Autore Topic: [VALDASTICO] Trekking 2 giorni: da Tonezza a Luserna  (Letto 19982 volte)

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Offline Matteo Nicolin

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Vista notturna verso SE dal Bivacco Vettori sul Monte Caviojo (1111m) sugli abitati di Arsiero, Velo d'Astico, Piovene Rocchette
e sul Monte Summano.

Complici le condizioni meteorologiche primaverili inverosimili, il 27 e 28 dicembre 2015 concretizzo quanto pianificato con mio fratello qualche mese prima, un'escursione di 2 giorni in una zona da sempre valicata con auto, moto e bici ma mai presa di petto e quindi a piedi: la Valdastico.

GIORNO 1

Partiamo alle 9 di mattina dalla Bocchetta degli Alpini (1557m) sulla SP92 vicino al Rif. Melegnon e, ancora prima di caricarci gli zaini sulle spalle ecco apparire un camoscio che si gode il caloroso sole mattutino e ci guarda con mansueta curiosità.


Il primo camoscio avvistato.

Ci avviamo per l'ex strada militare/sent. 561 che in breve ci porta al Passo della Vena (1536m) da cui prendiamo il corto sent. 537 che in breve ci porta in vetta allo Spitz di Tonezza (1694m), dove siamo subito gratificati da un bel panorama, non limpido come speravamo (grazie al nostro inquinamento :( ) ma comunque gratificante, su tutta la Valdastica e i gruppi montuosi circostanti.


Panoramica sulla Valdastico dallo Spitz di Tonezza (1694m) (scorrere a destra per visualizzarla completamente).


Ingrandimento su (da sx a dx) Carè Alto, Vigolana e Dolomiti di Brenta. Si notino le bande grigiastre che offuscano il panorama: si tratta di smog.


La vista verso sud, con (da sx a dx) il Monte Cengio, il Monte Summano, l'Altopiano di Tonezza
con in fondo il Monte Cimone e il Monte Caviojo (entrambi nostre mete), la Val di Sola e la Priaforà.
Al di là di questi, un mare di nebbia copre la pianura padana.

Scendiamo per lo stesso sentiero e seguiamo un tratturo (sempre sent. 537) che ci porta all'abitato di Sella (1089m). Da lì imbocchiamo un altra mulattiera che attraverso l'ambiente rurale ci porta alla contrada di Vallà (1072m), da cui si stacca quello che sulle carte è segnato come sent. 536 ma che (come tutti gli altri sentieri in questa zona) è effettivamente chiamato con un altro nome, in questo caso sentiero Excalibur.


Panoramica da appena sotto Vallà (1072m) (scorrere a destra per visualizzarla completamente).

Ci fermiamo per il pranzo al sacco, per poi ripartire seguendo direzione cava (ossia il solito sent. 536), che porta a delle storiche cave di pietra e poi si snoda lungo le cenge ovest dell'altopiano che sovrastano la Val di Sola. Attraverso il faggeto indorato dalla luce invernale, ecco un altro camoscio che placidamente viene a trovarsi sulla nostra via. Non sembra agitato, anzi si mette in posa regalandomi la possibilità di immortalare la sua essenziale bellezza.


Il tranquillo camoscio si lascia fotografare prima di balzare giù dalla cengia sottostante.

Estasiati dall'ennesima meraviglia, continuiamo con vigore rinnovato lungo la traccia, che ad un certo punto vira verso est e inizia a salire più ripidamente fino alla vetta del Monte Cimone (1226m).


Il sentiero 536.


Magica casetta sotto il bosco.


L'ossario sul Monte Cimone (1226m) con vista su Arsiero e il Monte Summano.

