Autore Topic: Soccorso alpino, volontari si o no?  (Letto 9180 volte)

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Offline AGH

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Soccorso alpino, volontari si o no?
« il: 27/06/2008 20:08 »

Esercitazione del Soccorso Alpino della Provincia Autonoma di Trento

La polemica non è nuova ma credo sempre interessante  ;D

Come si sa in provincia di trento ormai il soccorso alpino si sta tramutando in un servizio professionale. Non più volontari ma "professionisti della montagna", quindi gente iperspecializzata costantemente addestrata.

Premetto che ero abbastanza sfavorevole all'idea, perchè trovo che il volontariato sia bellissimo e sia una "valore" che non deve essere perduto... Poi mi è capitato per lavoro di assistere a delle esercitazioni di elisoccorso, qui la puntata
http://www.girovagandointrentino.it/puntate/2006/inverno/heli_trento/heli_trento.htm
ed ho dovuto un po' ricredermi...

Pensandoci meglio, e supponendo di avere un mio caro in pericolo di vita, preferirei che a soccorrerlo ci fosse un professionista che lo fa di mestiere (e che quindi è anche pagato) piuttosto che un "volonteroso"... Senza nulla togliere ovviamente ai volontari, a cui va tutto il mio rispetto e stima, peso che hanno ragione coloro che sostengono che un professionista offra maggiori "garanzie"

Che ne pensate?
Blog di Montagna
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MontagnaAmica

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Re: Soccorso alpino, volontari si o no?
« Risposta #1 il: 27/06/2008 20:41 »
Personalmente sono a favore della professionalizzazione, strada seguita già dalla Valle d'Aosta, anche se non ancora al 100%.

In Svizzera la REGA è un ottimo esempio di efficienza, credo.

Ma, prima di tutto, penso che molte delle (lodevoli) motivazioni che hanno portato alla nascita di un corpo volontario, oggi siano profondamente cambiate.

Da un lato occorre considerare, come dicevi tu AGH, il costante impegno ed aggiornamento richiesto ai tecnici del soccorso e, non dimentichaimo, dei rischi che corrono per ogni intervento.

Dall'altro lato, dobbiamo prendere atto di una grandissima percentuale di interventi fatti perché c'è gente che va in montagna senza il minimo buon senso, non minimamente equipaggiata, a volte in scarpe da ginnastica se non in sandali, altre volte perché non guarda neppure un bollettino meteo o valanghe...

Sinceramente, non trovo molte ragioni perché questo servizio debba essere gratis. Ogni persona di buon senso che pratica un'attività in montagna dovrebbe essere assicurata e, in caso di sinistro, sarà l'assicurazione a farsi carico del costo dell'intervento.

I soci CAI/SAT godono di questa assicurazione, poi ce ne sono altre, come Dolomiti Emmergency oppure proposte delle varie compagnie assicurative.

In Svizzera, dove la REGA fattura anche gli aghi per le flebo, basta una quota associativa di soli 30 euro annui per avere diritto agli interventi gratuiti.

Credo che sia giusto che ogni soccoritore venga retribuito per la propria opera e per il rischio che ogni volta corre.

Questo permette inoltre di aumentare la qualità del servizio, con aggiornamenti costanti, così come avviene in Svizzera, molto più importante, secondo me, che risparmiare qualche decina di euro l'anno per un'assicurazione.

Buona serata a tutti,

Stefano

Offline alessandro28

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Re: Soccorso alpino, volontari si o no?
« Risposta #2 il: 27/06/2008 20:47 »
Pensandoci meglio, e supponendo di avere un mio caro in pericolo di vita, preferirei che a soccorrerlo ci fosse un professionista che lo fa di mestiere (e che quindi è anche pagato) piuttosto che un "volonteroso"... Senza nulla togliere ovviamente ai volontari, a cui va tutto il mio rispetto e stima, peso che hanno ragione coloro che sostengono che un professionista offra maggiori "garanzie"
d'accordissimo
il discorso è simile ai vigili del fuoco o alla croce rossa....
un'organizzazione di permanenti addestrati e preparati affiancati da tanti volontari che nelle situazioni difficili sono un aiuto in più, il tutto coordinato da una struttura centrale

Da un lato occorre considerare, come dicevi tu AGH, il costante impegno ed aggiornamento richiesto ai tecnici del soccorso e, non dimentichaimo, dei rischi che corrono per ogni intervento.

