Sulla mulattiera militare verso Passo Paradiso
C’è un angolino della
Val di Sole che non ho ancora esplorato: la
Val Presena, che in realtà ho sempre evitato per la vicinanza degli orridi impianti di risalita. Guardando meglio le carte però vedo che questi sono solo in cima, verso Passo Presena, per il resto la valle è quasi intatta, a parte
la vecchia strada dell’Enel che doveva servire per l’ennesimo impianto idroelettrico, per fortuna mai realizzato.
Alcune foto viste online mi ingolosiscono per la bellezza dei paesaggi, come sempre del resto quando di tratta del
magnifico Gruppo della Presanella, quindi si va a vedere. Alla casa
cantoniera poco prima del passo Tonale deviamo scendendo al
depuratore, risalendo sull’altro versante per la forestale fino al divieto, dove parcheggiamo in un grande piazzale sterrato.
Vista su Cima Busazza
Il primo tratto è in sostanza una passeggiatona su strada forestale di modesta pendenza, che dopo qualche km e una
galleria scavata nella roccia ci porta verso l’
Alveo Presena, una magnifica conca dove il torrente forma una laghetto, da cui nasce un emissario che si insinua nella
piana prativa con splendide anse di acqua trasparente come il cristallo. Ci rendiamo conto però di essere partiti troppo presto, la valle è ancora tutta in ombra, perciò decidiamo di salire per il
sentiero 218, che è soleggiato e si inoltra nel vallone sotto le
cime dei Monticelli, con l’intenzione di tornare all’Alveo Presena nel tardo pomeriggio.
Vista verso Cima Busazza
Seguiamo la bellissima mulattiera che si inerpica dolcemente per una serie di splendidi pianori percorsi da piccoli torrenti. Arriviamo
all’ex villaggio militare della Grande Guerra di Monticelli, a quota 2500.
Del sistema difensivo dei Monticelli nella zona di Passo Paradiso a quota 2500-2600 metri, oggi rimane poco, abbastanza comunque per comprenderne i criteri di organizzazione e funzionamento. Esso consisteva in una mulattiera di accesso, il tratto terminale della mulattiera "Arciduca Principe Eugenio" che risaliva la Val Presena per concludersi al Passo Paradiso. Il percorso, molto panoramico, è ancora oggi ben visibile con i tratti selciati e i muretti di sostegno a valle pressoché integri.
Confronto tra foto d'epoca e foto d'oggi
Vi erano due postazioni in caverna lungo la mulattiera, utilizzate come deposito munizioni o per il ricovero dei pezzi di artiglieria.
Il villaggio militare dei Monticelli, con alti muri di contenimento dei fabbricati, disposti a gradoni sul ripido fianco del Monticello Superiore, poco al di sotto del filo di cresta, era ben al riparo dagli osservatori italiani e dai tiri di artiglieria.
Il villaggio era costruito in legno e quindi dei fabbricati non rimane nulla: ma i basamenti in pietra, ben conservati, ne lasciano comunque intuire le dimensioni e lo sviluppo complessivo. Il sentiero di arroccamento in cresta aveva numerosi avamposti in linea con brevi tratti di trincea, caverne, piazzole per artiglieria ed osservatori che si affacciano sul Tonale e sull'Alta Val Camonica.
Gli impianti del Presena al Passo Paradiso
Un efficiente sistema di teleferiche risaliva la valle dall’alveo Presena fino in quota portando rifornimenti, viveri, materiali, armi e munizioni. Dal villaggio i soldati potevano raggiungere i pochi minuti gli avamposti in cresta, affacciandosi sul
Passo Tonale e sull’
Alta Val Camonica, e tenere contemporaneamente sotto controllo anche la parte opposta del
Ghiacciaio del Presena e le cime circostanti. Il villaggio grazie alla sua posizione era quasi inattaccabile, grazie alle pareti settentrionali verticali che rendevano le incursioni poco probabili. Dalla sua posizione poteva tenere sotto osservazione e sotto tiro un vasto tratto di linea del fronte a nord e sud del Passo Tonale.
Anche il Villaggio Monticelli fu travolto da una valanga, con parecchi morti, nella famigerata
notte di Santa Lucia del 1916, in uno degli inverni più nevosi e funesti dell’epoca, che causò vittime per le slavine e il gelo decimando entrambi gli eserciti.
Alveo Presena
L'emissario del Lago di Presena, sullo sfondo i Monticelli
Dalle rovine del villaggio in pochi minuti siamo sulla cresta poco sopra Passo Paradiso, dove avvistiamo gli impianti di sci che stridono con la magnificenza del paesaggio tutt’intorno, dove svettano le cime del
Bernina,
Vioz,
Cevedale,
Presanella e della icombente e magnifica
Cima Busazza. Per un attimo ci sembra di
vedere un gipeto, ma sono pochi secondi in cui scompare dietro le rocce, peccato non essere riusciti a fare nessuna foto.
Scendiamo col sentiero militare con l’intenzione di calare direttamente all’Alveo Presena, ma l’ora è tarda e non vediamo alcuna traccia nei paraggi. Torniamo quindi a valle per lo stesso sentiero dell’andata, accelerando nel finale per riuscire a vedere l’Alveo Presena col sole. Riusciamo nell’intento poche decine minuti prima del tramonto, il sole è già molto basso ma riusciamo comunque a fare delle foto a questo luogo meraviglioso illuminato dal sole.
Il percorso fatto