GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino occidentale => Escursioni estive in Trentino => Adamello - Presanella => Topic aperto da: AGH - 17/06/2012 23:50
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Monte Bruffione visto dal Monte Boia 2583
Monte Bruffione 2665, sabato 16 giugno 2012
La salita al Monte Bruffione, accuratamente pianificata e ispirata da una precedente gita di Selig, è sconvolta da un orrendo imprevisto: dopo quasi due ore d’auto, arrivato a Condino un cartello avvisa che la strada per Malga Aperta è chiusa! (fino al 31 luglio). Con tanto di ordinanza del sindaco. Bestemmie. Il bello è che la sera prima avevo avuto un presentimento, ma visitata una pagina dell’Apt non c’era nessun avvertimento. Improvviso allora un piano B consultando febbrilmente le cartine (la Trekkart 81 e la pessima Kompass 103). Che fare? Potrei provare a partire da Brione ma è un massacro di chilometri improponibile. Riesco comunque a salire a lungo per una forestale, imbroccando tutti i bivi senza indicazioni, fino a una magnifica radura con ampi pascoli: Malga Serollo m 1715! Sono 200 metri di dislivello “guadagnati” rispetto a Malga Aperta, anche se devo partire parecchio più indietro.
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Malga Serollo m 1715
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Il Monte Bruffione (al centro e innevato), mostruosamente lontano, visto dai pressi di Malga Serollo
Mi incammino con la preoccupazione di trovare la multa al ritorno, ma a questo punto me ne impipo. Prendo il sentiero 258 che sale gradualmente fino ad una baita dei cacciatori ristrutturata, quindi scollinando un piccolo passo diventa un lungo ma facile traversone fino al Passo Brealone 2109. I panorami sono grandiosi: le montagne intorno sono punteggiate di pascoli verdissimi e malghe.
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Malga Serodine
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Passo Brealone
Poco dopo passo Brealone ecco i magnifici Laghetti di Bruffione 1888. Mi piacerebbe vederli da vicino, forse al ritorno, non so bene ancora che giro farò.
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Laghetti di Bruffione
Dopo il passo vedo finalmente la cima di questo benedetto Bruffione: sembra spaventosamente lontana. Poco più a ovest troneggia l’imponente Cornone di Blumone 2843.
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In lontananza spunta il Monte Bruffione, davanti le creste da Monte Boia a Monte Doie
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Cornone di Blumone
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Valle di Bruffione
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Passo Bruffione
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Distese di anemoni nei pressi di Passo Bruffione
Al Passo di Bruffione 2145 (piccolo bivacco aperto) mi rendo conto di non aver guardato bene le carte: bisogna perdere quasi 300 metri di dislivello per scendere verso Malga Bondolo! Orrore. Non so che fare: osservando le cime circostanti mi viene l’idea pazza: se invece di scendere salissi per le creste? Non ci sono sentieri né tracce ma a occhio non sembrano proibitive, c’è qualche saliscendi ma quello che preoccupa piuttosto è la traversata finale in cresta dal Monte Boia al Bruffione: la cresta sembra piuttosto tormentata. Decido di provare, speriamo bene. Attacco la micidiale rampa erbosa a sud di Cima Bondolo 2384 (che poi scoprirò mi sarei potuto evitare) quindi per aerea cresta mi dirigo scendendo verso Passo di Bondolo 2303.
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Il passo Bruffione visto da Cima Doie
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Malga Bondolo vista da Cima Doie
Ecco il primo inghippo: per risalire dall’altra parte c’è una paretina rocciosa ripida, molti appigli ma anche molta roccia friabile ad occhio. Meglio di no: scendo di quota per cercare un altro passaggio. Aggiro un costone riprendo a salire per una valletta andando a riguadagnare la cresta. Ora inizia la lunga traversata verso Monte Boia 2583 (le carte Kompass e Trekkart divergono sui nomi delle cime e sulle quote, va a sapere qual è la toponomastica). La cresta è abbastanza rognosa perché è in buona parte un ammasso caotico di macigni, e bisogna fare dei bei giri viziosi sfruttando i costoloni erbosi ed evitando le infami pietraie ma soprattutto i brutti precipizi sul lato nord. Mi consolano gli strepitosi e selvaggi panorami.
