Dal 28 aprile all’8 maggio - 64a edizione del Trento Film Festival
La 64. edizione del Trento Film Festival inizierà con una grande “anteprima” il 26 aprile a Vicenza, ospite del meraviglioso Teatro Olimpico (capolavoro di Andrea Palladio, il teatro al coperto più antico al mondo, Patrimonio mondiale dell’Unesco) che in via eccezionale sarà aperto al pubblico per una cerimonia in omaggio a una delle figure più importanti dell’alpinismo contemporaneo, l’indimenticabile Renato Casarotto, cittadino benemerito di Vicenza, scomparso trent’anni fa durante una spedizione alpinistica.
In quest’occasione il Trento Film Festival e la Città di Vicenza, con il patrocinio del CAI di Vicenza e di tutte le Sezioni vicentine del sodalizio, dedicheranno al grande alpinista lo spettacolo teatrale dal titolo “Due amori, storia di Renato Casarotto”, da una scrittura di Nazareno Marinoni, con Massimo Nicoli; musiche di Francesco Maffeis, regia di Umberto Zanoletti.
Tutti i film in programma
http://trentofestival.it/edizione-2016/programma/film/Il comunicato stampa del Filmfestival 64. edizione del Trento Film Festival
Dal 28 aprile all’8 maggio un ricco programma di proiezioni cinematografiche, di serate evento,
mostre, incontri letterari e attività per i più piccoli animerà la città di Trento
La grande avventura, l’alpinismo, la tutela dell’ambiente e il Cile protagonisti del 64. del Trento Film Festival
Tra gli ospiti Nerì Marcorè, Don Luigi Ciotti, Reinhold Messner, Simone Moro, Tamara Lunger, Luca Mercalli
Programma 2016 particolarmente ricco di appuntamenti di richiamo, sia per i temi trattati, sia per la partecipazione di tanti nomi celebri del mondo dell’alpinismo, del cinema, della cultura e dello spettacolo.
I numeri: 108 film in programma provenienti da 31 nazioni; 10 sezioni, 4 schermi, 8 giorni di proiezioni; 23 film a concorso; oltre 500 opere cinematografiche iscritte; più di 100 appuntamenti tra spettacoli, mostre, incontri letterari e “Parco dei mestieri”; quasi 100 volontari tra ragazzi e ragazze.
“Orientarsi” al festival: creata una nuova e utilissima app per dispositivi mobili per vivere al meglio la rassegna; allestito, in via Calepina 10, un nuovo spazio incontri, denominato il “Social Festival”, con annessa la sala stampa.
È il festival degli anniversari: 30 anni di MontagnaLibri; 60 anni del Servizio “Sicurezza e Soccorso in montagna” della Polizia di Stato di Moena; 70 anni della nascita dei Ragni di Lecco; 60 anni della prima scalata del Monte Sarmineto, in Cile; 100 anni della spedizione dell’Endurance di Shackleton; 400 anni della prima traversata di Capo Horn; 150 anni da quando è stata coniata la parola ecologia. Tutte ricorrenze di cui si parlerà al festival.
Il Cile, rappresentato dall’ambasciatore del Cile in Italia, Fernando Ayala, “ospite d’onore” della serata di apertura con la proiezione del film di Alberto De Agostini Terre Magellaniche (28 aprile, alle 21, Sala della Filarmonica).
Sei grandi serate evento che vedranno tra i protagonisti Luca Mercalli, don Luigi Ciotti, Neri Marcorè, Reinhold Messner, Simone Moro, Tamara Lunger e i Ragni di Lecco Matteo Della Bordella, Luca Schiera, Matteo De Zaiacomo, Fabio Palma.
Festival dedicato anche ai più piccoli con il “Parco dei mestieri”, in collaborazione con Vita Trentina, il Centro Addestramento Alpino della Polizia di Stato, la Croce Bianca di Trento, le Guide alpine, il Museo degli usi e costumi di San Michele all’Adige, il Muse, il Parco Naturale Adamello Brenta e il Wwf Trentino Alto Adige.
Tra i tradizionali appuntamenti del festival il Premio ITAS Montagnav(v)entura (3 maggio, alle 16 Casa ITAS, quartiere Le Albere) e il Premio SAT (6 maggio, alle 18 Casa della SAT).
Trento – Oggi, alla presenza di numerose autorità e dei rappresentanti dei soci del Trento Film Festival (il Comune di Trento, il CAI - soci fondatori - il Comune di Bolzano e la Camera di Commercio di Trento) è stato presentato ufficialmente il programma della 64. edizione del Trento Film Festival che si svolgerà dal 28 aprile all’8 maggio.
