GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
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Cima Scarpacò 3250m.
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Topic: Cima Scarpacò 3250m. (Letto 8181 volte)
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kobang
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Post: 2.766
Cima Scarpacò 3250m.
«
il:
28/09/2014 20:31 »
Cima Scarpacò è una di quelle montagne così poco frequentate che il libro di vetta,un vero cimelio anche per la antica custodia in metallo che lo protegge,è ancora quello originale del 1955 ed è scritto per forse la metà delle pagine!
La zona è quella dei laghi di Corniselo in alta val Nambrone.Dalla Valsugana è una discreta menata arrivare fino al Rif Corniselo,nostro punto di partenza.Ora la stanga è aperta e si potrebbe arrivare su ottimo sterrato fino alla malga Laghi,sulla riva del Lago di Corniselo...
Noi abbiamo preferito seguire un'itinerario che ci ha fatto godere la vista del lago Nero,per poi scendere verso il lago Corniselo.
I rifugi,anche il Nambrone sul tratto più in valle, sono chiusi.
La giornata è di quelle memorabili:incredibilmente caldo,un cielo di un azzurro spietato,l'aria cristallina,non una nuvoletta in giro!
Dirò subito che questo è un giro davvero faticoso,il sentiero è segnato solo fino al magico lago della Vedretta,che da solo merita la gita,poi si và a naso in ampio bacino glaciale,fra massi e detriti morenici,percorso dagli innumerevoli rivoli che danno vita alla Sarca di Nambrone.Mille tracce possibili,terreno infido con sassi e massi decisamente instabili.
Si è costretti a diversi aggiramenti e continue scelte di itinerario,col risultato che abbiamo camminato per poco meno di 27km.
L'ambiente è selvaggio,maestoso e affascinante,la solitudine assolutamente garantita.
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kobang
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Post: 2.766
Re:Cima Scarpacò 3250m.
«
Risposta #1 il:
28/09/2014 21:00 »
Dal Rifugio Corniselo raggiungiamo il nascosto L.Nero circondato dai bastioni del Col de l'Amola.Da qui scendiamo verso il lago superiore di Corniselo intercettando la sterrata che lo costeggia a sud.
Su una ampia curva a dex si stacca il sentiero per il L.della Vedretta.
Sulla mappa in fuxia la traccia di salita ed in blu il ritorno.
Come dicevo il sentiero finirà al lago,raggiungibile con meno strada se si parte dalla malga dei Laghi.
La vista qui è mozzafiato:ad est quasi tutto il gruppo di Brenta si spacchia nel cristallo che sembra sospeso sull'orizzonte ed a ovest l'anfiteatro che scorre a cornice da C. d'Amola,con l'imponente e verticale nivo-ghiacciaio,attraverso Passo d'Amola,passo Stavel e Passo Corniselo,fino a chiudersi a N con Cima Scarpacò ed i Corni di Venezia
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kobang
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Post: 2.766
Re:Cima Scarpacò 3250m.
«
Risposta #2 il:
28/09/2014 21:10 »
La zona della Vedretta è incantevole.Camminiamo rapiti sulla levigatissima superfice grigia di limo,a tratti interrotta dai rivoli di acqua purissima che scorgano dai sovrastanti nevai e da arre di torbiera alpina costellate di fioriture piccolissime e preziose.Il tempo scorre sospeso in questa magia,sospeso sull'orizzonte come appare questo incredibile specchio d'acqua.
Il Brenta che vi si riflette in un gioco di specchi che stordisce è un regalo unico e restiamo a lungo estasiati,silenziosi e con un profondo senso di gioia e pace come solo questi spettacoli possono infondere...
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angela
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Post: 381
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Re:Cima Scarpacò 3250m.
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Risposta #3 il:
28/09/2014 21:17 »
Beellloooo!
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"i fiori, la musica e i bambini sono i gioielli della vita"
Pyotr Ilyich Tchaikovskj
kobang
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Post: 2.766
Re:Cima Scarpacò 3250m.
«
Risposta #4 il:
28/09/2014 21:36 »
Con fatica ci svegliamo dall'incantesimo per avventurarci senza traccia verso la nostra cima.
