Autore Topic: [LAGORAI] Esplorazione del trincerone tra Cima Stellune e Col dei Fiori m 2234  (Letto 4348 volte)

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Offline AGH

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Dalla dorsale del Col della Palazzina, vista verso Forcella Valsorda, Cima Stellune, Forcella Busa della Neve, Cima Lagorai (nelle nuvole), Cimon delle Sute, Cima Formion. Il Col dei Fiori nel centro della foto

La mezza idea è di salire Cima Lagorai 2585 fuori sentiero, dal ripido versante sud che ho già fatto tempo fa, partendo da Ponte Conseria. Quando però arrivo a Malga Valsorda Seconda 1901 e vedo il versante, capisco che non è giornata: il canalone è tutto imbiancato dalla recente nevicata. Anche se ho i ramponcini, non mi pare comunque il caso.


Cima Lagorai vista da Malga Valsorda, la recente nevicata mi suggerisce di lasciare perdere la salita...

Decido allora di andare a cercare una baracca della Grande Guerra che mi aveva segnalato un amico nei pressi del famoso “trincerone” sotto Cima Stellune. Arrivato nei pressi dei Laghi delle Buse Basse col sentiero 317, osservo a lungo col cannocchiale la zona impervia tra Cima Stellune e Col dei Fiori nella speranza di vedere qualche traccia.


Verso forcella senza nome a quota 2334

Sotto le cime, a sud della Forcella Busa della Neve, c’è una zona quasi pianeggiante di ampie pietraie, dove gli austriaci hanno costruito trinceramenti e baracche. E soprattutto una lunga muraglia (chiamata impropriamente “trincerone”) al riparo della quale i soldati, attestati nella zona di Forcella Valsorda e Forcella Busa della Neve, potevano raggiungere le postazioni più avanzate verso il Col dei Fiori.


Il muraglione che proteggeva i soldati che raggiungevano le postazione avanzate verso il Col dei Fiori

Il muraglione sotto Cima Stellune: lungo quasi un km, proteggeva l'accesso alla Forcella Busa della neve, a dx

Abbandonato il sentiero, metto i ramponcelli e scendo nella valletta lungo il torrentello dove ci sono le scritte dei pastori su un masso, quindi attacco la ripida rampa erbosa piuttosto scivolosa per la neve. Con un po’ di attenzione ma senza grossi problemi riesco a superare la fascia rocciosa per canalini erbosi e raggiungere il ciglio della scarpata. Esploro dall’alto i roccioni che precipitano verso valle ma della baracca non c’è traccia, trovo solo una caverna vuota.


La caverna vuota dove un tempo c'era la baracca della Grande Guerra, forse portata via da una frana

Il trincerone verso Cengello, Cima Buse Todesche, Pale di Segura, Campanili di Orsera, Cima Caldenave

Torno allora indietro fino alla zona trincerata, esplorando un po’ di baracche e caverne. In una di queste, in un anfratto, trovo un mucchietto di proiettili di fucile, probabilmente uno Steyr Mannlicher. Percorro il lungo muraglione verso Forcella Busa della Neve, veramente impressionante: credo sia l’opera più imponente di questo tipo in tutto il Lagorai, originariamente lunga quasi un chilometro, addirittura si vede agevolmente nelle foto satellitari.


Trinceramenti e ripari in caverna della Grande Guerra

Mucchietto di pallottole trovare in un anfratto di una caverna

Munzioni ancora integre dopo 100 anni

Trinceramento tra Col dei Fiori e Cima Stellune: Cima Cengello, Cima delle Buse Todesche, Pale di Segura, Campanili di Orsera, Cima Caldenave

La muraglia che proteggeva i soldati dal fuoco nemico, a sx Forcella Valsorda

Ritorno quindi indietro e seguo il muraglione in direzione opposta verso una forcella più in alto a quota 2334, dove ci sono altri trinceramenti e resti di baracche. C’è un picco roccioso senza nome, con pareti laterali verticali: mi piacerebbe salirlo dal versante nord che non pare proibitivo, ma con la neve non è il caso di rischiare quindi lascio perdere.