«Anche quest'anno – ha detto il sindaco del Comune di Trento, Alessandro Andreatta - il Trento Film Festival ha saputo stupirci con un programma ricchissimo, capace di coniugare l'intrattenimento con l'approfondimento, lo spettacolo e l'avventura. Il traguardo dei 64 anni ha portato una seconda giovinezza alla rassegna, che si conferma l'appuntamento culturale più legato alla storia, alle persone della nostra città: quello che per primo ha dato a Trento una ribalta nazionale e internazionale, quello che ha aperto poi la strada a tutti gli altri grandi eventi. Prodotto autentico del nostro territorio, la Trento Film Festival però sa guardare lontano, questa volta fino in Cile, e ci arricchisce a ogni edizione di sensibilità, esperienze, nuove curiosità».
«Gli oltre 500 film provenienti da tutto il mondo che quest’anno si sono iscritti al Trento Film Festival – ha evidenziato Roberto De Martin – testimoniano il ruolo che mantiene e rafforza la rassegna a livello internazionale, considerata per autori e produttori un trampolino di lancio come poche altre manifestazioni in Italia e all’estero. Questo ruolo rappresenta per noi e crediamo per il Trentino Alto Adige, motivo di orgoglio, ma allo stesso tempo di sprone per offrire a tutti gli appassionati di montagna, esplorazione e avventura un programma di proiezioni cinematografiche e di eventi sempre nuovo e all’altezza delle aspettative, capace di raccontare e interpretare il profondo rapporto che lega l’uomo alle alte quote. Un rapporto ancestrale che fa parte del nostro essere, in quanto parte della natura e delle sue leggi. In questo senso la 64. edizione del Trento Film Festival ha posto molta attenzione al rapporto dell’uomo con la montagna e più in generale con l’ambiente naturale, con diversi eventi che invitano a riscoprire le sensazioni che si provano a contatto con la natura e a riflettere sugli impegni che ognuno di noi può assumere nella vita di tutti i giorni per la salvaguardia del pianeta. I profondi cambiamenti climatici stanno trasformando il nostro modo di vivere, il nostro approccio alla montagna, all’avventura, con un paesaggio innevato ed estivo che muta e che a volte disorienta, imponendoci un momento di riflessione, per capire cosa sta accadendo e immaginare il futuro che appartiene ai giovani e per i quali abbiamo il dovere d’impegnarci.
Per questo motivo il festival quest’anno dedica una particolare attenzione ai giovani, a cominciare dai più piccoli, con il “Parco dei mestieri”, per arrivare ai più grandi, con le proiezioni cinematografiche e con le serate di alpinismo, come quella con i forti esponenti delle nuove generazioni dei mitici Ragni di Lecco. Ragni che proprio quest’anno celebrano i settant’anni di fondazione e che hanno deciso di festeggiare questa importante ricorrenza al Trento Film Festival».
«Bolzano - ha evidenziato il Vice Commissario vicario del Comune di Bolzano, Francesca De Carlini - è da sempre punto d'incontro tra persone e culture diverse, tra città e montagna, tra le varie forme d'arte e il cinema. Anche in questa circostanza, il Trento Film Festival invita a guardare oltre l'orizzonte fisico e culturale. Un Festival che di anno in anno si rinnova nel rispetto del suo passato, della sua storia, della sua tradizione e in assoluto, di tutti quei valori che sono insiti in coloro che considerano e rispettano la montagna in quanto bene prezioso da tutelare e valorizzare. E’ anche grazie al Trento Film Festival che, soprattutto i più giovani, possono compiere un percorso di avvicinamento a quella che si è soliti definire “cultura della montagna”. Per la Città di Bolzano, Porta delle Dolomiti, la collaborazione in qualità di socio del Film Festival, ovvero di una manifestazione di rilevanza e prestigio internazionale, rappresenta motivo di vanto e orgoglio. L’impegno del capoluogo altoatesino in questa prestigiosa istituzione offre lo spunto per ribadire la sua vocazione montana, così come la vicina Trento, nel cuore delle Alpi. Luoghi fisici e geografici in cui la montagna, non solo propone occasioni di riflessione e approfondimento, ma opportunità di convivenza e condivisione tra persone e genti diverse».
