Autore Topic: [ALPI APUANE] L’anello del monte Procinto e Nona per il rifugio Forte dei Marmi  (Letto 5729 volte)

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Offline Locontim

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L’anello del monte Procinto e Nona per il rifugio Forte dei Marmi nelle Alpi Apuane

Introduzione
Il comprensorio montuoso sopra Stazzema è solcato da una fitta rete di sentieri e offre una grande varietà di gite per tutti i gusti. Non si è scelto di percorre qualcuna delle vie dirette, ma la più lunga con un ampio giro, molto panoramico e con diversi punti di interesse, passando dalla Foce delle Porchette. Il tracciato tocca il suo culmine dal Callare (valico) di Matanna per poi scendere alla struttura.

Accesso stradale:
Si esce dal casello Versilia dell'A12, direzione Seravezza. Superati 3 semafori e una rotonda (orrenda scultura di delfini), a quella successiva si svolta a destra. Si attraversano le frazioni di Marzocchino, Ripa, Corvaia, fino a Seravezza. Da qui, si prosegue per Ponte Stazzemese, oltrepassando la frazione di Ruosina e girando poi a destra. Si entra a Ponte Stazzemese (vista sul monte Forato) e si piega ancora a destra per Stazzema. Poco prima di arrivarci, si prende, da un tornante, una strada sulla destra (Rif. Forte dei Marmi). Dopo circa 2 km e oltre una casa, prima che la strada diventi sterrata, si parcheggia. A destra, inizia il sentiero a 527 m. (una ventina di km dal casello). Da notare la stranezza per cui in Toscana il costo del diesel è eguale alla Liguria, ma la super costa  -70/80 cent. Viaggio 1h45 / 2h da Genova