Dall'altro lato, dobbiamo prendere atto di una grandissima percentuale di interventi fatti perché c'è gente che va in montagna senza il minimo buon senso, non minimamente equipaggiata, a volte in scarpe da ginnastica se non in sandali, altre volte perché non guarda neppure un bollettino meteo o valanghe...

Sinceramente, non trovo molte ragioni perché questo servizio debba essere gratis.
mi hai tolto le parole di bocca... ;D

Offline nantes

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Re: Soccorso alpino, volontari si o no?
« Risposta #3 il: 27/06/2008 21:24 »
Penso anch'io che ormai la preparazione che deve avere un soccorritore porterà ad una professionalizzazione sempre più settoriale;
Ho fatto parte del soccorso alpino per diverso tempo, tra l'altro nella mia zona i soccorsi si limitavano a ricerche di persone scomparse e al limite al recupero di qualche incidentato sulle ferrate circostanti; ci si preparava facendo esercitazioni direttamente sui posti di nostra competenza fino a che le manovre diventavano pressoché automatiche.
La preparazione era affidata alla responsabilità personale di ogni membro ed era valutata dal capo stazione.
Ora con l'avvento dell'elicottero ci sono in ballo altri rischi, e in più gli stessi infortunati pretendono di essere "salvati" nel migliore dei modi (ricordo la discussione di una persona che voleva a tutti i costi l'elicottero mentre noi lo trasportavamo a valle in barella).
Andrà specializzandosi come già adesso per il salvataggio in quota con l'elicottero però penso che una base di volontariato servirà comunque, sopratutto nelle ricerche sia di dispersi che in valanga, dove il numero è importante.

Offline strach63

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Re: Soccorso alpino, volontari si o no?
« Risposta #4 il: 30/06/2008 09:31 »
L’argomento, componente volontaria – componente professionale, nell’ambito del soccorso è un tema esteso a tutte le componenti (soccorso alpino, vigili del fuoco, soccorso sanitario,….).
Se fino a qualche anno fa era sufficiente la componente “disponibilità” ora non è più così e l’argomento è molto dibattuto, non sempre con serenità ed in alcuni casi con toni polemici dovuti a situazioni estranee (vedi ad es. la polemica dei vigili del fuoco a Rovereto).

Sicuramente il volontario che oggi  si mette a disposizione ha bisogno di una formazione e degli aggiornamenti professionali  nettamente diversi rispetto ai predecessori, questo implica un impegno importante e spesso causa l’uscita di molte persone dalle associazioni.

Dal mio punto di vista ritengo che la componente volontaristica debba rimanere la spina dorsale del sistema “protezione civile” in tutti i suoi aspetti con a fianco la componete professionale che intervenga in situazioni specifiche di particolare complessità questo anche per garantire la capillarità della presenza sul territorio.
Torna il sole ma non il tempo

Offline AGH

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Re: Soccorso alpino, volontari si o no?
« Risposta #5 il: 30/06/2008 09:56 »
Se fino a qualche anno fa era sufficiente la componente “disponibilità” ora non è più così e l’argomento è molto dibattuto, non sempre con serenità ed in alcuni casi con toni polemici dovuti a situazioni estranee (vedi ad es. la polemica dei vigili del fuoco a Rovereto).

non conosco questa polemica: di che si tratta?
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Offline strach63

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Re: Soccorso alpino, volontari si o no?
« Risposta #6 il: 30/06/2008 15:53 »
non conosco questa polemica: di che si tratta?

sarebbe troppo lunga spiegarla qui, ha riempito le pagine dei giornali per settimane  >:(

Una pagina non proprio gloriosa per i Vigili del Fuoco Volontari
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sghiry

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Re: Soccorso alpino, volontari si o no?
« Risposta #7 il: 30/06/2008 16:23 »
L’argomento, componente volontaria – componente professionale, nell’ambito del soccorso è un tema esteso a tutte le componenti (soccorso alpino, vigili del fuoco, soccorso sanitario,….).
Se fino a qualche anno fa era sufficiente la componente “disponibilità” ora non è più così e l’argomento è molto dibattuto, non sempre con serenità ed in alcuni casi con toni polemici dovuti a situazioni estranee (vedi ad es. la polemica dei vigili del fuoco a Rovereto).