«Sono davvero tante e svariate le proposte del programma di quest’anno – ha spiegato il direttore del Trento Film Festival, Luana Bisesti – ma ognuna di esse è legata al medesimo filo conduttore: il rapporto dell’uomo con la natura e la montagna. L’avvincente programma di film, fiction, documentari, restauri, presentazioni di libri, incontri con autori e registi, mostre, convegni, eventi, spettacoli, Cile, grandi imprese dell’alpinismo e dell’avventura, vuole essere un vero e proprio viaggio per capire, riflettere e immaginare il nostro futuro sul pianeta, alimentando sempre nuovi temi, cercando di destare emozioni, seminando curiosità, stimolando racconti.
Una visione, questa, rappresentata dall’immagine ufficiale della 64. edizione del festival, realizzata da Michele Tranquillini, che esce dall’iconografia classica della montagna statica e triangolare, portandoci in un mondo, vibrante e svolazzante, fatto di storie. Storie che Tranquillini ha rappresentato come bandierine realizzate artigianalmente attraverso un paziente lavoro di costruzione e montaggio, utilizzando materiali di riciclo tratti dalla vita di tutti i giorni e dipinte con la tecnica a china. Queste bandierine al vento ricordano sicuramente quelle di preghiera tibetane, di stoffa colorata appese sugli alti picchi dell'Himalaya, tuttavia il loro significato è ben diverso e il loro intento è di omaggiare i racconti del festival attraverso il suo programma cinematografico e di appuntamenti».
I numeri e la nuova app del festival
I film in programma quest’anno sono 108, provenienti da 31 nazioni, divisi in 10 sezioni; 8 i giorni di proiezioni su 4 schermi (tra Supercinema Vittoria e Multisala Modena); 23 i film a concorso; oltre 500 le opere cinematografiche iscritte alla rassegna (numero che ha superato il record dello scorso anno); più di 100 gli appuntamenti tra spettacoli, mostre, incontri letterari e “Parco dei mestieri”; quasi i 100 volontari tra ragazzi e ragazze (provenienti anche da fuori regione) tra cui una “redazione” di quindici studenti del “Liceo Giovanni Prati” di Trento che seguiranno la rassegna animando un blog ospitato sul sito del festival e una “squadra” di giovani fotoreporter, coordinati dal fotografo Piero Cavagna.
Per il pubblico è stata creata un’utilissima “app” per dispositivi mobili, scaricabile a breve dal sito del festival all’indirizzo
www.trentofestival.it/app, che permette di “personalizzare” il programma della rassegna in base ai propri interessi, per orientarsi, come una vera e propria bussola, tra le varie proposte in calendario. Inoltre, sempre in tema di novità, è stato predisposto un nuovo spazio incontri del festival nei locali del “Social Store” di Via Calepina 10. Questo spazio, chiamato “Social Festival” oltre agli incontri con il pubblico, ospiterà la Sala stampa, la sala video per i giornalisti e lo spazio vendita dei gadget del festival.
La nuova applicazione per dispositivi mobili, denominata “Trento Film Festival App”, ricca di funzionalità e sorprese per vivere al meglio l’evento e seguire in modo pratico gli appuntamenti in programma, permette, in generale, di consultare in modo intuitivo la programmazione dei film, gli eventi, gli appuntamenti e le mostre, con la possibilità di creare il proprio programma personale; sfogliare il calendario delle proiezioni e degli appuntamenti e scoprire giorno per giorno cosa riserva il festival; orientarsi con la mappa interattiva dei luoghi del Trento Film Festival per sapere sempre come arrivare a destinazione; scoprire le novità̀ e le promozioni degli sponsor e dei partner della rassegna grazie alla segnalazione automatica dell’applicazione quando si passa vicino a uno punto “smart”; creare un calendario personale, indicando gli appuntamenti ai quali si vuole partecipare. L’applicazione suggerisce anche nuovi eventi e film in base ai propri gusti e preferenze; collegando la propria tessera del cinema sarà possibile accedere ai biglietti acquistati, così al momento dell’entrata in sala l’applicazione visualizzerà automaticamente il biglietto da esibire; votare il film in concorso preferito; accumulare punti, raggiungere traguardi e vincere premi.
Durante il festival al “Social Festival”, alle 12, si svolgeranno degli incontri quotidiani dal titolo “Cosa vedo oggi?”, durante i quali il responsabile del programma cinematografico, Sergio Fant, incontrerà i registi ospiti del festival, guidando il pubblico alla scoperta delle proiezioni. Un primo incontro di presentazione del programma si svolgerà il 26 aprile, alle 18.30, in occasione dell’inaugurazione del “Social Festival”.
