GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino occidentale => Escursioni estive in Trentino => Adamello - Presanella => Topic aperto da: JFT - 14/09/2009 08:29
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Sabato e Domenica ero stato invitato a partecipare ad una gita sull’Adamello, che prevedeva una notte al rif. Caduti dell’Adamello ed il giorno seguente l’ascesa alla cima dell’Adamello.
Per me trattavasi della prima uscita in ghiacciaio, per cui ero entusiasta della cosa, per quanto un poco preoccupato ::).
Partiamo da Malga Bedole in Val di Genova e saliamo su per il sentiero del Matarot. Poco prima del tratto attrezzato veniamo sorpresi da un acquazzone :-\. Punto della situazione: io sono abbastanza convinto di tornare indietro, per evitare di trovarmi sulle placche di granito bagnate. Mentre siamo li che parlamentiamo, però, esce un raggio di sole che convince i miei compagni a proseguire e loro, soprattutto nella persona della guida alpina che ci accompagna, convincono me a salire.
Saliamo così per le placconate bagnate, che mi terrorizzano abbastanza, anche se la progressione, per quanto faticosa, non è particolarmente difficile. Sono lento però, usando i moschettoni per attaccarmi a tutto ciò che somigli ad un cavo d’acciaio. La guida allora mi assicura “a corda corta” e così arrangiato salgo più svelto :-* fino ad uscire dal tratto attrezzato. La salita è ancora lunga, per pietraie e placche, e quando sbuco sopra la vedretta della Lobbia ho un buon mezzo metro di lingua di fuori :P. Scendiamo sulla vedretta e camminiamo li fino sotto alla forcella che conduce al rifugio, dove arriviamo sotto una fitta nevicata.
Il rifugio è molto affollato, ci sistemiamo nella camerata, ci cambiamo i vestiti bagnati e ceniamo. A cena il gestore ci sconsiglia di spingerci fin sull’Adamello: è molto lontano ed è in arrivo una bella perturbazione, venir colti a molte ore di ghiacciaio da un rifugio da una bufera di neve non è consigliabile, guida o non guida. Decidiamo allora di evitare le destinazioni più classiche, dove sono diretti tutti gli astanti, e di dirigersi verso il P.sso di Cavento ed Lago di Lares.
Dopo una notte di poco sonno, partiamo che è ancora buio e, in due cordate, scendiamo sulla vedretta della Lobbia e la percorriamo in direzione SO. Si cammina bene, la vedretta è poco crepacciata e di poca pendenza, tanto che non calziamo neppure i ramponi.
Arriviamo al cospetto del Corno di Cavento e pieghiamo a sinistra, dopo aver messo i ramponi, risalendo lo scivolo fino alle rocce sotto al passo. Qui la sorpresa: per salire su non c’è un sentiero vero e proprio, manco delle belle roccette stabili, bensì un pendio instabile ed esposto, con salti di roccia e tracce su terra franosa :o. Il tutto coperto da qualche cm di neve ghiacciata. All’attacco c’è un chiodo per assicurarsi nell’attesa di salire, poi più niente fino ad un passaggio esposto su lastra compatta, dove c’è una corda dall’aspetto fragile che dovrebbe aiutare il passaggio. In cordata saliamo, uno per volta, piano piano, il sottoscritto con una fifa blu, arrampicando fino al passo, dove giungo sfinito. Sul P.sso di Cavento (3200 m c.a) c’è il BIv. Laeng, che mi dicono essere accogliente (io sono troppo provato per pensare al bivacco, francamente :-[). Per scendere dall’altra c’è una erta discesa su terriccio che termina in una bella parete verticale di trenta metri che precipita nella sottostante Vedretta di Lares. C’è la solita corda bianca che scende giù e la parete sotto ha un cavo d’acciaio, che la neve ha staccato dalla parete. La guida ed il compagno più esperto (Andrea) attrezzano due sicurezze, una al passo ed una sopra il salto di roccia e scendiamo legati. Camminando fino alla parete, in doppia giù fino al ghiacciaio. Qui mi diverto molto, la corda da sicurezza e la calata è una figata pazzesca.
