Autore Topic: [PASUBIO] Le sorprendenti gallerie austroungariche del Monte Testo m 2000  (Letto 15397 volte)

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Offline AGH

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Mi picco di essere abbastanza informato sulle cose di montagna, eppure di queste gallerie austroungariche sul Monte Testo, nel Gruppo del Pasubio, non ne sapevo nulla fino a pochi mesi fa. Ho appreso della loro esistenza grazie a Mauro Zattera su Facebook, un appassionato di Grande Guerra. Così alla prima occasione ho deciso di andare a vedere.


Nei pressi della cima del Monte testo

La salita è facilissima: da Giazzera si prende la forestale che porta fino a Malga Cheserle 1404. Di qui a piedi si raggiungono i bei pascoli nella valletta di Malga Zocchi 1642, quindi poco a monte la Bocchetta di Foxi 1772.


I bei pascoli di Malga Zocchi


Malga Zocchi

Da qui in mezz’ora si raggiungerebbe facilmente il Corno Battisti (o di Vallarsa), che avevo già visitato in una precedente escursione salendo però da Valmorbia. Noi prendiamo invece il sentiero 102 (cartello “Monte Testo) che sale dolcemente per bel bosco verso nord con un lungo traversone, quindi piega deciso a sud verso la cima, un cartello ad un bivio indica la direzione.


Quasi in vetta al Monte Testo, sullo sfondo l'Alpe di Cosmagnon


Salendo verso il Monte Testo, vista sul Corno Battisti (al centro) e sullo sfondo la dorsale dello Zugna

Avvistiamo tra i mughi diversi camosci in fuga. Una serie di belle radure si susseguono fino in vetta al Monte Testo m 2000, a sbalzo sulla impervia Valle di Foxi, con grandiosa vista sull’Alpe di Cosmagnon, il Dente Austriaco e quello Italiano, la Cima Palon avvolta dalle nuvole.


A picco sulla valle di Foxi


A sx la dorsale del Roite, a dx l'Alpe di Cosmagnon

In cima, girovagando tra i trinceroni, si scopre così l’accesso principale alle gallerie, con una scalinata che scende nel sottosuolo: sul frontespizio all’ingresso c’è una iscrizione in tedesco, si legge male ma provo a trascriverla:

"DIE KRAFT DES MANNES LIEGT IM GEHORSAM - DIE DER FÜHRER IN DER KLARHEIT HIRES WILLENS - app. Komp. 1/6 - 17/IV - 1/VII. 1917
La traduzione dovrebbe essere grosso modo "La forza dell’uomo sta nell’obbedienza. Quella dei comandanti nella chiarezza delle loro intenzioni”.


L'ingresso alle gallerie


L'iscrizione

Mettiamo le giacche e tiriamo fuori le pile frontali. Ci inoltriamo in un sorprendente intrico di gallerie. Riporto dal sito Trentino Grande Guerra: “A partire dal 1916, il monte Testo fu un importante caposaldo austro-ungarico: oggi, grazie ai lavoro di recupero dei soci della SAT di Rovereto e del Gruppo Grotte “E. Roner”, è nuovamente possibile percorrere i manufatti della cima. L’opera di ripristino ha fatto emergere un notevole complesso di gallerie, trincee, punti di osservazione. Da queste postazioni di artiglieria scavate in roccia i soldati austro-ungarici avevano un controllo strategico sulla Vallarsa e il Pasubio. Dalle feritoie lo sguardo si apre sulla conca di Cosmagnon e sulla catena di monti che dal Roite prosegue verso il Dente Austriaco, il Dente Italiano e Cima Palon".


Una galleria sbuca sul versante verso il Roite

"Su queste cime tra l’autunno del 1917 e la primavera del 1918, i due eserciti si scontrarono, oltre che nelle trincee, anche in una drammatica guerra di mine. Dieci terribili esplosioni - cinque italiane e altrettante austriache - mutarono il profilo del Dente Italiano. Il 13 marzo 1918 una mina austriaca, caricata con più di 50 tonnellate di esplosivo, provocò la morte di oltre 50 soldati italiani. Le feritoie orientate verso ovest permettono invece di inquadrare tutta la dorsale dello Zugna”
.