Descrizione sintetica:
Si incrociano  diverse cappellette, che in zona hanno il nome di “marginette” o “maestà”. Il percorso si sviluppa per un lungo tratto, su un bellissimo acciottolato. Si segue la mulattiera, giungendo in 5' ad un bivio: a destra c’è un sentiero per il rifugio, ma si va a sinistra e ci si inoltra in un bel bosco di castagni monumentali. Tra gli alberi spicca la figura della Pania. In altri 25’, si è da un importante incrocio e si sale a “Casa Giorgini”.  Si tratta di un  B e B, in splendida posizione, con vista sul mare. Su una roccia si legge una “massima” di antica saggezza: "Lavora sulla tua stessa salvezza. Non dipendere da altri"...  Si sfiora una ennesima marginetta e si prende ancora quota. Poi, spiana un po’; 15’ e c’è un altro bivio (con un cartello che racconta alcune notizie sul monte Procinto) e si continua dritti. La vista verso il Pania e il Corchia si apre con un bel  panorama. Ora si affronta un altro stupendo bosco e si ignora un ultima deviazione a destra per il rifugio (20’). Si passa sotto delle pareti strapiombanti e, in altri 10’, si trascura a sinistra la traccia per Cardoso. Dopo 5’, si abbandonano i segnavia per la foce di Petroscina / Fornovolasco e si va  a destra. Ora si sale, sempre su bel lastricato, guadagnando metri. In 25’, si arriva dalla Foce delle Porchette a 982 m (1h45 in totale). Da qui si  piega a destra rientrando nel bosco. Potrebbe esserci una traccia che porta in cima al Nona…  Ma, purtroppo, non c’è nessuna chiara indicazione al riguardo… Forse  sopra una grotta oppure da un altro punto con un ometto di pietra. Nel dubbio, si continua lungo la via segnata principale. Comunque, è stupendo il panorama sul monte Croce 1314 m e la torre a Palegnana. Si taglia il versante del Nona, prima in salita e poi in piano, su un sentiero a volte stretto, poi, da una roccia, c’è un passaggio leggermente difficoltoso e dopo bisogna piegare a destra, salire un secondo masso e non scendere su una traccia più visibile. La freccia non è proprio evidentissima e potrebbe sfuggire (40’)... Di fronte, c'è il monte Piglione 1233 m, ma la pausa pranzo è, ancora, lontana. Si arriva, così, nella zona dell’Alto Matama, dove c’è un albergo. In 10', quando la strada tende a calare, si nota una vasca per la raccolta dell’acqua e da qui si può proseguire tagliando il versante in piano per non dover poi risalire… con altri 10’ si ritrovano i simboli  e in alto spicca la Croce “Il Cristo del Callare” edificata negli anni Cinquanta del XX sec. e restaurata più volte (l'ultima nel 2008). In 5’ si è da un punto panoramico veramente super, per una breve pausa (1139 m  - Callare di Matanna). In primo piano, emerge il torrione del monte Procinto 1171 m. Si scende, con un paio di punti tecnici, e si sfiora un traforo artificiale che era di servizio ad una ferrata ormai dismessa (10’). Si continua a degradare in maniera più tranquilla. Il Procinto è sempre in primo piano e merita diversi scatti. Si trascura la deviazione a destra che porta alla sua ferrata e si percorre il sentiero Aristide Bruni, non particolarmente difficile, ma con una  corda fissa d’acciaio, che si snoda  ai piedi della parete verticale del Monte Nona. L’aiuto è utile in caso di terreno bagnato… ci si immette su una traccia in piano e tenendo la sinistra si arriva dal rifugio (868 m – 45’). Finalmente, si è arrivati (3h45/4h tot. andata). Nonostante sia ottobre la temperatura è piacevole  e mangiamo fuori per un ottimo pasto a prezzi contenuti (35 E. in 2). Da notare i Paccheri con sugo di zucca e speck  (!) e la torta di ricotta con marmellata di uva fragola (!). Info rifugio:  tel.  0584 777051 -- 3313277741  -  https://rifugiofortedeimarmi.wordpress.com/  -  rifugiofortedeimarmi@gmail.com .
Dopo una meritata sosta, si riparte ritornando, brevemente, sui propri passi fino alla fonte della Grotta, dove non si considerano, in sequenza, prima un segnavia che si sviluppa sulla sinistra e, dopo, un altro a destra. In poco più di 30’, si è sopra il “B e B” Casa Giorgini, dove si chiude l’anello. Si rifà la strada del mattino oppure si scende direttamente sullo sterrato (40’ in ogni caso – 1h/1h15 tot. ritorno)   In realtà, perdiamo un po’ più di tempo, per una raccolta, molto abbondante, di castagne estremamente grosse, risultate saporitissime! Prima di rientrare, c’è il tempo per una breve visita a Stazzema, tristemente famosa per un eccidio nel 1944. D’obbligo è un ultimo sguardo sulla zona che si è attraversata.
In definitiva: Bellissima giornata, con visibilità ottima   disl  quasi 650 mt  Dif. E  per  circa 5h Tot. + tutte le pause per vedere i vari luoghi che si incontrano.

Foto file pdf relativo al giro stupendo sulle Apuane (diviso in due documenti):
http://cralgalliera.altervista.org/RifForteDeiMarmi017A.pdf
http://cralgalliera.altervista.org/RifForteDeiMarmi017B.pdf

Scatti singoli, in parte diversi dal pdf:
http://cralgalliera.altervista.org/1710A1MonteForato.jpg
http://cralgalliera.altervista.org/1710A2PanoramaSuPaniaCroce.jpg
http://cralgalliera.altervista.org/1710A3CallareMatanna.jpg
http://cralgalliera.altervista.org/1710A4Stazzema.jpg
http://cralgalliera.altervista.org/1710A5Palmaria.jpg
http://cralgalliera.altervista.org/1710A6Procinto.jpg
http://cralgalliera.altervista.org/1710A7Procinto.jpg
http://cralgalliera.altervista.org/1710A8FioriStazzema.jpg
http://cralgalliera.altervista.org/1710A9PanoramaProcintoCallareMatanna.jpg

Altre gite sulle Apuane e limitrofe:
http://www.cralgalliera.altervista.org/GiteApuaneAltaToscana.htm

Altre gite 2017:
http://cralgalliera.altervista.org/altre2017.htm


 NB: in caso di gita, verificare, sempre, con FIE, Cai, eventuale Ente parco o altre Istituzioni, pro loco, ecc., che non ci siano state variazioni che abbiano aumentato le difficoltà! Si declina ogni responsabilità. Il presente testo ha solo carattere puramente indicativo e non esaustivo.

