27 agosto,giornata cristallina con leggera brezza da nord.Siamo al Tonale con il Torrione d'Albiolo come meta.
In auto per una svista ci troviamo a risalire a tratti la pista da sci dei Contrabbandieri,ignari del divieto presente all'imbocco ufficiale della sterrata.
La Forester ci porta senza problemi su fangose erte fino a ritrovare il tracciato stradale e così ci troviamo alla Malga Valbiolo:in effetti ci guardano strano e la nostra è l'unica vettura al parcheggio.
Partiamo di buon passo diretti al Passo dei Contrabbandieri;alle nostre spalle è ben visibile l'agonizzante residuo glaciale protetto dai teli.
Arriviamo al passo,con ampia vista verso le Case di Viso,il rifugio Bozzi,il Montozzo,Ercavallo e le tante cime già salite negli anni.
Poco oltre una tabella avvisa che il sentiero attrezzato è chiuso per manutenzione!
In effetti ci sono infissi nuovi,ma manca il cordino ed il terreno è piuttosto dissestato oltre che molto viscido per umidità e fango:indietro non si torna per cui ci spostiamo sul versante sud per un lungo traverso sui prati ripidi.
Uno sguardo verso l'Adamello
e verso ovest
La deviazione ci offre il primo incontro con i camosci,piuttosto tranquilli e ne approfittiamo per le foto.
Una grattatina
e poi è l'ora della pappa!
Gli ampi e soleggiati pendii verso il Tonale
Siamo di nuovo sul tracciato segnato ed attrezzato.
Il percorso è facile,ma caschetto e assicurazione sono sicuramente raccomandabili perchè la roccia è ben marcia ed i tanti camosci in giro sono un pericolo per la caduta di sassi lungo tutto il percorso.
Questo tratto in ombra e l'aria da nord consigliano di indossare qualcosa in più della semplice maglietta!
Raggiungiamo la forcelletta che apre lo sguardo verso la Valle di Montozzo;enormi matasse di reticolato spiccano sui giaroni
Da qui ,con qualche facile passo su roccette,tocchiamo una cimetta segnata da una piccola croce di legno.
I Laghi di Albiolo brillano come gemme sotto di noi
Proseguiamo su facile cresta
in direzione del torrione di Albiolo;un ultimo canalino, banalizzato da corda fissa , ci porta al ricovero di vetta della GG,devastato dai colpi di cannone.
Lontano si mostra il Careser
Qua sostiamo al sole per la pausa pranzo e pianifichiamo il rientro mentre lo sguardo è attratto dalle rovine della Città Morta
Riprendiamo il cammino dopo una visita ad un ricovero dove le cuccette e parte del rivestimento in legno sono ancora ben visibili e testimoniano le terribili sofferenze di quanti hanno combattuto quassù...
Percorriamo la cresta verso il M.Tonale Orientale,sotto lo sguardo tranquillo dei padroni di queste crode.
Sono così rilassati da presidiare il percorso,senza alcuna intenzione di cedere il passo!
Comunque non disturberemo il riposo del camoscio:proprio in questo tratto di cresta mio figlio vede un passaggio in roccia ,relativamente esposto, che consente di scendere ad ovest su ampi pendii che ci riporteranno alla malga Valbiolo.
Da scendere con molta attenzione,ma fattibile con un minimo di tecnica e così ancora una volta condiremo con un pò di "ravanaggio" una gita già bella!
Qui la traccia del rientro dalla cresta col passaggio scovato da Lore
Dopo una veloce discesa su giaroni,proseguiamo su ampi pendii erbosi e ,con qualche altra deviazione fuori traccia,chiudiamo l'anello al parcheggio della malga.
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Qui,dopo una fresca radler,circondati da alpinisti da seggiovia e bikers del downhill,riprendiamo la macchina per percorrere la strada sterrata "saltata" in salita.
In effetti in fondo c'è un ambiguo divieto che sembra più un incentivo ad utilizzare gli impianti che altro....
Sulle relazioni la malga Valbiolo è raggiungibile in auto pur con i limiti di una strada decisamente mal messa.
In questa immagine il nostro percorso .
La gita è sicuramente remunerativa per l'ampiezza dei panorami in una delle zone più spettacolari del trentino occidentale,per l'incontro ravvicinato con gli animali,camosci,marmotte,aquile, per le splendide fioriture e per gli onnipresenti segni del conflitto,monito severo e oggi forse particolarmente significativo.
Un grazie a Rolando (Charly),Nicola e a mio figlio Lorenzo,compagni di tante scarpinate e sciate sempre all'insegna dell'amicizia e della bella compagnia.