Da qui iniziamo la discesa per il sentiero 540 che ci porterà a quota 1000m circa, passando per gallerie di guerra e pochi tratti attrezzati, alla base del torrione roccioso del Monte Caviojo (1111m). Alla base di questa, parte una corta via ferrata che in qualche minuto ci porta al Biv. Vettori, stupenda casupola sul cocuzzolo di questa torretta. Saliamo e scendiamo 3 vole: la prima per provare la via senza l'ingombro dei pesanti zaini, la seconda con il carico e la terza per portare su un po' di legna per il fuoco. Concludiamo le operazioni alle 16:45 e ci adoperiamo per accendere il camino e la stufa prima che l'oscurità scenda.


Il Monte Caviojo (1111m) durante l'avvicinamento.


Il panorama verso sud al tramonto, dalla vetta del Caviojo (scorrere a destra per visualizzarla completamente).


Le Piccole Dolomiti ed il Carega si stagliano alla luce del tramonto inoltrato.


Le luci dell'Uomo si accendono, quelle del Mondo si spengono.


Ci si attrezza per la preparazione della cena: optiamo per una pasta!

Ceniamo alla luce del fuoco e verso le 20:00 la stanchezza ci chiama verso i sacchi a pelo, che stendiamo per terra a causa della comprensibile assenza di materassi sulle 6 reti presenti nel bivacco (ad eccezione di un sottile materassino che si intravede nella foto soprastante). Mi addormento per svegliarmi alle 23:00 circa, quando esco e scatto alcune foto al cielo stellato e ancora una volta mi sorprendo della temperatura relativamente mite.


Il soffitto più bello.


L'Orsa Maggiore ci illumina, in basso a destra si intravede l'abitato di Rotzo.

Sto alzato per un'ora circa, poi mi sdraio e mi addormento nel sonno dei giusti. :)

GIORNO 2

La sveglia squilla giusto in corrispondenza del mio padiglione auricolare, finita lì a causa di malevole congiunzioni astrali, ma è poco male, perché in condizioni come queste guastare l'umore è pressoché impossibile. Ci alziamo, vestiamo e facciamo colazione con noci, pesche sciroppate e un caffè gelido (bombola del gas finita, non vale la pena sprecare legna per scaldare l'acqua). Appena comincia a schiarire, scendiamo dalla ferrata con gli zaini vuoti per riempirli ancora una volta di legname secco, in modo che i prossimi utenti del bivacco possano usufruirne. Risaliamo, mi prendo un po' di tempo per fotografare l'alba inoltrata, impacchettiamo tutto, puliamo il bivacco e ripartiamo.


Il sole comincia a scaldare l'atmosfera...


...Ma solo la nostra, perché in pianura si è sempre rimasti sotto un mare di nebbia.


Discendendo per un ultima volta il tratto attrezzato.


Un saluto al Biv. Vettori da sotto la torre rocciosa.

Discendiamo per il sottobosco del ripido sent. 544, con il sole battente che in breve ci costringe alle maniche corte. La traccia muore sulla SP83, da lì discendiamo per viottoli e sentierini fino alla SP80, che percorriamo verso nord fino alla località di Barcarola. Appena dopo l'abitato, attraversiamo il torrente Astico e seguiamo l'Itinerario della Valdastico, che si snoda sul versante orientale della valle, tra tratturi e la vecchia SP84. È un punto di vista diverso da quello che i più hanno di questa tranquilla vallata, da cui possiamo ammirare la fusione tra il mondo naturale del torrente e le antiche borgate.


Camminando a est del torrente Astico, lungo l'Itinerario della Valdastico.