Info Sezione Escursionismo Cral Galliera:  http://www.cralgalliera.altervista.org/esc.htm
gite 2017 al link:  http://www.cralgalliera.altervista.org/gite2017.pdf

Offline Locontim

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Inserito un semplice fascicolo (con mappetta) della gita, al link:

http://cralgalliera.altervista.org/FascicoloRidBaseRifFortedeiMarmi.pdf

Buona visione
Maurizio

Offline kobang

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Ricordo un paio di bei voli in parapendio con decollo sia dal Croce che dal Piglione!
Sono posti molto belli,anche d'inverno con la neve.

Offline Locontim

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confesso che non so di nulla di parapendio, ma in effetti sembrano proprio posti ideali...

Offline giesse59

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>Da qui si  piega a destra rientrando nel bosco. Potrebbe esserci una traccia che porta in cima al Nona

Una ventina di anni fa c'era, ma proprio una traccia labile e assolutamente non segnata, non so se è ancora rintracciabile 

Offline giesse59

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>L’aiuto è utile in caso di terreno bagnato…

E soprattutto ghiacciato  ::) un paio di volte in inverno quel tratto l'ho percorso senza neve ma con zone di ghiaccio vivo per il congelarsi dell'acqua che percola dalla parete del Nona, senza quell'aiuto non sarebbe fattibile   

Per quanto riguarda il tragico evento del 1944 in realtà non è avvenuto a Stazzema ma nella piccola frazione di Sant'Anna, che è abbastanza lontana dal capoluogo e si trova ai piedi del Monte Gabberi. Stazzema è un comune molto esteso, un paio di frazioni sono anche sul versante garfagnino e se Arni è almeno collegato con la strada del Cipollaio la minuscola Palagnana ... beh forse da Stazzema ci si va più in fretta a piedi (come hai osservato è poco più in basso dell'Alto Matanna) che in auto, visto che bisogna passare da Lucca  :(

Giro "classico" quello che avete fatto ma sempre molto bello, il Callare offre un panorama di prim'ordine. Peccato che non avete fatto quei 40' di deviazione fino alla vetta del Matanna, non molto alta (m 1317) ma stupendamente affacciata sul mare e la piana versiliese     
« Ultima modifica: 17/11/2017 21:11 da giesse59 »

Offline Locontim

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Innanzitutto Grazie per le tue precisazioni.
Da altre fonti, parrebbe che la traccia per la cima del Nona parta dall'ometto di pietra sopra citato (foto 1 pag 5 del pdf). Era però la ns unica opzione, se fosse stato evidenziato... se, invece, salivamo in cima dal Callare allora voleva dire rinunciare a mangiare dal rifugio (gia così ci siamo arrivati dopo 4h, camminando piano per gustarsi il tutto...) e la cosa un po' ci sarebbe dispiaciuta...
Il percorso scelto deriva dal fatto che facendo una trasferta non banale come lunghezza, non si potevano fare tracciati più diretti che sarebbero risultati troppo corti...
In verità , pur facendo un minimo di ricerca sul web non ho trovato relazioni specifiche sul giro in parola (una si, ma lo facevano all'incontrario sostanzialmente...)
comunque a noi è piaciuto molto e non essere andati in cima al Nona sarà un ottima scusa per ritornarci...

Offline giesse59

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Innanzitutto Grazie per le tue precisazioni.
Da altre fonti, parrebbe che la traccia per la cima del Nona parta dall'ometto di pietra sopra citato (foto 1 pag 5 del pdf). Era però la ns unica opzione, se fosse stato evidenziato... se, invece, salivamo in cima dal Callare allora voleva dire rinunciare a mangiare dal rifugio (gia così ci siamo arrivati dopo 4h, camminando piano per gustarsi il tutto...) e la cosa un po' ci sarebbe dispiaciuta...
Il percorso scelto deriva dal fatto che facendo una trasferta non banale come lunghezza, non si potevano fare tracciati più diretti che sarebbero risultati troppo corti...
In verità , pur facendo un minimo di ricerca sul web non ho trovato relazioni specifiche sul giro in parola (una si, ma lo facevano all'incontrario sostanzialmente...)
comunque a noi è piaciuto molto e non essere andati in cima al Nona sarà un ottima scusa per ritornarci...

