Autore Topic: [LAGORAI] Costa Onchieli m 2172 - Lago Stellune, due giorni in paradiso (1° giorno)  (Letto 4948 volte)

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Offline AGH

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Cima Onchieli: vista sulla Val Stue: da sx. Cimon di Busa Grana, Cima Stellune, Montalon, Cima delle Buse, Pala del Becco

1 giorno: Costa Onchieli - Malga Buse
2 giorno: Malga Buse - Lago Stellune
 
Doveva essere una normale escursione giornaliera, poi strada facendo è uscita una imprevista e splendida 2 giorni con pernotto in bivacco :) La neve in quota rompe ancora le scatole sui versanti nord, quindi ne approfitto per andare a esplorare quelle zone a media quota che ancora non conosco bene. E’ il caso della lunga dorsale della Costa Onchieli m 2172 in Lagorai, vista mille volte nelle escursioni circostanti ma mai salita.


Una magnifica cascata nei pressi di Ponte delle Stue
 
Non ci sono sentieri ufficiali quindi tocca ravanare, che per me è quasi sempre andare a nozze :) . Parcheggio al Ponte delle Stue m 1240 (Val Cadino, Fiemme) e mi avvio per un tratto per la strada provinciale verso il Manghen, che abbandono ben presto tagliando liberamente per il bosco per guadagnare la dorsale di Costa Osella. Il bosco è bello, abbastanza rado e quindi si sale abbastanza bene anche senza tracce. Come previsto intercetto due strade forestali, ma io mi mantengo lungo la dorsale senza tracce evidenti.
 

Tagliando su per il bosco senza tracce
 
Ampie zone disboscate mi mettono in crisi: la vaga traccia che ogni tanto sembrava di vedere qua e là è cancellata dalla nuova vegetazione e bisogna procedere a intuito. A quota 1750 intercetto una traccia più marcata che fa un interessante traversone. Da una parte va verso Baito del Fratton, dall’altra scende leggermente in direzione di Villa Cadinello e poi Malga Caseratte che voglio andare a vedere.


La dorsale si fa erta... ma non difficile

Primi squarci panoramici, a sx le pendici di Cima Inferno, sullo sfondo Cima Stellune, Forcella Valsorda, Montalon e Cima delle Buse
 
Quando arrivo Villa Cadinello, provo una stetta al cuore: una vecchia baita è ancora in piedi ma l'altra, quella più grande, ha il tetto completamente crollato. Per quel poco che riesco a vedere all’interno, doveva essere una baita d’epoca veramente meravigliosa. Proseguo per il sentiero che si congiunge con una strada forestale che arriva dal basso.


Le bue baite di Villa Cadinello, purtroppo in pessimo stato

Chissà che baita meravigliosa era un tempo...

Vista sul Monte Croce, in basso si scorge Malga Fornasa Alta

Per raggiungere la Valle di Caseratte devo però fare un’altra ravanata fuori sentiero: i luoghi per fortuna sono meravigliosi e avventurarsi fuori traccia è bellissimo. Ci sono dei costoni impressionanti senza alberi, non si capisce bene se tagliati oppure sradicati dal fotunale che anni fa che colpì la Val Cadino. Raggiungo senza troppe difficoltà la valle di Caseratte e la bellissima Malga Caseratte m 1832, una baita ricostruita ex novo nei pressi dell’edificio originale. Un posto meraviglioso, la baita è bella e confortevole, sempre aperta. Dispone anche di letti, sufa e legna in quantità nei paraggi.


Valle di Caseratte

Gli impressionanti costoni con la strage di alberi

La bellissima malga Caseratte, sempre aperta, dispone di stufa e letti
 
Seguo ora un sentiero che dalla malga mi permette di cambiare versante e raggiungere la dorsale di Costa Onchieli, dove scopro una nuova traccia che però si perde ben presto. Risalgo a intuito, controllando di tanto in tanto la posizone sul gps del cellulare. La dorsale è molto bella, con parecchi e maestosi cirmoli secolari: è una lunga serie di balze e splendide radure dove bisogna indovinare la traccia tra modesti salti di roccia e la vegetazione a volte fitta. C’è una vaga traccia qua e là  che aiuta un po’. Man mano che salgo sono inebriato da tanta bellezza che mi circonda ovunque volga lo sguardo. Il fatto di essere fuori sentiero e in assoluta solitudine, acuisce il senso di bellezza e di magnificenza del paesaggio.


Spettacolari paesaggi "canadesi": vista verso Cima Bolenga, Passo Cadino, M. Croce, Fregasoga a dx

Baita sotto al dorsale di Costa Onchieli

Una della frequenti bellissime radure lungo la Costa Onchieli

Valle di Caseratte vista dalla dorsale di Costa Onchieli

Arrivo finalmente in vetta, ampia e pianeggiante con un grande prato. Forse per il gran caldo, ho fatto un fatica boia nonstante il dislivello certamente non proibitivo di appena 1000 metri. Faccio una doverosa sosta panini stravaccato sul prato, speck e formaggio, con vinello fresco e sigaro finale, circondato da una natura strabiliante: è la vera felicità!


In vetta alla splendida e panoramica Costa Onchieli!