Arriviamo sotto Casotto, dove ci fermiamo per consumare un leggero pranzo. Da qualche ora si è fatto decisamente più freddo, sono circa le 14:00 e sappiamo di avere poca luce a disposizione. Un uomo in fuoristrada incrocia la nostra via per la terza volta, tira giù il finestrino e ci chiede dove siamo diretti: al sentire le nostre intenzioni, contrae la faccia e dilata gli occhi in quella che non è certo un'espressione di completa approvazione ("...i xé mone a partir a sta ora..."), tuttavia ci da indicazioni chiare che mi permettono di non tirar più fuori la cartina. Da Casotto (400m circa) seguiamo il segnavia sent. 605 che parla di 3:45h per raggiungere Luserna (1333m), nostra meta finale. Sappiamo dal libro dei sentieri CAI che si tratta di un sentiero molto esposto sulle cenge su cui si poggia l'altopiano di Luserna e del Vezzena, per cui decidiamo di spingere sull'acceleratore. Il sentiero è una tiratona di 900m che specialmente nei primi 2/3 spezzerebbe le gambe di chiunque, passa attraverso la paradisiaca Belfiore e sbuca sotto le propaggini meridionali di Luserna... Il non voler percorrerlo nel buio ce l'ha fatto percorrere in 2:30h. Ovvio che con questa tempistica non ho tempo di fare foto e ne ho a malapena per respirare.
Poco prima dell'arrivo in paese, notiamo dapprima del fumo e poi delle fiamme. Allarmati, chiamiamo il 115 e, dopo poco, realizziamo che il nostro percorso passa proprio sotto le fiamme. Si tratta di una diramazione dell'incendio scoppiato sul Portule e a Cima Larici, i pompieri sono già sotto ed una volta raggiunti ci consigliano di muoverci se non vogliamo che l'elicottero in arrivo ci faccia la doccia.  :)


I pompieri al lavoro sull'incendio.


Arrivati a Luserna, altri pompieri preparano la vasca di rabbocco acqua per l'elicottero.

Chiudiamo questa avventurosa escursione di due giorni con il video dell'elicottero che fa il pieno d'acqua, per poi avviarci alla piazza principale del villaggio ed andare a festeggiare l'impresa con parenti un po' più pigri di noi. ;)

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DATI:
Giorno 1: 14km
Giorno 2: 18km

Dislivelli non calcolati, giorno 1 ≈ 400m, giorno 2 ≈ 900m.

PERCORSO:
« Ultima modifica: 05/01/2016 22:21 da AGH »
Matteo Nicolin

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Offline kobang

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Re:[VALDASTICO] 2 GIORNI: da Tonezza a Luserna
« Risposta #1 il: 05/01/2016 21:39 »
Matteo ti faccio sinceri complimenti!Per la scelta dell'itinerario inconsueto,per il resoconto,per il giusto spirito con cui hai affrontato e vissuto l'esperienza.
Proprio ieri parlavo con un compagno di tante gite ed entrambi eravamo d'accordo nel considerare come una particolare occasione questo strano inverno;la mancanza di neve ed il clima suggeriscono proprio la scoperta o riscoperta di luoghi spesso dimenticati,ma suggestivi.
Bona Epifania a te ed agli amici del forum.

Offline AGH

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Re:[VALDASTICO] 2 GIORNI: da Tonezza a Luserna
« Risposta #2 il: 05/01/2016 21:52 »
magnifico giro e magnifiche foto, complimenti!!! :) Sono posti che non conosco assolutamente, grazie per il report!
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Offline Matteo Nicolin

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Re:[VALDASTICO] 2 GIORNI: da Tonezza a Luserna
« Risposta #3 il: 05/01/2016 22:05 »
Matteo ti faccio sinceri complimenti!Per la scelta dell'itinerario inconsueto,per il resoconto,per il giusto spirito con cui hai affrontato e vissuto l'esperienza.
Proprio ieri parlavo con un compagno di tante gite ed entrambi eravamo d'accordo nel considerare come una particolare occasione questo strano inverno;la mancanza di neve ed il clima suggeriscono proprio la scoperta o riscoperta di luoghi spesso dimenticati,ma suggestivi.
Bona Epifania a te ed agli amici del forum.

Grazie kob, Mi fa piacere leggere tanto entusiasmo! Sono d'accordo con te! Tendiamo sempre a valicare le vette più alte partendo già in quota, ma io credo che esista un fascino che così facendo perdiamo, che è quello delle vallate che sto sempre più riscoprendo e rivalutando.