Beh, certamente io parlo bene ma perchè al punto di partenza della vostra gita ci arrivo in auto da casa in una quarantina di minuti.

In realtà, a parte la improbabile ricerca della traccia per salire al Nona dalle Porchette (che probabilmente non troverei più nemmeno io  ::) ) il mio consiglio, che ti ribadisco per una prossima volta, era di salire dal Callare non al Nona (ovvero a destra salendo dal versante garfagnino) ma al Matanna, cui conduce una evidente traccia a sinistra del Callare. Il Matanna è infatti poco più alto del Nona (1317 contro 1297 m) ma molto più panoramico, avendo la vista completamente libera verso il mare.

Davvero strano che non ci siano o quasi relazioni sul giro, è un po' un "riassunto" delle Apuane meridionali che fanno (o forse facevano, magari è caduto un po' in disuso) anche i vari CAI, magari aggiungendoci la salita a una delle due vette, ma più spesso lasciando appunto più spazio per il pranzo in rifugio. Se non ricordo male fu anche la mia prima gita con il CAI di Pisa, in un lontano giorno di fine inverno, credo 1987.   

Offline Locontim

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Boh, dipenderà dal fatto che, oramai, la gran parte delle relazioni disponibili si basano sulle vie più dirette al rifugio... forse, bisognava usare delle chiavi di ricerca di tipo diverse...

Per la tua indicazione, abbi pazienza, ma avevo letto male io...

In verità, per una seconda visita in zona, avevo identificato questo altro anello:
Pomezzana - scorciatoia 'Le calde' (presente su openstreetmap ma non so se marcata: http://www.openstreetmap.org/#map=16/43.9777/10.3256 ) - Foce di Grattaculo - Foce del Pallone - Vetta Matanna (ma è segnato?) oppure Alto Matanna - Callare Matanna - Rif. Forte dei Marmi (con pausa) - Pomezzana.

Lo conosci? che percorrenza oraria raggiunge? dopo quante ore si arriva al rifugio per fare la pausa pranzo nelle due opzioni (vetta e non vetta)?

ciao
Maurizio

Offline giesse59

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Non conosco la scorciatoia delle Calde (quindi non so se è marcata), conosco invece il resto dell'itinerario.

La vetta al Matanna dalla Foce del Pallone è segnata con i segnavia bianco-rossi che ricordo un po' stinti, ma anche se non fosse stata rinfrescata, la traccia è facile ed evidente, anche perchè molto frequentata.

Per i tempi, a passo tranquillo da Pomezzana alla Foce del Pallone 2,5 ore passando per San Rocchino (vedendo sulla mappa la scorciatoia una mezz'ora la dovrebbe togliere), visto che il giro del versante sud del Matanna è lungo e guadagna quota lentamente. C'è una ulteriore scorciatoia che è mappata sull'openstreetmap che hai postato ma non segnata e che passa per i casolari abbandonati di Toggiano ed esce in cresta intorno quota 1170-1180, tagliando in modo più diretto il lungo versante sud del Matanna, senza passare da Foce del Pallone.

Restando al percorso "base", arrivi quindi in 2,5 ore a Foce del Pallone, altri 40' per arrivare in vetta, poi 30' per tornare al Callare e altri 35'-40' per scendere al Rifugio (vado a memoria), per un totale di 4h20', considera 5 perchè una adeguata fermata in vetta per foto e veduta panoramica è d'obbligo.

Se non sali in vetta risparmi un 25-30 minuti, a mio avviso da privilegiare l'opzione vetta.   

Qui una veduta invernale della cresta del Matanna vista da appena sopra Foce del Pallone (marzo 2015)
   

Offline Locontim

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Grazie per le info!

Colgo l'occasione per segnalare che, se volete consultarlo, ho aggiornato il fascicolo della gita, disponibile alla corrispondente riga di

http://cralgalliera.altervista.org/GiteApuaneAltaToscana.htm

nell'ultima colonna a destra, contraddistinta da "F"

oppure, più semplicemente, al link diretto:
http://cralgalliera.altervista.org/FascicoloRidBaseRifFortedeiMarmi.pdf

Buona lettura