Autore Topic: [ADAMELLO - PRESANELLA] Monte Zeledria 2426m  (Letto 4873 volte)

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Lago Scuro

Porca miseria che bel giro :)

Dopo l'escursione dei Cinque Laghi e salita al M. Serodoli m 2693, ho deciso di "esplorare" il settore nordorientale, che non avevo mai visto (vergogna!). Sono salito quindi sul Monte Zeledria m 2526, sopra Campo Carlo Magno (Campiglio), con l'intenzione di vedere gli altri 5 laghi  della zona (6 se si conta quello di Pradalago, e ben 7 se si conta il Lago Alto).  Su consiglio di zia Lalla :D, ho deciso di fare il giro in senso orario rispetto a quanto avevo previsto inizialmente.

Parto da Cascina Zeledria m 1767 dove ho lasciato l'auto e piglio il sentiero 264 per Pradalago, che in teoria è vietato perché stanno facendo lavori sulla pista (perché gli impiantisti possano sequestrare interi sentieri per mesi stento a capirlo). Infatti a un certo punto sbuco su un pistone largo 200 metri che ha distrutto il sentiero, alcune ruspe stanno facendo sbancamenti. Traverso ma al là non lo ritrovo e così salgo a casaccio nel bosco fino a trovare un impianto di risalita, che seguo fino al poggio di Pradalago dove arriva l'impianto. Qui c'è un piccolo laghetto ma il contesto "ferroso" degli impianti e la ferraglia dei cannoni di innevamento lo svilisce decisamente.

Acchiappo subito la cresta evidente che sale al Zeledria. L'inizio è facile, un po' ripido ma senza problemi, a un certo punto appare la tabella "Sentiero impegnativo" col simbolo di corde e moschettoni. Ellapeppa. Metto via i bastoni e salgo senza tuttavia incontrare alcuna difficoltà, né corde né scalette. Solo poco a ridosso della cima c'e' qualche breve tratto di cordino (2-4 metri) e qualche staffa: di sotto, ai piedi del ripido costone, si vede il Lago Nambino.

Dopo alcuni strappi, una scaletta e passaggi facili su rocce sono sulla cimam metri 2426. Panorama grandioso, peccato che il Brenta è in controluce e le foto vengono uno schifo. Vedo lo stupendo lago delle Malghette in lontananza verso nord est, il Lago Scuro sotto la cima, i Tre Laghi verso nord overst. "Bollino" il libro di vetta: lo apro e leggo che l'ultimo è salito il 20 di settembre; bollino il palo (non si sa mai ) che regge una bandiera in ferro e proseguo per la cresta che inizia a scendere, con tratti di cordino, staffe e qualche corta scaletta.

Alcuni passaggi un po' esposti, con cordino, si superano facilmente. Raggiungo una specie di anticima, incontro il bivio col sentiero 267 che scende verso i Tre Laghi. Questa è la parte più rognosa: scendo sul versante in ombra con chiazze di neve gelata, brina per terra e sui sassi, devo scendere con molta attenzione perché pare di camminare sul sapone. Finalmente sono in fondo alla conca, ora torno a salire leggermente e in breve, proseguendo in costa, sono al più grande dei tre laghi che mi si spalanca di colpo in prossimità di una specie di piccolo passo. L'acqua ha un color blu cobalto fantastico. Qui faccio sosta coi panini con mortazza :P (fa***lo alle barrette e alla frutta secca!). Breve pennica al sole e poi, perfettamente rinfrancato, riparto.

Decido di andare a dare un'occhiata anche gli altri due laghi che stanno un poco più in alto. Bello quello piu un quota, verso nord ovest, l'altro è carino ma è poco più che una pozza. Il sentiero prosegue per il Lago Alto, provo a raggiungere la forcelletta per vedere  se è visibile ma c'è un costone che lo nasconde. Io comunque torno indietro perché voglio vedere il Lago Scuro che si vedeva dalla cima Zeledria in fondo alla conca, che mi pareva molto interessante. Dal maggiore dei tre laghi quindi calo di quota, aggiro a est un montarozzo e traversando "a panza" il costone torno verso sud, intercetto la traccia che scende al Lago Scuro, che si raggiunge per un sentierino che traversa delle belle torbiere (alcune zone acquitrinose).

C'è una luce fantastica ora, il sole si è girato ed ora inonda di luce questi scenari strepitosi. Scatto parecchie foto: che paesaggi, che colori! Oltrepasso il Lago Scuro e calo ancora di quota fino al Baito Serodol ("Scrodol" sull'ineffabile kompass!), un ricovero di fortuna molto spartano: dentro delle pancacce, una cucina economica, tavolacci in alto per dormire. Ci sono anche dei bei buchi nel muro a sud. Il sentiero cala ancora di quota traversando belle radure e fantastici boschi radi di larici "incendiati" dal sole. Arrivo finalmente in vista del bellissimo Lago delle Malghette, che meraviglia! Le malghe però sono ridotte in rovina :( Il paesaggio è grandioso, sembra di stare in Canada. Sono arrivato giusto in tempo per vedere il lago con gli ultimi raggi di sole. Dal rifugio deserto (in  tutto il giorno non ho incontrato nessuno!) scendo nel vallone dove stanno facendo lavori con le ruspe (eddaje, sembra un grande canale), in fondo alla discesa prendo la bella e lunga stradella che traversa in costa,  quasi pianeggiante, fino a Malga Zeledria.

Conclusioni: giro molto spettacolare nel gruppo della Presanella Orientale, zona tra le più belle mai viste secondo me, peccato per gli impianti e le piste che si vedono ormai ovunque sulle montagne circostanti. La salita e la discesa al Zeledria non è difficile, i passaggi critici sono attrezzati con cordini, staffe e scalette, meglio però avere piè fermo e non soffrire di vertigini. Il dislivello è modesto, 659, coi vari saliscendi circa 750.
« Ultima modifica: 17/03/2015 10:14 da AGH »
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