Autore Topic: [PRESANELLA] Giro dei 12 laghi  (Letto 43827 volte)

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[PRESANELLA] Giro dei 12 laghi
« il: 19/09/2012 22:47 »

Lago Serodoli, sullo sfondo le Dolomiti di Brenta

Bellissima escursione domenica 16 settembre nel Gruppo della Presanella nord orientale, anche se piuttosto “movimentata” riguardo all’orientamento. Decidiamo di fare un giro che ci permette di vedere ben 12 laghi, tra grandi e piccoli, partendo dalla Val di Sole, a sud di Pellizzano.

Dal Lago dei Caprioli 1307 prendiamo il sentiero 203 fino a Malga Fazzon di Sopra 1548 dove ci accoglie un gruppetto di simpatici asinelli (forse una sinistra premonizione dei casini di orientamento che succederanno poi :D).


Malga Fazzon di Sopra


Asinelli a Malga Fazzon

Dalla malga sparisce ogni tipo di indicazione riguardo i sentieri. Incontriamo parecchi bivi che ci mettono subito in dubbio. Trovandoci nel  bosco e mancando punti di riferimento, non è semplice districarsi. Ci manteniamo comunque sulla forestale, l’intenzione è di raggiungere Malga Copai. Provo anche a fare il punto col gps del cellulare, ma non prende campo per scaricare i dati :(. A quota 1798, come riportato dalla carta, ci aspettavamo di trovare le indicazione per il sentiero 218. Cammina e cammina ma non troviamo niente. Proseguiamo dunque per la forestale ma dalla direzione, sentita “a naso”, i dubbi aumentano.


Vista su Cevedale e Zufall

Con l’altimetro ci rendiamo presto conto di essere ben al di sopra della quota prevista per il bivio, ma dei segni rossi e bianchi lungo la strada forestale, che peraltro non ci dovrebbero essere, ci rassicurano in parte. Incontriamo altri bivi e sentieri senza nessuna indicazione. Restiamo sulla forestale e quando, dopo un lungo traversone, avvistiamo finalmente la malga, esultiamo improvvidi. La nostra soddisfazione viene troncata quando leggiamo il cartello: “Malga Artuich”. Come malga Artuich? Dovremmo essere a Malga Copai... Infatti abbiamo sbagliato clamorosamente valle e ci siamo infilati, come avevamo sospettato, nella val Gelada che avremmo dovuto fare al ritorno  >:(. Che si fa? Torniamo indietro? Cerchiamo di scollinare salendo a Cima Gardene e scendendo dall’altra? Dopo qualche minuto di disappunto, ci diciamo che in fondo c’è poco male: faremo il giro previsto all’incontrario :). Il posto peraltro è meraviglioso e ci fermiamo per una piccola sosta sul tavolone fuori dalla malga, un posto incantato e deserto.


Malga Artuich


Vista sulla Vegaia


I cartelli riappaiono a Malga Artuich


Malga Artuich


Lungo il sentiero verso il Passo di Val Gelada


Luoghi selvaggi verso il Lago del Bus


Vista verso nord, sulla sx il Cevedale


Val Gelada

Riprendiamo la marcia inoltrandoci in un magnifico e selvaggio vallone dove, per  una serie di balze, arriviamo su un balcone naturale con magnifica vista verso il Passo di Val Gelada. Percorriamo la valle tra pascoli con marmotte “fischianti” e costoloni erbosi che portano ad un poggio con laghetto e quindi all’ultimo facile strappo fino al passo di Val Gelada 2515, il punto più alto della nostra escursione.


Verso Passo di Val Gelada


Salendo verso il Passo di Val Gelada


Val Gelada col Monte Nambino


Val Gelada


Laghetto senza nome

Appena scolliniamo si apre la fantastica vista sul grande e azzurrissimo Lago Gelato, ai piedi del Monte Serodoli. Avvistiamo anche un colossale ponte di roccia sulla Rocca di Nambrone, uno spettacolo naturale da lasciare senza fiato e che non avevamo mai visto.


