Autore Topic: [ROMANIA] Sui Carpazi rumeni e in Transilvania  (Letto 32025 volte)

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Offline piesospinto

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Siamo un po' fuori stagione, ma sto finendo adesso di fare i compiti delle vacanze, quindi solo ora ho finito il report estivo.

Per l'estate 2017 ci siamo spinti un po' verso est alla scoperta di luoghi per noi sconosciuti e avvolti dal mistero: i Carpazi, e precisamente quelli rumeni.
E' una regione che, oltre alla montagna, offre numerose testimonianze del passato, molto particolari. Inoltre si tratta di una regione rurale, in cui le tradizioni sono ancora molto vive ed i modi di vita spesso arcaici.

Non avevamo molto tempo, quindi abbiamo cercato di individuare le zone che ci ispiravano di più, in primis i parchi naturali. Qui sulla mappa ho segnato in rosso le zone che abbiamo visitato, in giallo le zone di escursione. Abbiamo fatto un giro completo lungo i Carpazi, in senso orario, partendo dall'estremo nord della Romania.



Anche se un po' fuori contesto qui dentro, penso meriti un cenno (e qualche foto) la parte turistica.

Ecco un prototipo del villaggio rumeno (anche se lo stile delle case varia molto da zona a zona), e dei mezzi di trasporto. Altra costante in Romania è la presenza delle cicogne.








Il Maramures è famoso per le sue chiese in legno, dall'interno dipinto ed arredato dai fedeli. Sembra di essere in Norvegia. La regione rurale è piuttosto isolata, e lo stile di vita è lo stesso che avevano i nostri nonni o bisnonni...






In Bucovina la testimonianza storica più particolare sono i monasteri affrescati. Le chiese, che si trovano al centro dei monasteri, spesso simili a fortezze, sono ricoperte di affreschi sia dentro che fuori. Tutt'intorno, giardini curatissimi e balconi fioriti






In Transilvania i villaggi Sassoni (alcuni abitanti parlano ancora il tedesco) sono dotati di chiese fortificate costruite per difendersi dagli Ottomani.






Alle Porte di Ferro il Danubio si libera definitivamente dalla morsa delle montagne nel suo viaggio verso il mare. E' un posto suggestivo




Tra i boschi di faggi delle ultime propaggini a nord dei Carpazi meridionali, al termine di lunghissime valli si nascondono i resti delle città fortificate dei Daci, l'antico popolo sottomesso da Traiano.




Nella regione di Huedin si trova un'altra zona di villaggi e chiese caratteristiche, questa volta di etnia ungherese, e una grande concentrazione delle incredibili ville dei vari clan Rom.






Ma veniamo alle montagne. I Carpazi non sono montagne alte, sono in genere poco pendenti e arrivano di rado sopra i 2500 metri. Dato che non ci sono molte vie di comunicazione, ne consegue che le distanze da percorrere sono sempre abbastanza importanti. Noi siamo riusciti a fare una decina di gite giornaliere, usando spesso la MTB almeno per l'avvicinamento, dato che le strade di montagna molte volte sono sterrate.
Abbiamo trovato ambienti sempre diversi, molto interessanti anche se non estremamente spettacolari. Sentieri ben segnati, non con numeri, ma con una combinazione di colori (rosso, giallo, blu) e di forme (croce, linea, cerchio, triangolo). Dato che per andare “da A a B” si deve seguire lo stesso simbolo e colore, ne consegue che i tratti di sentiero in comune tra più itinerari sono marcati con un sacco di simboli e colori...

Al passo Prislop abbiamo fatto la nostra prima gita in MTB sui monti Rodnei, quasi completamente rivestiti da una vegetazione rigogliosa. Ci siamo resi subito conto che le distanze da percorrere erano decisamente importanti.