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La cresta verso il Monte Boia e e Bruffione
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Creste e precipizi...
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Salendo al Monte Boia
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Col del Boia visto da nord
In cima al Monte Boia vedo meglio il Bruffione e la cresta da fare, che sembra brutta... ci sono precipizi sul lato est, macigni sulla cresta che pare molto accidentata. E infatti comincia il su e giù, poi una lunga serie di stop improvvisi perché la cresta si interrompe a precipizio e devo tornare indietro per aggirare, con dei traversi non difficili ma abbastanza delicati, i numerosi salti di roccia che impediscono il proseguimento in cresta. La marcia diventa lentissima, procedo con la massima attenzione. Il versante SSO del Bruffione è totalmente innevato, e anche la parte alta del versante est. Ed ecco la fregatura finale: prima di raggiungere il sospirato Passo del Boia c’è l’ennesimo salto di roccia: impossibile proseguire. Per fortuna poco prima c’è un canalino abbordabile per calarsi sul versante ovest della cresta. Purtroppo nelle condizioni peggiori: ammasso di macigni coperti di neve alta. In certi punti tiene, in altri si va giù un metro sperando di non fracassarsi le caviglie.
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La cresta verso il Passo Boia, sullo sfondo il Bruffione
Con molta attenzione e saggiando scrupolosamente gli appoggi coi bastoni, riesco a scendere pian piano, aggirare la cresta e guadagnare il passo del Boia camminando qua e là su file di macigni libere da neve. Riguadagnata faticosamente la cresta, affronto lo strappo finale su placconate di granito (almeno così mi pare) e per dorsale fino alla vetta del M. Bruffione 2665.
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In vetta!
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Verso il Lago Nero
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Verso il ghiacciaio dell'Adamello
Sono le 15 passate, ho fatto parecchia fatica ma ce l’ho fatta anche stavolta, anche se fino all’ultimo non ero affatto sicuro di riuscire ad arrivare in cima per via della maledetta cresta. Si alzano le nebbie, il sole va e viene, squarci nelle nuvole mostrano spettacolari vedute verso nord sui ghiacciai dell’Adamello. Faccio una sosta per foto, barretta, e recupero forze. Verso le 16, dopo aver atteso uno spiraglio nelle nebbie che si stanno alzando, riparto. Potrei tornare indietro al Passo del Boia e scendere per il versante est col sentiero 257, ma c’è troppa neve per i mie gusti. Non ne avessi avuto abbastanza, decido di proseguire per la cresta verso la Bocca dei Casinei, ma ecco ancora frequenti e fastidiosi salti di roccia che mi obbligano a giri viziosi o arrampicate un po’ esposte che mi danno noia. La marcia ridiventa lentissima, è un continuo avanti e indietro a cercare il passaggio tra macigni instabili e sassi aguzzi.
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Cresta NNE verso Bocca dei Casinei
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Discesa dal Bruffione verso il Passo del Lago
Si sta facendo tardi e decido di tagliare: mi infilo nel primo canalino utile e taglio per andare a prendere il 257b. Purtroppo c’è un nevaio di mezzo: ancora sofferenza e passo di lumaca sulla neve infida, che a volte sprofonda improvvisamente. Torrentelli ovunque gorgogliano sulle rocce e sotto la neve. Finalmente raggiungo il 257b, che poi si congiunge col 251. Al Passo del Lago 2350 vedo il bel Lago dei Casinei 2059.
