Autore Topic: Responsabilità civile nelle escursioni tra amici  (Letto 11623 volte)

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Offline AGH

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Questo articolo di Gabriella Berlanda affronta l'annosa questione della responsabilità civile nelle escursioni tra amici o anche conoscenti. Che ne pensate?

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Per chi vive le uscite in montagna come un momento di pura condivisione tra amici, può sembrare un argomento assurdo, ma è un dato di fatto che molti si rivolgono ai tribunali in seguito a un incidente in montagna durante un’escursione.

Le uscite in montagna tra amici sono un momento di gioia e di condivisione, in cui ognuno dovrebbe assumersi i rischi derivanti dall’attività praticata, ma purtroppo non sempre è così. Ogni anno moltissime persone vanno per vie legali a seguito di incidenti avuti durante le escursioni con amici.
In questo articolo non mi occuperò di incidenti nel corso di attività organizzate con accompagnatori abilitati o da associazioni sportive, ma di incidenti che si possono verificare quando si fanno uscite tra amici e della conseguente responsabilità civile in queste situazioni.
Queste uscite tra amici vengono definite “Accompagnamento per amicizia  o per cortesia” ed in caso di infortunio di un partecipante si possono distinguere due situazioni:

Affidamento tra accompagnatore ed accompagnato: è il caso in cui l’accompagnatore ha, rispetto all’accompagnato, più esperienza, competenze, capacità nel condurre l’uscita tanto che i partecipanti all’uscita fanno affidamento su di lui. In questa situazione, in caso di incidente/infortunio, la giurisprudenza impone al più esperto un onere superiore come responsabilità civile. Spetta però all’infortunato, dimostrare la superiorità tecnica del compagno/accompagnatore.
Non affidamento tra accompagnatore ed accompagnato: è il caso in cui tutti hanno più o meno le stesse capacità ed in cui, in caso di incidente/infortunio ognuno ha pari responsabilità civile.
In alpinismo la valutazione della colpa dell’accompagnatore è legata anche al divario delle capacità tra i due soggetti: tanto più è alto, tanto maggiore è la responsabilità dell’accompagnatore. In questi casi, la responsabilità dell’accompagnatore viene giudicata con grande rigore, valutando le cause dell’incidente quali imprudenza,  imperizia, negligenza nella valutazione delle difficoltà tecniche dell’itinerario in relazione alle capacità dell’accompagnato, il terreno, le condizioni climatiche, ecc.

Il membro più esperto, è chiamato a risarcire i danni per infortunio ai meno esperti quando l’incidente è conseguenza di una sua negligenza, imperizia, e imprudenza; o ha fatto un’errata valutazione della difficoltà dell’uscita in rapporto alle capacità tecniche dei compagni, capacità che il più esperto dev’essere in grado di valutare oggettivamente prima della scelta del percorso.
Per contro, il più esperto non è tenuto al risarcimento quando il compagno meno esperto compie atti di evidente imprudenza, derivanti dall’inosservanza dei consigli ed insegnamenti dell’accompagnatore.

Ecco perché non amo organizzare uscite di gruppo, soprattutto senza conoscere i partecipanti … la montagna è un luogo meraviglioso quanto pericoloso, perciò … tanto buon senso e rispetto … buona montagna.

http://www.passionemontagna.com/PM_blog/it/it-responsabilit-civile-nelle-escursioni-tra-amici.html
(testo Gabriella Berlanda)
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Offline piesospinto

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Re:Responsabilità civile nelle escursioni tra amici
« Risposta #1 il: 02/09/2017 18:32 »
E' un problema annoso, e riguarda non solo il civile, ma anche il penale, purtroppo.
Io ho vissuto sulla mia pelle tutta l'evoluzione (in negativo) negli anni della responsabilizzazione del "primus inter pares" (implicito o esplicito) in altro ambito, cioè nella subacquea, ed ho potuto constatare che quelle che erano spensierate attività fra amici sono via via scivolate verso attività che inducevano nei più esperti sempre più stress e remore, limitandone molto l'iniziativa o allontanandoli del tutto dall'attività, a scapito di tutti.
Negli anni 80 tutti erano allegramente irresponsabili, nei 2000 misuratamente accorti, ora sono paralizzati dai vincoli. E non è un problema di età, parlo sempre di gente giovane quanto basta.

Questo tipo di "virus" si è esteso via via ad attività ad attività in ambienti sempre meno ostili, tipo lo scialpinismo ed ora l'escursionismo. A quando anche nei centri commerciali?

Sul fatto che un mio compagno di gita meno esperto (non posso definirlo amico) mi faccia causa perché mi ritiene responsabile di un suo infortunio non ho parole, ritengo che l'onestà intellettuale sia il minimo che si debba pretendere.

Per conto mio, continuo a fare le attività all'aperto con altre persone come ho sempre fatto, cercando di condividere le scelte anche quando sono in posizione di elemento esperto, il che ormai non succede quasi più.
Mauro

Offline simonegirar

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Re:Responsabilità civile nelle escursioni tra amici
« Risposta #2 il: 02/09/2017 19:18 »
Purtroppo, dico la mia, con tutte le discrepanze del caso.

