Autore Topic: [APPENNINO LIGURE] Monte Porcile (m 1249) in veste invernale  (Letto 2529 volte)

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Offline giesse59

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Dopo vari tira e molla, partendo a un orario assurdo a causa della ritardata partenza da casa (a sua volta dovuta al fatto che alla prima sveglia il cielo era coperto, mentre un'oretta di sonno più tardi era uscito un po' di sole), siamo arrivati poco prima di mezzogiorno di domenica 22.02.2015 a Passo della Biscia (m 885), a qualche km da Varese Ligure, per salire al Monte Porcile (m 1249), panettone erboso affacciato verso la Riviera di Levante.

Dopo la nevicata della notte (strada ancora "sporca" anche nell'ultimo km prima del passo) il Monte Porcile si presentava però in una veste alpestre, ben imbiancato e spazzato dal vento. Al Passo siamo partiti con 2°C seguendo la strada chiusa con la sbarra fino al Rifugio Forestale (m 989), camminando in questo tratto in 5-6 cm di neve fresca. La neve è aumentata bruscamente appena superato il piccolo Rifugio e nel tratto di bosco prima di aggirare la cuspide sommitale del Porcile era alta almeno 20 cm.

Meno neve invece nel tratto scoperto che, in leggera salita, aggira il monte fino a un bivio, dove il sentiero 5T prosegue verso le lontane Cinqueterre, mentre la via di salita al Porcile inizia a salire un po' più decisa ma sempre ampia tra i resti delle vecchie miniere di manganese e un brutto ripetitore. Straordinaria la panoramicità di questo tratto, con vista che spazia dalle Apuane alle Alpi Marittime (ma sono visibili anche i lontani Monti Pisani) passando per le isole dell'Arcipelago Toscano. Il cielo era sereno e liminoso verso il mare, più variabile verso monte, con il vento settentrionale che si sentiva "spazzolare" il crinale ma solo raramente e a folate sfondava sul versante sud.

Ma torniamo alla salita. Superato un ripiano più ampio, lo stradello ha lasciato il posto a un sentiero di vetta segnato con triangoli rossi che è sbucato sull'ampio pianoro sommitale all'altezza di un altro ripetitore. E qui è iniziato il percorso lungo il pianoro sommitale, verso la croce, disturbato da un vento forte e freddo, che manteneva la neve, fino a qui molla e in fase di fusione, ben crostosa e ghiacciata anche sui fili d'erba e in parte sulla croce di vetta. Insomma, in questo breve tratto la progressione è stata difficile e in vetta siamo rimasti solo pochi minuti per fare qualche foto, anche sul vicino Monte Verruga a nord e su Sestri Levante magicamente comparsa proprio negli ultimi metri di salita. Il vento ha a tratti spinto anche le nuvole dal crinale appenninico principale verso di noi, chiudendo alla vista il Monte Zatta a ovest, ma mai le nubi sono riuscite a spingersi verso il mare. Discesa sullo stesso percorso della salita, con neve quasi fusa sotto i 950-1000 m.

Prime immagini della salita tra Passo Biscia e il Rifugio Forestale.

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Altre immagini lungo l'itinerario di salita


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Compaiono anche le Alpi Apuane

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Un po' di immagini scattate dalla vetta, con la vista anche su Sestri Levante baciata dal sole

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Ancora in vetta

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Sulla via del ritorno ci siamo fermati un'oretta a visitare Varese Ligure, uno dei borghi più belli d'Italia, bandiera arancione TCI. Bellissimo soprattutto il Borgo Rotondo con i suoi portici