Autore Topic: [Monte Baldo] Ultratrail dell'Orsa  (Letto 2431 volte)

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Offline Alan

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[Monte Baldo] Ultratrail dell'Orsa
« il: 20/05/2015 10:28 »
Piccola premessa, non sò se è possibile e se è contemplato mettere relazioni di questo tipo su un forum di montagna, si tratta pur sempre di montagna, si tratta pur sempre di camminata anche se più improntata alla corsa, cmq sia si tratta di un lungo viaggio, interiore ed esteriore per raggiungere uno scopo, quello che per me è il passare una gran giornata facendo sport, fatica e soddisfazione.
Detto questo, se pensate sia fuoriluogo avvisate, che lo faccio togliere.

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L’ultratrail dell’Orsa è una gara di corsa in montagna che parte da Brentino nel Veronese e compie un lungo giro ad anello sulle pendici del Monte Baldo e nelle zone sottostanti, il percorso è caratterizzato fortemente dalla presenza di Single-Trek (sentieri), strade bianche e solo pochissimo asfalto nella zona di partenza e arrivo.
La distanza di questo Trail varia in 3 kilometraggi: 15km 1000d+, 30km 2100d+ , 50km 3000d+.

Ore 4.00 la sveglia suona, ed io sono già sveglio da qualche minuto, negli ultimi giorni succede spesso, probabilmente è l’ansia della gara.
Infatti mi sveglio in un bagno di sudore, capita ogni tanto, sono costretto per tanto a farmi una doccia, che si rivela un’ottima idea, mi sveglia per bene e dà tono al mio fisico ancora addormentato.
Faccio una colazione abbastanza contenuta, un pò di patate lesse volutamente avanzate dalla sera prima con pasta in bianco, olio e grana, qualche mandorla e un pò di the.
In bagno come sempre, prendo le mie medicine, cortisone e immunosopressore. Ne prendo una scorta serale caso mai dovessi arrivare tardi a casa e quindi anche in ritardo con l’assunzione della preziosa ciclosporina.
Esco di casa, dopo aver minuziosamente preparato tutto lo zainetto a casa la sera, rimane l’incognita bastoncini, non sò dove metterli in quei punti in cui non servono… poi scopro che Vladi mi dice, “ah io li tengo in mano”, effettivamente….. ma cmq il prossimo trail devo trovarli una sistemazione comoda.
Mi trovo all’appuntamento con i miei due compagni Trentini, Vladi e Danilo, due persone davvero d’oro, che hanno un gran spiritotrail, impressionante, come riescano a fare festa già subito dopo essere arrivati al traguardo, io invece, ho bisogno di più tempo, per ristabilirmi, anche mentalmente…