Monte Serodoli e Lago Gelato visti dal Passo di Val Gelada


Rocca di Nambrone col colossale ponte di roccia


Lago Gelato e Lago Serodoli, sullo sfondo il Brenta


Lago Gelato


Bivacco Serodoli col Brenta


Lago Serodoli


Cima Serodoli


Acqua trasparentissima

Dopo una  breve sosta pranzo, ci caliamo verso il Lago Gelato e il Lago Serodoli, un “pezzo di Norvegia” trapiantato in Trentino con tanto di fiordi. Dopo aver scattato un bel po’ di foto e rimirato a lungo il meraviglioso paesaggio, iniziamo il rientro per 226B, decisamente differente da quanto riportato sulla Kompass.


Cartelli


Rientro col sentiero 226b


La conca sotto al Monte Zeledria

Il sentiero si inerpica su un costone fino a un passo, dove scolliniamo affacciandoci sulla magnifica conca sotto il Monte Zeledria e il Lago Scuro. Il sentiero cala a ridosso della cresta verso ovest, noi decidiamo di abbandonarlo per tagliare per costoni erbosi verso i Tre Laghi.


Dalla cresta del Zeledria verso il Brenta



Lago Scuro


Lago Scuro e M. Zeledria

Potevamo evitare la ravanata? Certo che no: infatti un vallone impervio ci obbliga a cercare una discesa meno ostica dove si ravana tra i soliti sassi e “zoppe” di erba alta piena di buchi. Nulla di grave, ormai siamo rotti ad esperienze ben peggiori :D. Raggiungiamo con un traversone i tre bellissimi laghi, a poca distanza uno dall’altro, con il sole che sta tramontando. Magnifici gli scorci verso il Brenta e il contrasto con gli specchi d’acqua in primo piano.


Tre Laghi


Tre Laghi, sullo sfondo il Sasso Rosso


Ancora Tre Laghi, sullo sfondo il Brenta


Tre Laghi

Ora iniziamo la discesa verso un altro lago, il Lago Alto, quindi un altro traversone con sentiero 267, anche questo riportato sulla kompass in modo molto approssimativo. Vediamo dall’alto lo spettacolare Lago delle Malghette, stavolta un pezzo di “Canada” con le fitte selve che circondano il lago di un colore azzurro cobalto quasi incredibile.


Specchio d'acqua senza nome


Lago delle Malghette, un pezzo di "Canada" trapiantato in Trentino


Lago delle Malghette

Volevamo scollinare a Passo dell’Ometto ma della deviazione prevista neppure l’ombra, proseguiamo dunque sul sentiero dove incrociamo il 202b. Solo quando arriviamo al Passo della Pesa 2155 ci rendiamo conto di essere parecchio più a est. Poco male, invece che da sud caliamo verso gli ultimi due laghi di Lores e di Mezzana ormai avvolti nell’ombra, scedendo da ovest. Arrivati a Malga Copai ci imponiamo la massima attenzione per non sbagliare la deviazione del sentiero 218.


Vista sul Brenta ormai al tramonto

Troviamo due indigeni che sono saliti in moto e stanno mangiando lamponi, ai quali chiediamo lumi: “Siete del posto?” “Più o meno...” è la risposta poco convinta. Mostro la carta col sentiero 218: esiste? “Boh” è la poco incoraggiante risposta... Poi, forse pentiti della risposta elusiva, dicono di sì, ed è pure segnato da un cartello, affermano. Riprendiamo la marcia carta alla mano e altimetro sotto’occhio, calando per la forestale. La deviazione però non si trova. Ci raggiungono gli indigeni con la moto, mentre ci sorpassano chiediamo quanto manca al cartello. “10 minuti” dicono, e spariscono dalla vista. Cinque metri dopo però troviamo una deviazione che sembra proprio il sentiero che cerchiamo, anche se non c’è nessuna indicazione. Consultiamo ancora le carte. Il sentiero è talmente ben tracciato che lo imbocchiamo fiduciosi, la posizione poi coincide con la mappa.

Dopo alcuni chilometri in costa nel bosco, senza mai aver visto uno straccio di segno, una vaga inquietitudine ci percorre, il sentiero diventa sempre meno evidente. Ormai sta imbrunendo, sono le 19 passate e ci si vede sempre di meno. Procediamo di buon passo ma poi il sentiero si perde in mille viottoli nella boscaglia. Cominciamo a ravanare, bestemmiando in cuor nostro. Ci pare di trovare delle tracce, proviamo a seguirle ma niente, si perdono tutte. Siamo ormai scesi per parecchi chilometri nel folto del bosco. Chiedo alla mia compagna di sventura: “Il tuo gps ha la funzione di trackback?” (ritorno a ritroso sulla traccia). Lei, che l’ha comprato da poco e capisce che si sta mettendo male, risponde “Credo di si...”. Apposto! Il tempo stringe, proviamo a insistere ma il bosco diventa un casino: passiamo diverse volte dei torrentelli e vallette con barriere di ontani, cercando sempre la via meno rognosa nella vegetazione.