[..]magnifiche foto, complimenti!!! :) [..]

Detto da te è quasi da incorniciare.  ;D
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Offline southernman

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Re:[VALDASTICO] Trekking 2 giorni: da Tonezza a Luserna
« Risposta #4 il: 06/01/2016 13:47 »
Complimenti! Mi hai dato degli ottimi spunti, non così impegnativi, ma molto interessanti. PS di chi è la reflex (avete una fondina uguale alla mia)

Offline Matteo Nicolin

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Re:[VALDASTICO] Trekking 2 giorni: da Tonezza a Luserna
« Risposta #5 il: 06/01/2016 14:34 »
[..] di chi è la reflex (avete una fondina uguale alla mia)

Mia, è una D7000 :) Ho portato anche una vecchia Ricoh analogica per fare degli esperimenti che sono ora in fase di sviluppo.
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Offline SPIDI

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Re:[VALDASTICO] Trekking 2 giorni: da Tonezza a Luserna
« Risposta #6 il: 06/01/2016 15:11 »
Complimenti avete fatto veramente un bel giro! Il bivacco Vettori è situato in un posto inconsueto! Sapete chi lo ha costruito su quel cucuzzolo? In rete ho trovato solo la descrizione degli accessi!       

http://www.somariteam.it/montagna/docs/somari/relazioni/Pre_Vicentine_CaviojoCimone_.pdf
« Ultima modifica: 06/01/2016 15:38 da AGH »
Bisogna andare dove pochi sono andati per vedere   
ciò che pochi hanno visto

Offline Matteo Nicolin

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Re:[VALDASTICO] Trekking 2 giorni: da Tonezza a Luserna
« Risposta #7 il: 06/01/2016 15:23 »
Complimenti avete fatto veramente un bel giro !
Il bivacco Vettori è situato in un posto inconsueto ! Sapete chi lo ha costruito su quel cucuzzolo ?
In rete ho trovato solo la descrizione degli accessi !

Ciao Spidi, grazie! :) Dovrebbero essere stati gli Scout e la gente della zona, c'è scritto dentro al bivacco.
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Offline radetzky

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Re:[VALDASTICO] Trekking 2 giorni: da Tonezza a Luserna
« Risposta #8 il: 06/01/2016 19:15 »
bellissimo ed inusuale itinerario, complimenti per la scelta  :)!
quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

Offline southernman

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Re:[VALDASTICO] Trekking 2 giorni: da Tonezza a Luserna
« Risposta #9 il: 06/01/2016 20:58 »
Mia, è una D7000 :) Ho portato anche una vecchia Ricoh analogica per fare degli esperimenti che sono ora in fase di sviluppo.

OT  ;) quoque tu! Anch'io ho usato per tre anni una 7000, quasi tutte le foto sul forum sono fatte con lei. Adesso ho una 750 da un mese, deve ancora fare il battesimo dei monti. Che obiettivo hai? Ma non è che sei anche sul Nikonclub?

Fine OT (ma montagna è anche trarne delle immagini)

Offline edel

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Re:[VALDASTICO] 2 GIORNI: da Tonezza a Luserna
« Risposta #10 il: 06/01/2016 21:36 »
Tendiamo sempre a valicare le vette più alte partendo già in quota, ma io credo che esista un fascino che così facendo perdiamo, che è quello delle vallate che sto sempre più riscoprendo e rivalutando.
Come hai ragione Matteo! :)  E' proprio vero che spesso si cercano cime lontane e si finisce col trascurare luoghi vicino a casa che hanno un fascino particolare. E' il caso del Caviojo che osservo da tempo; ogni volta che salgo al Castello o Forte di Meda a Piovene Rocchette (è una breve passeggiata fuori-porta che facciamo di frequente) è proprio lì davanti, come si vede dalla foto sotto, e zoomando riesco anche a  vedere il piccolo bivacco Vettori proprio sulla cima che da tempo mi attira...purtroppo non ci sono ancora stata, spero prima o poi di rimediare  ;) 