Sicuramente il volontario che oggi  si mette a disposizione ha bisogno di una formazione e degli aggiornamenti professionali  nettamente diversi rispetto ai predecessori, questo implica un impegno importante e spesso causa l’uscita di molte persone dalle associazioni.

Dal mio punto di vista ritengo che la componente volontaristica debba rimanere la spina dorsale del sistema “protezione civile” in tutti i suoi aspetti con a fianco la componete professionale che intervenga in situazioni specifiche di particolare complessità questo anche per garantire la capillarità della presenza sul territorio.

E'  che purtroppo il fuggi-fuggi dalle varie associazioni di volontari c'è già stato...soprattutto da soccorso alpino e trasporto infermi...la causa scatenante il fatto che in caso di errore durante un intervento, fosse responsabile direttamente il volontario...poi per fortuna le varie associazioni hanno tutelato i propri membri coprendoli con assicurazione per responsabilità civile e penale...ma ormai il danno è stato fatto. La zona dove vivo io è coperta SOLAMENTE da volontari: soccorso alpino, trasporto infermi e vigili del fuoco...cosa succederebbe se non ci fossero loro?

MontagnaAmica

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Re: Soccorso alpino, volontari si o no?
« Risposta #8 il: 30/06/2008 16:37 »
Citazione
poi per fortuna le varie associazioni hanno tutelato i propri membri coprendoli con assicurazione per responsabilità civile e penale...

L'assicurazione copre solo la responsabilità civile, quella penale ahimé purtroppo non è assicurabile...

Al limite la polizza può comprendere la tutela giudiziaria, accollando alla compagnia le mere spese legali anche di un procedimento penale, ma la pena... quella fa capo a chi ha commesso il fatto.

Che poi, di fronte ad un'opera volontaria, questo possa apparire ingiusto (e sicuramente lo è) purtroppo è un altro discorso. e questo sicuramente rappresenta un forte deterrente per tutte le attività volontarie, non solo di soccorso.

L'assicurazione di responsabilità civile + infortuni per i volontari è comunque obbligatoria, da molti anni, per tutte le organizzazioni di volontariato, l'importo della polizza viene poi rimborsato all'associazione dalla Provincia.

Ciao,

Stefano

sghiry

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Re: Soccorso alpino, volontari si o no?
« Risposta #9 il: 30/06/2008 16:44 »
da quanti anni è obbligatoria?

sghiry

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Re: Soccorso alpino, volontari si o no?
« Risposta #10 il: 30/06/2008 16:46 »
..perchè la prima volta che feci il corso per aspirante volontaria ancora non c'era e quindi si era responsabili dei danni eventualmente causati ai pazienti...infatti io non essendo maggiorenne dovetti aspettare qualche mese prima di fare turni attivi in ambulanza!

MontagnaAmica

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Re: Soccorso alpino, volontari si o no?
« Risposta #11 il: 30/06/2008 17:30 »
Citazione
da quanti anni è obbligatoria?

Bella domanda... Dovrei fare una ricerca in banca dati...  ;) Comunque, per le organizzazioni di volontariato, l'obbligo è imposto già dall'art. 4 della L. 11 agosto 1991, n. 266 (legge quadro sul volontariato), richiamato dall'art. 5 della nostra norma provinciale (L.P. 13 febbraio 1992, n. 8, legge sul volontariato sociale), che ne prevede appunto il rimborso a carico della Provincia.

Ho guardato velocemente lo storico della norma provinciale, al 1993 mi risulta già presente il rimborso dell'assicurazione obbligatoria, quindi ti confermo che sono diversi anni, in teoria dovrebbe essere dall'entrata in vigore della L. 266/1991.

Nel tuo caso penso piuttosto che fosse una norma interna, dello statuto dell'associazione o una deliberazione del direttivo, che prevedevano che occorresse essere maggiorenni per questo tipo di attività. Questo capita abbastanza frequentemente, visto che il soccorso è comunque una cosa delicata. Penso che sia per questo che hai dovuto attendere di essere maggiorenne.

Una piccola precisazione: l'assicurazione non toglie nessuna responsabilità al volontario, ma lo tiene semplicemente indenne a livello economico, cioè in caso di danni se il volontario è ritenuto responsabile paga la compagnia, analogamente a come succede in caso di incidente con l'auto.

