L'idilliaco Lago di Campo
Da molto tempo desideravo esplorare la parte sudoccidentale della
Val di Fumo, così mi sciroppo due ore d’auto per risalire la splendida Val Daone. Alla diga evito il taglieggiamento del Parco che pretende 4 euri per parcheggiare, quando scopro che il bar alla Diga si contenta di una cosumazione (anche un caffé).
Carè Alto col Lago di Bissina
Dalla diga prendo la stradella che porta al parcheggio (un’enorme spianata più a monte, con servizi igienici) quindi con
sentiero 242 in costa con modeste salite raggiungo lo spettacolare
Lago di Campo 1944 (meno di un’ora dal parcheggio). Un posto davvero paradisiaco, purtroppo devo proseguire, sarebbe un posto fantastico per pernottare in tenda o anche per un picinic
. Sulla riva nord ci sono i ruderi della malga, oltrepassata la quale il sentiero si impenna per raggiungere il
Passo di Campo 2396. Meravigliose le viste che si aprono man mano che si sale di quota.
Salendo verso il Lago di Campo, vista sul Lago Bissina
Giglio martagone
Il meraviglioso Lago di Campo
Al passo il cielo è invaso da nuvolaglie, speriamo bene: intravedo appena, tra i nebbioni, i nevai sotto il
Monte Re di Castello 2889. Dal passo prendo quindi l’
Alta via dell’Adamello n. 1 che con un lungo traversone verso nord e alcuni tratti leggermente esposti, si porta sotto il Lago D’avolo, che si raggiunge risalendo un’erta spalla rocciosa percorsa da torrentelli d’acqua (docce), attrezzata con staffe, catene e cordini. Niente di che ma bisogna prestare un po’ d’attenzione. Il Lago d’Avolo 2395 è in una conca pietrosa, ancora invaso da neve e ghiaccio.
Alta via dell'Adamello n 1, sullo sfondo le Cime di Copidello
Salendo al Lago d'Avolo
Lago d'Avolo
Baraccamenti italiani
Qui faccio una sosta pranzo su uno spiazzo d’erba mentre le nuvolaglie avanzano minacciose. Riprendo il cammino fino alla
forcella d’Avolo 2580, dove esploro i
baraccamenti italiani della Grande Guerra: mi arrampico ulteriormente per i vari camminamenti militari fino a quota 2600, sarei tentato di procedere fino alla cima ma è un cumulo di macigni poco invitante e inoltre il tempo sembra peggiorare.
Baraccamenti a Passo d'Avolo
Verso cima d'Avolo
Torno al passo e riprendo l’Alta via dell’Adamello che procede verso nord, accompagnato da frequenti fischi di marmotte, che riesco a fotografare dopo un breve appostamento sotto ad una gaia pioggerella
. A
Passo Ignaga 2525, dove ci sono notevoli resti di trinceramenti italiani, sono avvolto definitivamente dai nebbioni.
Marmotte in allerta
Margheritone tra le trincee
Passo Ignaga avvolto dalle nebbie
Trinceramenti italiani a Passo Ignaga
Spero solo che si possa in qualche modo rientrare per scendere verso
Malga Ervina, anche ravanando, altrimenti sono fottuto! Su alcune carte non c’è niente, su una Lagiralpina c’è invece un traccia: aveva ragione Lagiralpina
Addirittura ci sono i segni bianco/rossi e molto ometti, quindi segnato benissimo, troppa grazia. Calo quindi di quota avvistando, sotto una leggerissima pioggia non fastidiosa, Lago di Mare 2232 e quindi il Laghetto di Monte Ignaga 2286, com quest'ultimo sono 4 i laghi visti, 5 se contiamo quello di Bissina. Posti davvero incantati.
Laghetto di Monte Ignaga
Malga Ervina
Eriofori
Discesa verso Bissina
Lago di Bissina
Raggiunta senza problemi
Malga Ervina 2055, con un traversone mi ricongiungo col
sentiero 242 dell’andata, quindi fino alla macchina, una volta tanto ad un’ora decente e non da sola nel parcheggio deserto
Escursione bellissima e tuttosommato di tutto riposo: sviluppo km 16, dislivello circa 850 m.
Il percorso