Un dedalo di detriti morenici,nevai,piccole zone pianeggianti ci impegna a dare un senso logico al percorso.Sono poche le relazioni di questa gita e spesso molto in contrasto tra loro,così come le tracce GPS reperibili in rete:normale vista l'orografia e la diverse interpretazioni dei diversi e sporadici frequentatori.
noi ci teniamo dentro l'ampio circo,sempre con C.d?amola sulla sinistra ed i Corni di Venezia a dex.La nostra Cima è ormai confusa tra gli spalti granitici e solo con l'intuito cerchiamo di avvicinarla.
Ad un certo punto un masso con bollo rosso sembra indicare la salita lungo un'ampio canale di sfasciumi verso destra a noi non convince e continuiamo con fatica a salire obliqui su questi contrafforti di granito instabile,frammentato e molto faticoso.Il tempo scorre,l'aria è calda,gruppi di camosci transitano tranquilli.Dovremmo essere alla estremità ovest dei Corni di Venezia,o forse più avanti(?).Più ci facciamo sotto e più la meta si confonde;vari canali sembrano dirigersi verso l'anticima di Scarpacò,ma quale sarà quello giusto?
Il Lago della Vedretta splende ormai molto in basso.Una parete apparentemente affrontabile in libera si alza sulla nostra destra:o si forza questo passaggio o si rischia di fare davvero tardi o di esaurire le forze;non abbiamo altro che una ventina di metri di cordino da 8,niente di più:proviamoci!
L'inizio è una serie di salti da grado II,no problem per i primi 20 metri,poi.....mmhh qui le cose si complicano,un paio di passaggini di terzo ed ormai indietro in libera non si torna!
Stranamente mi sento a mio agio anche se è pieno di roba smossa e terriccio.Ancora qualche passaggio esposto e siamo ormai a 40 metri dalla base,decisamente un'azzardo...
Trovo una cengia che taglia la parete verso ovest:quanto mi piace,quanto la amo!!
La percorro con delicatezza e riconoscenza,poi mi faccio lanciare il cordino e faccio sicura a Nicola e Rolando con l'ancoraggio su un bel sassone;è fatta siamo in cresta,tirati come corde di violino,ma felici come i bambini che hanno rubato la marmellata!
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trabuccone
vif
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Re:Cima Scarpacò 3250m.
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Risposta #5 il:
28/09/2014 21:47 »
Non ci sono parole Kobang! Meraviglioso!!
Complimenti per la scelta dell'itinerario inusuale. Ma la via alla vetta passa per quella parete? Perchè sul libro della Tappeiner dice che non ci sono difficoltà particolari
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i nostri occhi stanchi ancora vagano all'orizzonte sebbene abbiamo percorso questa strada così tante volte
kobang
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Post: 2.766
Re:Cima Scarpacò 3250m.
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Risposta #6 il:
28/09/2014 21:57 »
3250 metri,strasudati,duri,ma spettacolari.La vista sulla parete Nord della Presena e sul ghiacciao,candidi per la neve anche recente,il Rif.Denza che si scorge presso il laghetto di smeraldo,lo sguardo che vola verso il Tonale...che meraviglia.
Siamo quassù,ancora in maglietta,senza una bava d'aria,in un tepore che ristora e impigrisce dopo le oltre sei ore di duro ravanare,l'arrampicata col cuore in "standby",gli ultimi passaggi sulla cresta.
Soli,fuori dal mondo,ma nel nostro mondo;negli occhi dei miei due compagni la tensione si scioglie,ci sorridiamo scambiandoci una merenda frugale:sono le 15,30 e guardando a valle capiamo che il rientro sarà lungo e pesante.Intanto dobbiamo trovare una strada sicura per scendere,impensabile l'itinerario di salita!
Fra le rocce sommitali,sotto i resti di una croce lignea l'antico libro di vetta,quello originale del 1955,nel suo splendido scrignetto metallico.
Lo sfogliamo come una reliquia,consapevoli di essere davvero tra i pochi ad avere onorato questa cima solitaria.
Il tempo vola,dobbiamo levarci dagli impicci del tratto fino al lago della Vedretta dove vogliamo arrivare prima del buio per goderne lo spettacolo al tramonto!
Troviamo un canale di discesa,di sicuro la via normale anche per salire,raggiungibile con due passaggi di arrampicata,attraverso un buco formato dai massi accatastati e da qui giù per sfasciumi faticosi e col sollievo di una veloce scivolata su nevaio!
