Autore Topic: TransLagorai, oltre 3,6 milioni di euro per riqualificare il percorso  (Letto 84912 volte)

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Offline AGH

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Caspita, ho visto adesso, questo thread che hai aperto sta a 12.000 visualizzazioni!

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Offline Alex Bear

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Caspita, ho visto adesso, questo thread che hai aperto sta a 12.000 visualizzazioni!

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Bene, mi fa piacere! Ma mai abbastanza!


Sull'Adige online di oggi.
http://www.ladige.it/popular/ambiente/2018/11/02/translagorai-sat-apre-confronto

Offline kobang

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Ho messo in chat il link all'Adige che annuncia una assemblea pubblica indetta dalla SAT sulla Translagorai:8 novembre ore 20 in via Manci presso la sede
La presidente si trova contro anche il suo vice oltre ai vecchi presidenti ed alle migliaia di contestatori

Offline AGH

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Chi sarebbe il suo vice? Ce ne sono due

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Offline kobang

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il noime era riportato sull'articolo Adige  che parla dell'assemblea..non lo ricordo

Offline kobang

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Mi correggo,si tratta del vicepresidente SAT di Trento,peraltro nell'elenco ufficiale dei contrari

Offline simonegirar

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Visti i commenti nell'articolo online, aspettatevi guerra aperta....
http://www.ladige.it/popular/ambiente/2018/11/02/translagorai-sat-apre-confronto
Libero come il software che uso.

Offline AGH

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Mi correggo,si tratta del vicepresidente SAT di Trento,peraltro nell'elenco ufficiale dei contrari
È Frassoni, ma è "solo" vicepresidente di sezione, non è nel direttivo

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Offline prabolin

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La mia è solo un'idea balzana, ma... la desolazione e lo sgomento andando solo a vedere in val Cadino quanto accaduto la scorsa settimana potrebbero tramutarsi in un'enorme opportunità per rimboccarsi le maniche e sistemare letti di torrenti, rifare ponti e passerelle, pulire i boschi dagli schianti, ripristinare i sentieri... Se i vertici SAT fossero saggi e lungimiranti coglierebbero al balzo l'opportunità offerta da questi tristissimi eventi per uscire da una posizione che ogni giorno si fà più indifendibile e lanciare l'idea di destinare l'enorme flusso di quattrini della "riqualificazione" per quella che invece potrebbe essere chiamata la "rinascita" del Lagorai.
In settimana addirittura si riuniscono ad hoc; potrebbe essere proprio la SAT a farsi carico della supervisione del nuovo progetto coordinando squadre di intervento per azioni mirate sul territorio dove più critica è la situazione: i mezzi potrebbe metterli la provincia, sparo, reperire boscaioli capaci e degni d'essere artigiani non dovrebbe essere difficile affiancando loro personale da attingere alle liste dei disoccupati o di coloro che sono stati espulsi dal mondo del lavoro e che hanno ancora molto da dire e voglia di fare; la Comunità interverrebbe col supporto logistico, per esempio aprendo malghe e approntando il trasporto a valle del legname; i Bacini Montani potrebbero occuparsi del ripristino dei corsi d'acqua, costruzione briglie e... via dicendo, I SOLDI CI SONO, vengano spesi nell'interesse del Lagorai e non in quello di pochi.

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Offline miki

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La mia è solo un'idea balzana, ma... la desolazione e lo sgomento andando solo a vedere in val Cadino quanto accaduto la scorsa settimana potrebbero tramutarsi in un'enorme opportunità per rimboccarsi le maniche e sistemare letti di torrenti, rifare ponti e passerelle, pulire i boschi dagli schianti, ripristinare i sentieri... Se i vertici SAT fossero saggi e lungimiranti coglierebbero al balzo l'opportunità offerta da questi tristissimi eventi per uscire da una posizione che ogni giorno si fà più indifendibile e lanciare l'idea di destinare l'enorme flusso di quattrini della "riqualificazione" per quella che invece potrebbe essere chiamata la "rinascita" del Lagorai.
In settimana addirittura si riuniscono ad hoc; potrebbe essere proprio la SAT a farsi carico della supervisione del nuovo progetto coordinando squadre di intervento per azioni mirate sul territorio dove più critica è la situazione: i mezzi potrebbe metterli la provincia, sparo, reperire boscaioli capaci e degni d'essere artigiani non dovrebbe essere difficile affiancando loro personale da attingere alle liste dei disoccupati o di coloro che sono stati espulsi dal mondo del lavoro e che hanno ancora molto da dire e voglia di fare; la Comunità interverrebbe col supporto logistico, per esempio aprendo malghe e approntando il trasporto a valle del legname; i Bacini Montani potrebbero occuparsi del ripristino dei corsi d'acqua, costruzione briglie e... via dicendo, I SOLDI CI SONO, vengano spesi nell'interesse del Lagorai e non in quello di pochi.

