Autore Topic: TransLagorai, oltre 3,6 milioni di euro per riqualificare il percorso  (Letto 84980 volte)

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Offline francescogulag74

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ah mamma mia, se si mettono ora anche queste associazioni a fare danni siamo a posto, non lo sapevo :'(
Come medico incontro molte persone e posso intanto diffondere il malcontento

Offline AGH

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Lo spudorato...
Su Malga Lagorai Gilmozzi cita le "quattro camere da 4 posti letto" (che in realtà sono 20 come da progetto presentato), ma omette il piccolo particolare del ristorante da 40 posti a sedere! Alla faccia dei proclami sul "minimo impatto ambientale".
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Offline kobang

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l'ometto in oggetto è uno dei tanti ,capace di mentire a se stesso,che da sempre galleggia in provincia in settori diversi.
Me lo ricordo quando era presidente di comitato del Distretto sanitario....
Il bello è che è stato il promotore della tanto sbandierata legge provinciale sulla tutela dell'ambiente del 2005!
Piuttosto,snasando in giro,molte delle sezioni SAT sono contrarie al progetto di devastazione:sarebbe interessante smuovere le acque della base dei satini,magari arrivando a sfiduciare la direzione centrale.

Offline AGH

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Piuttosto,snasando in giro,molte delle sezioni SAT sono contrarie al progetto di devastazione:sarebbe interessante smuovere le acque della base dei satini,magari arrivando a sfiduciare la direzione centrale.

davvero? Anche io ho sentito molte lamentele e volontà di stracciare la tessera... Ma come si fa a farli uscire allo scoperto?
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Offline Manny

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davvero? Anche io ho sentito molte lamentele e volontà di stracciare la tessera... Ma come si fa a farli uscire allo scoperto?

Se la SAT appoggerà fino in fondo una porcheria del genere la strappo anch'io!!!
Hai fretta? Parti prima...

Offline AGH

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Interviene anche Casanova, storico ambientalista tra i fondatori di Mountain Wilderness

"Se quanto proposto è il linea con la cultura turistica mercantile della giunta provinciale uscente quello che nessuno ha compreso è il sostegno al progetto da parte della SAT e la debolissima e rancorosa autodifesa del sodalizio apparsa sui quotidiani. La SAT trentina non esce bene da questo scorcio di fine estate: già era stata scossa dall’affitto del bivacco alpinistico Zeni in val San Nicolò offerto per una azione promozionale della ditta North Face (15.000 euro), ora arriva il patrocinio diretto a questa iniziativa. Probabilmente all’interno del sodalizio c’è qualcosa di profondo da rivedere"

leggi tutto su
https://www.mountainwilderness.it/editoriale/transalagorai-una-pugnalata-nel-cuore-del-lagorai/
« Ultima modifica: 16/09/2018 19:51 da AGH »
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Offline kobang

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Proviamo a scuotere la base dei soci:l'invito è rivolto ai Satini,in particolare ai giovani e quelli più sinceramente legati all'ambiente montano.
"Come nelle attuali turbolenze politiche ed economiche,una stretta cerchia di vecchi bavosi,con una ridicola prospettiva di vita residua,si ostina a leccare il piatto fino all'ultima briciola.
Vi sta rubando presente e futuro,famelici di soldi e potere,circondati da una schiera di vermi e parassiti che si godono gli avanzi.
Abbiamo le "stanze del potere"affollate da questa gentaglia e da tanti,troppi inetti,ignoranti,ambiziosi che agiscono a comando ignari o indifferenti delle conseguenze dei loro atti.
La SAT non è immune da questa degenerazione,troppi vertici sono coperti da politicanti e professionisti ben poco rispettosi dei fini statutari storici del sodalizio.
Per mia fortuna ho però incontrato direttivi di Sezioni formati da giovani motivati e onesti,spesso appoggiati da "veci" volenterosi e competenti.
Sono le VOSTRE montagne che vi stanno espropriando,è il VOSTRO modo di viverle che stanno cancellando.
Siete disposti a subire un futuro in cui la libertà di godere di queste meraviglie,delle emozioni,sarà un qualcosa solo acquistabile?
Siete disposti a sentirvi un domani degli intrusi in un parco giochi privato e squallidamente riadattato alle esigenze del profitto e del consumo di massa?
Noi che qui ci ribelliamo siamo spesso considerati degli anziani montanari,visionari conservatori di un mondo idealizzato:non fatevi fottere,non è così.
Siamo forse gli ultimi a godere della libertà di pensiero ed azione,ad avere il privilegio di rischiare ed avere paura fra le rocce,ad ammirare questi santuari della natura giunti ancora immutati a noi.
Il clima sta cambiando in modo tragico,crollano guglie,spariscono ghiacciai,sognare una sciata in powder sarà quasi un'azzardo da qui in avanti.
In più,in un equilibrio così terribilmente compromesso,si inserisce la perversa volontà di una schiera di CRIMINALI,ancora più colpevoli per l'ignoranza che dimostrano nel non sapere leggere il futuro ormai prossimo,nel non voler studiare strategie economiche adeguate,capaci solo di promettere l'ultima fetta di torta farcita ad una platea di imprenditori tanto famelici quanto inconpetenti.
Quando l'ultimo angolo di montagna sarà devastata,cosa venderanno ai loro sprovveduti clienti? E cosa resterà a voi se non cumuli di cementificazione,foreste di piloni per gli impianti,sete d'aqua e di libertà?
Guardatevi fra di voi negli occhi e mandate fuori dalle palle i dirigenti collusi,imbecilli o incompetenti.
Confrontatevi con organizzazioni oneste e formate come Mountainwilderness o altri gruppi di (vituperati) ambientalisti,anche con questo gruppo di appassionati e seri conoscitori del mondo della montagna:leggete,informatevi in modo autonomo,fate massa critica e sopratutto AGITE."

