La scorsa settimana eravamo in vacanza per la prima volta in
Costa Amalfitana. Ovviamente non potevano mancare un paio di giretti da fare sui monti e precisamente sui
Monti Lattari.
Anzichè nella caotica, anche se stupenda, Costiera sul mare, come base eravamo in un B&B ad
Agerola, tranquillo paese a 700 mt di altitudine in provincia di Napoli e a pochi metri da quella di Salerno.
Di sera, quando si risaliva stanchi e accaldati al termine della giornata, oltre alla calma si trovava anche una fresca brezza molto piacevole.
I sentieri escursionistici sono numerosi, uno dei più conosciuti e belli è sicuramente
“il Sentiero degli Dei” per la grandiosità dei panorami sulla parte occidentale della Costiera che spazia da Praiano a Positano, a tutta la penisola sorrentina e all'isola di Capri.
Martedì 7 giugno partiamo a piedi direttamente dal B&B, prestino per sfruttare le ore più fresche, e raggiungiamo la piazzetta vicino alla chiesa di
Agerola fraz Bomerano dove partono vari sentieri. Uno di questi è appunto il
sent. Cai 327 denominato “Sentiero degli Dei” , ben segnato e che corre a mezza costa ai piedi del piccolo massiccio del Monte Sant'Angelo dei Tre Pizzi, caratterizzato da 3 cimette sui 1400 mt..
Un breve tratto è su stradina asfaltata ma poi inizia lo sterrato che ci porterà in mezzo a coltivazioni terrazzate di viti, ulivi, limoni mentre più in alto vediamo e sentiamo capre e pecore al pascolo.
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coltivazioni a terrazzo
Dopo poco più di mezz'ora di cammino arriviamo sotto una grotta molto suggestiva, è la
Grotta Biscotto, una grande cavità naturale di origine calcarea dove incastrate e scavate nella roccia ci sono i ruderi di antiche case rupestri secolari probabilmente adibite un tempo a ricoveri di emergenza o per gli animali...
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Grotta Biscotto
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Proseguiamo sul sentiero che diventa via via un vero balcone panoramico dove la vista è mozzafiato su tutta la Costiera e su fiordi selvaggi a picco sul mare. C'è il forte contrasto del verde dei prati e il colore blu cobalto di mare e cielo, inoltre la vegetazione che ci circonda è coloratissima... il giallo delle ginestre, il rosso dei papaveri, fiori di cisto rosa e bianchi, di malva
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... e poi ci sono i lecci, carrubi, gli arbusti di mirto, corbezzolo e tanto profumato rosmarino, timo, alloro e altre piante aromatiche
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Si passa accanto a vecchie case abbandonate e isolate e arriviamo al
passo del Colle Serra a mt. 580 ca, un luogo davvero molto bello!
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il passo di Colle Serra
su di un pinnacolo di roccia c'è una targa dedicata ad una guida Cai del luogo
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uno sguardo all'indietro
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un collage di fiori
Scendiamo un po' fino a raggiungere una fontana ristrutturata di recente e dove c'è il bivio, a sinistra si scende a
Praiano, la bella località della Costiera che vediamo proprio sotto di noi mentre a destra si prosegue il cammino per la più lontana
Nocelle e
Positano, nostra mèta di oggi..
Poco dopo scorgiamo in basso l'antico Convento di San Domenico che credo sia in stato di abbandono.
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vista su Praiano e convento di San Domenico
D'ora in poi il sentiero diventa più tortuoso, si sale e si scende di continuo su gradoni di roccia, si cammina su sentieri che sembrano essere sospesi tra cielo e mare. Giù in fondo, sotto di noi, corre il serpentone della trafficata SS 163 che collega i paesi della Costiera... ma come si sta bene invece quassù!
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A volte si ha l'impressione che il sentiero finisca nel vuoto, poi scende o gira seguendo l'andamento della montagna od entra nelle numerose gole. Si passa dal bagliore accecante del sole all'interno del buio e umido bosco fitto, per poi uscire nuovamente al caldo e sotto il sole che picchia forte.
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si sale …
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si scende
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si risale...
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si cammina sotto le rocce
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sosta, si ammira un po' il panorama
In lontananza vediamo il piccolo
borgo di Nocelle sulle pendici del
Monte Pertuso, la nostra mèta é ormai vicina ma per raggiungerla dobbiamo prima addentrarci ed attraversare il grande
Vallone di Grarelle ricco di grotte.
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il borgo di Nocelle a metà costa
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giù verso il vallone Grarelle
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nel fitto bosco
Da un'oretta siamo accompagnati nel cammino dal sottofondo del verso costante e ripetitivo di un falco pellegrino che finalmente riesco a scorgere lontano appollaiato sopra una roccia. Uso lo zoom al massimo ma senza un appoggio i risultati non sono granchè...si distingue comunque il caratteristico capo scuro che sembra incappucciato appunto come un “pellegrino”.
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Usciamo dal bosco e finalmente scendiamo al particolare paesino di
Nocelle a 440 mt di altitudine. C'è la chiesetta con una minuscola piazza dove un abitante con un chiosco e sotto un ombrellone offre bicchieroni di spremuta di limoni e arance con cubetti di ghiaccio a 2 euro. Col caldo che fa è graditissima!
Un simpatico e loquace anziano seduto sul gradino di una casa, ben felice di sentire che siamo italiani
(“finalmente! Qua son tutti stranieri! “ ) inizia poi un lungo monologo in dialetto di cui purtroppo comprendiamo ben poco ma ci porta a vedere una bella cappellina e una fontanella dove sgorga acqua fresca “buona”... e così riempiamo la bottiglia!
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chiesetta al borgo di Nocelle
Il sentiero finisce qua... ora per arrivare al livello del mare dobbiamo percorrere
ben 1700 gradini (!!) 
suddivisi in varie rampe a tornanti.
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ed ora 1700 gradini per arrivare ad Arienzo e Positano
Son belli da fare ...tra ulivi, piante di limoni, fichi d'india e tanti altri fiori tra le pietre e rocce. Però sono tanti, troppi… ce ne renderemo veramente conto solo il giorno dopo quando i polpacci protesteranno parecchio!
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una bella e solitaria campanula morettiana
Ed eccoci finalmente a Positano!
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Arriviamo direttamente in piazza a Positano e poi giù in spiaggia tra i bagnanti
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Riponiamo nello zaino bastoncini, scarpe da trekking e pantaloni da montagna che sostituiamo con sandali e pantaloni corti. Ovviamente non mancherà una rinfrescata nell'acqua! Acquistiamo due maxi-panini “alla Caprese” e dell'acqua fresca... stendiamo due teli sui ciottoli cercando di riposarci un po' ma in mezzo a tanta confusione un'oretta basta e avanza... e poi via !
Prendiamo il primo battello che ci porterà ad Amalfi e da lì saliremo sulla corriera Sita per quei 16 km di strada stretta e tortuosa che ci riporteranno di nuovo su, nella tranquilla Agerola