«Nel corso dell'inaugurazione dello spazio “Social Festival” – ha spiegato Sergio Fant - guideremo il pubblico alla scoperta della selezione ufficiale della 64. edizione del festival: 108 film, 10 sezioni, 4 schermi, 8 giorni di proiezioni... un programma ricchissimo e avvincente. Dal racconto di come funziona la programmazione del festival, si passerà ai consigli per orientarsi tra generi e temi, concorso e sezioni speciali, anteprime nazionali e produzioni locali, individuando i film imperdibili e le sorprese da scoprire, per costruire il proprio festival ideale».
Un festival di anniversari
La 64. edizione del Trento Film Festival coincide con diversi anniversari, ai quali la rassegna dedicherà particolare attenzione. Per i 30 anni di MontagnaLibri, la kermesse letteraria, diventata uno degli appuntamenti più attesi e seguiti del Trento Film Festival, ospiterà numerosi autori, giornalisti, editori, per presentare le opere di maggiore successo, alcune delle quali in anteprima. Tra gli ospiti della rassegna parteciperanno Wu Ming 2, Martin Pollak, David Bellatalla, Giorgio Daidola, Andrea Bianchi, John Porter, Stefano Ardito, Franco Brevini, Matteo Righetto, Anna Sustersic, Filippo Zibordi, Gianpaolo Margonari, Heinz Steinkoetter, Francesco Cappellari, Giuliano Dal Mas, Dante Colli, Diego Leoni, Quinto Antonelli, Anna Iuso Renzo Maria Grosselli.
Per i 60 anni del Servizio “Sicurezza e Soccorso in montagna” del Centro Addestramento Alpino della Polizia di Stato di Moena, si svolgerà, il 4 maggio alle 11, a Palazzo Geremia, una conferenza stampa (su invito) durante la quale, oltre alla presentazione nazionale de i dati consuntivi del Servizio per la stagione invernale 2015/2016, sarà proiettato un filmato sul 60° anniversario del Servizio.
I 70 anni della nascita dei Ragni di Lecco e i 100 anni della spedizione dell’Endurance di Shackleton saranno al centro, come descritto più sotto, di due straordinarie e avvincenti serate evento; così come i 60 anni della prima scalata del Monte Sarmineto, in Cile, i 400 anni della prima traversata di Capo Horn e i 150 anni da quando è stata coniata la parola ecologia saranno tra i temi dell’altrettanto affascinante serata evento con Neri Marcorè.
Cile: Paese “ospite”
«In collaborazione con l’Ambasciata del Cile in Italia – ha spiegato Luana Bisesti - saranno dedicati al Cile, “Paese ospite” della rassegna, numerosi eventi, tra i quali, nell’ambito della sezione “Destinazione...”, un itinerario cinematografico con opere in gran parte inedite in Italia, soprattutto documentarie. In collaborazione con il Museo Nazionale della Montagna Cai-Torino e il Muse, si svolgeranno altresì mostre, incontri letterari, spettacoli come quelli del 3 maggio, all’Auditorium Santa Chiara, con Neri Marcorè e lo spettacolo teatrale dell’8 maggio, alle 21, al Teatro Cuminetti dal titolo “La narratrice di film”, con la celebre attrice cilena Patricia Rivadeneira ».
«Con la sezione “Destinazione...” – ha aggiunto Sergio Fant, responsabile del programma cinematografico della rassegna - si andrà alla scoperta del Cile attraverso opere in gran parte inedite in Italia, sopratutto documentarie, che raccontano il Paese in primo luogo attraverso il suo territorio, secondo la tradizione e lo specifico del Trento Film Festival. Al festival l'appuntamento con le proiezioni di “Destinazione… Cile” sarà quotidiano, secondo un format che il pubblico ha dimostrato di apprezzare. Sono quindi attualmente otto, come i giorni di programmazione cinematografica del festival, le proiezioni previste in cui saranno presentati insieme documentari e cortometraggi recenti, più una con un lungometraggio di fiction».
Le serate evento
Il calendario fitto e variegato delle serate evento avrà come filo conduttore il Cile, la grande avventura, l’alpinismo, il rapporto uomo-ambiente.
Reinhold Messner aprirà lo straordinario programma delle serate evento con “South! The last trip” (regia di Sandro Filippini) il racconto della più grande avventura di ogni tempo: la spedizione dell'Endurance in Antartide di Ernest Shackleton (29 aprile, alle 21, Auditorium Santa Chiara).
Luca Mercalli e don Luigi Ciotti parleranno di “Crisi ambientale e crisi etica: due facce dello stesso problema” (30 aprile, alle 21, Auditorium Santa Chiara).