Ma veniamo a noi, alla gara, alle sensazioni che si possono provare, a quel senso di testa ovattata, concentrata verso l’obbiettivo, all’orgolio di non dire “basta”, ma di andare avanti, stringere i denti…
Ore 7.00 e 160 corridori partono da Brentino 109m, 300m di corsetta blanda per poi approdare a quello che è un vero e proprio pellegrinaggio al “Santuario Madonna della Corona” attraverso il Sentiero della Speranza nr 73, che irto si impenna, poco prima di voltare verso sinistra, mi accorgo che Diego e Francesca (due amici) sono venuti a vedere la partenza, sono sorpreso, saluto e inizio la salita con più serenità!
Il sentiero della Speranza è una salita piuttosto impegnativa, alternata da pezzi di scalini a grandi gradinate da dover superare.
Una serie di rampette nella parte finale tutte esposte al sole rendono davvero “rovente” la situazione, finalmente siamo fuori dalla salita al santuario e  un traverso aiuta a rifiatare, con alcuni saliscendi su fondo piuttosto tecnico, è un sentiero che penso in pochi percorrono (si chiama Sentiero delle Vacche, ma forse per quelle che tirano) in quanto non porta con facilità a posti o radure incontaminate, ma solo alla rampa… si, quella rampa di 700m che bisogna prendere con molta calma ma ovviamente non con troppa calma, infatti chi mi precede me lo vedo andare e avvicinarsi senza senso, sono io che vado a scatti o è lui??? guardo l’orologio (prima volta) e vedo che il mio passo è sempre lo stesso, così dentro di me mi dico, “bravo Alan, vai così che stai andando bene!!!”.
Ad un certo punto sento una voce, dire che era una voce è un’insulto per chi la voce la utilizza per vivere, una serie di grugniti misto respirazione provata, mi giro e c’è un ragazzo in canottiera bianca più magro di me, alto quanto mè tutto accovacciato che corre in quella salita…. sono senza parole, mi fermo per farlo passare e avviso quelli davanti di fare altrettanto, lui è il primo della 30km, un vero e proprio mostro atleticamente parlando, a 10, 15min mi passa il secondo, ma io già sono al ristoro dei 20km (Malga Cerbiolo), dove c’è un bel banchetto, una camionetta della Croce Rossa con un infermiere e un Medico.
Un corridore avverte un dolore alla spalla destra, mentre il medico gli sta spiegando che secondo lui è il fegato, io salto nella discussione, non sò il perchè, forse devo smettere di prendere quei gel dell’Enervit che mi drogano, insomma fatto stà che gli dico al medico, :”ah si, può essere sicuramente, io che sono trapiantato di Fegato se non tiro bene gli addominali mentre scendo ho proprio questi problemi di dolori!!!”. Davvero quell’enervit c’aveva dentro qualcosa di strano, perchè a un certo punto mi alzo la maglietta, come se lui non ci credesse, io ho dovuto fargli vedere… e così lui tracciando col dito la lunga cicatrice del trapianto mi abbassa la maglietta e mentre me ne vado mi dà una stretta sul braccio che penso valga più di mille parole…
Solo verso il 30esimo capisco il perchè… Avevo bisogno di staccare dalla fatica, avevo bisogno di un supporto morale, di fare 4 chiacchiere di un pò di coraggio.
Intanto mi allontano dal ristoro e raggiungo Danilo, che se la sta corricchiando verso il cancello orario dei 20km (Bivio Malga Prazagano).
Lo passiamo e svoltiamo a destra in direzione 48km, qui riparte la salita, dolce finalmente.
Cerco di chiacchierare con lui, probabilmente lui sta facendo più fatica di me, perchè non è molto collaborante, e allora continuo col mio passo e raggiungo un ragazzo del RunningForum, Fatdaddy.
Con lui mi faccio grandi chiacchierate, aiutano in questi casi, a farsi passare il tempo a superare le difficoltà senza pensare troppo e farsi cogliere dalla stanchezza.
Siamo al 30esimo e siamo vicini al Rifugio Monte Baldo dove c’è un ristoro.
Si beve, si mangia, si riparte, ancora in salita… fino al Rifugio per poi proseguire fino a Passo Campione. Inizio a sentire i quadricipiti un pò affaticati, cerco quindi di alternare il sorseggiare di polase all’acqua, penso di non essermi idratato a dovere durante la gara, infatti, ripetutamente mi fermo a fare pipì…
Non che mi dia fastidio, mi fà rifiatare un’attimo e mi fà però nello stesso tempo sentire il caldo, l’umidità che mi sta consumando… Penso che alla fine della gara avrò perso 2kg … all’incirca…
Successivamente una salita mi porta in un posto fantastico, finalmente i tratti di bosco fitto si alternano a punti in cui il panorama si perde a vista d’occhio, dove il resto dello sfondo è solo un disegno della mente, intravedo Polsa, mi fare fosse li… Spero non sia stato un’abbaglio, un effetto della fatica, ma mi sembra proprio di vedere la località!!!
Le allucinazioni mio malgrado non finiscono, mentre salgo per raggiungere il passo su una salita piuttosto ripida a un certo punto scambio i palloni di avvistamento per elicotteri per sediolini di una immaginaria seggiovia che sale sul monte Baldo, non siamo in località turistica, o si??? Sono confuso, abbasso lo sguardo, mi guardo le scarpe e sono 2, quindi direi per intanto va bene…  fino alla fine della salita decido che il mio sfondo sarà solo quello….
Arrivo così a Cavallo di Novezza 1433, dove mi attende un ristoro, a questo punto decido di fermarmi un pò di più, rifocillarmi, bere, “riposare” un’attimino e riprendere fiato.
Ripartito, mi aspetta un’altra salita, l’ennesima, che in pochi km mi porta a Cima Coppi 1610m, non prima di aver attraversato una trincea, segno del passaggio bellico anche in questa zona…
