Autore Topic: Il relitto dell'Enel dopo 50 anni è ancora lì  (Letto 16518 volte)

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Offline AGH

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La bellissima zona dei laghi di Cornisello, compresa nel Parco Naturale (sic) Adamello Brenta, è stata purtroppo sconciata dalle opere dell'Enel risalenti agli anni '60. Ancor oggi si notano scavi ovunque, tubazioni, cemento, strade, rottami ferrosi sparsi, tralicci, strutture fatiscenti come questa vecchia teleferica-funivia. Non so di chi sia la responsabilità, ma è vergognoso che si permetta all'Enel di lasciare per mezzo secolo sul territorio questi scempi paesaggistici.
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Offline PassoVeloce

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Re:Il relitto dell'Enel dopo 50 anni è ancora lì
« Risposta #1 il: 30/08/2012 15:38 »
E' della stessa ""famiglia"" del biv. Serodoli?  :( :o

Offline AGH

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Re:Il relitto dell'Enel dopo 50 anni è ancora lì
« Risposta #2 il: 30/08/2012 15:57 »
E' della stessa ""famiglia"" del biv. Serodoli?  :( :o

essì purtroppo, enel ha fatto danni un po' dappertutto in trentino (e non solo). Pazienza se le strutture, ancorché orrende, fossero usate, ma sono in disuso da decenni! Non capisco come possa l'Enel farla franca, anzi fare quel che le pare e lasciare simili scempi in giro. Dovrebbe essere obbligata a rimuovere quelle schifezze a sue spese, considerato quanto ha lucrato in decenni di monopolio!!! 
Ho scoperto poi che la polemica era già stata aperta nel 2011 da Ermanno Salvaterra (il noto scalatore) che si faceva la stessa domanda riguardo il relitto in area parco.
La presidenza del Parco gli aveva risposto...
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Val Nambrone: la teleferica dimenticata
02.09.2011
Il Presidente Caola risponde alla richiesta di Ermanno Salvaterra sul motivo per cui persista la teleferica ENEL in area Nambrone e Cornisello.

Negli ultimi giorni, il noto alpinista Ermanno Salvaterra ha sollevato una protesta riguardo alla persistente presenza dagli anni '60 della teleferica ENEL in area Cornisello. Visto che la questione è diventata di dominio pubblico, diventando anche oggetto di un'interrogazione al Consiglio provinciale da parte del Consigliere Roberto Bombarda, pubblichiamo di seguito la mail con cui il Presidente Caola risponde alla richiesta di Salvaterra.

Citazione
Mail di Ermanno Salvaterra.

Buona sera,  avrei una domanda-proposta da porre. Dai primi anni del 1960 con partenza dalla piana di Nambrone (Parco) c'è una telecabina-teleferica che sale a Cornisello.

Leggendo su un Vostro annuale del 2006 quanto segue:

(…) Secondariamente un progetto che anno dopo anno sta prendendo forma, assumendo carattere strategico: il ripristino ambientale delle acque manomesse dalla realizzazione delle opere idroelettriche eseguite dall’ENEL attorno alla metà del secolo scorso. Il progetto si compone ormai di diversi tasselli: il recupero e la messa in sicurezza dei laghi in quota manomessi da opere di spillamento, il ripristino ambientale/paesaggistico e la messa in valore complessiva della Val Nambrone e dei laghi di Cornisello, il ripristino paesaggistico dell’area della diga di S.Stefano all’imbocco della Val Genova con lo smantellamento del bacino e la riconfigurazione dell’intera area,

gli interventi per il rilascio del DMV nei torrenti interessati da prelievi idroelettrici eccessivi, in primis il Rio Algone, e infine l’impulso al “Progetto Salmerino” – già delineato dalla Carta Ittica della Provincia - a cui il Parco intende imprimere una decisa accelerazione dal 2006, in considerazione del fatto che la ricostituzione della popolazione di Salmerino alpino, pesantemente condizionata proprio dagli svasi dei bacini concomitanti con l’esecuzione delle opere di spillamento, rappresenta certamente una delle priorità naturalistiche.

Tutti questi progetti, ormai definiti nelle loro linee principali o già oggetto di progetti di massima o studi di fattibilità sono oggi sul tavolo della P.A.T. che dovrà farsi carico di intavolare un confronto/trattativa con l’ENEL, responsabile della realizzazione di opere che oggi costituiscono sicuramente degli sfregi ambientali, per richiamarla alle proprie responsabilità e per spuntare le risorse necessarie alla realizzazione degli interventi previsti che, oltre a ricucire ferite mai cicatrizzate, possono rappresentare un’occasione di intelligente valorizzazione del territorio. (…)

Trovo molto scandaloso che non si sia fatto ancora niente per togliere questo obbrobrio di teleferica.
Fiducioso nel Vostro operato porgo i miei migliori saluti, Ermanno Salvaterra

Risposta di Antonio Caola.

