon 25 volte superiori al normale. All'1 del 20 c'è stata la prima scossa, alle 4 la seconda.

interessanti i vulcanetti di Nirano, non li conoscevo affatto :)
Quanto a Giuliani, mi pare che qualcosa di vero ci possa essere. Certo la previsione è ancora molto difficile (riguardo la tempistica). Del resto non si capisce neppure come i cosiddetti esperti, quando negano la possibilità di prevedere il terremoto, possano assicurare che non c'é pericolo, come hanno fatto prima della scossa dell'Aquila quando c'era "un imbecille" -Giuliani- che allertava le istituzioni procurando allarme.  Se non si possono prevedere i terremoti, a rigor di logica non si può neppure prevedere che non ci saranno. O no? :)
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Offline radetzky

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Re:E se il terremoto....
« Risposta #28 il: 20/06/2012 19:05 »
x chi fosse interessato questo http://www.chiocciolandia.it/content/view/12/5/ è il sito di Giuliani: uno che fa ricerca di tasca propria, in questo paese, merita quantomeno di essere ricordato...
quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

Offline Civolo

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Re:E se il terremoto....
« Risposta #29 il: 20/06/2012 20:43 »
Buonasera, come detto in precedenza io abito a Poggio Renatico, paese a 18km dall'epicentro del 20 Maggio e a 33km da quello del 29 Maggio. Io mi sono informato bene, molto bene.
Posso dirvi alcune cose del tipo che negli ultimi 6 mesi l'attività nella provincia di Ferrara, Modena e Bologna, ovvero quelle dove ci sono le faglie, era aumentata ed infatti era stato aumentato il rischio sismico della zona. Nello stesso periodo l'organo dei Grandi Rischi aveva emesso un mandato per controllare la situazione in Emilia poichè poteva esserci un risveglio delle 4 faglie presenti. Dato il sottosuolo Emiliano particolare le scosse non possono superare il grado 7 Richter e le costruzioni sono(in teoria) costruite per resistere fino a tale magnitudo. Tutte le vittime e dico tutte sono state "uccise" per il crollo di capannoni o di edifici vecchi, quindi le case in sè non hanno recato vittime. Di questa situazione chi ne è di dovere come la Protezione Civile o l'INGV ne è al corrente e, data la poca AFFIDABILITA' dei dati NON POSSONO creare allarmismo tra la gente diramando allarmi, quando dicono che i terremoti non sono prevedibili è vero poichè in base ai dati che ricevono capiscono solamente dove potrebbe risvegliarsi una faglia ma il problema principale è che una volta ci azzeccano e altre 20 no, non c'è ancora un metodo che preveda con sicurezza e non hanno colpe. La nostra zona(Emiliana) rimane comunque di rischio basso poichè la storia racconta che i terremoti avvenuti in questa zona sono pochi. ALT!! non ho detto che non ce ne sono mai stati ma che ce ne sono stati ma pochi e dato che l'ultimo abbastanza "forte" rimane del 1500 è logico che non aumentino la pericolosità sismica perchè si basa su centenni e non su gli ultimi 3 mesi. Detto questo se volete vedere un video a mio avviso molto istruttivo che spiega cosa è successo qua sotto guardate questo fatto da un tecnico dell'INGV.
http://www.youtube.com/watch?v=vqcZOSupPMg&feature=results_main