Neri Marcorè ci condurrà “Ai confini del mondo”, nelle terre della Patagonia e della Terra del Fuoco, insieme a Michele Lanzinger, Ferdinando Boero e Christian Casarotto: uno spettacolo avvincente durante il quale si parlerà di Charles Darwin, Padre Alberto De Agostini, ecologia e alpinismo, della storica scalata al Monte Sarmiento, con le coinvolgenti coreografie di Seydi Rodriguez Gutierrez che ballerà con il corpo di ballo della Scuola di danza “Ritmomisto” e l’esibizione del Gruppo folk cileno Hueñihüen (3 maggio, alle 21, Auditorium Santa Chiara).
Marco Albino Ferrari ci farà rivivere la straordinaria avventura di Bill Tilman sulle Dolomiti” (4 maggio, alle 21 Sala della Filarmonica).
Due grandi serate alpinistiche: “Nanga Parbat 2016”, con Simone Moro e Tamara Lunger (5 maggio, alle 21, Auditorium S. Chiara); “Ieri, oggi e… Ragni”, con i Ragni di Lecco Matteo Della Bordella, Luca Schiera, Matteo De Zaiacomo, Fabio Palma, a cura di Sandro Filippini (6 maggio, alle 21, Teatro Sociale).
Nell’ambito del programma “Destinazione… Cile”, l’8 maggio, alle 21, al Teatro Cuminetti, andrà in scena lo spettacolo teatrale dal titolo “La narratrice di film”, con Patricia Rivadeneira, per la regia di Donatello Salamina. Lo spettacolo, organizzato in collaborazione con l’Ambasciata del Cile in Italia è un adattamento teatrale del romanzo “La bambina che raccontava i film” di Hermàn Rivera Letelier. Patricia Rivadeneira è una delle più celebri attrici cilene. Vive e lavora tra Italia e Cile ed considerata musa dell'avanguardia artistica in Cile. Lavora nel cinema, teatro e televisione dal 1986. Ha fatto parte della cosiddetta Resistencia cultural che negli anni ottanta si oppose alla censura del regime militare di Augusto Pinochet, aprendo nuovi spazi di libertà, denunciando la repressione culturale e dando il via all'esplosione dell'avanguardia artistica degli anni ottanta e '90, in un contesto emarginato ed isolato dai mezzi di comunicazione ma con una grande partecipazione del pubblico.
Il Parco dei mestieri
Quest’anno il festival ha dedicato una particolare attenzione ai più piccoli e agli alunni delle scuole elementari e medie della provincia, organizzando, nel bellissimo giardino dell’Arcivescovado, un vero e proprio programma di appuntamenti e attività, in collaborazione con una Vita Trentina, Radio Trentino in Blu, Centro addestramento alpino della Polizia di Stato di Moena, Croce Bianca di Trento, Guide alpine del Trentino, Museo degli usi e costumi di San Michele all’Adige, Muse, Parco naturale Adamello Brenta e Wwf Trentino Alto Adige. Hanno collaborato anche l'Istituto “Tambosi”, l'Istituto Pavoniano “Artigianelli” per le Arti Grafiche e l'Azienda Forestale di Trento e Sopramonte.
Il Parco è stato trasformato per l’occasione in una vera e propria cittadella della montagna, con gazebi e casette di legno, dove i vari partner dell’iniziativa descriveranno agli alunni delle scuole elementari e medie del Trentino, nel corso di percorsi guidati, le loro rispettive attività svolte in montagna, con dimostrazioni, laboratori e giochi. Sono state programmate le visite di circa 1.200 studenti, con più di 60 classi tra elementari e medie provenienti da tutta la provincia.
Come di tradizione, il Trento Film Festival propone un percorso di avvicinamento al cinema dedicato agli studenti delle classi elementari e medie della Provincia di Trento, che anche quest'anno si sono prenotati numerosi, creando due programmi: uno per ragazzi di età 6-9 anni e l'altro per quelli di età 9-12 anni. Per i film in lingua originale sarà presente anche una lettrice in sala. Il Parco, oltre che per le scuole, sarà aperto al pubblico per tutta la durata del festival, proponendo una serie di appuntamenti, attività, laboratori adatti ai bambini e alle famiglie, come, per esempio, la realizzazione di un mini orto, imparare a suonare e costruire i fischietti, produrre il formaggio di malga, a capire se e quali fiori sono commestibili, a conoscere le condizioni meteo, costruire i muretti a secco. Il programma prevede anche un incontro con l’autore del manifesto del 64. Trento Film Festival, Michele Tranquillini che insegnerà ai bambini come costruire le bandierine del festival.
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