Insieme all'amico Trabuccone di primo mattino, molto presto, ci avventuriamo, perché così sarà
, in questo lungo giro che rimarrà scolpito a lungo nelle nostre menti. Come prima cosa decidiamo di portare un auto appena sopra il ristorante "Da Pierino" che si trova poco prima del lago di Malga Bissina, onde evitare al ritorno di sciropparci circa 8,5 km a piedi su strada asfaltata e soprattutto chissà a quale ora...
Quindi scendiamo al lago sotto, quello di Malga Boazzo, parcheggiamo la seconda auto e risaliamo lungo la bella Valle Leno con scorci davvero unici e memorabili. E' bello fresco ed il sole anche qui arriverà, fortunatamente per noi, abbastanza tardi, il rio Rondon che scende a fianco a noi rinfresca sicuramente. Breve saluto col pastore di un gregge di pecore con molti piccoli agnellini, provato sia dal freddo che dall'età ci racconta che il figlio con un gregge più grande è già salito in quota da un po' e molto più tardi lo vedremo dall'alto ed anzi quasi lo sfioreremo, tutto questo a Malga Gelo, un bella piana armoniosa che si apre a noi dopo una prima parte boschiva. Ricominciamo a risalire per il Passo del Termine, il primo di una lunga serie, alla fine saranno 6!
Qui troviamo le prime di numerose testimonianze della GG, dalle trincee, al sentiero anzi mulattiera fino a rovine di edifici in pietra di medie dimensioni. Tra brevi soste per bere e sgranocchiare qualcosina oltre alle immancabili foto, proseguiamo. La giornata sarà lunga e faticosa ma entrambi non sappiamo bene così ci aspetta ancora e forse è meglio così!
Il tempo è un po' ballerino tra una leggera foschia e qualche nuvola bassa che ci preclude il panorama, ma la cosa è a ondate e sarà un po' così per quasi tutta la giornata, regalandoci però scatti e panorami memorabili. Velocemente raggiungiamo la prima vetta in programma, il Monte Listino m 2746, poi scendiamo perdendo un po' di quota per l'omonimo passo quindi ulteriormente per il Passo di Monoccola da dove risaliamo per la sua cima, anche qui i saliscendi saranno diversi, direi quasi fino alla fine dell'escursione. Tra il Passo Listino e Monoccola 2 villaggi militari italiani, la vista ha quasi dell'incredibile, non sono piccoli ed i ruderi sono numerosi, dev' essere stata durissima a dir poco, onorarli ed omaggiarli credo sia il minimo. Superato il Passo di Rossola si cala vistosamente, circa sui 300 m, il panorama è costantemente da urlo e la presenza umana è totalmente assente, intercettiamo il sentiero 1 che ci condurrà al tostissimo Passo Brescia, che dopo averlo superato, con diversi tratti attrezzati e non poca fatica incluso un avvicinamento piuttosto lungo, ci apre le porte per l'ultima vetta: il Re di Castello. Decidiamo di tagliare senza scendere al rifugio Maria e Franco, ravanando su pietre grandi e medie per raggiungere la dorsale per la cima, aggirando Cima Dernal. Ravanata eterna, sforzo psico- fisico per nulla indifferente, sensazione di dilatazione spazio-temporale
, insomma una ciliegina per chiudere in bellezza! Non ci facciamo mancare nulla! Saremo premiati comunque alla stragrandissima, gli ultimi passaggi sono anche di I°. Ci siamo, stanchi ma felici!
L'ultima vetta ci ha conquistato!
Ora arriva la parte, almeno per me, più difficile, la discesa e realizziamo entrambi che anche questa volta la frontale ci salverà le chiappe! Ridiscesa con ravanage, la discesa è ancora più temibile e, visto salendo, intercettiamo la traccia che porta al Passo di Campo ed al lago omonimo (che vedremo solo al buio ed al cospetto di uno spicchio di luna). Traccia che non esiste sulle carte ma che nella realtà c'è! Un' ottima notizia per noi. Discesa comunque lente ed eterna, la stanchezza affiora decisamente ed immancabilmente (giusto così, non siamo macchine) arriva il conto del ravanare sui sassi... Ci gustiamo un tramonto da brividi e le nuvole che giocano con le cime come se fossero delle onde, poi lungo traversone con vista in penombra del lago d'Arno, infine discesa dal Passo Campo, anche questa non banale con un sentiero che richiede sempre attenzione, al lago e poi quando sono passate da poco le 22 all'auto, sfiniti, affamati ma pienamente soddisfatti. Solo per allenati (e non poco...) ed esperti. L' Adamello è veramente unico, le emozioni sono indescrivibili, bisogna andarci per capire.
Quasi 32 km per circa 2500 m di dislivello, oltre 14 ore di cammino escluse pause.
Alla partenza...bella cascata che scende dalla Valle Leno.
Nella piana di Malga Gelo.
Malga Gelo.
La piana di Malga Gelo vista dall'alto.
Trinceramenti al Passo del Termine, m 2334.
Cima di Blumone.
Località Tresenda, Comune di Ceto, Val Camonica (BS).
Bivacco Mattia.
M. Monoccola m 2686.
Lago Rossola a sx e lago Sensipie.
Passaggio con burrone da ambo i lati.
Vicino al Passo Rossola, i laghi si osservano meglio.
Alle nostre spalle...
Dal Passo Rossola la nostra ultima vetta, il Re di Castello.
Sempre dal Passo, sulla dx in basso la piana di Malga Gelo.
Dietro di noi il Passo Rossola.
Avvicinamento al Passo Brescia.
Al centro il Passo Brescia...
E poi sbucano loro, impassibili alla nostra presenza di ospiti di passaggio a casa loro.
Tratti attrezzati per il Passo Brescia.
Con qualche passaggio in esposizione...
Rifugio Maria e Franco.
L'eterna pietraia per la vetta
Quasi ci siamo...
Eccoci! Quota 2889 m, è stata durissima!
Scatto verso la Val di Fumo, s'intravede il lago di Malga Bissina.
Si scende...
Spunta la Luna alle nostre spalle