Autore Topic: [MARMOLADA] Punta Rocca M 3309, skialp di chiusura....  (Letto 4814 volte)

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Offline kobang

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E’ la classica sci alpinistica di “chiusura” della stagione che annualmente facciamo col solito gruppetto di amici,ma questa volta la decisione è arrivata all’ultimo istante per lo scorso lunedì 1 giugno e così alla partenza siamo solo o e Mirco col suo fedele quattro zampe Ice.

Un certo disagio nell’attraversare la valli con pochissime persone in giro,i tanti locali ed edifici sprangati,un senso generale di disorientamento e desolazione per le persone che qui hanno vita e lavoro.
Del resto le esagerazioni del passato,le frotte del turismo di massa,lo sfruttamento violento del territorio ora presentano il conto,con un contrasto violento rispetto alle immagini delle passate stagioni….
La giornata si annuncia radiosa e prima delle 8 abbiamo gli sci in spalla per il primo tratto di portage sul desolato giaron
Una striscia innevata ci fa guadagnare un poco di strada fino alla successiva,breve interruzione.

Questa la striscia,qui ripresa durante la discesa..


Si spera in qualcosa di meglio salendo

E qui poco più avanti


La neve è in condizioni agoniche,crivellata di conchette da disgelo,colorata di un vago arancio,gelata e cosparsa di detriti;per fortuna lo spettacolo tutto intorno rapisce lo sguardo.





Passiamo più a est del rif Pian dei Fiacconi con l’intenzione di salire per la via più diretta a P. Rocca


Sopra al rifugio il manto nevoso,pur indurito dal rigelo,assume i  connotati abituali e sopra il sole con temperatura piuttosto mite.





Proseguiamo su fondo a tratti gelato e qualcuno che ci precede ha messo i rampant,ma si può salire anche senza.La forzata interruzione, proprio quando la stagione sarebbe stata nel pieno,si fa un po’ sentire sulle ultime rampe proprio sotto alla Punta.La raggiungiamo sci ai piedi su una misera striscia innevata e qui ci godiamo la meraviglia dei panorami ed un boccone ristoratore.







La discesa in alto è ottima,su tipico firn veloce e portante,anche questa sulla direttrice di massima pendenza;
Quando siamo in vista dei Fiacconi il fondo inizia ad appesantirsi decisamente e sempre più ampi spazi spogli ci costringono a scegliere con cura il percorso.
Il tratto finale è tutto un lavoro per non scassare le articolazioni,evitare insidiose buche ed il tanto detrito depositato o affiorante;fa un caldo torrido e la neve residua sparisce letteralmente sotto gli sci,costretti su una stretta e scavatissima  pista innevata.





Ancora un tratto di portage e siamo alla macchina,stanchi più per l’ultimo tratto che non per l’intera gita.



Sicuramente ne è valsa la pena :abbiamo potuto salutare la Regina e congedarci (per ora) da sci e pelli in una giornata splendente.