Dentro le gallerie fa un freddo notevole, le mani sono gelate. C’è pochissima luce, indispensabile la pila frontale e, direi, anche un caschetto: io ho dato due imperiose zuccate di cui riporto ancora il segno sul cranio :(







Un ramo scende di quota per una lunga scalinata assai ripida, comunque attrezzata con staffe e cordino. E’ tutto molto emozionante: sembra incredibile che qui vivessero, anche in inverno, rintanati come topi, dei poveri soldati. Dopo aver esplorato tutte le gallerie, risaliamo sulla cima.


Risalita verso la cima

Facciamo una breve sosta panini, il tempo peggiora e fa freddo. ”Fiuto” che sta per arrivare acqua, quindi ci dirigiamo velocemente verso il Rif. Lancia, che raggiungiamo in circa mezzora su comodo sentiero nel bosco. Ci beviamo un tè caldo mentre fuori inizia a piovere forte. Esauritosi il temporale dopo circa mezz’ora, riprendiamo il cammino scendendo a Malga Cheserle per il bel “Sentiero delle Zie” che attraversa uno splendido bosco.


Rifugio Lancia con il Col Santo


Il sentiero delle Zie

Escursione molto facile, poco impegnativa: bella paesaggisticamente ma ancor più interessante dal punto di vista storico la visita al complesso di gallerie austroungariche che ha trasformato il Monte Testo in una montagna fortificata, così come altre cime fortificate della Grande Guerra come il vicino Corno Battisti, Monte Celva e Monte Calisio nei dintorni di Trento, Cima Rocca in Val di Ledro.
Disl. 700 metri, sviluppo circa 9 km.


Il percorso
« Ultima modifica: 27/06/2015 12:43 da AGH »
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Offline Renzo

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Ma la galleria dei "dinosauri"? Rimandata per il tempo?

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Grazie AGH della segnalazione; ottimo spunto per una prossima gita quest'estate. Sapevo che su m. Testo c'erano diverse batterie A.U., tanti anni fa' ho, fatto senza successo, due o tre tentativi di trovarne le tracce ravanando tra i mughi. Alla fine ho pensato che l'artiglieria fosse in posizione defilata sul rovescio del monte.

Offline AGH

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Ma la galleria dei "dinosauri"? Rimandata per il tempo?

Oh 'na roba alla volta, ho solo due gambe  :)
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Grazie AGH della segnalazione; ottimo spunto per una prossima gita quest'estate. Sapevo che su m. Testo c'erano diverse batterie A.U., tanti anni fa' ho, fatto senza successo, due o tre tentativi di trovarne le tracce ravanando tra i mughi. Alla fine ho pensato che l'artiglieria fosse in posizione defilata sul rovescio del monte.

no è proprio sulla cima... forse tanti anni fa gli ingressi erano occultati...
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Offline radetzky

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...C’è pochissima luce, indispensabile la pila frontale e, direi, anche un caschetto: io ho dato due imperiose zuccate di cui riporto ancora il segno sul cranio :( ...

...ocio anche dove si mettono i piedi in quei posti eh ! 

P.S.  Brao, bel colpo !  8)
quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

Offline Renzo

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Oh 'na roba alla volta, ho solo due gambe  :)

Eh vabbè... di solito macini molti più km in zone decisamente più impegnative...  :)

Ci sto facendo un pensiero per domani mattina, l'ingresso si trova con facilità?

Offline AGH

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Eh vabbè... di solito macini molti più km in zone decisamente più impegnative...  :)

Ci sto facendo un pensiero per domani mattina, l'ingresso si trova con facilità?

a cosa ti riferisci? Se al monte Testo, sì. Trovi due ingressi in cima, prendi quello con la scritta sul frontespizio
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Offline climbalone

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Bellissima! Non ne avevo mai sentito parlare prima, grazie del report.