La vista dalla cima ripaga tutto, in un’attimo le gambe sembrano essere risorte, ho un momento di lucidità che non posso non sfruttare, così, sempre correndo, inizio la discesa che per prati ma su sentiero tecnico, mi porta al penultimo ristoro ufficiale Passo del Casello, li, mi spiegano c’è anche una colonia estiva, mi accorgo di esserci poco con la testa, però riconosco lui, il mio migliore amico di oggi, il medico del 118, non ho mai avuto bisogno di lui ma vederlo, quel volto, mi dà sicurezza, mi infonde tranquillità, mi abbassa la FC. Così preso dal confort della sua presenza, non batto ciglia mentre sorseggiando dei sali, alla mia sinistra vedo un signore che vomita acqua… Chissà dove sarò con la testa… Forse sto già pensando all’arrivo?
Saluto il medico, mi rialzo, e scendo, notevolmente rinfrescato su un sentierino in discesa piuttosto corribile, molto bello, la classica riga marrone in mezzo all’erbetta verde, riparato dagli alberi e con a sinistra sui 500, 600m di strampiombo che mi porterebbe eventualmente ad Ala o Avio direttamente!!!
Continuo a correre, e arrivo all’ultimo ristoro ufficiale, sono solo, non ho nessuno davanti, nessuno dietro… allora inizio come al mio solito a chiacchierare con i ragazzi del ristoro, mi serve, per caricarmi, per affrontare l’ultima discesa, ormai i miei quadricipiti sono andatii in ferie, faccio difficoltà a correre in discesa, anche la camminata non porta benefici,così sono costretto ad abbandonare in primis quello che è “l’impresa vera e propria” (concludere la gara in meno di 9 ore), ma cmq sò che ho molto vantaggio su quello che è il mio tempo che mi sono prestabilito 9 ore  mezza.
Una ragazza passa il ristoro, non si ferma neanche a mangiare, io le urlo “ma neanche a bere?” ma lei se ne va…. Così dopo poco riparto e dopo qualche minuto la raggiungo, lei mi fà cenno di passare, io no, sono più galante e le dico che “ho bisogno di una persona per arrivare al traguardo”, per fortuna dopo circa 1km neanche, le dico, “vai”, e lei senza batter ciglia si invola… Riuscirò a parlare con lei al traguardo, ci si scambiano opinioni e si guarda dove trovarsi la prossima volta, dice che fa il Brenta Trail, spero per lei, così la reincontro :)!!
Continuo in quelli sono gli ultimi km della mia gara, duri, caldi, con le energie sotto le scarpe, mi passano almeno in tutto una 10na di persone, tutto perchè non mi sono idratato bene, perchè ho i quadricipiti belli duri, perchè non riesco a correre la discesa con le gambe che bruciano peggio del fuoco più vivo!!!
Gli ultimi 3km di discesa fortemente tecnica mi fermano, sono praticamente alla frutta quasi, tengo duro come non mai, una persona mi chiede se vuole che chiami qualcuno per farmi venire a prendere, involontariamente gli salto addosso dicendoli che ce l’avrei fatta a solo, che non mi serviva l’aiuto di nessuno, mi dispiace per quella persona, sò che lui l’ha fatto per un fantastico spiritotrail, ma in quel momento il mio unico pensiero era il traguardo…
Dopo poco, passa un gruppo di 4 persone 3 ragazze e un ragazzo che riconosco, è uno del forum di Runningforum.it, la sua amica mi cede la sua borraccia di scorta con del Polase allungato, ringrazio infinitamente e cerco di pensare come se quella razione fosse “la soluzione” e stringo i denti a tutta, e mi fiondo verso il basso.
Arrivo a un ristoro, (ma non erano finiti?)!!!!!!! Lo vedo, non è un’allucinazione, è proprio li, sotto la vigna, sento un parlare non famigliare, mi avvicino, ci sono 4 personaggi seduti su una tavola da sagra con bicchieri di vino, birra che scorrono a fiumi, un signore anziano invece intento a raffrescare le vivande con l’acqua dell’irrigazione dei campi… Mentre armeggia con l’acqua li chiedo se è possibile darsi una rinfrescata, lui acconsente, mi bagno i capelli, o meglio, il getto, mi lava completamente, ma sono contento, supercontento…
Il signore mi chiede di dove sono, io non posso che far valere con orgoglio la mia regione, gli rispondo che son en Trentin da Trent.
Ah si? Visto che te sei da Trent, porta su questa ai to soci!!! un gesto che rimarrà negli annali delle mie gare in montagna, il signore mi infila una bottiglia di vino bianco nello zaino da trail, a fatica riesce a starci, mi devo fermare per cercare una soluzione e poco dopo riparto….
Ecco che si materializza l’incubo peggiore, mi dicevano 3, 4 rampette, col “……..” che sono rampette, in quel momento quelle 3 salite su single trek più una su asfalto puro rovente e che restituisce l’inferno di calore, mi grigliano per bene… tanto che arrivato in paese a 50m dal traguardo non posso che arrendermi e gettare la testa ancora una volta sotto la fontana, per darmi un pò di tono, per darmi un pò di freschezza…
Mi concentro più che posso, e finisco di correre, sotto il traguardo, con lo speaker che annuncia il mio nome, stranamente in maniera corretta (cognome compreso)….
Faccio 2 passi guardando verso il vuoto, ad un certo punto sento ALANNNNNNNNNN!!!!
E’ Tite Togni, una persona per me molto importante, che nel suo piccolo ha reso grande anche me, mi fà i complimenti, io non posso che accettarli molto volentieri. In quel momento non riesco a provare emozioni, sorrido, forse per fatica o forse per altro… Consegno il chip ai ragazzini, saluto un pò di amici che sono li al traguardo…
9h 36’33” è il tempo del mio Garmin, sono non contento, DI PIù!!! Mi sono migliorato di molto, sia fisicamente (non ho avuto nessun dolore che mi impedisse la corsa come mi successe alla StrafExpedition), che nella gestione della testa.