Pensiamo alla vicenda ITAS, al di là degli eccessi, lo dico anche da socio SAT da qualche anno, si è sempre puntato sulla responsabilità civile per far soldi, in vari modi, giusto o sbagliato che sia, gli interessi specie se assecondati, pur di far qualche soldo, o coprire/risparmiare (taccagni siamo e taccagni rimaniamo) qualche spesa a cui oggi siamo sottoposti, in ambito sanitario specialmente, vanno alla grande da un pò di anni.

Pensiamo anche alla responsabilità dei Comuni in caso di incidenti in inverno, spesso e sempre più s'attaccano al municipio per aver tornaconto in caso di rotture con la macchina, e grazie alle assicurazioni che fanno giocoforza in entrambi i fronti difesa/denuncia.

Mi piacerebbe avere le statistiche di chi effettivamente fa ciò, perchè a mio modo di vedere sono persone di cultura medio-elevata, soprattutto di cultura giuridica, pochi ce li vedo consigliati da avvocati o altri amici.

Detto questo, leggendo queste cose, son sempre più contento, si fà per dire perchè qualche volta in compagnia ci si gode di più, di restare solo nei miei percorsi, col cane............. ma non andrà a finire che il cane mi denuncia in caso di infortunio????:o :o :o
Libero come il software che uso.

Offline AGH

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Re:Responsabilità civile nelle escursioni tra amici
« Risposta #3 il: 02/09/2017 20:07 »

Sul fatto che un mio compagno di gita meno esperto (non posso definirlo amico) mi faccia causa perché mi ritiene responsabile di un suo infortunio non ho parole, ritengo che l'onestà intellettuale sia il minimo che si debba pretendere.

però metti anche il caso infausto che il conoscente muore, e i famigliari (che non ti conoscono e non conoscono neppure le  circostanze dell'incidente) ti facciano causa... lì è brutta parecchio...
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Offline kobang

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Re:Responsabilità civile nelle escursioni tra amici
« Risposta #4 il: 02/09/2017 20:40 »
A mio parere la chiave sta nell'ultima frase dell'articolo,in cui si dice che la cosa migliore è girare con gente ben conosciuta,con tecnica e condizioni uguali alle proprie e senza mai porsi come "capogita".
Certo sono convinto che viviamo in un mondo sempre più condizionato da regole burocratiche e da gente che si approfitta,ma non mi lascerò certo condizionare da questo,superando il limite tra ragionevolezza e paranoia.

Offline DDT

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Re:Responsabilità civile nelle escursioni tra amici
« Risposta #5 il: 03/09/2017 10:18 »
Io ed i miei abituali compagni di escursione ne abbiamo discusso più volte.
Ci fidiamo uno dell'altro, le nostre famiglie si conoscono, mai ci sogneremmo di farci causa, anche perché le gite sono tarate sul livello del più debole: tra di noi basta la parola.
Personalmente non ho problemi a rinunciare se non mi sento in grado di fare una determina salita/escursione.

Diverso è il caso dell'esempio di Agh.
Purtroppo stiamo assistendo ad una deriva morale dilagante, a mio avviso dettata anche dal diverso approccio di molti dei nuovi fruitori della montagna, con i "ferratisti" davanti a tutti.
Gente che frequenta la montagna solo per bearsi sui social: tutto e subito, l'importante è andare e postare, magari senza conoscere le difficoltà degli itinerari che si affrontano.
Poi succede l'incidente e invece di cercare le cause si pensa a monetizzare.

Offline AGH

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Re:Responsabilità civile nelle escursioni tra amici
« Risposta #6 il: 03/09/2017 10:58 »
Tra amici mi pare difficile che ci possano essere ritorsioni legali in caso di incidenti, tuttavia bisogna considerare la reazione dei famigliari, o anche di chi magari ha subito una danno invalidante grave e permanente: a quel punto "l'amicizia" non so fino quanto possa reggere. Purtroppo in montagna il confine tra gioia spensierata e tragedia, a volte è molto sottile, con sviluppi imprevedibili. Non penso neppure che la gente voglia "monetizzare" la perdita di un congiunto... perché nessuna cifra potrà riportare in vita o guarire una paralisi. Il rischio maggiore, come dice Kobang, è nelle comitive dove non ci si conosce abbastanza... 
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Offline kobang

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Re:Responsabilità civile nelle escursioni tra amici
« Risposta #7 il: 03/09/2017 20:59 »
Le comitive sono sempre un problema:eterogenee,persone che magari non si conoscono,capogita/accompagnatore non sempre all'altezza malgrado patentini ecc.
Due volte mi sono sobbarcato le rogne di soccorrere e gestire infortunati durante gite SAT cui ho partecipato;come medico ed ex soccorritore CNSAS di fatto ero il più titolato ad agire ed anche il più aggredibile legalmente...
Così ho declinato ogni invito a seguire,con buona pace dell'amicizia con l'organizzatore di turno.
Di questo ed altro parlerò proprio al prossimo corso per accompagnatori(dovrò fare lezione due giorni) organizzato da Trento e Bolzano,focalizzando sull'esigenza di fare una seria selezione dei partecipanti in funzione del tipo di gita.
Oggi ci vuole davvero passione e tantissime competenze per fare l'accompagnatore ufficiale....