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Lago Casinei
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Scendendo per il sentiero 251 verso Bocchetta di Ramà
Ora scendo più speditamente verso Bocchetta di Remà 2202 (camosci, marmotte e trincee) quindi per comoda mulattiera di guerra verso la Sella di Bondolo 1944, che salto prendendo una scorciatoia. Magnifica la spianata erbosa sopra la malga omonima, col torrente che disegna anse tortuose nei prati.
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La magnifica spianata dei pascoli di Malga Bondolo
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Dorsale verso Bocchetta di Ramà, coi trinceramenti della Grande Guerra
Il sole ormai al tramonto filtra tra le nuvole con lame di luce che illuminano il grandioso anfiteatro di origine glaciale denominato "Acqua Forte". In lontananza il fragore dei torrenti rimbomba nella valle.
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Tramonto...
Volgo un ultimo sguardo in alto, verso la cima del Bruffione, che appare lontanissima e quasi irraggiungibile. Sembra quasi incredibile che fino a poche ore prima fossi là in cima. Raggiunta Malga Bondolo 1834 il sentiero si congiunge con la strada forestale sterrata e cementata nei tratti più ripidi, fino a Malga Aperta 1537, assolutamente deserta. Qui leggo un cartello: “Bruffione ore 4”. Inizio la discesa per la forestale pregando ora di trovare il previsto sentiero che, con uno strappo finale di 300 metri di dislivello, mi dovrebbe riportare alla macchina. Scendo per circa 2 km e al tornantino, a 1450 metri di quota, ecco l’agognanto sentiero (cartelli divelti a terra con “Malga Serollo). Metto “le ridotte” e inizio a salire lentamente verso Malga Serollo. Alle 20.15 arrivo finalmente alla macchina. Non c'è la multa sul parabrezza :) (speriamo non arrivi a casa)
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Arrivo a Malga Serollo
Ce l’ho fatta anche stavolta, sano e salvo, e andato tutto bene nonostante il ravanage sulle creste e il contrattempo della strada chiusa che mi ha stravolto i piani, ma la soddisfazione è tanta come sempre in queste lunghe galoppate solitarie :). Un giro abbastanza duro, ma assolutamente consigliabile (anche senza il ravanamento per le creste), con panorami grandiosi e selvaggi. Se ci si limita ai sentieri ufficiali, non ci sono difficoltà. In tutta la giornata ho incontrato alcuni ciclisti al Passo Bruffione e un ragazzotto, poi più nessuno. Dislivello 1500 m, coi vari saliscendi, sviluppo 25 km.
Altre foto su
https://picasaweb.google.com/116989451028654413444/MonteBruffione265516Giugno2012#
(https://lh4.googleusercontent.com/-rImbMaGZr-A/T93IsMAessI/AAAAAAAAInQ/Qkm-rxAN9xY/s800/bruffione-7827.jpg)
Scendo da Malga Serollo, vista sul lago d'Idro
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Il percorso
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Fantastico giro! Certo che andando 'fuori pista' e improvvisando un po' si provano belle emozioni....spero un giorno di acquisire la sicurezza per fare anch'io di questi giri (sono ancora troppo giovane :) ). Bravo, e non c'e' bisogno di dirlo, grandi foto!
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sarà pure rischioso andar da soli MA queste cose si fanno soltanto se si è soli ! Quando si incontrano imprevisti o difficoltà per raggiungere un target che ci si è prefissati bisogna fare invenzioni e prendere decisioni estemporanee assumendosene i relativi rischi: praticamente impossibile farlo quando si è in + persone anche se affiatate.
Al Col del Boia, per come l'hai descritto, non me la sarei sentita di tirarmi dietro qualcuno
Giro veramente selvaggio, da Orso, hai reso molto bene l'idea
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sarà pure rischioso andar da soli MA queste cose si fanno soltanto se si è soli ! Quando si incontrano imprevisti o difficoltà per raggiungere un target che ci si è prefissati bisogna fare invenzioni e prendere decisioni estemporanee assumendosene i relativi rischi
ho fatto anche io lo stesso ragionamento. Quando sei con qualcuno te ne assumi la responsabilità, quando ci sono imprevisti o rischi (anche se non esagerati come un questo caso) si è, giustamente, condizionati dal fatto di non mettere a repentaglio l'incolumità del compagno/a. Da soli sarà anche forse più rischioso per sè, ma si ha il "controllo" totale della situazione. Si può assumere cioé qualunque decisione in piena libertà. E si è anche molto più concentrati su quel che si sta facendo.