Arrivo

Obbiettivamente la gara a detta di tutti è stata molto dura, il caldo e l’umidità iniziale hanno inclinato le prestazioni di tutti, addirittura i primi hanno avuto uno svantaggio di circa 30min rispetto al tempo dello scorso anno in cui cmq mi dicevano esserci più caldo, ma forse meno umido?
Fatto sta che non penso sia una gara per “tutti”, per questa gara e per come sono messi i cancelli bisogna assolutamente avere una buona preparazione, 3000m di dislivello non sono banali, con 50km…

Le foto (3 in croce) sono reperibili qui https://trapiantalan.wordpress.com/2015/05/18/ultratrail-dellorsa/

Offline nantes

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Re:[Monte Baldo] Ultratrail dell'Orsa
« Risposta #1 il: 20/05/2015 22:31 »
bello il racconto, si sente la passione che ci metti  :)
io da un po non faccio più gare, preferisco girare ad istinto, la testa segue le gambe e viceversa...
comunque un percorso bello tosto, portarlo a termine è sempre una bella soddisfazione
complimenti  :)

Offline Oma

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Re:[Monte Baldo] Ultratrail dell'Orsa
« Risposta #2 il: 20/05/2015 22:38 »
Complimenti Alan per l'impresa e il bel racconto!  :D

Offline Alan

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Re:[Monte Baldo] Ultratrail dell'Orsa
« Risposta #3 il: 21/05/2015 09:43 »
bello il racconto, si sente la passione che ci metti  :)
io da un po non faccio più gare, preferisco girare ad istinto, la testa segue le gambe e viceversa...
comunque un percorso bello tosto, portarlo a termine è sempre una bella soddisfazione
complimenti  :)
Passerò anche io a questo stile, quando avrò la volontà di portarmi dietro mangiare e bere, per intanto mi godo le comodità dei ristori, la compagnia degli altri corridori!!!

Cmq non dimentico il tuo progettino che avevi in mente... è tostarello, ma chissà...

Offline edel

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Re:[Monte Baldo] Ultratrail dell'Orsa
« Risposta #4 il: 21/05/2015 11:17 »
Grande Alan!!  Una grossa soddisfazione raggiungere certi traguardi, tutti i miei complimenti   :)

Offline climbalone

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Re:[Monte Baldo] Ultratrail dell'Orsa
« Risposta #5 il: 21/05/2015 11:38 »
Bravissimo Alan!!
Grande ammirazione da parte mia, ben immaginando, da ex-runner, cosa significa un percorso del genere!

Offline Gianca

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Re:[Monte Baldo] Ultratrail dell'Orsa
« Risposta #6 il: 21/05/2015 20:31 »
Grande!!
Bravo, ti ammiro per la tenacia.