Passiamo da un versante all’altro, a volte ci dividiamo in diverse direzioni per trovare una traccia. Non si trova e non si vede quasi più niente. Cala il silenzio: ora siamo a rischio bivacco forzato. Se non si trova in fretta una via d’uscita, diventa troppo rischioso muoversi senza vedere nulla. Più che altro la preoccupazione principale non è tanto il bivacco forzato, siamo equipaggiati e non corriamo nessun pericolo, ma il non riuscire ad avvisare casa. Mi metto davanti e continuiamo a scendere, molto concentrati per vedere bene dove mettiamo i piedi e guardando in giro se si vede qualcosa di utile.  Il bosco diventa ripido e abbastanza scomodo, pieno di ramaglie. Man mano che scendiamo controlliamo l’altimetro: 1900, 1800, 1700, 1600... Ormai dovremmo esserci, dove diavolo siamo? E’ quasi buio. Quando stiamo per perdere la speranza, io che sono davanti intravedo un inaspettato chiarore: una strada!  Grosso sospiro di sollievo! A quota 1650 metri siamo finalmente sulla forestale che avremmo dovuto prendere all’andata. Marciamo ancora per diversi km e quindi raggiungiamo il bivio incrociato all’andata. Arriviamo alla Malga Fazzon di Sopra che è proprio buio pesto. Per fortuna ho la pila frontale che ci toglie dagli impicci: riusciamo a scendere nel bosco buio per il sentiero dell’andata fino a raggiungere il Lago dei Caprioli dove abbiamo la macchina. Quando arriviamo sono quasi le 21. Anche stavolta è andata!!! :)))


Lago del Malghetto di Mezzana


Il percorso

Ecco un’altra regola da rimandare bene a mente: MAI imboccare un sentiero non segnato e che non si conosce quando sta per fare buio! Tutto è bene quel che finisce bene. Giro meraviglioso, un vero casino con le cartine (ne avevamo 4, tutte diverse), ma vale sicuramente la pena! Disl. 1400, sviluppo circa 24 km.

Update: Gabry ha replicato il giro e mi ha aggiornato che

Ora ci sono belle tabelle per Malga Artuick e per il Passo Val Gelada (anche i segni rossi sono recenti ed evidenti).  In alternativa alla forestale, c’è il bel sentiero 203 che parte dalla Regina del Bosco (15’ da Malga Alta di Pellizzano) e passa per il Lago di Stablo. Rientrando, oltrepassato Malghetto Copai, sono scesa ancora un bel po’ per la forestale fino ad un tornantino (cartelli), dove ho preso uno stradello che in 30’ mi ha portata a Malga Alta di Pellizzano  http://maps.kompass.de/#lat=46.29486390394371&lon=10.783876267852737&z=15&s=KOMPASS%20Touristik (tratto verde). Ultima cosa: Malga Alta è stata completamente ristrutturata lo scorso anno con possibilità di pernotto (ottimi anche i prodotti in vendita).
« Ultima modifica: 17/07/2016 23:57 da AGH »
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Offline Selvagem

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Re:[PRESANELLA] Giro dei 12 laghi
« Risposta #1 il: 19/09/2012 23:16 »
Grandesupermegaravanata!!!!!!!!
Più ne hai meno ne perdi

Offline Claudia

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Re:[PRESANELLA] Giro dei 12 laghi
« Risposta #2 il: 20/09/2012 00:13 »
ho letto velocemente e approfondirò domani, però ti devo proprio suggerire di scaricare su android l'applicazione gratuita maps with me che funziona gratis e offline con le mappe di openstreet map, sfruttando il gps del cell.
l'abbiamo usato in islanda quest'estate e non ha sbagliato di un metro in nessuna occasione!
cmq che bel giro, domani me lo rivedo!!