La guida ed Andrea scendono per ultimi attaccati alla corda fissa, a forza di braccia. Mostri :o.
Scendiamo poi verso il Lago di Lares lungo la vedretta che si insinua in un angusto colatoio, che scarica con raccapricciante regolarità massi grossi come lavatrici… :-\ Qui la situazione diventa un po’ tesa, ci sono molti crepacci e procediamo con attenzione. Ad un certo punto il canale fa un ginocchio e c’è un muro sui 35° di ghiaccio vivo. I ramponi fanno fatica a tenere ed una scivolata sarebbe fatale. La guida pianta allora due chiodi da ghiaccio e scendiamo assicurandoci a quelli. Qualcuno scivola e si gratta sul ghiaccio in maniera indecente, io, a dispetto di ogni previsione, sono tranquillo e scendo senza scivoloni, permettendomi anche il lusso di trattenere la scivolata del compagno che mi precede (però ho benedetto i chiodi ;D).
Quando arriviamo al lago siamo piuttosto cotti e bivacchiamo sulla riva. La strada però è ancora lunga, ci sono quasi 1500 metri di dislivello per scendere in Val di Genova, e ha cominciato a piovere. La discesa è terrificante, il sentiero è eterno, bagnato e, tra scivoli di fango e rocce viscide, si rischia di cadere ad ogni passo. Come se non bastasse in un passaggio obbligato troviamo a terra, in mezzo al sentiero, un nido di vespe di terra, incavolate come diavoli, che pungono ben quattro di noi >:(.
Quando arriviamo in fondo alla valle siamo decisamente sfiniti. Però ci sono da fare altri 9 km per tornare alle macchine :'(. Due valorosi si offrono di fare tutta questa strada, ed a loro va la nostra stima ed il nostro affetto, ed anche i nostri pensieri mentre aspettiamo, sotto un riparo di fortuna, di vederli tornare.
Bella esperienza, la prima un po’ alpinistica per il sottoscritto. Tanta tensione ma mi sono anche divertito. La guida alpina, comunque, da una tranquillità pazzesca. La nostra poi, devo dire, a me è sembrata particolarmente brava. Ma probabilmente sono tutte così. ;D
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:o :o NON HO PAROLE!!che giro fantastico!poi a giudicare dalla descrizione non mi pare proprio una passeggiata :P Bravissssssimo!Peccato per la giornata...io ho sperato fino all'ultimo di vedere la Presanella ma niente :-\
A me piacerebbe arrivare almeno fino al Rif.Lobbia perchè immagino che qualsiasi altro itinerario da lì in poi richieda esperienza su ghiacciaio o essere accompagnati da una guida!
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ultime ;D
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A me piacerebbe arrivare almeno fino al Rif.Lobbia perchè immagino che qualsiasi altro itinerario da lì in poi richieda esperienza su ghiacciaio o essere accompagnati da una guida!
Tanti erano senza guida, però sul ghiacciaio meglio avere qualcuno di molto esperto al seguito, secondo me... Però fino al rifugio di ghiaccio non ne pesti, se vuoi.
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Grande JFT! 8) 8) 8) Che signor giro che ti sei fatto! Con il meteo che ti sei beccato mi fà ancora più paura.
Però sappi che ti sei fregato da solo... dopo una gita del genere, ogni tua lamentela e ogni tuo tremolio saranno ignorati ;D
Per curiosità, la guida la conoscevi o, altrimenti, dove l'hai contattata?
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Grande JFT! 8) 8) 8) Che signor giro che ti sei fatto! Con il meteo che ti sei beccato mi fà ancora più paura.
Però sappi che ti sei fregato da solo... dopo una gita del genere, ogni tua lamentela e ogni tuo tremolio saranno ignorati ;D
Una guida alpina attaccata all'altro lato della corda infonde una certa sicurezza... ::)
Per curiosità, la guida la conoscevi o, altrimenti, dove l'hai contattata?
