Autore Topic: Triste storia di una gallina industriale (da leggere!)  (Letto 3510 volte)

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Offline AGH

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Bellissimo articolo su una gallina d'allevamento scampata anzitempo al suo triste destino
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Industrial, che provò a diventare gallina
Questotrentino – Ugo Bosetti, giugno 2013
 
Verso mezzogiorno di due estati fa sono a Cavrasto, Bleggio, per il battesimo di Margherita, quasi due anni. Nel cortile di casa, una gallina bianca e stortignaccola arranca con movenze snob o forse solo impacciate. “È ammalata?” chiedo a Leo, il padrone di casa. “No, assolutamente!” – risponde – Vieni che te la presento”. Ed ecco “Industrial”.

“Industrial?” stupisco. Ne salta fuori una vicenda da novella pirandelliana. Un suo amico l’ha portata qui direttamente dal ciglio della strada per Ponte Arche, certamente volata giù da un camion del trasporto pollame di qualche allevamento industriale della zona (ecco il nome). Un’ala rotta e sbrindellata, coda sfumata all’umberto e contusioni varie, ma per lei un vero bingo: la stavano riportando per la macellazione a Verona, da dove era arrivata pulcino 35-40 giorni prima, con addosso due chiletti di valore aggiunto, un po’ di becchime, farine generiche, antibiotici, qualche altro intruglio, acqua e aria di montagna (per la pubblicità).

Sistemata in cortile tra un ciocco ed una vecchia stufa, lì era rimasta due settimane immobile e sgomenta davanti ad una realtà mai vista di uomini, animali, alberi, spazi aperti e rumori. Non dormiva mai, perché quelli del capannone, per dimezzare i tempi dello svezzamento a parità di resa, le avevano nascosto la notte con il sole di cento lampade, di modo che si ingozzasse 24 ore su 24, mentre qui in cortile il buio della notte sconosciuta la terrorizzava.

Zampe ipertrofiche con unghie lunghissime e un petto così esagerato da sembrare una malformazione le davano un aspetto sgangherato. Eppure non sapeva nemmeno beccare  e mangiava soltanto se qualcuno le infilava nel becco un pezzettino di pane. Poi una mattina eccola due metri avanti! Pare si fosse trascinata fin lì aggrappandosi per tutta la notte al terreno con le unghie! Rimessa al suo posto, il mattino dopo era a cinque metri e quello seguente addirittura in mezzo al cortile!

Oggi, quaranta dall’arrivo, azzarda qualche traballante passetto, becca in maniera – absit iniuria – innovativa ed emette un sordo “coo… ccoo…”, decisamente poco per farla rientrare nella categoria delle galline! Di fatto, senza una chioccia a farle da maestra, non ha avuto modo di imparare le forme comportamentali della specie: razzolare, stendere e allargare le ali, tolettarsi, arruffare le penne, sfuggire o subire le avances del gallo. Non fa gruppo con le altre, che anzi la schifano, né sa alcunché di regole e gerarchie tra polli, vale a dire di rispetto delle priorità d’accesso al cibo, ai nidi, al posto nel pollaio, ecc. Della sua asocialità è rimasto vittima anche il gallo di casa che, da par suo, ci aveva provato, come da ruolo. Quella però si era capovolta squassandosi e squittendo disperata, sicché al re del pollaio, confuso e ormai screditato, non era rimasto che ripiegare in famiglia.
Cotanto disastro perché Industrial è programmata esclusivamente per ritmi e spazi da allevamento: 1,6-3 chili in 30-50 giorni di svezzamento con altre 4-6 colleghe in una gabbia, la stia, tre quarti di metro quadrato per 40 centimetri di altezza su cinque piani, a temperatura, umidità, aerazione, alimentazione e illuminazione ottimizzate (per l’allevatore).

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Re:Triste storia di una gallina industriale (da leggere!)
« Risposta #1 il: 05/06/2013 14:59 »
E poi dici che la natura è benigna!?  :'(
Pensa quanti "sprovveduti" e "disgraziati" umani farebbero la fine di industrial se mancassero le risorse e le mode del mondo moderno

Offline paolo m.

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Re:Triste storia di una gallina industriale (da leggere!)
« Risposta #2 il: 06/06/2013 16:50 »
effettivamente mi mette un pò di tristezza considerando l'andazzo generale dell'industria del cibo e tenendo conto di chissà quanto non sappiamo nulla...

Offline Claudia

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Re:Triste storia di una gallina industriale (da leggere!)
« Risposta #3 il: 06/06/2013 23:23 »
sono cose che si sanno, ma finchè non ci vengono messe di fronte le ignoriamo...  :(

Offline pianmasan

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Re:Triste storia di una gallina industriale (da leggere!)
« Risposta #4 il: 07/06/2013 06:27 »
È la stessa tristezza che provo quando incrocio o sorpasso un autotreno carico di maiali o di mucche..