GIM - Girovagando in Montagna in Trentino

Il 21 sono andato col cai al rifugio denza, l'idea era di fare la normale fino a cima presanella. due ragazzi della sezione con buona esperienza  partiti la stessa mattina (erano venuti su un giorno prima) avevano fatto lo stesso giro in avanscoperta ed erano partiti alle 4:00 AM. quando li vediamo ritornare alle 8:00 di sera con la lingua per terra parlando di sassi che vengono giù perchè il punto subito dopo la sella freshfield e la punta della cima erano scoperte e ghiacciaio pericoloso (terroristi!!!) il direttore gita decide di andare su fino alla sella passando per la morena laterale e poi via, tornare a casa...

Partiti alle 4:00 arriviamo al passo cercen attraversando una faticosissima e lunghissima morena laterale verso le 6:30 /7:00 il gruppo di 15 persone qui si ferma
e solo 6 persone (tra cui io) salgono alla sella mentre le altre si fermano a fare manovre di corda ed altri esercizi sul ghiacciaio a fianco.
 i crepi erano tutti scoperti o quasi e mi sarebbe piaciuto dopo tanta salita (eravamo a 3300),arrivare alla cima, 3550 ca. 
Cigliegina sulla torta: non siamo arrivati alla sella freshfield perchè il nostro capocordata ha condotto noi e la cordata seguente alla bocchetta alla destra (salendo) della sella,(quelli che sono saliti non avendo 1 cartina e io non volendolo contraddire,sono rimasto zitto) da cui si vedeva la presanella da dietro,e basta
Ritorno sfiancante giù per la morena e poi fino al forte pozzi alti dove perfortuna avevo la macchina, gli altri l'avevano lasciata a vermiglio...(un po' di fatica in più se la meritavano  )

Si, il ghiacciaio era veramente secco e grigio scuro e alle 10:00 AM era già tutto uno sfacelo pieno di rivoli d'acqua che scendevano a valle...
Il rifugio è bellissimo,e i gestori che sono due sposini giovani, molto accoglienti e simpatici; il ragazzo, credo si chiami Mirco, è anche molto competente e disponibile,in rifugio ci sono le sue foto mentre scala il Cerro Torre.

il rifugio era pultissimo, tra l'altro sopra la cucina c'era un cartello sul quale si esponeva il fatto che non avendo teleferica tutti i trasporti, rifiuti comprresi,venivano effettuati via elicottero (€22 al minuto) o via spalla...
mai trovato un rifugio sporco in trentino,magari spartano, ma mai sporco o trascurato. non così invece quando sono andato al teodulo sul plateaù rosà vicino a cervinia, quota 3300, che faceva letterelmente vomitare in quanto a sporcizia e tra l'altro cadeva a pezzi:bagni chimici, un solo rubinetto funzionante,scale sgangherate, tubi e rivestimenti (tipo lana di vetro)scoperti. e la quota non è una scusa perchè il rifugio è posto sulle piste da sci a una distanza molto ravvicinata con la funivia...

bello, la ristrutturazione mi pare ottima

Questo il link del rifugio
http://www.rifugiodenza.com/

Del resto i rifugi migliori sono quelli che si raggiungono A PIEDI

Che belle informazioni Artos, bravo! Io avevo visto questo bivacco segnato sulla mappa, ma nessuno ne parlava mai... non credevo si salisse pure da quel lato, dev'essere magico. E poi i bivacchi mi piacciono un sacco 

Che belle informazioni Artos, bravo! Io avevo visto questo bivacco segnato sulla mappa, ma nessuno ne parlava mai... non credevo si salisse pure da quel lato, dev'essere magico. E poi i bivacchi mi piacciono un sacco 

L'Orobica fungeva nel 14-18 da osservatorio per l'artiglieria austriaca ed è stato ripristinato più volte dalla SAT, con l'aiuto mi pare delle truppe alpine e dell'ANA.
La Presanella è stata la mia prima vetta...Era il 28 settembre, aveva nevicato assai due settimane prima. Siamo partiti alle 6 di mattina dal parcheggio, passati accanto al rif. Amola, infilando poi il filo della grande morena sulla vedretta di Monte Nero fino alla bocchetta omonima. Li, avevamo già più di una cinquantina di cm di neve da "folàr"...Scesi sulla fu-vedretta orientale di Nardis, arriviamo all'inizio della "cresta dello struzzo"...: grossa cornice, sui denti rocciosi che si susseguono, allora proviamo il canalino...: neve + vetrato sottostante. Avevamo la corda ma niente ramponi ! Quindi, scegliamo di percorrere in giù il crestone levigato che funge da sponda destra alla piccola vedretta orientale di Nardis, per trovare finalmente un canalone, il quale ci riporta al piede del versante SE della Presanella, in riva sinistra della ved. grande di Nardis. Allora...sù di nuovo : i centimetri di neve si aggiravano sui 65/70. Comunque, fummo in cima alle 18.....con una serenata splendida, e le dita di ghiaccio dentro i guanti. Non ho mai più provato la medesima impressione. Si intravedeva perfino il Mte Rosa ! Era come fare l'amore la prima volta con la donna adorata per l'intera tua vita. Bèh, in montagna dura di più, ma solamenta una volta. Peccato...non ero con una donna, sarebbe stato il nec plus ultra. Nondimeno, mi venne in mente la frase di Whymper arrivando sul Cervino : "one crowded hour of glorious life"...un'ora colma di vita gloriosa.
Il bivacco l'avevamo preparato in realtà, ed era per questo che abbiamo preso tutto il tempo : fornellino, sacco a pelo, guanti polari, ecc. Serata agghiacciante per la temperatura, ma eravamo come trasportati su di una nuvoletta e dentro di noi, era estate !
La mattina dopo, alzati prima del sole, abbiamo goduto poi l'irruzione del torrente d'oro fuso sul Carè Alto e le altre cime,...c'era un mare compatto di nubi verso i 2700 m, e le Dolomiti di Brenta apparivano a controluce, come gigantesche isole scure in mezzo al nulla. La settimana dopo eravamo sul Cevedale II, stesse condizioni climatiche...Avevo assaggiato la droga una volta : era per sempre, poichè di quella non si guarisce mai. Scusami se mi sono sfogato, ma questo ricordo rimane tutt'ora bellissimo per mè.

n° 2

N° 4