Facile passeggiata in una zona sempre vista fuggevolmente dalla superstrada E45 e finalmente visitata nel weekend del 2 giugno. weekend. Partenza dal grazioso abitato di Balze di Verghereto (m 1050), si sale in un bosco fitto nel quale è stata ricavata una (o più) via crucis, i capitelli sono più di 12. Il sentiero ha un ottimo fondo, ma la salita è resa un pò disagevole dall'umidità quasi tropicale. Sulla destra si apre finalmente un pianoro con vista sulle lontane creste orientali. La vegetazione è nel pieno rigoglio tardoprimaverile, di un verde abbagliante e con un azzurro magnifico. Si raggiunge un sella con alla nostra sinistra il bivio per il monte Fumaiolo, noto per le sorgenti del Tevere. Proseguiamo in leggera discesa verso l'eremo, che ci appare in una posizione appartata e luminosa. Incontriamo una persona impegnata a far legna, ci spiega la storia dell'eremo, fondato da un giovane sottufficiale della Guardia di Finanza che decise di abbandonare la vita secolare e di ritirarsi tra quelle dolci colline. L'edificio è ottimamente curato, silenzioso e con un prato accogliente. Attualmente è presente un eremita, forse abbiamo parlato propriocon lui, ma non si è sbottonato. Chissà... . Scendiamo dopo la sosta verso l'arrivo della civiltà, seguendo il sentiero verso Nord, e decidiamo di tornare a Balze lungo la provinciale, così poco trafficata da sembrare quasi una forestale chiusa al traffico. Questo ci permette di godere di splendidi scorci verso l'Appennino marchigiano, dove svetta la formazione rocciosa del Sasso Simone. Per finire dieci minuti di passeggiata negli sterrati sopra Balze, con le colline ancora più belle nella luce del tramonto
Qualche immagine
Il sentiero
il pianoro
l'eremo
il monte Aquilone
le colline