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Avevo fatto un pensiero simile. Ora dopo i disastri del maltempo la priorità è risistemare tutto.

Offline kobang

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Ci vorranno anni per rimuovere il legname,serviranno nuove strade per accedere con i mezzi motorizzati (e qui vedremo quanto si vorrà approfittare dell'occasione...)
I boscheri che conosco sono in allarme:hanno davanti 3-4 anni di gran lavoro,ma il prezzo del legname crollerà e dopo ci saranno tanti anni di magra.
Imprese di lavoro forestale e segherie hanno un futuro molto buio.
La Sat dovrebbe concentrarsi sul ripristino della rete sentieri,estesamente compromessa, e dei vari manufatti che ha in carico.
Vedremo all'assemblea di giovedì che aria tira,ma gli interessi speculativi in gioco sono tanti,la arroganza della direzione è evidente anche di fronte alla valanga di persone contrarie al progetto ed ai pareri autorevolissimi di importanti figure del mondo alpinistico e ambientalistico.
Certo che questa tragedia può diventare una opportunità,magari distogliendo fondi dalle farsesche operazioni militari all'estero e utilizzandole per finanziare gli interventi di ripristino:ci sarebbe lavoro per tantissima gente. 

Offline pianmasan

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Due interventi su Questo Trentino. Da leggere, specialmente quello di Casanova.

Offline yakopuz

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Avevo fatto un pensiero simile. Ora dopo i disastri del maltempo la priorità è risistemare tutto.
Anche io condivido. La priorità è riparare in parte al disastro.

Offline kobang

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Dall'articolo del Casanova,la considerazione più condivisibile riguarda l'atteggiamento "spregiudicato" del politico gilmo,personaggio che interpreta in modo molto singolare il ruolo di politico al servizio della comunità,con conseguente attitudine all'ascolto.
Il gruppetto di potere che opera nella valle è costituito da imprenditore noto,locale istituto di credito ( la presidente SAT se non erro è una bancaria....) e le varie lobbies più o meno alla ribalta.Il tutto ha come referente il citato politico che ha i suoi interessi e clienti locali.
Se per benevolenza vogliamo fingere che la direzione SAT sia insensibile a tali pressioni,rimane l'alternativa della dabbenaggine e inadeguatezza,due solide ragioni per una onorevole dimissione.
Invece appare più probabile una arrogante presa di distanza dal mondo che l'associazione dovrebbe rappresentare ed onorare,una difesa ad oltranza della disonorevole posizione assunta.
Il Lagorai ha una valenza fortemente simbolica riguardo alla istanza di tutela dei pochissimi spazi di natura relativamente integra e selvaggia.
E' uno spazio della memoria di ciò che erano le montagne che sono troppo spesso e ed in modo devastante,trasformate,consumate,snaturate per un lucro riservato a pochi e che non lascerà niente in eredità per il futuro.
Si parla di indotto economico,lavoro,sviluppo,ma in realtà molto del circuito turistico di massa delle nostre valli vive,o sopravvive, grazie alle continue iniezioni di denaro pubblico.
In tempi in cui anche la metereologia mutante mette in discussione il normale corso delle stagioni,investire ostinatamente in modelli di turismo e connessa economia che erano superati già dieci anni fa,non è solo stupido,è anche un crimine contro l'ambiente ed i futuri fruitori.
I Lagorai così come è,con pochi e mirati interventi di conservazione di malghe altre strutture,con il sostegno alle attività tradizionali a basso impatto,potrebbe essere un modello per reinterpretare la fruizione della montagna invece del suo consumo.
Io non credo che la presidente SAT sia una innocente ed ingenua persona,incapace di queste considerazioni e questo vale per lei come per quanti si stanno muovendo per questo demenziale attacco speculativo ad uno degli ultimi santuari naturali del Trentino.

Offline AGH

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Due interventi su Questo Trentino. Da leggere, specialmente quello di Casanova.

grazie Pian per averlo postato :)
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