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Fantastico giro! Certo che andando 'fuori pista' e improvvisando un po' si provano belle emozioni....spero un giorno di acquisire la sicurezza per fare anch'io di questi giri (sono ancora troppo giovane :)
la difficoltà principale in giri come questi è l'ignoto. Vuoi arrivare in un certo posto ma non sai come è il percorso. Le carte sono un bell'aiuto ma più di tanto non dicono. Man mano che avanzi, osservi continuamente il percorso da fare, cercando di intuire dove e quali saranno le difficoltà, quali i passaggi meno ostici. Poi ti trovi davanti a degli imprevisti: i salti di roccia insuperabili, i nevai ripidi, le frane di macigni, i dirupi, insomma le difficoltà che rischiano di mandare a monte il giro o lo complicano in modo imprevedibile. Allora ti inventi delle deviazioni, provi, ravani, sali, scendi, cerchi ancora... :)
Il rischio maggiore su percorsi del genere non è la difficoltà tecnica, bassissima (1 grado e forse brevi tratti di 2° nella parte finale) ma è la disattenzione, l'inciampo o lo scivolone quando si è in cresta. Il terreno è infido, la dorsale a volte esposta camminando continuamente su sassi aguzzi o macigni mobili, ogni passo va misurato badando bene a dove si mettono i piedi. Ma con calma, lentamente, si fa :)
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E si è anche molto più concentrati su quel che si sta facendo.
esatto, molto importante la concentrazione quando si prendono decisioni improvvise
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Bella la zona! Assomiglia al Lagorai :) Sarebbe possibile visionare la traccia KML ?
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Bella la zona! Assomiglia al Lagorai :) Sarebbe possibile visionare la traccia KML ?
certo, eccola
http://min.us/mfLpuKqAP (http://min.us/mfLpuKqAP)
In effetti somiglia al Lagorai, ma direi più ampio. Molti laghi e laghetti, malghe, pascoli, e la grandiosità delle valli glaciali. Alcune zone somigliano a cima d'asta (placconate di granito), altre alla zona del monte Tauro- Rava, con macigni e rocce che si sbriciolano... oppure la cresta con massi ciclopici tipo quella del Sette Selle. Davvero interessante...
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certo, eccola
http://min.us/mfLpuKqAP (http://min.us/mfLpuKqAP)
In effetti somiglia al Lagorai, ma direi più ampio. Molti laghi e laghetti, malghe, pascoli, e la grandiosità delle valli glaciali. Alcune zone somigliano a cima d'asta (placconate di granito), altre alla zona del monte Tauro- Rava, con macigni e rocce che si sbriciolano... oppure la cresta con massi ciclopici tipo quella del Sette Selle. Davvero interessante...
Grazie :)
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Grazie :)
hai intenzione di fare giro uguale o analogo? :) Ora conosco abbastanza bene la zona e ti posso dare delle dritte utili :))
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Fantastico giro. Complimenti. E posti bellissimi.
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Fantastico giro. Complimenti. E posti bellissimi.
si senza dubbio, posti che conosco pochissimo, ora in parte ho colmato questa vergognosa lacuna. Prima o poi voglio fare qualcosa anche in Val di Fumo, un "anellone" dei miei di qualche tipo... sto studiando le carte :)))
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:o Che girone Agh!!!
Complimenti davvero! Le foto poi sono splendide! Bellissimo vedere dei posti in cui si è già stati!
Mi dispiace molto per la strada chiusa, non pensavo ... (fino al 31.07 poi!!!)
