Autore Topic: Salviamo le Alpi dai libri di Mauro Corona  (Letto 7151 volte)

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Il giornalista Chiaberge su Il Fatto lancia una simpatica provocazione contro i libri di Mauro Corona. Cosa ne pensate? :)
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A proposito di “decrescita felice”, meno libri per tutti — come auspica Marco Cassini di Minimum Fax — se c’è qualcuno che dovrebbe abbracciare con entusiasmo questa prospettiva è proprio Mauro Corona, con quel look da cavernicolo chic e la sua esibita frugalità montanara. E invece no, lui continua a scalare le vette della letteratura scaraventando da tremila metri sulle nostre povere teste pregevoli volumi che la Mondadori stampa regolarmente su carta non riciclata (ben diciassette in quattordici anni).

La vera decrescita che Corona sogna e vorrebbe imporci, è quella dei consumi e dei redditi (i nostri, come se non fossero già abbastanza taglieggiati dal montanaro Tremonti). Nella sua ultima fatica, La fine del mondo storto, che ha pure vinto il Premio Bancarella, lo scrittore-scultore-alpinista immagina un futuro agghiacciante privo di luce elettrica, di petrolio e di auto, dove i pochi sopravvissuti riscoprono le gioie di una vita in armonia con la natura.

In attesa che quest’opera immortale venga applaudita dalle frugali damazze di “Cortina Incontra”, reduci da escursioni alle Tofane col Cherokee, raccomanderei ai veri appassionati di montagna una lettura alternativa e meno scontata: Alpi segrete di Marco Albino Ferrari (Laterza). In queste pagine, gli effetti combinati di una decrescita e di una crescita ugualmente selvagge vengono documentati con grande efficacia narrativa. Nel sorvolare a bassa quota l’arco alpino, le nostre montagne appaiono all’autore «un universo dimenticato, dove ritorna a regnare incontrastata la natura primigenia». Con lo spopolamento degli anni ’60-’70 e la fine dell’agricoltura e dell’allevamento, le foreste dilagano, il paesaggio si inselvatichisce, lupi orsi e cinghiali tornano a scorrazzare come nei secoli bui. Certo, prolificano le San Martino di Castrozza, tutte condomini, alberghi, pub e impianti di risalita. Ma sono isole, spazi circoscritti nei quali il turismo ha plasmato il territorio. Intorno, un oceano di alberi e roccia dove per chilometri non scorgi anima viva. Della civiltà alpina, intesa come felice connubio tra uomo e natura, è sparita quasi ogni traccia.

Alla retorica talebana dei Corona e dei Messner, Ferrari contrappone una visione più realistica e convincente. Nelle Alpi di oggi, Mountain Wilderness, la montagna desertificata, più che un auspicio è un dato di fatto di cui abbiamo ben poco da rallegrarci. È di Mountain Habitableness, di pastori, baite e contadini d’alta quota che ci sarebbe bisogno per salvare le Alpi. Ma Corona preferisce spegnere la luce e farci morire di freddo.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/26/salviamo-le-alpi-dai-libri-di-mauro-corona/147883/
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Offline pianmasan

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Re: Salviamo le Alpi dai libri di Mauro Corona
« Risposta #1 il: 26/07/2011 19:13 »
Quando nel dibattito si sentono opposte voci, a me piace sempre, indipendentemente dalla mia personale posizione.