Vita sul M. Ziolera a dx, al centro l'elevazione senza nome

Zoomata su Cima delle Buse e Pala del Becco
 
Alle 16 però è ora di darmi una mossa per iniziare il rientro. Il problema ora è raggiungere il Lago delle Buse per poi rientrare da Malga Buse col sentiero che mi riporta a Malga Stue Alta. Non conosco la zona se non per averla vista da lontano, quindi so che ci sono versanti scoscesi con salti di roccia, per cui bisogna fare molta attenzione. Per prima cosa provo a raggiungere l’elevazione senza nome a SE a quota 2190, da lì deciderò il da farsi. Pare facile ma devo districarmi tra fasce boscose di grandi cirmoli e salti di roccia infidi, a volte esposti.


Da Cima di Costa Onchieli devo guadagnare l'elevazione che si scorge al centro, e da lì decidere il da farsi

L'onnipresente piramide del Ziolera

Vista verso Val delle Stue, in basso si scorge Malga Buse: se mi fermassi a bivaccare? Troppo bello...
 
Sulle varie mappe sono segnate varie tracce che scendono più direttamente a Malga Buse ma mi fido poco. Raggiunta la cima quotata a 2190 provo a guardare in basso ma non si vedono via praticabili: la cima è pianeggiante ma i fianchi sono molto ripidi con salti di roccia pericolosi. Torno allora indietro alla grande sella tra le due cime e provo a scendere a naso sul versante ovest.


In vetta all'elevazione quotata 2190 la discesa appare subito ostica: dirupi a est, costoni ripidissimi a ovest, salti di roccia a sud...

Scendere di qui? Meglio di no :)

Sudando e ostiando giù per un macereto infame riesco ad evitare i salti di roccia e raggiungere il sentiero 361, una vecchia multattiera militare, che mi porta finalmente all’incantevole Lago delle Buse m 2065. Da li scendo senza problemi a Malga delle Buse m 1935. Mentre scendo, si fa largo il tarlo…. e se mi fermassi a dormire alla malga?


Eccomi al Lago delle Buse, sano e salvo dopo la ravanata...

Ziolera visto dal basso

Non devo render conto a nessuno, potrei fermarmi senza problemi se ci sono coperte o almeno la stufa. Così sarei già in quota per fare un’altra bella escursione il giorno dopo. Raggiunta la malga valuto la situazione: il vecchio bivacco è stato smantellato e ridotto in legnaia, mentre l’edificio “del pastore” è bellissimo e confortevole, ci sono anche le coperte. Ma ci sarà il pastore nei paraggi? Sarebbe sgradevole che tornasse col buio (i pastori sono gente strana) intimandomi di lasciare il suo letto… Il bivacco sembra disabitato da poco, tuttavia bestie nei paraggi non ce ne sono, quindi neppure il pastore, suppongo. Decido di fermarmi.


Scendendo verso Malga Buse, vista sulla Pala del Becco

Malga Buse nel paradiso! La mia casa per stanotte, decido di fermarmi a bivaccare
 
Trovo una busta di zuppa agli asparagi, che mi scaldo sul fuoco della piccola cucina a gas. Poi un bel tè caldo, quindi sigaro fumato sulla panca all’esterno a guardare il tramonto e le stelle. Semplicemente meraviglioso. Poi vado a nanna circondato dallo splendore di una natura magnifica e assoluta, nel silenzio appena turbato dal fragore lontano dei torrenti selvaggi.
 

Tramonto da Malga Buse verso il Montalon

Ultime luci sulla Val di Fiemme

Ora di andare a nanna...buona notte!

Il percorso di oggi, segnato in rosso. Domani quello in verde

Sviluppo percorso di oggi, circa 14 km. Dislivello 1200
2 giorno: da Malga Buse al Lago di Montalon e Lago Stellune
« Ultima modifica: 30/03/2020 09:43 da AGH »
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Offline radetzky

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Spettacolare, grande Ale, complimenti !
Non sono appassionato di ravanaging ma questo ne valeva proprio la pena !
quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

Offline AGH

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Non sono appassionato di ravanaging ma questo ne valeva proprio la pena !

valgono tutti la pena!  ;D
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Offline bandurko

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Autorevoli membri del forum hanno già trovato le parole più adeguate per descrivere questa splendida  due giorni.
A malga Caseratte ero passato parecchi anni fa, prima del disboscamento e della ricostruzione della baita. Il posto era forse più ameno allora ma la cosa che mi è rimasta più impressa nella memoria era una targa commemorativa, appesa alla parete della baita che ricordava alcuni partigiani che lì avevano trovato rifugio e che erano stati rastrellati e poi uccisi dai nazifascisti. Sarebbe un peccato che di questi ragazzi fosse stata rimossa la memoria e spero che la targa commemorativa possa aver trovato spazio nella nuova costruzione.

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Offline AGH

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Non mi pare di ricordare targhe... Dove era?

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Offline bandurko

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Non mi pare di ricordare targhe... Dove era?

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Sicuramente sulla parete esterna della baita, mi sembra di ricordare fosse accanto alla porta.


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Offline AGH

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Allora non c'era, me lo ricorderei...

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