Offline nantes

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Re:[PRESANELLA] Giro dei 12 laghi
« Risposta #3 il: 20/09/2012 07:49 »
un bellissimo giro in posti per niente frequentati; è il giro che ho fatto l'anno scorso, uguale al tuo fino al lago Malgette, poi non trovando sentieri che sulla cartina erano segnati ma che in effetti non c'erano  >:( , ho deciso di scollinare al passo presso il rifugio Orso Bruno e scendere dalla pista  fin quasi a Marileva 1400 e da lì ho tagliato il versante fino a riportarmi al lago dei Caprioli...
mi mancano gli ultimi 2 laghi  :)
« Ultima modifica: 20/09/2012 07:51 da nantes »

Offline Alverman

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Re:[PRESANELLA] Giro dei 12 laghi
« Risposta #4 il: 20/09/2012 08:59 »
Citazione
Ecco un’altra regola da rimandare bene a mente: MAI imboccare un sentiero non segnato e che non si conosce quando sta per fare buio!

Ti riassumo brevemente come abbiamo agito durante il giro del Bruffione.
una volta arrivati in cima e non capendo bene quale fosse il sentiero esatto ci siamo imposti dei tempi per raggiungere le varie tappe, con rientro previsto per le 19; quando ci siamo incasinati non trovando i segni abbiamo ricalcolato il tutto e anche se avessimo trovato il sentiero saremmo arrivati con il buio.
Girare con il buio va bene se siamo in posti conosciuti, ma non era il nostro caso, quindi abbiamo scelto la via di fuga che ci ha portato a destinazione con la luce anche se il giro originale non è stato completato.
Altra regola da tenere a mente : quando si pianifica un percorso meglio prevedere delle vie di fuga veloci soprattutto nel caso di giri molto lunghi. :)

« Ultima modifica: 20/09/2012 09:37 da AGH »

Offline Alan

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Re:[PRESANELLA] Giro dei 12 laghi
« Risposta #5 il: 20/09/2012 09:13 »
Questa gita è stupenda, la foto del bivacco Serodoli mi fa capire il perchè vi stava così a cuore quel bivacco... la vista che si ha sul Brenta è "strappalacrime"!!!

Bello sviluppo e bella ravanata!!!

Bellissimi i colori nelle Foto, che profilo di colore usi??? AdobeRGB ?

Offline AGH

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Re:[PRESANELLA] Giro dei 12 laghi
« Risposta #6 il: 20/09/2012 09:40 »
Altra regola da tenere a mente : quando si pianifica un percorso meglio prevedere delle vie di fuga veloci soprattutto nel caso di giri molto lunghi. :)

si ma non sempre è possibile :) La regola anzidetta è peraltro nota, ma siamo stati troppo spavaldi, il sentiero era tracciato così bene che ci siam detti "è questo!". Invece siamo stati fregati :). Nel caso di giri molto lunghi di solito si organizza il giro in modo da fare la parte finale su forestale, noi abbiamo voluto tagliare da Malga Copai perché era giù tardi, col senno di poi avremmo fatto meglio a seguire la strada :)
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Re:[PRESANELLA] Giro dei 12 laghi
« Risposta #7 il: 20/09/2012 09:41 »
Questa gita è stupenda, la foto del bivacco Serodoli mi fa capire il perchè vi stava così a cuore quel bivacco... la vista che si ha sul Brenta è "strappalacrime"!!!

è un posto meraviglioso, l'abbattimento secondo me è un'assurdità! Visto che c'è già, perché non valorizzarlo (pulirlo) invece che distruggerlo? mah
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Re:[PRESANELLA] Giro dei 12 laghi
« Risposta #8 il: 20/09/2012 09:43 »
è un posto meraviglioso, l'abbattimento secondo me è un'assurdità! Visto che c'è già, perché non valorizzarlo (pulirlo) invece che distruggerlo? mah
Lo rifarei in legno!!!

Offline Alverman

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Re:[PRESANELLA] Giro dei 12 laghi
« Risposta #9 il: 20/09/2012 13:38 »
Tutte belle foto, ma io preferisco quella del lago Serodoli con la ragazza (Gabi?), sprigiona un senso di serenità che ti verrebbe voglia di stare lì tutto il giorno a riposare.

