Autore Topic: [CATENA DI CIMA DODICI] Mandriolo dal versante sud, dall'Osteria al Termine  (Letto 11917 volte)

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Offline danj

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Alba alla partenza a Caltrano

Partiamo dall’osteria “Al Termine”, appunto al confine tra Veneto e Trentino sulla S. P. 349 per il Passo Vezzena. L’obiettivo è raggiungere il Mandriolo, qualche dubbio sulla fattibilità ce lo mette la tanta neve caduta (finalmente!).
Usciamo dall’auto che il termometro segna -7. Da tanto tempo non sentivo così freddo, ma ciò non mi disturba, anzi! Il cielo, come nelle previsioni, si mantiene coperto anche se a tratti le nuvole sembrano mutarsi in lievi velature. Il gelo consiglia di mettersi in cammino velocemente.
C'incamminiamo per la strada bianca (oggi di neve) che risale la val Sparavieri: gli alberi sono colmi di neve e il freddo la fa rimanere intrappolata tra i rami che chinati verso il basso danno agli abeti ancora più slancio verso l'alto.


La coltre nevosa è davvero spessa e fortunatamente diversi scialpinisti sono già passati facendo una bella traccia battuta!
Lasciamo il solco della valle e l'ampia carrareccia per inoltrarci nel bosco. Qui gli scialpinisti si dividono rendendo la traccia meno decisa e più confusa: nonostante le ciaspole, in alcuni punti sprofondiamo fino al ginocchio.



alcuni scialpinisti ci superano veloci

Anche se il cielo si mantiene grigio, l'atmosfera è davvero magica e il silenzio sembra reso ancora più intenso dalla neve.
Usciamo dal bosco per sbucare sui pascoli di Casara di Campo Mandriolo. Qui inizia la visuale sul Portule, che ci accompagnerà per quasi tutta la salita, e sulle cime circostanti.




Spunta il Portule


Verena


Monti vicentini


Baldo e Bondone?


Priaforà e Novegno

Lo stabile rosa si staglia come in un sogno contro il cielo grigio piombo: non solo le giornate soleggiate lasciano a bocca aperta! Qui ci ristoriamo con bel bicchiere di thè bollente e velocemente riprendiamo il cammino.


La stradina di accesso che corre a fianco della casara è resa invisibile dalla neve e liberamente risaliamo nel bosco per poi incrociare la strada che dal Vezzena conduce a Porta Manazzo e ai Larici. L'attraversiamo e risaliamo ancora il rado e ripido bosco.


Scolliniamo allo Spigolo dei Fondi e ci caliamo sui Fondi di Campo Mandriolo e da qui diamo l'attacco alla vetta (!!) affrontando il ripido tratto finale. Anche qui ci sono tante tracce ma manca una bella pista battuta e la risalita richiede uno bello sforzo di quadricipiti!!

Scollinando


Fondi di Campo Mandriolo


Il Portule ci accompagna durante la salita

La cima non è così affollata come temevamo, la gran parte sono ciaspolatori provenienti dai Larici, qualche scialpinista l'abbiamo incontrato in direzione del ritorno.




Dopo il vettovagliamento e le foto di rito, ci apprestiamo ad affrontare la via del ritorno che nelle intenzioni avrebbe dovuto essere quella dell'andata.


Scendendo nuovamente ai Fondi


... e risalendo allo Spigolo dei Fondi



Così ripercorriamo le nostre tracce fino alle Casare di Campo Mandriolo e all'ingresso ma poi le ciacole ci distraggono e ci rendiamo conto di esserci spostati troppo verso est. Fiduciosi, seguiamo comunque una traccia che cala, inizialmente in dolce pendenza, verso la valle alla nostra sinistra (che si rivelerà essere la val d' Anime e poi la val di Remaloch).
Improvvisamente però la traccia svanisce (ma dove cavolo è finita???) e sotto di noi vediamo una vallecola e forse quella che dovrebbe essere una strada. Il bosco però è ripido e la discesa verso valle, senza traccia, scavalcando alberi e rami schiantati e con le ciaspole ai piedi, avviene con qualche difficoltà e non pochi smarronamenti!!!

Tanta neve e traccia poco battuta... abbiamo perso la via dell'andata!

Fortunatamente, dopo poche decine di metri percorsi su neve intonsa sprofondando ben oltre il ginocchio, ci ritroviamo su una ampia strada e nuovamente con una traccia battuta che rende decisamente meno impegnativo il procedere.