Abita nel paese dove abito io e tutti gli altri che partecipavano alla gita. Se ti servisse il riferimento non hai che da chiedere.
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Abita nel paese dove abito io e tutti gli altri che partecipavano alla gita. Se ti servisse il riferimento non hai che da chiedere.
era proprio lì che volevo arrivare ;D a suo tempo, ti chiederò! ;)
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URCA.
non hai più scuse. ;D
se poi era la primmma volta coi ramponi...complimenti...veramente.
domande:
1: dopo la foto discesa, c'è la foto muro, significa che il muro segue la discesa fotografata? da ciò che ho capito è la discesa che segue il passo di Cavento verso il lago di Lares, giusto? per scendere il muro avete fatto delle doppie, giusto?
2: il ginocchio invece è ancora più sotto da quello che ho capito, lì avete invece usato solo una fissa?
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URCA.
non hai più scuse. ;D
se poi era la primmma volta coi ramponi...complimenti...veramente.
Guarda, li ho comprati giovedì scorso... e messi per la prima volta sotto al passo di cavento... :)
domande:
1: dopo la foto discesa, c'è la foto muro, significa che il muro segue la discesa fotografata? da ciò che ho capito è la discesa che segue il passo di Cavento verso il lago di Lares, giusto? per scendere il muro avete fatto delle doppie, giusto?
Passo di Cavento, discesa sul terriccio che termina sul muro, muro e ghiacciaio. Una sicurezza l'avevamo messa dal passo al muro, un'altra dalla cima del muro al ghiacciaio sottostante. Il muro l'abbiam disceso in doppia, si.
2: il ginocchio invece è ancora più sotto da quello che ho capito, lì avete invece usato solo una fissa?
Esattamente, sotto alla fine quasi del canalino che conduce al livello del lago. Li abbiamo messo un paio di chiodi dove si inziava a scivolare, poi finita la corda un altro paio sotto per arrivare in fondo.
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complimenti per il giro! Bellissima, tra le altre, la foto della vedretta della lobbia! Ma non ho capito, avete assoldato due guide? O erano amici-guide?
Se li avete assoldati, così per curiosità, quanto avete pagato?
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complimenti per il giro! Bellissima, tra le altre, la foto della vedretta della lobbia! Ma non ho capito, avete assoldato due guide? O erano amici-guide?
Se li avete assoldati, così per curiosità, quanto avete pagato?
La guida era una, poi tra i partecipanti ce ne era uno in particolare che è un alpinista esperto, ed ha dato una mano alla guida nelle manovre di sicurezza ecc...
La guida ha preso 400€, non molto visto che eravamo in dieci...
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La guida era una, poi tra i partecipanti ce ne era uno in particolare che è un alpinista esperto, ed ha dato una mano alla guida nelle manovre di sicurezza ecc...
La guida ha preso 400€, non molto visto che eravamo in dieci...
40 euri a cranio dunque... ma le guide di solito non prevedono un numero "chiuso"?
Un conto è seguirne 3 o 4, un conto 10... boh forse dipenderà dalle difficoltà tecniche del percorso... o no?
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40 euri a cranio dunque... ma le guide di solito non prevedono un numero "chiuso"?
Un conto è seguirne 3 o 4, un conto 10... boh forse dipenderà dalle difficoltà tecniche del percorso... o no?
me lo son chiesta pure io! credevo che si andasse in 4 o 5 per volta... Ma certo, a seconda della difficoltà del percorso, la guida si organizzerà in modi diversi...
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40 euri a cranio dunque... ma le guide di solito non prevedono un numero "chiuso"?
Un conto è seguirne 3 o 4, un conto 10... boh forse dipenderà dalle difficoltà tecniche del percorso... o no?
Francamente non lo so... Calcola però che erano tutti abbastanza esperti, l'unico a non aver mai fatto roba del genere probabilmente ero io. In più la guida conosceva bene l'altro ragazzo che è esperto e avranno giudicato in due di poter gestire la situazione. In effetti non li ho mai visti in difficoltà.
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Un "bravo" anche da parte mia. Complimenti per il giretto.