Quindi il volontario è tuttora responsabile di eventuali danni a pazienti e a terzi, poi se a livello civile ne risponde la compagnia assicuratrice, a livello penale ci va comunque di mezzo in prima persona...  :(

Ciao e buon pomeriggio,

Stefano


manuel115

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Re: Soccorso alpino, volontari si o no?
« Risposta #12 il: 30/06/2008 18:05 »
sarà perchè sono un volontario pure io ma nn condivido sicuramente il fatto di togliere la componente volontaria x rimpiazzarla con dei dipendenti!
vedo di più i corpi professionali specializzarsi su eventi che nn sono d'ordinaria routine mentre il resto lasciarlo a persone con la disponibilità e la grande voglia di fare x gli altri!
ma sapete che copertura capillare abbiamo sul territorio? ogni comune ha un presidio di vvf, ogni valle ha il suo nucleo 118 e stazione del soccorso alpino; questo sta ad indicare che dalla chiamata in max 5 minuti qualcuno arriva sul luogo dell'intervento!
nn degradate il volontariato, altrimenti diventeremo come nel resto d'italia che dalla chiamata di soccorso passano dai 30 minuti alle 3 ore e mezza! :o

sghiry

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Re: Soccorso alpino, volontari si o no?
« Risposta #13 il: 01/07/2008 09:25 »
sarà perchè sono un volontario pure io ma nn condivido sicuramente il fatto di togliere la componente volontaria x rimpiazzarla con dei dipendenti!
vedo di più i corpi professionali specializzarsi su eventi che nn sono d'ordinaria routine mentre il resto lasciarlo a persone con la disponibilità e la grande voglia di fare x gli altri!
ma sapete che copertura capillare abbiamo sul territorio? ogni comune ha un presidio di vvf, ogni valle ha il suo nucleo 118 e stazione del soccorso alpino; questo sta ad indicare che dalla chiamata in max 5 minuti qualcuno arriva sul luogo dell'intervento!
nn degradate il volontariato, altrimenti diventeremo come nel resto d'italia che dalla chiamata di soccorso passano dai 30 minuti alle 3 ore e mezza! :o
la penso come te Manuel...sai cosa significherebbe per l'altipiano della paganella se non ci fossero le ambulanze, i vigili del fuoco o il soccorso alpino? Già siamo a quasi 1 ora dal primo pronto soccorso...pensa che la croce bianca paganella ha delle persone stipendiate che prestano servizio di giorno, ma per quanto riguarda notti, week end, trasporti sanitari a lunga percorrenza anche infrasettimanali e un sacco di altre cose si affida solo ai volontari e spesso sono così bravi e disponibili che riescono ad avere anche due equipaggi per turno! per non parlare degli altri due corpi...che quando ricevono le chiamate mollano tutto in qualsiasi momento per intervenire!
Secondo me una realtà come la nostra non può proprio fare a meno dei volontari!

manuel115

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Re: Soccorso alpino, volontari si o no?
« Risposta #14 il: 01/07/2008 12:25 »
la penso come te Manuel...sai cosa significherebbe per l'altipiano della paganella se non ci fossero le ambulanze, i vigili del fuoco o il soccorso alpino? Già siamo a quasi 1 ora dal primo pronto soccorso...pensa che la croce bianca paganella ha delle persone stipendiate che prestano servizio di giorno, ma per quanto riguarda notti, week end, trasporti sanitari a lunga percorrenza anche infrasettimanali e un sacco di altre cose si affida solo ai volontari e spesso sono così bravi e disponibili che riescono ad avere anche due equipaggi per turno! per non parlare degli altri due corpi...che quando ricevono le chiamate mollano tutto in qualsiasi momento per intervenire!
Secondo me una realtà come la nostra non può proprio fare a meno dei volontari!

infatti, tutte queste attività di volontariato sono lodevoli...le persone che lo praticano sacrificano tempo libero e famiglia x dedicarsi agli altri!
vorrei proprio vedere su x le valli come potrebbero arrangiarsi senza questa componente!
secondo me il volontario va valorizzato, tutelato e ancor di più istruito sempre al meglio!
se seguissimo il modello tedesco (vedi Alto Adige) vedremo che tutti questi problemi e dubbi di sicuro nn ci sarebbero!  ::)