Nel gruppo del Parco Nazionale Ceahlau, poche rocce calcaree sporgono dalla vegetazione: si tratta di conglomerati che danno vita a formazioni dalle forme particolari. Buona rete di sentieri ben segnalati. Qui abbiamo salito il Toaca, che supera di poco i 1900 metri, ed è la più alta cima raggiungibile del parco. Paesaggio, poco.








Nella zona più vicina ai siti turistici più affollati della Romania, per via delle false testimonianze della presenza del principe Vlad l'impalatore, siamo andati a fare un giro nel gruppo della Piatra Craiolu, una lunga cresta aspra e calcarea circondata da forre profonde: avvicinamento in MTB non proprio agevole, e giro a piedi. Anche qui sentieri ben segnati, con alcuni tratti attrezzati.










Sempre da quelle parti, siamo andati a fare un giro in bici sul gruppo dei monti Bucegi, anche questa una delle zone più turistiche della Romania, dove ben due funivie convergono su un altipiano con alcune, affollatissime, rocce caratteristiche: ampi spazi, grandi greggi, simpatici pastori, simpatici cani pastore e, a patto di allontanarsi di più di 200 metri dalla funivia, poca gente.








Una delle strade più ardite della Romania, la Transfagaras, voluta da Ceausescu, attraversa i Carpazi meridionali nella zona in cui presentano la loro forma più aspra. Da questa strada abbiamo fatto un bellissimo giro sulle creste scistose dei monti Fagaras, tra laghi, pecore, escursionisti sempre cordiali.
















Un'altra strada asfaltata attraversa i Carpazi meridionali. Si tratta della transalpina (i Carpazi meridionali vengono chiamati anche Alpi Transilvaniche), la strada più alta della Romania (arriva a poco più di 2000 metri, ma considerate che le cime più alte superano di poco i 2500). Qui il tempo era incerto, ma non ci siamo fatti mancare una gita al Lacul Calcescu, bello specchio d'acqua circondato da un muro di mughi. Anche qui, pecore ovunque.














La gita più lunga, ma probabilmente la più bella, l'abbiamo fatta nei monti Retezat, le montagne più simili alle nostre. Per darvi un'idea delle dimensioni dei posti, ci siamo avvicinati in camper lungo una vallata per 30 chilometri a partire dall'ultimo villaggio, poi ancora per 20 chilometri di sterrato in MTB. Alla fine, ci sono volute più di 3 ore di cammino per fare i 1000 metri di dislivello che ci separavano dalla cima del Peleaga, di poco sopra i 2500m.
Conche e valli glaciali, granito, splendidi laghetti. Non per nulla è un parco nazionale molto frequentato e la rete di sentieri (segnalati come in tutto il resto della Romania, non da numeri ma da simboli e colori) è molto estesa.














L'ultima tappa montana l'abbiamo fatta sui monti Apuseni (che sono un po' staccati dai Carpazi veri e propri), per un bel giro in MTB in un paesaggio collinare carsico in una zona di villaggi ungheresi ch conservano vecchie tradizioni, analoga al Maramures visitato all'inizio.









E così abbiamo chiuso il cerchio. Decisamente un bel posto i Carpazi: si mangia bene, la gente è cordiale, non ci sono problemi per fare campeggio libero, tranne che nei parchi dove ci sono zone apposite.

Mauro

Offline AGH

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Re:[ROMANIA] Sui Carpazi rumeni e in Transilvania
« Risposta #1 il: 05/02/2018 19:41 »
Reportage meraviglioso, complimenti!!! Ricordo con un po' di nostalgia i posti, perché molti anni fa sono stato anche io in Romania, 3 volte: una da solo in moto (e ho dovuto scappare letteralmente) e le altre due volte con una guida ungherese, ed è andata decisamente molto meglio. Ma ho potuto fare poco turismo, il paese era in una situazione disastrata, era appena caduto Ceaucescu e muoversi era un macello. Le città parevano bombardate, nell'interno invece nelle zone rurali era bellissimo, come fare un salto indietro nel tempo di 80 anni.
Complimenti ancora!
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Offline radetzky