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Mi associo anch'io nel farti i complimenti;
con il tempo previsto per questo W.end ci voleva una bella voglia per tirarsi su da quelle parti;
Siamo a fine stagione sicchè era sicuro trovare ghiaccio vivo
e inoltre quest'anno l'instabilità della roccia è più marcata degli altri anni.
L'anno prossimo allora Carè Alto 8)
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:) :) :) JFT, apprezzo la tua gita molto più di altre per un semplice motivo: sai esser consapevole dei tuoi mezzi e delle tue paure. Io la ritengo una grande virtù umana, una dote non scontata, una caratteristica che ti rende merito e che ti porterà sicuramente lontano. Vedi, talvolta si perde il contatto con quel che veramente la montagna sa dare a tutti noi: la reale possibilità di andar per monti con vera gioia di cuore, nel modo più bello, come una bracciata dopo l'altra in mare aperto. Quella è la montagna che conosci ed affronti con la consapevolezza dei tuoi reali mezzi fisici e tecnici, tirandoti appresso anche la paura di rinunciare, senza rincorrere a tutti i costi nomi e scale di difficoltà, senza vergogna nel usare la prudenza ed esigere la sicurezza, anche avendo la possibilità di affidarsi ad un professionista esperto (o a qualcuno magari che riconosci veramente come "capace") ove pensi di averne bisogno. Hai fatto una bella ascensione e io qui, voglio semplicemente complimentarmi con te. Come alpinista, per la tua ascensione, ti stringo la mano. Ma ancor di più perché usi umiltà. Bravo! ;)
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Grazie Donkey delle belle parole.
Riguardo alla consapevolezza dei propri limiti, questi sono sempre li a rendersi palesi. Non sono nato in montagna ed ho un fisico da divanista, però è la passione che spinge ad andare in montana. Fino a che basta la fatica, dunque, si stringono i denti. Per la paura è diverso, senza una guida non sarei andato a fare quel giro, mi sono anche divertito molto, devo dire, ma è stato come dare uno sguardo dietro ad un muro un po' più alto di se... :)
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Riguardo alla consapevolezza dei propri limiti, questi sono sempre li a rendersi palesi. Non sono nato in montagna ed ho un fisico da divanista, però è la passione che spinge ad andare in montana. Fino a che basta la fatica, dunque, si stringono i denti. Per la paura è diverso, senza una guida non sarei andato a fare quel giro, mi sono anche divertito molto, devo dire, ma è stato come dare uno sguardo dietro ad un muro un po' più alto di se... :)
grande ! fantastica scelta affrontata come si deve, bravo ! e hai anche trovato il tempo di fare foto !
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A me piacerebbe arrivare almeno fino al Rif.Lobbia perchè immagino che qualsiasi altro itinerario da lì in poi richieda esperienza su ghiacciaio o essere accompagnati da una guida!
Da allora sei mai andata?? piacerebbe anche a me...
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Da allora sei mai andata?? piacerebbe anche a me...
Ciao miki, scusa l'intromissione ???. Visto che sei connesso, vai a
http://girovagandoinmontagna.com/forums/index.php?topic=4673.45 (http://girovagandoinmontagna.com/forums/index.php?topic=4673.45)
12/07/2011 h 14.26 ;)
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Scusami per il ritardo, complimenti per lo splendido giro. Che invidia e che rabbia :'( sono anni che mi propongo di andarvi ma c'è sempre qualche inghippo ::)
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Leggendo qua e la non riesco a capire come sia il sentiero per andare al rifugio caduti dell'Adamello. C'è un tratto attrezzato?? è d'obbligo picca e ramponi?? l'unica cosa che o visto è che sono 1500 di dislivello circa..
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Leggendo qua e la non riesco a capire come sia il sentiero per andare al rifugio caduti dell'Adamello. C'è un tratto attrezzato?? è d'obbligo picca e ramponi?? l'unica cosa che o visto è che sono 1500 di dislivello circa..
l'adamello mi manca :(, mi piacerebbe farlo, chissà che prima o poi...