Offline Mau

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Re: Salviamo le Alpi dai libri di Mauro Corona
« Risposta #2 il: 27/07/2011 10:35 »
Non è certo mia intenzione santificare nè Corona nè Messner ed è perfettamente legittimo non essere d'accordo su alcune-molte delle loro posizioni, anche se credo che entrambi abbiano fatto "qualcosa" in montagna x essere almeno ascoltati e letti. Mi sembra però che in questo articolo del giornalista Chiaberge vi sia un astio sospetto ... sorpattutto verso Corona e soprattutto verso i suoi libri  che possono anche non piacere, x carità ...(non è che ci sia dietro, per caso ... ;D, qualche lotta fra Mondadori e Laterza e che il giornalista Chiaberge  sia un po' partigiano ;D ;D ;D?) Mah ... ormai è difficile vedere qualche presa di posizione "sincera" che non sia ... aiutata dal Dio soldo .. ::)
Comunque credo che sia Corona che Messner siano da rispettare - anche da criticare se del caso - ma non in questo modo ... E poi se cerchiamo in loro la coerenza massima o l'infallibilità ... guardiamoci allo specchio ...
Andatevi a rileggere quello che ha scritto Messner nel 1991 nel suo "Viaggio intorno al SudTirolo" ... montagna trasformata in luna park tipo Gardaland ... vacanze del mordi e fuggi ... week end di super ressa, deserto gli altri giorni .. Rifugi che diventeranno Alberghi ... tanti alpinisti-scalatori del mordi e fuggi: super prestazioni nella palestra di roccia sotto casa, pulita e scaldata ... tante difficoltà in ambiente anche x un temporale ... Ha proprio sbagliato di tanto? >:(
La montagna è...l'abbraccio di un amico ed il fuoco di un bivacco condiviso.

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Offline Guido

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Re: Salviamo le Alpi dai libri di Mauro Corona
« Risposta #3 il: 27/07/2011 12:49 »
Sono d'accordo con Mau, premesso che Messner non mi piaccia come persona così come molte sue idee e che Corona mi stia simpatico come personaggio e tipo, ma non lo conosco bene e anche in questo caso non mi sconquinferano alcune sue stravaganze e alcune sue idee facenti parte della "retorica della montagna", sono assolutamente convinto che abbiano più titoli e credibilità loro (2 grandissimi alpinisti che in montagna vivono da quando sono nati) a parlare di montagna che un giornalista polemizzante che si erge a giudice (a mio avviso con superficiale cognizione di causa, come la maggior parte dei giornalisti) delle questioni delle terre alte e di chi ne parla con passione e l'ha vissuta completamente. 
"...sarà da chiedersi se esistano ancora escursionisti capaci di divertirsi sulle medie difficoltà, per trovare sè stessi anche in una giornata senza ambizioni, trascorsa serenamente all'insegna della natura più delicata." Giampaolo Sani

Offline radetzky

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Re: Salviamo le Alpi dai libri di Mauro Corona
« Risposta #4 il: 27/07/2011 14:53 »
Il titolo dell'articolo può legittimamente trarre in inganno e, a mio avviso, il giornalista in questione poteva tranquillamente risparmiarselo.
Quel che conta, però, è l'oggetto dell'articolo ovvero il contenuto che è interessante.
Personalmente avevo postato qui http://girovagandoinmontagna.com/forums/index.php?topic=4783.msg63855;topicseen#msg63855
una recensione del libro di Ferrari proprio perchè non mi piaceva il titolo dell'articolo.

Al di là di simpatie od antipatie personali legittime (anche per il giornalista) quello che l'articolo evidenzia è che ci sono tanti libri in circolazione sull'argomento "montagna" la maggior parte dei quali però è dedicato allo sfruttamento ed alle devastazioni conseguenti nei comprensori turistici invernali che, giustamente, ne denunciano l'assurdità. Molti di questi libri, tuttavia, puzzano di salotti radical-chic ed il fatto che vengano usualmente premiati ovunque si presentino e gli autori siano spesso invitati dai media ne è una conferma.
Pochissimi libri, viceversa, parlano della montagna abbandonata ovvero di una fonte di ricchezza
del tutto trascurata e nessuno denuncia che la classe politica nazionale e locale, per ignoranza e
tornaconto personale, non fa assolutamente nulla per risolvere questo problema.

Dice il giornalista "Della civiltà alpina, intesa come felice connubio tra uomo e natura, è sparita quasi ogni traccia" e  "È di Mountain Habitableness, di pastori, baite e contadini d’alta quota che ci sarebbe bisogno per salvare le Alpi": sono due verità inconfutabili, almeno in Italia. Perchè nei paesi confinanti col nostro, al contrario, le montagne sono vive e tutte le malghe aperte. Ed il latte è pagato esattamente quanto da noi, non un cent in più.