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Re:[ROMANIA] Sui Carpazi rumeni e in Transilvania
« Risposta #2 il: 05/02/2018 20:54 »
Complimenti x la scelta: i Carpazi erano anche un mio vecchio target, purtroppo ormai tramontato.  :(
La densità di Orsi dovrebbe essere piuttosto elevata lì ! (e ci sono i cartelli !)
Le cicogne sono di facile avvistamento anche da noi in Friuli pedemontano e sulle coste venete e friulane dell'alto Adriatico
Ancora complimenti, brao !   :)
quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

Offline southernman

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Re:[ROMANIA] Sui Carpazi rumeni e in Transilvania
« Risposta #3 il: 05/02/2018 21:24 »
Mi hai suscitato i ricordi di un viaggio giovanile alla conquista dell'Est fatto 37 anni fa! Passamo di notte il Portile de Fier dormando in macchina subito dopo la frontiera, il doganiere ci face smontare la macchina e pretese come tangente una cassetta di Lucio Dalla. Tralascio la descrizione dei paesi, ma Agh può capire. Feci comunque in tampo, di sfuggita a cogliere la bellezza selvaggia dei luoghiComplimenti per la scelta, e mi fa piacere che siano diventate zone accessibili

Offline piesospinto

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Re:[ROMANIA] Sui Carpazi rumeni e in Transilvania
« Risposta #4 il: 06/02/2018 08:41 »
Ricordo con un po' di nostalgia i posti, perché molti anni fa sono stato anche io in Romania, 3 volte
Mi hai suscitato i ricordi di un viaggio giovanile alla conquista dell'Est fatto 37 anni fa!

Beh, complimenti a voi! Viaggi veramente nell'ignoto.
Ormai la Romania e' un viaggio facile, le strutture di accoglienza sono semplici ma capillari, le strade in condizioni buone. Noi per tradizione evitiamo le citta', ma le poche cittadine che abbiamo attraversato mostrano tutti i segni dell'industrializzazione/urbanizzazione selvaggia e successivo abbandono e degrado. Nei centri storici invece c'e' un lavoro incessante di recupero, ad esempio Oradea ha dei bellissimi edifici art-nouveau che stanno recuperando.
Mauro

Offline piesospinto

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Re:[ROMANIA] Sui Carpazi rumeni e in Transilvania
« Risposta #5 il: 06/02/2018 08:52 »
Complimenti x la scelta: i Carpazi erano anche un mio vecchio target, purtroppo ormai tramontato.  :(
La densità di Orsi dovrebbe essere piuttosto elevata lì ! (e ci sono i cartelli !)
Grazie rad.
In effetti gli orsi sono parecchie migliaia, ma gli spazi liberi sono immensi e quindi non mi risulta che ci siano problemi di convivenza. Anzi, nelle zone turistiche a contatto con zone da orsi, oltre che i cartelli, ci sono anche delle iniziative (secondo me discutibili) di bear-watching: ti portano in un bivacco, pasturano, e da dentro la baracca ti fanno vedere l'orso. Va prenotato con largo anticipo, e' molto popolare.

In complesso ho trovato che l'attività all'aria aperta e' abbastanza ben curata: oltre ai cartelli per gli orsi, la segnaletica dei sentieri e il soccorso alpino, una cosa interessante sono le sorgenti montane. Dove c'e' una sorgente un cartello riporta l'analisi chimica e batteriologica della sorgente, come fosse  l'etichetta di una bottiglia d'acqua  :o
Mauro

Offline Xtreme

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Re:[ROMANIA] Sui Carpazi rumeni e in Transilvania
« Risposta #6 il: 06/02/2018 11:19 »
WoW  :o Bellissimo!!