Ditemi quante volte durante le escursioni, più o meno impegnative, trovate un bel posto e vi vien da dire : come starei bene qui disteso a godermi in santa pace questo bel giorno.

E invece no, ci piace ravanare, sudare, imprecare, in fin dei conti  siamo masochisti e ci divertiamo maggiormente.

Offline Alan

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Re:[PRESANELLA] Giro dei 12 laghi
« Risposta #10 il: 20/09/2012 14:11 »
Tutte belle foto, ma io preferisco quella del lago Serodoli con la ragazza (Gabi?), sprigiona un senso di serenità che ti verrebbe voglia di stare lì tutto il giorno a riposare.

Ditemi quante volte durante le escursioni, più o meno impegnative, trovate un bel posto e vi vien da dire : come starei bene qui disteso a godermi in santa pace questo bel giorno.

E invece no, ci piace ravanare, sudare, imprecare, in fin dei conti  siamo masochisti e ci divertiamo maggiormente.
uff in tutti i posti al sole io mi sdraierei e stare li.... :) !!

Offline nantes

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Re:[PRESANELLA] Giro dei 12 laghi
« Risposta #11 il: 20/09/2012 14:32 »
Tutte belle foto, ma io preferisco quella del lago Serodoli con la ragazza (Gabi?), sprigiona un senso di serenità che ti verrebbe voglia di stare lì tutto il giorno a riposare.
che ti devo dire... sarà l'età ma ultimamente ho riscoperto il piacere di fermarmi e guardarmi intorno... respirare l'aria, sdraiarmi per immergermi nella natura, mi sembra di percepire il respiro della montagna... (sarà lo stress del lavoro... ;D ::) )

Offline AGH

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Re:[PRESANELLA] Giro dei 12 laghi
« Risposta #12 il: 20/09/2012 14:45 »
che ti devo dire... sarà l'età ma ultimamente ho riscoperto il piacere di fermarmi e guardarmi intorno... respirare l'aria

io mi sdraierei sempre molto volentieri, specie in posti così, ma c'è sempre qualcuno che mi richiama all'ordine  ;D
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Offline gabi

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Re:[PRESANELLA] Giro dei 12 laghi
« Risposta #13 il: 21/09/2012 20:38 »
regola da tenere a mente : quando si pianifica un percorso meglio prevedere delle vie di fuga veloci soprattutto nel caso di giri molto lunghi. :)

Ciao Alverman, condivido quello che dici ma ci sono giri ad anello che non hanno via di fuga, salvo fare dietrofront  :P. Anch’io a metà giro (soprattutto quando sono da sola) faccio il punto della situazione e valuto se procedere o tornare indietro. Calcolo le ore luci disponibili, il dislivello da percorrere e se sono in forze per finire il giro programmato. Quando poi arrivo a quello che chiamo "il punto del non ritorno" (perché ho già percorso il 50%+1 del giro) non posso fare altro che procedere, salvo ostacoli oggettivi non raggirabili  :P. Capita anche che il sentiero sia mal segnalato e che sia necessaria una sorta di caccia al tesoro dei segni bianco e rossi, come mi è capitato salendo a Cima Stübele (da Schrummalm al Passo e della Siromba/ Schrumm Joch) e a Cima degli Olmi (prima del Passo Cemiglio). Ed intanto “il sole mangia le ore". Se poi per qualche motivo salti una deviazione allora sballa tutto o quasi  ;D.
Metti  qualche forestale lunga ed interminabile ed arrivi all’auto che hai sforato i tempi previsti  :(.
Nel mio giro sulle Maddalene di due settimane fa  avrei potuto accorciare le due forestali del rientro ma avrei dovuto fare altri 200 m di dislivello in salita (che aggiunti ai 2100 fatti diventavano un po' troppi per me)  :'(.
Quella volta, allungando il passo sono arrivata all'auto che era ancora chiaro, ma solo per poco  :D

Offline SPIDI

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Re:[PRESANELLA] Giro dei 12 laghi
« Risposta #14 il: 22/09/2012 07:20 »
Il giro è bellissimo !Per non parlare delle foto  :) Leggendo la relazione verrebbe voglia di farlo magari in due giorni, gustandosi il tramonto sul Brenta e ascoltando il sussurro del vento  :)
Bisogna andare dove pochi sono andati per vedere   
ciò che pochi hanno visto