La rassicurante carrareccia finale

Percorrendo circa un chilometro giungiamo così sulla strada provinciale qualche centinaio di metri prima del Termine dove avevamo parcheggiato l'auto.
Con questa bella giornata sulla neve si conclude, dal punto di vista escursionistico, il 2017 che nel mio piccolo mi ha regalato tante soddisfazioni!
Buon anno a tutti!!

Offline pianmasan

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Quanta bella neve anche là! A parte il batter traccia in neve profonda, una delle difficoltà "artificiali" del ravanaggio in quei luoghi meravigliosi è la presenza del filo spinato. Ogni scavalcamento è un rischio per le braghe e... non solo per quelle  ;).
Per il dubbio geofotografico penso che dopo Baldo vada scritto Altissimo.
Bravi!

Offline southernman

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Anni fa (15 anzi quasi 16!) col CAI arrivammo alla casera di Campo Mandriolo, mi ricordo la salita, diciamo, per tracce nel bosco. l'Altipiano in inverno è un luogo magico, una volta allontanati dalle ski area della parte occidentale

Offline Oma

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Bravi e bellissimo giro Danj  :) ... quanta bella neve!!! :D

Offline edel

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Un altro dei tuoi bei giri sempre molto interessanti, complimenti Danj! :D  Immagini davvero molto belle ed è sempre un piacere leggere le tue relazioni. Trovarsi sui monti e nei boschi subito dopo una copiosa nevicata è qualcosa di spettacolare, di magico.  Anch'io non ho resistito e venerdì scorso ho raggiunto velocemente il "nostro" caro Altopiano per una semplice passeggiata tra immensi abeti carichi di neve ed era stupendo!       
Avete concluso il  2017 nel migliore dei modi,  vi auguro di ripartire subito alla grande in questo nuovo anno,  e continuare anche a raccontarci le vostre escursioni !! ;)  Ciao! 

Offline danj

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Quanta bella neve anche là! A parte il batter traccia in neve profonda, una delle difficoltà "artificiali" del ravanaggio in quei luoghi meravigliosi è la presenza del filo spinato. Ogni scavalcamento è un rischio per le braghe e... non solo per quelle  ;).
Per il dubbio geofotografico penso che dopo Baldo vada scritto Altissimo.
Bravi!
Grazie Pian per la risposta al quesito geofotografico! Potevo effettivamente utilizzare Peak Finder ma preferisco così!
Per quanto riguarda il filo spinato, questa volta lo scavalcamento è stato agevole poichè non si vedeva neppure, sepolto dalla neve!
Ciao!

Offline danj

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Anni fa (15 anzi quasi 16!) col CAI arrivammo alla casera di Campo Mandriolo, mi ricordo la salita, diciamo, per tracce nel bosco. l'Altipiano in inverno è un luogo magico, una volta allontanati dalle ski area della parte occidentale

Sì South, nel bosco, soprattutto, c'era un'atmosfera incantata! Poi, diciamo che il Mandriolo è abbastanza facilmente accessibile dai Larici, ma vuoi mettere la soddisfazione di arrivare dal Termine!
Ciao!

Offline danj

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Bravi e bellissimo giro Danj  :) ... quanta bella neve!!! :D

Grazie Oma! La neve era proprio bella e tanta!
Ciao e a presto!

Offline danj

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Un altro dei tuoi bei giri sempre molto interessanti, complimenti Danj! :D  Immagini davvero molto belle ed è sempre un piacere leggere le tue relazioni. Trovarsi sui monti e nei boschi subito dopo una copiosa nevicata è qualcosa di spettacolare, di magico.  Anch'io non ho resistito e venerdì scorso ho raggiunto velocemente il "nostro" caro Altopiano per una semplice passeggiata tra immensi abeti carichi di neve ed era stupendo!       
Avete concluso il  2017 nel migliore dei modi,  vi auguro di ripartire subito alla grande in questo nuovo anno,  e continuare anche a raccontarci le vostre escursioni !! ;)  Ciao!
Grazie Edel! Speriamo che la buona sorte ci assista!! Da parte mia... ce la metto tutta!
Trovo che la neve metta sempre gioia (se non devi uscire in auto!!!) e ci faccia tornare un po' bambini!!! Fa sempre venire voglia di uscire a pestolarla!!
Ciao! A presto!