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Stupenda gita, stupende foto. bello o brutto tempo quei posti regalano a me personalmente quasi uno stato di Nirvana, in quanto il pensiero legato ai miei nonni e alla mia infanzia passata a saltare da un sasso all'altro delle cascate del Nardis in val di genova quando andavo in bicicletta ogni pomeriggio da Pinzolo...
Quest'anno ho dedicato a loro Cima Lancia, ma a metà agosto voglio provare ad andare in zona..
Il giro che hai fatto cmq è straordinario... la parte più bella anche secondo me è la calata in corda doppia, per quanto sia psicologicamente un trauma da legati sporgere il culo verso il vuoto e "fidarsi" della corda per poi buttarsi in calata.... dopo aver superato quel ostacolo è come essere in un videogioco... ho delle calate molto carine e penso che calarsi su un ghiacciaio sia la più bella... quella che non ho mai provato!!! :)
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Leggendo qua e la non riesco a capire come sia il sentiero per andare al rifugio caduti dell'Adamello. C'è un tratto attrezzato?? è d'obbligo picca e ramponi?? l'unica cosa che o visto è che sono 1500 di dislivello circa..
Per raggiungereil rifugio Caduti dell'Adamello si parte da malga Bedole, dopo essere passati per l'omonimo rifugio si percorre un tratto di forestale fino ll'imbocco del sentiero che parte deciso nel bosco..dopo circa 10 minuti si arriva ad un tratto pianeggiante dove c'è una malga mi pare...si attraversa brevemente fino all'inizio del pezzo più monotono in una specie di greto di torrente con dei grossi massi rotondeggianti molto spesso scivolosi..quando finalmente termina ci si trova al cospetto delle cascate del Matarot, sulla destra ci sono delle placche rocciose levigate attrezzate con delle funi (assomiglia alla Che Guevara). Qui imbrago e set da ferrata non sono necessari se si ha un pò di sicurezza... terminato il tratto attrezzato si prosegue su altre placche levigate seguendo i vari ometti fino a giungere al ghiacciaio della Lobbia con il lago di fusione. Sulla destra riparte poi deciso il sentiero fra massi e tracce di nevaio fino all'ultimo tratto semipianeggiante da cui di vede il rifugio. Volendo ci sarebbe la possibilità di aggirare questo tratto passando sul ghiacciaio sottostante però non l'ho mai fatto.
Fin qua non servirebbero ramponi e picca....il "problema" è che in questo modo si è obbligati a scendere dalla stessa e il Matarot in discesa è un massacro ::) L'ideale sarebbe scendere dal rifugio in direzione del Mandron ma si passa per il ghiacciaio...tenenedosi il più possibile verso le rocce si evitano i grossi crepi ma qualcuno si deve passare... ;D In questo periodo il ghiacciaio sembra un museo...sotto lo strato di ghiaccio si vedono i resti della guerra come fossero in una vetrina...
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Posto qui alcune foto del giro fatto con PassoVeloce e Guido, che ringrazio per la bellissima esperienza! ;) Tra l'altro mio debutto in ghiacciaio.. :D Avevo scritto anche una relazioncina/sermone-dei-mormoni ;D , ma è finita in lavatrice.. >:( e ora non arrivo a riscriverla.
In sostanza:
Giorno 1: malga bedole, sentiero del mataròt, rifugio ai Caduti, Cresta Croce.
Giorno 2: Rifugio, salita al Monte Adamello dal passo degli Inglesi (roccette con alcuni passaggi di 1°, non difficile, ma il piede fermo aiuta), discesa dalla normale, vedretta del Mandron fino al rifugio omonimo e discesa alla malga.
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altre
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pian di neve
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pano cima Adamello
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ultime
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wow!
Beccato tempo splendido e gran bel giro!
Com'è la situazione neve/crepacci?
Bravi!
:)
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Ciao Herman, si si super giro! ;D La vedretta del mandron è bella crepacciata, comunque in teoria sono tutti in vista. Al Pian di neve siamo passati su un paio di crepacci, neve ce n'è ancora (quindi immagino ce ne siano anche di coperti :-X ).