In quanto al giornalista, Chiaberge, non si tratta certamente di "komunista" essendo questo il suo "curriculum":
Dirige l'inserto culturale Saturno, che esce ogni venerdì con il Fatto Quotidiano. Dal 2000 al
2009 ha diretto il supplemento Domenica del Sole 24 Ore. In precedenza ha lavorato al Corriere
della Sera come responsabile delle pagine culturali, inviato ed editorialista. Tra i suoi libri,
L'algoritmo di Viterbi (2000), Salvato dal nemico (2004), La variabile Dio (2008) e Lo scisma
(2009), tutti pubblicati da Longanesi.
Detto questo, personalmente, avrei impostato titolo ed articolo in altra maniera evitando inutili
e sterili polemiche.

Per quanto concerne Marco Albino Ferrari è fondatore e direttore di Meridiani Montagna: non so se  conosca quanto Corona e Messner la dura vita di montagna (di un tempo) ma, sicuramente, mi sembra abbia voluto e saputo evidenziare un problema di grande attualità (salvare la vita della montagna, che è cultura ma anche economia !) che nessuno si preoccupa di tentare di risolvere. Forse qualche contributo in meno agli "impiantisti" ed alle imprese (che, essendo imprenditori, dovrebbero saper fare i calcoli e sapere che se  si sbagliano si fallisce...come succede normalmente all'estero) permetterebbe di investire qualcosa sulla montagna vera.



quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

Offline Guido

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Re: Salviamo le Alpi dai libri di Mauro Corona
« Risposta #5 il: 27/07/2011 15:43 »
Non so, io non ho letto i libri di corona e nemmeno quelli di messner, se non qualche microscopico stralcio...sentendo però parlare corona in tv, il suo pensiero non rappresenta certo l'idea che vuol darne il giornalista, di un fan sfegatato della "decrescita" o un talebano della montagna, demenziale poi l'accusa di pubblicare su carta "non riciclata", segno proprio della ignoranza della materia e della incomprensione delle parole di corona.

Il fatto che vengano premiati forse è perchè fanno successo e son scritti con competenza e credibilità appunto, oltre al fatto di essere scritti, uno dall'alpinista più famoso al mondo, l'altro da un personaggio che al momento ha grande visibilità, è molto conosciuto nel suo ambiente e i cui libri sono molto venduti....  dubito oltretutto che puzzino di radical chic.... le signore che salgono alle tofane col cherokee, (io ci sono salito con la polo e molti altri ci salgono per attaccare la parete sud della tofana di rozes (ignorante di un giornalista), con quale macchina credo abbia un' importanza relativa) probabilmente non sanno neanche chi sia corona, oltre probabilmente ad essere invise anche a lui per primo....
non volevo mica criticare il libro di ferrari che non ho letto, ma il modo pontificante di chi esprime giudizi e impone il suo modo di vedere come l'unico possibile, oltretutto superficialmente, lui parla dei 17 libri di corona, dubito ne abbia letto anche solo uno....io non mi permetterei mai di condannare aspramente tutta l'opera di un autore anche se mi mancasse un solo suo libro da leggere, figurati...
« Ultima modifica: 27/07/2011 15:44 da Guido »
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Offline radetzky

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Re: Salviamo le Alpi dai libri di Mauro Corona
« Risposta #6 il: 27/07/2011 16:21 »
ti dirò, a me Mauro Corona è simpatico ed ho letto due o tre libri (i primi) che mi piacevano: adesso però mi ha stufato perchè ripete sempre le stesse cose anche quando è invitato dai media. Senz'altro + grande come scultore ed arrampicatore.
Di Messner ne ho letto uno solo e non ricordo neppure il titolo, non deve essere stato un gran che. Grande alpinista, ma mi è rimasto il ricordo di quando in Italia si candidò coi Verdi mentre contemporaneamente in Germania ed Austria faceva pubblicità ai fucili da caccia....
(http://archiviostorico.corriere.it/1999/maggio/12/candidato_verde_Messner_pubblicita_fucile_co_0_9905127422.shtml)

Ripeto,il giornalista ha sicuramente sbagliato titolo e fatto una polemica inutile perchè avrebbe potuto esprimere il suo pensiero in altra maniera ma ha comunque evidenziato alcune cose giuste e presentato un libro diverso dal classico filone che fa cassetta
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Offline Mau