Mi associo ai complimenti per il vostro trekking veramente bello, per l'esperienza che avete condiviso, per quel magnifico soffitto stellato che avete fotografato e per come hai relazionato l'escursione. Traspare grande passione e rispetto per la montagna, davvero bravi!  :D


Caviojo e Cimone visti da una piccola altura di Piovene Rocchette

Offline Matteo Nicolin

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Re:[VALDASTICO] Trekking 2 giorni: da Tonezza a Luserna
« Risposta #11 il: 06/01/2016 23:04 »
OT  ;) quoque tu! Anch'io ho usato per tre anni una 7000, quasi tutte le foto sul forum sono fatte con lei. Adesso ho una 750 da un mese, deve ancora fare il battesimo dei monti. Che obiettivo hai? Ma non è che sei anche sul Nikonclub?

Fine OT (ma montagna è anche trarne delle immagini)
Ho il 18-105 della Nikon :) Non sono nel Nikon Club, mi piace tanto fotografare ma non sono un fotografo ;)
Matteo Nicolin

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Offline Matteo Nicolin

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Re:[VALDASTICO] Trekking 2 giorni: da Tonezza a Luserna
« Risposta #12 il: 06/01/2016 23:06 »
Come hai ragione Matteo! :)  E' proprio vero che spesso si cercano cime lontane e si finisce col trascurare luoghi vicino a casa che hanno un fascino particolare. E' il caso del Caviojo che osservo da tempo; ogni volta che salgo al Castello o Forte di Meda a Piovene Rocchette (è una breve passeggiata fuori-porta che facciamo di frequente) è proprio lì davanti, come si vede dalla foto sotto, e zoomando riesco anche a  vedere il piccolo bivacco Vettori proprio sulla cima che da tempo mi attira...purtroppo non ci sono ancora stata, spero prima o poi di rimediare  ;) 

Mi associo ai complimenti per il vostro trekking veramente bello, per l'esperienza che avete condiviso, per quel magnifico soffitto stellato che avete fotografato e per come hai relazionato l'escursione. Traspare grande passione e rispetto per la montagna, davvero bravi!  :D


Caviojo e Cimone visti da una piccola altura di Piovene Rocchette
Grazie Edel!!! :) Siamo pieni di perle nascoste, basta guardare la cartina o anche solo valicare le strade che percorriamo tutti i giorni con occhi diversi. Se puoi va' su al Caviojo, è un'esperienza!

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Matteo Nicolin

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Offline Pistacchio

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Re:[VALDASTICO] Trekking 2 giorni: da Tonezza a Luserna
« Risposta #13 il: 07/01/2016 13:07 »
Grande Matteo!

Offline piesospinto

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Re:[VALDASTICO] Trekking 2 giorni: da Tonezza a Luserna
« Risposta #14 il: 31/01/2016 19:28 »
Grazie Matteo!
Il tuo report mi aveva fatto mettere da parte un neurone del modello "qui ci devo andare". Oggi l'ho tirato fuori per andare a vedere questi posti, veramente meritevoli e per nulla lontani da casa.
Saliti da Arsiero all'incredibile nido d'aquila del bivacco Vettori, abbiamo poi visto la bella galleria elicoidale di cima Neutra con le sue curiose installazioni di Vetta, l'impressionante depressione della mina del Cimone. Molto ben recuperato il sistema delle postazioni austriache della bolgia delle streghe e l'osservatorio in caverna del monte Cimoncello. Siamo poi tornati per la strada degli alpini. Un migliaio di metri di dislivello, clima primaverile, fioritura di primule ovunque.
Tutto molto interessante, merita decisamente la (breve) trasferta.  ;)
Mauro