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Ultima modifica: 28/09/2014 22:35 da kobang
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kobang
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Re:Cima Scarpacò 3250m.
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Risposta #7 il:
28/09/2014 22:22 »
Rivediamo la nostra variante in parete:no non è certo quella la via di salita normale!Dovevamo stare ancora bassi,inoltrarci più ad ovest,fidarci del bollo rosso all'inizio del canale di sfasciumi e trovare poi l'accesso normale.Vi assicuro che anche a leggere la Tappainer (Trabuccone) le corrispondenze in loco sono davvero poche.L'orografia è così frastagliata che è difficile riconoscere circhi,canali ecc come sono descritti sulle guide.Probabilmente si tratta anche di terreni soggetti a continua rimodellazione,almeno a giudicare dalla complessiva instabilità.
Scivoliamo un poco sulla neve dura,sollievo per le caviglie martoriate,guardando con ansia il lontano luccichio del lago della Vedretta mentre le prime ombre si allungano sulla valle.
Finalmente calpestiamo ancora la grigia spiaggia:che luci all'imbrunire!A costo di fare notte non ci perderemo questo incanto.Il Brenta si accende di rosa-arancio,la superficie dell'acqua è uno specchio che spezza a metà l'orizzonte,una sottile,fredda e lucida lama che taglia il confine tra sogno e realtà.Siamo nuovamente immobili,scattando foto con la speranza di fissare con l'immagine anche le emozioni.Davvero almeno fin qui bisogna venire:spazi e dimensioni simili le ho visti solo in Patagonia e Nuovazelanda,la stessa sensazione di natura selvaggia,indomita, dove ci si percepisce davvero come piccole ombre fugaci,ospiti di un attimo in un mondo che non può,non deve avere padroni.
viene il buio e chi se ne frega,da qui il sentiero è tracciato, ma davvero è ancora così maledettamente lungo?
Procediamo silenziosi,attenti a non guastare tutto con un passo falso,tirando fuori le ultime briciole di forza,più mentale che fisica adire il vero!
Il vasto piano della malga dei Laghi ci accoglie mentre cala l'ultimo barlume di luce.
Proseguiamo lungo la perfetta strada bianca che ci riporta sotto al rifugio Corniselo.In silenzio perchè non abbiamo più fiato riponiamo zaini ed emozioni e riprendiamo la lunga strada per tornare a casa.
Impagabile una gita così,da farsi solo con tempo bello e stabile,altrimenti può diventare un calvario ed anche pericoloso.La nostra traccia,per quel che vale è a disposizione,ma senza assunzione di responsabilità!!
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kobang
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Post: 2.766
Re:Cima Scarpacò 3250m.
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Risposta #8 il:
28/09/2014 22:32 »
Qui le foto del tramonto al L.della Vedretta.
Ne ho scattate a raffica ed è stato difficile selezionare fra le tante:luci e riflessi cambiavano ad ogni minuto,una specie di proiezione da cui era difficile staccare lo sguardo!
L'ultima panoramica,ripresa all'andata,consideratela un'invito o un suggerimento.....
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trabuccone
vif
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Re:Cima Scarpacò 3250m.
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Risposta #9 il:
28/09/2014 22:53 »
Kobang che posto stupendo!! L'avevo addocchiato appunto sulla guida Tappainer, ad Ottobre ci vado di sicuro (sempre se la strada rimane aperta). Foto da urlo, complimenti!!
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Re:Cima Scarpacò 3250m.
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Risposta #10 il:
28/09/2014 23:01 »
complimenti cima magnifica, dopo il Cornisello fatto qualche anni fa con Selig, mi ero ripromesso di tentare anche cima Scarpacò che sta di fronte, che so essere un mezzo massacro per il terreno infido ma ne vale la pena. Per quest'anno però mi sa che ormai è andata...
Posti e foto magnifiche, complimenti ancora!
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Re:Cima Scarpacò 3250m.
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Risposta #11 il:
29/09/2014 08:42 »
Posti magnifici e foto stupende!!!
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Re:Cima Scarpacò 3250m.
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Risposta #12 il:
24/08/2016 13:21 »
Ho riguardato questo post visto che finalmente sono riuscito a farla anche io
PS: quella che tu indichi come Cima d'Amola secondo me è invece Cima Cornisello
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