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Re: Salviamo le Alpi dai libri di Mauro Corona
« Risposta #7 il: 27/07/2011 19:36 »
ti dirò, a me Mauro Corona è simpatico ed ho letto due o tre libri (i primi) che mi piacevano: adesso però mi ha stufato perchè ripete sempre le stesse cose anche quando è invitato dai media. Senz'altro + grande come scultore ed arrampicatore.
Di Messner ne ho letto uno solo e non ricordo neppure il titolo, non deve essere stato un gran che. Grande alpinista, ma mi è rimasto il ricordo di quando in Italia si candidò coi Verdi mentre contemporaneamente in Germania ed Austria faceva pubblicità ai fucili da caccia....
Ripeto,il giornalista ha sicuramente sbagliato titolo e fatto una polemica inutile perchè avrebbe potuto esprimere il suo pensiero in altra maniera ma ha comunque evidenziato alcune cose giuste e presentato un libro diverso dal classico filone che fa cassetta
" ...il giornalista ha sicuramente sbagliato titolo ..."   Certo che non è di poco conto x un giornalista sbagliare il titolo ...  :D :D :D di un articolo ... Poi tutto è criticabile e soggettivo ... ma c'è modo e modo ...
Sui libri di Corona concordo ... sull'abbandono della montagna, c'è del vero ... però in certe zone questo è stato voluto dalle popolazioni .. nel bellunese, negli anni 60 e 70, si è cavalcato solo il boom dell'occhiale, lasciando l'allevamento, e anche il turismo abbandonato a se stesso .. risultato ... >:(
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Re: Salviamo le Alpi dai libri di Mauro Corona
« Risposta #8 il: 27/07/2011 20:27 »
boh, a me del giornalista non frega assolutamente niente, cavoli suoi.
Mi interessa che un libro si occupi dei problemi veri della montagna: perchè forse in pochi l'hanno ancora capito ma in tempi neanche troppo lontani (sicuramente molto + vicini di quanto comunemente si creda) si dovrà tornare a sviluppare l'economia di montagna.
I tempi dell'inurbamento e della produzione industriale di massa sono definitivamente finiti...
E sarebbe il caso che i signori che ci rappresentano nelle istituzioni cominciassero a pensarci seriamente..
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Re: Salviamo le Alpi dai libri di Mauro Corona
« Risposta #9 il: 28/07/2011 15:25 »
Il giornalista Chiaberge su Il Fatto lancia una simpatica provocazione contro i libri di Mauro Corona. Cosa ne pensate? :)

e tu cosa ne pensi ?  Scusa eh, abbiamo risposto in quattro mettendo in piedi alcune considerazioni e tu che hai lanciato il sasso non rispondi ?  ???
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Re: Salviamo le Alpi dai libri di Mauro Corona
« Risposta #10 il: 28/07/2011 15:52 »
E' difficile anche paragonare i libri....quelli di marco corona sono prettamente di carattere narrativo ,l'ultimo di genere fantastico, che magari è vero intende toccare alcuni temi, ma in maniera personale e riflessiva, anche provocatoria, vuole magari emozionare, toccare un tasto senza però pretendere alcunchè e senza risposte, un altro discorso è un libro, un saggio che parla concretamente di temi e problemi sociali e ambientali legati alla montagna, cause, soluzioni, evoluzione della vita nelle terre alte...anche questo rinfaccio all'estensore dell'articolo.... che appunto ha preso la questione in maniera veramente superficiale mettendo sullo stesso piano tipo "L'orlando Furioso", con il "Principe" di Machiavelli.
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Re: Salviamo le Alpi dai libri di Mauro Corona
« Risposta #11 il: 28/07/2011 16:38 »
e tu cosa ne pensi ?  Scusa eh, abbiamo risposto in quattro mettendo in piedi alcune considerazioni e tu che hai lanciato il sasso non rispondi ?  ???

non ho letto il libro di Corona, ma ho ascoltato diverse sue interviste in proposito e letto recensioni. A me Corona è simpatico ma non posso negare che l'impressione ricorrente è che spesso "ci marci"  ;D. Detto questo, non ci trovo nulla di scandaloso, lui ha trovato la sua nicchia e la sfrutta, come è giusto che sia e come farebbe chiunque di noi. Spesso è anche sincero (come quando ha ammesso di essere vanitoso o che il successo gli faccia molto piacere eccetera), e questo me lo rende simpatico nella sua furberia montanara, vera o fasulla che sia.