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Tra l'altro mio debutto in ghiacciaio.. :D Avevo scritto anche una relazioncina/sermone-dei-mormoni ;D , ma è finita in lavatrice.. >:( e ora non arrivo a riscriverla.
Non male come debutto, complimenti :D.
Per fortuna che in lavatrice è finita la relazione e non la macchina fotografica ;)
Per questa volta sei scusato, bastano le intenzioni
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Congratulazioni! :)
Mi pare di capire che sia quasi più complicata la travarsata sulla vedretta del mandron, e suppongo non consigliabile a chi non ha esperienza di ghiacciaio.. o no?
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Non male come debutto, complimenti :D.
Grazie, comunque il merito non spetta di certo a me... Io seguivo, mi impratichivo con picca e ramponi ed ammiravo ;D
Per fortuna che in lavatrice è finita la relazione e non la macchina fotografica ;)
quella è troppo ingombrante per perdersi nelle tasche dei jeans.. ;D se ho tempo la riscrivo, però mi scavola perchè era già pronta.. :P
Congratulazioni! :)
Mi pare di capire che sia quasi più complicata la travarsata sulla vedretta del mandron, e suppongo non consigliabile a chi non ha esperienza di ghiacciaio.. o no?
Lo chiedi proprio ad un giusto.. ;D però secondo me è più pericoloso il pian di neve, perchè lì eventuali crepi sono coperti, quelli sulla vedretta del mandron invece li vedi e li aggiri o..li salti :o ;D!
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o li aggiri o..li salti :o ;D!
Urca :o :o :o :o
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Cavolo che belle son venute le pano!! ;)
beh dai per la relazione sei scusato...alla fine non è che ci sia un granchè da dire...ha già fatto gabi ;D ;D di differenza c'è solo la salita a Cresta Croce..
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Urca :o :o :o :o
stessa cosa che ho detto io quando lo ho saputo ;D
Cavolo che belle son venute le pano!! ;)
Grazie :) peccato la mega compressione per star sotto i 100kb..
beh dai per la relazione sei scusato...alla fine non è che ci sia un granchè da dire...ha già fatto gabi ;D ;D di differenza c'è solo la salita a Cresta Croce..
vabbè.. ;D per sta volta.. ::)
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se ho tempo la riscrivo, però mi scavola perchè era già pronta.. :P
Se non la scrivi per il forum, scrivila per te stesso. Sarà piacevole rileggerla.
Puoi tornare tante volte volte sull'Adamello ma ogni volta sarà diverso, vuoi per la compagnia, il tempo, il tuo stato d'animo, l'esperienza maturata ;)
P.S. Splendida la panoramica 8 :)
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Bello bellissimo stupendo :o :o
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Wunderbar! :D
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Congratulazioni! :)
Mi pare di capire che sia quasi più complicata la travarsata sulla vedretta del mandron, e suppongo non consigliabile a chi non ha esperienza di ghiacciaio.. o no?
Di complicato non c'è nulla, dove finisce la neve e quindi i crepacci sono visibili e un po' aperti, basta aggirarli stando dalla parte della lobbia, in questo caso anche volendo sarebbe difficile cadere in un crepo (in quanto troppo piccoli), e poi dopo il cambio di pendenza attraversare la vedretta che al massimo ha qualche torrentello che scorre sul ghiaccio da saltare...nel caso della salita al lobbia, la corda è solo una prassi e un eccesso di prudenza...basta solo seguire la traccia giusta.
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Di complicato non c'è nulla, dove finisce la neve e quindi i crepacci sono visibili e un po' aperti, basta aggirarli stando dalla parte della lobbia, in questo caso anche volendo sarebbe difficile cadere in un crepo (in quanto troppo piccoli), e poi dopo il cambio di pendenza attraversare la vedretta che al massimo ha qualche torrentello che scorre sul ghiaccio da saltare...nel caso della salita al lobbia, la corda è solo una prassi e un eccesso di prudenza...basta solo seguire la traccia giusta.
Grazie della precisazione! ;)