Offline AGH

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Non ci sei andato leggero :)
Ma questo invito l'hai mandato da qualche parte?

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Offline kobang

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Spero che fra chi legge ci sia qualche satino e che la cosa circoli.
Lo invierò a tre persone che ormai conosco bene,in ambito SAT e vedremo la reazione.
Non sono andato leggero,ma questa è la situazione reale purtroppo ed oggi la gente è anestetizzata su troppe criticità:credo che solo messaggi forti possano accendere l'attenzione.

Offline AGH

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Spazio anche su "Territorio che resiste"

"Una riflessione più generale però è d’obbligo: avanti di questo passo, che ambiente lasceremo ai nostri figli? Quali prospettive di vita, e di lavoro? Mentre i ras della valle diventano sempre più ricchi e potenti, imponendo a tutti il loro modello industriale di turismo, ai valligiani resteranno solo le briciole del famoso indotto. Cosa potranno sperare per i loro figli? Un posto da macchinista stagionale a Pampeago? O uno da cameriere per servire apericene al rifugio Paiòn?"
http://www.territoriocheresiste.it/2018/09/16/translagorai-ovvero-della-predazione-ambientale/
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Offline kobang

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Direi che siamo sulle medesime linee.

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Questa discussione è stata vista oltre 3700 volte, contando anche tutti i post su fb e siti vari arriviamo certamente vicino alle 10.000 letture... Direi che un po' di acque le abbiamo smosse :)
Sat ha detto che risponderà alle obiezioni su malga Lagorai... vedremo! Noi non molliamo l'osso
« Ultima modifica: 18/09/2018 09:43 da AGH »
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Speriamo che i posti letto previsti non diventino poi un pretesto per aprire le forestali al traffico, anche perché non si capisce se saranno gestiti come semplici punti di appoggio per gli escursionisti o come strutture simili-rifugio.
La variante del Sette Selle francamente non l'ho capita, il tracciato passa già
dal rifugio.

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È quello che è già successo con malga Conseria trasformata in "foresteria" con la scusa dell'ippovia.  Poi siccome non c'erano abbastanza passaggi di "cavalieri", ecco che la malga è stata trasformata in rifugio. Quindi la strada, da chiusa al traffico è diventata aperta per i clienti della Malga. Già che c'erano, le macchine possono salire fino a passo Cinque Croci e raggiungere Malga ValCion per feste, sagre, raduni. È un classico

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« Ultima modifica: 19/09/2018 07:57 da AGH »
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Offline Alan

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per la Valcion ci vogliono però i permessi.
Io quest'anno sono stato alla festa della malga e mi hanno detto che per quel giorno aprono la strada..
Non stò qui a difendere, anche perchè io sono partito quel giorno dalla Malga Sorgazza e ho "allargato" il giro!!

Offline AGH

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Se non fosse abbastanza chiaro... La "geniale" deviazione prevista dai sostenitori della Translagorai (segnata in rosso). Ben 7 km per quasi 1100 metri complessivi di dislivello! A sinistra in fucsia il percorso classico in quota della Translagorai. Secondo loro, i trekkers coi loro pesanti zaini dovrebbero buttar via 500 metri di dislivello per scendere al ristorante di Malga Lagorai, per poi dover tornare in quota il giorno dopo con altri 568 metri di salita. In giallo il percorso dagli impianti del Cermis a Malga Lagorai. In azzurro la ferrata di Castel Bombasèl già realizzata.

« Ultima modifica: 19/09/2018 09:16 da AGH »
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