Il picco roccioso senza nome, alto circa 2400 metri, sotto al quale ci sono trincee e baracche della Grande Guerra

Canalino con vista su Col dei Fiori e Col di S. Giovanni

Baracche della Grande Guerra con vista su Cima Lasteolo

Vista su Cima d'Asta

Veduta verso Forcella Valsorda con Cima delle Buse e Montalon, in centro si distinguono i Laghi delle Buse

Ora devo capire come proseguire: la barriera di roccia ad est precipita a valle con un muro verticale. Mi dirigo allora a nord sotto cima Lagorai, dove trovo un’altra forcelletta, con resti di baracche, che mi permette di scendere facilmente per costoni pratosi nella vasta conca verso il Col dei Fiori.


Sono riuscito a scollinare verso est, in fondo il Col dei Fiori, dove sono diretto
Vista su Cima d'Asta, a sx al centro Col dei Fiori

Col dei Fiori, a sx, Col di S. Giovanni, Col della Palazzina, sullo sfondo Lasteati e Cengello, Campanili di Orsera

Con percorso libero e in un paesaggio selvaggio e idilliaco, mi dirigo facilmente ad una forcelletta quindi per il crinale erboso di NO fino in vetta al Col dei Fiori 2234. Sulla cima, notevole posto di osservazione verso la zona del Col di S. Giovanni,  ci sono resti di trinceramenti e una grossa buca dove probabilmente c’era una baracca che offriva riparo ai soldati.


In marcia verso il Col dei Fiori, devo attraversare delle pietraie

Il "puntino" a sx: un camoscio sorveglia i miei movimenti :)

Cima d'Asta

Sguardo indietro da dove sono sceso

Bellissima la vista su Cima d’Asta, Col di S. Giovanni e Col della Palazzina. Sarei tentato di scendere per il ripido e stretto crinale erboso a sud ma, anche in questo caso, mi pare troppo rischioso, uno scivolone e ciao.


Eccomi in vetta al Col dei Fiori, con vista su Passo Valcion, al centro, sullo sfondo Col di S. Giovanni e Col della Palazzina

Zoomata su Col del Vento, Cima Diavoli, Forcella Diavoli, Cima d'Asta

Torno quindi indietro e calo nella bella conca fino ad intercettare il sentiero 316, grazie al quale raggiungo senza problemi Passo di Valcion 2076. Di qui, anziché scendere verso valle, proseguo per l’ampia e panoramica dorsale del Col della Palazzina.


Eccomi in vista di Passo Valcion, col Col di S. Giovanni a sx

La piana di Malga Valcion con Cima d'Asta sullo sfondo

Vista verso Cimon di Lasteolo

Sguardo indietro verso il Col dei Fiori appena salito e disceso

Il Lagorai mi fa un regalo prima di scendere: il meteo non è stato un granché durante il giorno, con ampie velature e nebbioni sulle cime, ma ecco che il sole esce dalle nuvole e illumina le cime nel “solito” spettacolo che ho ammirato tante volte qui, una delle zone più belle e maestose dove il Lagorai e Cima d’Asta si incontrano.


La dorsale SE di Cimon di Lasteolo
 
Percorro quindi la lunga dorsale sopra i Campivoli fino a raggiugnere la panoramica cima del Col della Palazzina 2214. Le nuvole si chiudono di nuovo, quindi scendo a valle fino a Malga Valsorda Prima, poi per forestale fino alla macchina, pienamente soddisfatto della giornata nel mio amato Lagorai. Sviluppo 19 km, dislivello  1400 metri


Lo specchio d'acqua sotto il Col della Palazzina

Mi volto indietro per un ultimo sguardo a questo spettacolo meraviglioso

Il percorso
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Offline Alex Bear

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 A parte le foto, come sempre particolarmente brutte  ;D, mi ha stupito lo stato delle pallottole praticamente ancora integre dopo 100 anni!

Offline AGH

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A parte le foto, come sempre particolarmente brutte  ;D, mi ha stupito lo stato delle pallottole praticamente ancora integre dopo 100 anni!

 ;D se ne trovano ancora molte in giro.... sul Canzenagol ne avevo trovate anche di pistola, più rare
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Offline DDT

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Bello Agh, ci sono passato anch'io a giugno: sceso da Cima Stellune per il sentiero Delugan verso Forcella Busa della Neve; poi a S fuori traccia lungo la linea di massima pendenza attraversando il muraglione.

Offline AGH

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Ci ero passato diverse volte, ma stavolta ho guardato bene: il muraglione si arrampica sul ripido versante sud di Cima Stellune. C'è comunque anche un sentiero che fa un traversone pianeggiante e che proviene da Forcella Valsorda
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