Sono proprio contenta di averti ispirato... mi sento onorata! Sono posti molto selvaggi e isolati e non tutti si sentono a proprio agio a percorrerli in solitaria: complimenti! :)
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:o Che girone Agh!!!
Complimenti davvero! Le foto poi sono splendide! Bellissimo vedere dei posti in cui si è già stati!
Mi dispiace molto per la strada chiusa, non pensavo ... (fino al 31.07 poi!!!)
Sono proprio contenta di averti ispirato... mi sento onorata! Sono posti molto selvaggi e isolati e non tutti si sentono a proprio agio a percorrerli in solitaria: complimenti! :)
beh merito tuo :) A dir la verità ero convinto che tu fossi partita da Brione, poi rileggendoti, ho visto che eri partita da Malga Aperta e mi sono consolato :))))
E comunque: più i posti sono isolati e più mi diverto :)
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Giro meraviglioso e su questo non si può aggiungere altro :) e complimenti vivissimi per il coraggio di affrontare un percorso di questo tipo in solitaria. E' vero quel che dite sulla responsabilità verso terzi ma è anche vero che quando si è almeno in due ci si può confrontare, aiutare e farsi coraggio.
In ogni caso sono convinto che chi nasce in montagna ha una marcia in più, quella capacità di muoversi fuori dal sentiero che noi cittadini non avremo mai, anche andando in montagna tutta una vita :(
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hai intenzione di fare giro uguale o analogo? :) Ora conosco abbastanza bene la zona e ti posso dare delle dritte utili :))
L' idea ci sarebbe è il tempo che manca :'( Magari più avanti, in autunno :)
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In ogni caso sono convinto che chi nasce in montagna ha una marcia in più, quella capacità di muoversi fuori dal sentiero che noi cittadini non avremo mai, anche andando in montagna tutta una vita :(
guarda che io sono cittadino che più cittadino non si può :)
"E' vero quel che dite sulla responsabilità verso terzi ma è anche vero che quando si è almeno in due ci si può confrontare, aiutare e farsi coraggio"
sicuro, ma può accadere anche il contrario: e cioè che l'insicurezza di uno contagi anche l'altro :)))
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Beh ancora grandi complimenti, i tuoi giri sono sempre spettacolari! :D
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sicuro, ma può accadere anche il contrario: e cioè che l'insicurezza di uno contagi anche l'altro :)))
quoto ! e x quello che "se la sente" è un boccone amarissimo !
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AGH.. tu si pazzo! :)
In ordine; picchierò sicuramente la mia amica.
Un giro del genere è veramente pesante, e come hai detto tu si può fare solo in solitaria. Comunque i complimentoni!
PS nell'ultima foto c'è il mio paradiso (quasi) privato.
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AGH.. tu si pazzo! :)
In ordine; picchierò sicuramente la mia amica.
Un giro del genere è veramente pesante, e come hai detto tu si può fare solo in solitaria. Comunque i complimentoni!
PS nell'ultima foto c'è il mio paradiso (quasi) privato.
grazie per il pazzo :)
quale sarebbe il tuo paradiso privato? Il poggio sopra il lago d'idro? Malga Serollo? Non ho capito...
PS: potresti chiarirmi un po' di toponamastica? Sulle cartine c'era un casino assurdo... Ho scritto giusto nella relazione?
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grazie per il pazzo :)
quale sarebbe il tuo paradiso privato? Il poggio sopra il lago d'idro? Malga Serollo? Non ho capito...
PS: potresti chiarirmi un po' di toponamastica? Sulle cartine c'era un casino assurdo... Ho scritto giusto nella relazione?
Ho riletto la relazione, ma non ho trovato nulla di errato, a parte come già dicevi tu il monte Boia o col di Boia secondo me è corretto il primo ma non cambia nulla.
Nell'ultima foto che hai messo dove si vede il lago d'Idro sulla destra sulla montagna si vedono delle case, li i miei hanno una baita. Posto favoloso anche se in estate è troppo popolato.