Caro Ermanno,
rispondo alla mail che hai inviato al Parco, e voluto render pubblica, in cui manifesti il tuo rammarico per la incresciosa persistenza della teleferica ENEL in area Nambrone e Cornisello.
Pur comprendendo le buone intenzioni, vista la tua passione per l’ambiente e le nostre montagne, devo però smentire quanto sostieni: non è affatto vero che nulla è stato fatto per riqualificare l’area!
Effettivamente la zona di Cornisello è quella dove l’impatto degli interventi attuati nei nostri luoghi dalla ex-SISM, ora ENEL, negli anni ’50 e ‘60, è maggiormente evidente. Nell’ultimo decennio, però, numerosi sono stati gli interventi di ripristino condotti dal Parco con l’amministrazione comunale di Carisolo e il supporto del Servizio Ripristino e Valorizzazione Ambientale e del Servizio Bacini Montani PAT per mitigare le brutture esistenti e ripristinare la zona Cornisello alle condizioni originarie.
Tanto per aggiornarti, vorrei qui ricordare i principali lavori eseguiti, soprattutto nel biennio 2002-2003, che, non puoi negarlo, hanno migliorato l’aspetto dell’intera conca rispetto agli anni precedenti, rendendola più gradevole al primo sguardo:

eliminazione di tutti i manufatti in cemento armato e dei residui di cantiere, comprese numerose travi, putrelle e tubazioni in ferro disseminati un po’ ovunque, conferiti successivamente in discarica;
spianamento dei numerosi cumuli di materiale terroso derivati dallo scorticamento del terreno che erano stati elevati in previsione della realizzazione del bacino della diga;
eliminazione delle numerose strade e stradine realizzate nell’approntamento del cantiere ENEL, restringimento del sedime della strada sterrata che collega i due laghi e rimozione di alcuni tratti di percorso il cui fondo era stato completamente cementificato;
demolizione della fatiscente ex cabina di trasformazione nei pressi del lago superiore;
riqualificazione del lago inferiore con nuovo diaframma nella galleria di fondo e ripristino dell’originario livello del lago;
rifacimento dei ponti stradali in collaborazione con il comune di Carisolo.

L’intera operazione è stata seguita con sottile attenzione ai dettagli. Le zone interessate, infatti, sono state rinverdite portando terreno vegetale recuperato in loco e, allo scopo di evitare inquinamenti botanici, per le semine sono stati impiegati miscugli di sementi provenienti dalle fienagioni effettuate nei pascoli di Sant’Antonio di Mavignola sul versante dell’Adamello (il cosiddetto “fiorume locale”). Inoltre, tutte le opere di regimazione delle acque, comprese le canalette lungo le strade, i guadi e il rifacimento dell’alveo del canale a monte della discarica, sono state create in pietra a spacco, utilizzando i massi di granito recuperati sul posto. Ciò ha permesso la realizzazione di manufatti ben inseriti nell’ambiente naturale e con necessità di manutenzione praticamente nulla.

E’ stato possibile effettuare questi lavori grazie al consenso dei proprietari che, in questo caso, erano le amministrazioni comunali di Carisolo, Giustino e Pinzolo. La teleferica e le stazioni di partenza e arrivo, a cui fai riferimento tu, sono invece di proprietà dell’ENEL, ente che noi abbiamo più volte contattato, devo dire anche con proposte più che favorevoli per loro, però con pochi risultati. Senza l’autorizzazione e la compartecipazione della proprietà non possiamo agire in alcun modo.
Potrei mostrarti incartamenti di tutti i tentativi che abbiamo avviato, insieme alla Provincia, per riuscire ad allacciare quanto meno delle trattative con l’ENEL purtroppo, però, finora sono andati tutti a vuoto. L’ultima proposta di smuovere la situazione l’abbiamo fatta a giugno di quest’anno attraverso una richiesta avanzata dal Parco, in accordo con le amministrazioni comunali, di cessione di proprietà e svincolo di servitù delle zone in questione e siamo in attesa di definire un possibile incontro.
Certo di averti risposto in modo esaustivo e pronto a darti ulteriori chiarimenti, ti saluto cordialmente.

Antonio Caola
http://www.pnab.it/utilities/parco-informa/news/dettaglio-news/article/val-nambrone-la-teleferica-dimenticata.html
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Offline danieled

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Re:Il relitto dell'Enel dopo 50 anni è ancora lì
« Risposta #3 il: 30/08/2012 15:58 »
E' della stessa ""famiglia"" del biv. Serodoli?  :( :o 

...attenti che sto ascoltando...  8)
Non abbiamo ricevuto questo pianeta in eredità dai nostri padri, ma in prestito dai nostri figli.

Offline Skyzzato

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Re:Il relitto dell'Enel dopo 50 anni è ancora lì
« Risposta #4 il: 30/08/2012 16:00 »
che schifo! ehi ma il pilone è fatto come un traliccio dell'alta tensione! :o
Non si possono nutrire pensieri cattivi al di sopra di una certa altitudine
(François Mauriac)

Offline Alan

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Re:Il relitto dell'Enel dopo 50 anni è ancora lì
« Risposta #5 il: 30/08/2012 16:52 »
Agh, perchè non parli anche dello scempio che stanno facendo con le ruspe intorno al lago?

Offline AGH

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Re:Il relitto dell'Enel dopo 50 anni è ancora lì
« Risposta #6 il: 30/08/2012 17:10 »
Agh, perchè non parli anche dello scempio che stanno facendo con le ruspe intorno al lago?

sono i lavori del nuovo acquedetto di pinzolo... :(
« Ultima modifica: 30/08/2012 17:21 da AGH »
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Offline Alan

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Re:Il relitto dell'Enel dopo 50 anni è ancora lì
« Risposta #7 il: 30/08/2012 17:23 »
sono i lavori del nuovo acquedetto di pinzolo... :(
:o :o stikazzi (permettimelo...)