Offline pianmasan

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Re:[ROMANIA] Sui Carpazi rumeni e in Transilvania
« Risposta #7 il: 06/02/2018 13:02 »
Bello!  :)
Una domanda forse scontata. Si dice che per chi parla italiano la lingua rumena è facilmente comprensibile. E effettivamente così?

Offline Matteo Nicolin

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Re:[ROMANIA] Sui Carpazi rumeni e in Transilvania
« Risposta #8 il: 06/02/2018 13:55 »
Che spettacolo pié! Grazie per il reportage, fatalità proprio qualche giorno fa cercavo informazioni sui carpazi. ;D Meraviglia, magari un giorno riuscirò ad imitarti!
Matteo Nicolin

La realtà è il cinque per cento della vita. L'uomo deve sognare per salvarsi.

Walter Bonatti


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Offline edel

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Re:[ROMANIA] Sui Carpazi rumeni e in Transilvania
« Risposta #9 il: 06/02/2018 14:02 »
Mi unisco ai complimenti per tutto!!  Per la scelta del viaggio, per le escursioni,  per il bellissimo e interessante reportage arricchito da splendide foto.
Grazie per averlo condiviso  :)

Offline piesospinto

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Re:[ROMANIA] Sui Carpazi rumeni e in Transilvania
« Risposta #10 il: 06/02/2018 14:33 »
Bello!  :)
Una domanda forse scontata. Si dice che per chi parla italiano la lingua rumena è facilmente comprensibile. E effettivamente così?
La domanda non e' per niente scontata, la sfida con la lingua e' stata una delle cose piu' divertenti. Tieni conto che noi abbiamo visitato la parte meno 'rumena' della romania.
Per la mia piccola esperienza, se hai anche qualche base di latino e sei un fan di Dario Fo e del suo gramelot qualcosa del rumeno scritto riesci a capire. Molti termini assomigliano a qualche termine italiano, greco, latino o dialettale, pero' ci sono le declinazioni che complicano un po' la vita.
Ad esempio, alcuni concetti "estremi" con cui mi sono arrangiato: drum forestier (strada forestale), bună seară (buonasera), drum bun (buona strada, augurio per quando parti), biserica de lemn (chiesa di legno)  :D

Ma quando ti parlano per piu' di due parole... il nulla: vuoto pneumatico.
Penso sia dovuto soprattutto a due fattori: l'influenza slava sulla pronuncia (ad esempio, molte 'd' diventano 'z', ci sono un sacco di suoni strascicati) ed il fatto che, girando in molte regioni diverse e stando soprattutto in zone rurali, probabilmente quello che parlano e' un dialetto.

A questo aggiungi che, appena ti fai un po' l'orecchio, passi da una zona dove si parla il rumeno a una dove si parla ungherese...
Mauro

Offline southernman

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Re:[ROMANIA] Sui Carpazi rumeni e in Transilvania
« Risposta #11 il: 06/02/2018 19:48 »
Nei centri storici invece c'e' un lavoro incessante di recupero, ad esempio Oradea ha dei bellissimi edifici art-nouveau che stanno recuperando.

Oradea nell'agosto 1981 faceva spavento, casermoni degradati a perdita d'occhio...  E le facce, brrr...... Avevamo pagato il visto per tre giorni, scappammo dopo due in Ungheria, Budapest al confronto sembrava Montecarlo

Offline DDT

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Re:[ROMANIA] Sui Carpazi rumeni e in Transilvania
« Risposta #12 il: 07/02/2018 13:29 »
Complimenti per il report e per la scelta di una vacanza non certo alla moda!

Offline piesospinto

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Re:[ROMANIA] Sui Carpazi rumeni e in Transilvania
« Risposta #13 il: 15/02/2018 09:43 »
Grazie a tutti.
Per chi ha voglia di guardare qualche altra foto, ho finalmente finito di selezionarle e commentarle (sono ancora un po' troppe, per la verita').

Qui le foto

Qui alcune panoramiche
Mauro