Chiaberge nel suo articolo (il sottotitolo non lo commento poiché di solito lo fanno altri) ha ragione nel merito (sparizione progressiva della "montagna abitata") ma lo fa col pretesto sbagliato, e cioè attaccando il libro di Corona. Che non pretende, come sostiene, di "spegnere la luce e farci morire di freddo". Ma semplicemente cerca di farci riflettere su dove stia andando il mondo. E senza pretendere, mi pare, di offrire soluzioni. Che forse neppure ci sono.
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Re: Salviamo le Alpi dai libri di Mauro Corona
« Risposta #12 il: 28/07/2011 19:16 »
non ho letto il libro di Corona, ma ho ascoltato diverse sue interviste in proposito e letto recensioni. A me Corona è simpatico ma non posso negare che l'impressione ricorrente è che spesso "ci marci"  ;D. Detto questo, non ci trovo nulla di scandaloso, lui ha trovato la sua nicchia e la sfrutta, come è giusto che sia e come farebbe chiunque di noi. Spesso è anche sincero (come quando ha ammesso di essere vanitoso o che il successo gli faccia molto piacere eccetera), e questo me lo rende simpatico nella sua furberia montanara, vera o fasulla che sia.

Chiaberge nel suo articolo (il sottotitolo non lo commento poiché di solito lo fanno altri) ha ragione nel merito (sparizione progressiva della "montagna abitata") ma lo fa col pretesto sbagliato, e cioè attaccando il libro di Corona. Che non pretende, come sostiene, di "spegnere la luce e farci morire di freddo". Ma semplicemente cerca di farci riflettere su dove stia andando il mondo. E senza pretendere, mi pare, di offrire soluzioni. Che forse neppure ci sono.

Sottoscrivo ogni singola parola, era quello che volevo dire io, ma senza riuscirci in modo semplice, efficace e conciso.  :)
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Re: Salviamo le Alpi dai libri di Mauro Corona
« Risposta #13 il: 29/07/2011 09:14 »
" ...le nostre montagne appaiono all’autore «un universo dimenticato, dove ritorna a regnare incontrastata la natura primigenia». Con lo spopolamento degli anni ’60-’70 e la fine dell’agricoltura e dell’allevamento, le foreste dilagano, il paesaggio si inselvatichisce, lupi orsi e cinghiali tornano a scorrazzare come nei secoli bui. Certo, prolificano le San Martino di Castrozza, tutte condomini, alberghi, pub e impianti di risalita. Ma sono isole, spazi circoscritti nei quali il turismo ha plasmato il territorio ..."
^^^^^^^^
Ecco come il turismo ha plasmato il territorio !!!!! ;D ;D ;D

Foto - non mia - scattata nel giugno 2011, di quello che resta del Monte Agaro >:(, visto dai pressi del Col del Boia ... per 4 mesi di incassi - altri 8 di devastazione irreversibile ...  Eh sì, Corona e Messner sono proprio fuori dal mondo ... ;D , in tutti i sensi!!!
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Re: Salviamo le Alpi dai libri di Mauro Corona
« Risposta #14 il: 29/07/2011 09:23 »
Ecco come il turismo ha plasmato il territorio !!!!! ;D ;D ;D

Foto - non mia - scattata nel giugno 2011, di quello che resta del Monte Agaro >:(, visto dai pressi del Col del Boia ... per 4 mesi di incassi - altri 8 di devastazione irreversibile ...  Eh sì, Corona e Messner sono proprio fuori dal mondo ... ;D , in tutti i sensi!!!

purtroppo il caso del Passo Brocon è tristemente noto. Con l'aggravante che nessuno sembra avere l'intenzione di fermarsi, anzi!  >:( Gli impianti di sci sono la testa di ponte per la seconda ondata speculativa, cioè l'edilizia che segue a ruota...
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