Autore Topic: Passo Fricca a rischio valanga  (Letto 2337 volte)

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wild56

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Passo Fricca a rischio valanga
« il: 11/03/2009 19:51 »
Vigolana
Venerdì l'elicottero nella valle dei Mandret, ora il pericolo è diminuito
Fricca a rischio valanga

CENTA SAN NICOLÓ - Nel 1972 la valanga è arrivata fin sulla strada, cancellando sotto sette metri di neve il ponte sul torrente Centa; nel 1985 si è fermata cinquanta metri sopra. Da dicembre la valle del Mandret, sul territorio comunale di Centa San Nicolò, è sotto sorveglianza: il rischio che una valanga si abbatta sulla statale della Fricca, nel tratto tra l'albergo Sindech e il ponte sul Centa, esiste. Anzi già prima di Natale due slavine sono scivolate a valle dal versante della Vigolana, ma si sono fermate nella fossa scavata 400 metri sopra la statale dagli operai dei servizio Bacini montani della Provincia, dopo che nella notte tra il 31 maggio e l'1 giugno scorso una frana aveva interrotto la strada sfiorando un'auto che passava. I lavori di messa in sicurezza del versante avevano così suggerito di realizzare una specie di «vallo», in grado di contenere anche la neve in un inverno normale. Naturalmente non erano neanche prevedibili le eccezionali precipitazioni della stagione 2008-2009: sono bastate le prime nevicate per riempire la fossa, e sul vallo ora incombe una massa di 10 mila metri cubi di neve portati giù dalle prime valanghe.

La situazione di rischio è ben nota sia agli esperti della Protezione civile trentina, sia agli amministratori comunali. «Con tutta questa neve la situazione nel canalone della valle del Mandret è una spada di Damocle - dice il sindaco Roberto Cappelletti - difatti venerdì scorso dopo l'ultima nevicata abbiamo chiesto l'intervento dell'elicottero per mettere in sicurezza il versante. Ma nemmeno la detonazione controllata, effettuata con la campana a gas, è servita a bonificare l'area. Peraltro mi hanno assicurato che adesso non c'è più un pericolo imminente». «L'ultima nevicata è stata la più pericolosa perché subito dopo c'è stato il rialzo termico - spiega Mario Martinelli , guida alpina e assessore comunale - per questo abbiamo sollecitato l'intervento dell'elicottero, purtroppo il versante era già assestato... Adesso il pendio dovrebbe scaricare un po' alla volta man mano che si riscalda e quindi il pericolo che un'eventuale valanga arrivi sulla strada non dovrebbe più sussistere». Ma certo per il futuro, in vista di altri inverni nevosi, potrebbe essere necessario correre ai ripari e posizionare un paravalanghe, a difesa della statale.
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l'Adige di oggi

donkey71

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Re: Passo Fricca a rischio valanga
« Risposta #1 il: 11/03/2009 21:08 »
gran brutto passo la Fricca proprio per pericolo valanghe... :(

Offline Franz

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Re: Passo Fricca a rischio valanga
« Risposta #2 il: 11/03/2009 21:34 »
Altissimo pericolo di valanghe anche nel Vicentino. Attualmente, in zona Passo Pian delle Fugazze ci sono ben 3 valanghe, di cui una di grossissime dimensioni, che stanno lì lì per cadere. Domenica scorsa, chi osava salire in auto in quella zona, si beccava ben, e giustamente, 500 euro di multa!

Dal Giornale di Vicenza di oggi 11 marzo:

Valanghe, monti vicentini ad alto rischio.

Vicenza. Rimane alto l’allarme valanghe su tutta la montagna vicentina anche per l’aumento delle temperature. Le precipitazioni record garantiscono tuttora un manto di oltre quattro metri sopra i 1500-1600 metri d’altezza. Una situazione che ha portato all’emanazione di numerose ordinanze di divieto di transito anche alla luce delle due disgrazie dei giorni scorsi in due comprensori montani distanti tra loro, ma simili nelle circostanze.
 
La valanga sul Monte Pasubio ha provocato il decesso del 60enne di Vicenza Claudio Cacco e il ferimento grave di due suoi compagni, mentre sull’Altopiano di Asiago, tra Cima XII e Val Galmarara, è stato trovato morto sotto una slavina il 45enne altopianese Stefano Spagnolo.

A Valli del Pasubio, il comune che comprende il versante sud del Pasubio e l’area sino ai confini con Campogrosso, è in vigore l’ordinanza che vieta la circolazione a piedi e con qualsiasi altro mezzo nelle zone delle Piccole Dolomiti, mentre altre limitazioni riguardano il comune di Recoaro, con il divieto di transito, anche a piedi, in alcune strade. Rimane chiusa al traffico anche la strada di collegamento tra Schio e Rovereto, sbarrata all’altezza di Sant’Antonio del Pasubio. Divieti di transito anche in alcune arterie in quota del bassanese, sotto il massiccio del Grappa.

«In questo periodo - spiega Isidoro Furlan, comandante del distretto del Corpo Forestale dell’Altopiano di Asiago - bisogna evitare qualsiasi tipo di declivio e utilizzare percorsi già collaudati, anche per chi si muove con le ciaspole».
« Ultima modifica: 11/03/2009 21:35 da Franz »