GIM - Girovagando in Montagna in Trentino

escursione del 29-12-09

Cima Serodoli rimane una delle più belle ascensioni della zona e anche di quelle che abbia mai fatto, anche per una questione di affezione alle montagne che bazzicavo d'estate sin da piccolo.
Con Ferri e company si parcheggia nel posteggio della Zangola, poco sopra Madonna di Campiglio, già da qui si può ammirare la maestosità della cima che sembra irraggiungibile...
Per arrivare al rifugio Nambino si può seguire il sentiero estivo (consigliato), ma noi abbiamo preso il sentiero invernale (ben segnalato) adibito apposta per i turisti che salgono al rifugio, che ahimè era oltremodo ghiacciato e spesso con gli sci toccava affrontare delle vere e proprie scalinate scavate nella neve ghiacciata con esiti esilaranti...
Arrivati al rifugio si piega a sx e poi tenendo sulla sx una valletta in cui scorre il torrente che alimenta il lago Nambino, si inizia a salire ripidamente nel bosco, probabilmente il punto più noioso.
Dopo una salita piuttosto ripida, quando la pendenza inizia a scemare, anche il bosco si dirada per lasciare spazio a un serie di colline ondulate che vanno rimontate tenendo sulla sx la valle che delimita l'emissario del lago Serodoli e il Lago Nero (che spesso si intravede solamente), sempre evitando di scendere nella valletta del Lago Nero seguendo la dorsale con ampio giro sinistrorso e poi in discesa si giunge al Lago Serodoli. Fino a qui l'itinerario è relativamente sicuro e la conformazione del terreno con la scelta di una buona traccia permette di rendere ancora minori i rischi.
Dal lago si deve montare sulla dorsale del monte e questo è il tratto più ripido e a rischio, un breve traverso e un breve canalino (quando l'ho effettuata c'era un po' di neve riportata e ventata, ociò!) portano sulla larga dorsale che comprende anche una piacevole quanto minuscola valletta che porta fin sotto alla pala finale sui 30°. Calzati i rampant (ma c'èè anche chi è salito senza) senza difficoltà si arriva in vetta con panorama immenso e immensa soddisfazione.
Non essendo uno sciatore provetto e data la quantità di rocce affioranti il primo tratto di discesa lo affronto a piedi, ( un occhio acccorto a scendere il canalino) poi neve stupenda lungo gli aperti e facili pendii sottostanti, fino al rifugio Nambino, dove furbamente decidiamo di scendere per il sentiero estivo.

http://girovagandoinmontagna.com/forums/index.php?topic=2583.0;highlight=serodoli

foto

Bellissime foto!proprio una bella cima questa!  faceva più impressione comunque nelle foto dell'anno scorso con tutta quella neve...beh certo che la pala finale è tosta in ogni caso!  ...chissà adesso sarà tutta una lastra... 

Dal lago si deve montare sulla dorsale del monte e questo è il tratto più ripido e a rischio, un breve traverso e un breve canalino (quando l'ho effettuata c'era un po' di neve riportata e ventata, ociò!) portano sulla larga dorsale che comprende anche una piacevole quanto minuscola valletta che porta fin sotto alla pala finale sui 30°.

bel giro e belle foto, bravi. Non ho ben capito il percorso dal baito per guadagnare la dorsale, riusciresti a tracciarla sulla foto?

Ma questa è l'unica traccia?più a destra non c'è niente?idem dalla traccia estiva?
 

brrr... dalla foto sembrerebbe più tranqillo il tracciato blu (più a ridosso della dorsale), dalle cornici che si vedono sembrerebbe che il canalino col tracciato rosso abbia un bell'accumulo... o no?
Che rischio c'era quel giorno?

comunque per montar su per il tracciato blu si doveva fare un tratto molto ripido (la foto non rende) su un pendio ugualmente aperto che non era battuto, quindi considerate le condizioni della neve (ce n'era molta di meno dell'anno scorso sulla dorsale e quindi quest'anno risulta molto più in piedi, così come ce n'era un enormità a riempire il canalino rendendolo uno scivolo fino al lago che non faceva nemmeno immaginare di salire per di li) e il fatto che erano già saliti e scesi dal canalino 2 sciatori abbiamo scelto alla grande di salir per di li...s
sì nel canalino c'era un bel accumulo di neve riportata e ventata, ma non compattissima, si sfaldava al passaggio e lo strato sotto sembrava ben compatto e assestato, al lago (una conca) la sonda ha trovato gli strati sottostanti abbastanza compatti e solidali per 1,40m di neve.
Non mi pare ci fossero cornici, magari qualche piccolo sastrugio, forse la foto inganna, per il pericolo valanghe non ricordo o forse non ho guardato, in fondo eravamo pronti a fermarci senza velleità al lago, le guide di Madonna di Campiglio avevano detto però che si poteva fare in relativa tranquillità...
sopra i 2300 sarà stato 3, 2 sotto, ma come sempre, più del valore numerico del bollettino è importante sapere interpretare cosa c'è scritto e metterlo in relazione con l'itinerario che ci si propone di fare.

ok grazie dello spiego. Una curiosità: quel pseudo baito lo hanno messo a posto o è ancora nelle condizioni penose di qualche anno fa? 

A fine estate faceva schifo! 

ok grazie dello spiego. Una curiosità: quel pseudo baito lo hanno messo a posto o è ancora nelle condizioni penose di qualche anno fa?  

non lo so, non c'ho nemmeno guardato dentro, purtroppo credo non abbiano fatto nulla, comunque una sedia c'era.