Autore Topic: Piz Galin - Cima Sophia - Croz dell'Altissimo  (Letto 5092 volte)

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Offline Alan

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E' la vigilia di Natale e con un tempo come quello di questi giorni, non si può stare a casa fermi.
Al "diavolo" i preparativi, non sento per nulla il Natale e le festività, per me sono normali giornate di "ferie" forzate, quindi ne approfitto per portare in montagna un'amica che non è mai stata su una cima del Brenta.
Dentro di me penso, beh, gliene faccio fare 3 e sono a posto per un pò no?? :)
Il mio intento è quello di partire da Andalo, parcheggio dello Stadio del Ghiaccio, ma vengo non tutte le parti erano d'accordo, così a malincuore ma con un pizzico di bontà d'animo accetto di portarmi fino su al Pradel.

Le macchina si contano sulle dita di un dito...  ;D Siamo solo noi!!!
Io penso subito all'Orso... Ecco, se c'è ci sbrana  :o :o Devo levarmi sto pensiero!!!!

Sono circa le 9 e partiamo dal parcheggio, prendiamo il sentiero 352 che risale in moderata pendenza la Busa dell'Acqua, sino a raggiungere la strada forestale che proviene dal Rif. La Montanara, nei pressi di Fontanelle (1502m).
Facciamo una pausetta idrica di 30secondi e continuiamo sul sentiero su un'irta salita che porta a un bivio tra il 344B e il 352.
Prenderemo quest'ultimo in direzione Bocchetta del Piz Galin.
La giornata è spettacolare, il cielo sembrava essere un pò coperto, ma appena ci si alza di quota e si fà capolino sopra le nuvole il paesaggio cambia radicalmente.

Sole e un cielo terso caratterizzano questo Inverno da ormai qualche mese, ci si aggiunge pure il Tappeto di Nuvole e dentro di me penso che come prima volta in Brenta la ragazza è stata davvero fortunata...
Dopo circa un'oretta abbondante ci troviamo sulla Bocchetta del Piz Galin, dove facciamo una piccola pausa foto e cibaria.
Le nebbie salgono e iniziano un pò a preoccuparmi, ma solo poi capisco che il calore che è provocato dall'inversione termina le dissolve come la fiamma dissolve la cera di una candela... Impressionante....

Qui inizia la parte che non avevo mai fatto e sono un pò in tensione, sento forse in modo eccessivo il peso della responsabilità, ma il terreno friabile associato a pezzi di ghiaccio in salita non rendono sicurissimo il percorso, in più il caldo sta lentamente sgretolando il sentiero alpinistico "Carlo Alberto Banal".
Mezzoretta e siamo in vetta!!!
Il panorama è impressionante, non mi ero mai trovato davanti un 360 così... Mozza il fiato!!! Io non riesco però a godermi bene lo spettacolo, sono già in pensiero per la discesa, non vedo segni, vedo solo un giarone che scende, fosse per me me lo correrei tutto ma chi ho con me non è particolarmente attratto da questo tipo di cose, per fortuna però non me le son sentite!!!



Ci sediamo sulla panchina davanti alla croce ad ammirare un pò il paesaggio in rigoroso silenzio. Il caldo è impressionante, non indosso neanche il piumino perchè sto bene così!!!

Iniziamo la discesa verso il meno ripido versante Ovest, a cospetto della Cima dei Lasteri che troviamo davanti a noi...
Scorgo una traccia che scende a zig-zag dal versante molto friabile e sassoso, provo a incitare la discesa su giarone in grande stile, ma non se la sente e mi ritornano in mente ricordi del mio passato montano quando pensavo e agivo nello stesso modo...
Basterebbe essere solo un pò più rilassati sulle gambe per evitare un sacco di paura e invece.....
Così mi fiondo a tutta, sul ghiaino correndo e perdendo 100m di dislivello penso nel giro di 3, 4 minuti.... Mi arresto e inizio a contemplare la discesa titubante....
In cuor mio prego che tutto vada bene, e così per fortuna è... Nessuna caduta, nessuna maledizione!!!! Sono salvo!!!

E' molto presto, saranno le 11.20, dobbiamo andare a prendere il sentiero 344B che proviene dal Passo del Clamer e che dovrebbe riportarci in giù!!!
Seguiamo alcuni ometti e poi mi invento una sorta di traverso puntando direttamente il Crozz dell'Altissimo....



Ci guardiamo ed entrambi diciamo nello stesso momento "Facciamo anche quella la??!"...
Moooooooolto bene, si punta direttamente il Crozz dell'Altissimo con una semplice risalita, arriviamo a un bivio svoltiamo a destra e con un lungo traverso prima baciato dal sole, poi baciato dal ghiaccio in ombra e piuttosto ostile arriviamo sino in cima al Crozz dell'Altissimo!!!!
Anche qui il panorama non scherza... Penso a chi il Croz, lo fà arrampicando e guardando giù mi viene male solo a pensarci... Non è proprio lo sport che fà per me, nonostante questo sia il contatto più puro che puoi avere con la montagna stessa...

Piccola pausa culinaria e fotografica e ripercorriamo a ritroso il sentiero fino al bivio, dove, su mia iniziativa propongo la salita alla terza cima, una cimetta li vicina che solo una volta arrivato in vetta capisco di che cima si tratti.



Non è segnata sulla mia cartina, ma la croce ne cita il nome. Cima Sophia!!!
Deve avere una storia particolare questa cima.... che io non conosco, la croce è praticamente nuova e l'intaglio si vede che è moderno, probabilmente una dedica????



Sono circa le 15 e decidiamo di incamminarci verso valle, tramite il 344b, che tra un salto di roccia quà e la e qualche tratto di "pattinaggio puro", ci porta sino ai Prati di Monte che ci lasciamo sulla nostra destra.
Velocemente scendiamo la Gardeccia verso la località Fontanelle, dove andiamo a rincrociare la nostra via di salita.
Pausa idrica veloce e sempre tramite il 352, ci fiondiamo verso Pradel, dove concludiamo la nostra gita!!!