GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino occidentale => Escursioni estive in Trentino => Adamello - Presanella => Topic aperto da: trabuccone - 16/10/2014 19:11
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Dopo la bella gita in Val di Pejo, la sera scendo in direzione della Val Rendena per tentare un giro in Adamello: risalgo dunque in macchina la famosa Val di Genova sperando di poter risalire fino almeno fino alla località Cascina Muta dove partirebbe il sentiero per la Val Folgorida ma devo purtroppo constatare che il divieto è già all'altezza di Malga Genova a 1100 metri. Mi accontento e passo la notte in macchina
23.09.14
L'indomani, alla luce della frontale, inizio ad incamminarmi su strada e sentiero verso Regada che raggiungo in breve: da qui, non conoscendo la valle ed essendo al buio, sbaglio sentiero e giungo alle cascate di Folgorida dove il salto di roccia sbarra la strada. Torno a Regada velocemente e prendo una stradina che risale parallela alla asfaltata dall'altro lato del torrente. Finalmente trovo la deviazione per il Passo delle Topete che senza più indugi imbocco: con un lungo traverso infido che taglia il ripido bosco, talvolta con l'ausilio di passerelle di legno, ritrovo il Rio Folgorida e lo seguo fino a Malga Cioch. La salita riprende ripida in mezzo alla foltissima vegetazione, talvolta il sentiero sembra scomparire nel nulla ma con attenta osservazione riesco a seguire l'esile traccia.
Lasciati sulla destra i ruderi di Malga Folgorida, il sole giunge finalmente in questa ripida landa disseminata di larici, paludi e pietroni.
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Al mattino in Val Folgorida verso le Dolomiti di Brenta
La luce rivela il bruno colore della vallata mentre il panorma si apre sempre di più, lasciando scorgere, oltre alle onnipresenti Dolomiti di Brenta, anche la cupola della Presanella. Nonostante la faticosa salita, la sicurezza di una bella giornata stabile e la voglia di conoscere panorami a me sconosciuti mi danno la forza necessaria per guadagnare quota velocemente. L'ambiente si fa sempre più pietroso e impervio con dei brevi tratti ghiacciati: fatta una svolta dietro ad un roccione, compare davanti a me il Crozzon di Lares con la sua piccola vedretta.
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Il Crozzon di Lares
L'ultimo tratto su sfasciumi rallenta un pò, ma ormai il passo è a portata di mano e, con un ultimo sforzo, lo raggiungo. Già da qui la visuale è spettacolare: la Vedretta della Lobbia con le sue vette si estende poco sotto di me e la vista dell'orizzonte bianco che si perde nell'azzurro del cielo verso il Passo Val di Fumo è un qualcosa di unico.
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La Vedretta della Lobbia
Non indugio troppo, nessuna traccia del Bivacco Begey che è segnalato come rudere, scendo velocemente gli sfasciumi per attraversare il ghiacciaio: nella zona bassa si nota qualche crepaccio ma, nella parte da me percorsa, la neve dello scorso inverno copre ancora felicemente la vedretta.
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Il Crozzon di Lares
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Verso la lingua glaciale, di sfondo la Presanella
Punto all'evidente Passo della Lobbia ed in breve lo raggiungo attraversando un nevaio: la visuale assomiglia alla precedente ma ancor più ampia e fantastica, la Vedretta del Mandrone è davvero immensa e si perde a sud verso il Pian di Neve.
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Il Rifugio alla Lobbia
Non scendo direttamente al ghiacciaio ma inizio a traversare verso in direzione sud sotto Cima Giovanni Paolo II: i ramponi sono d'obbligo specialmente in questo traverso ancora in ombra
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Il Rifugio alla Lobbia
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Il sole dietro alle vette
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Traversando verso il ghiacciaio
Superata una balza ed evitato un grosso evidente crepaccio, sono sul Pian di Neve. Da qui inizio ad entrare in una dimensione davvero sconosciuta per me: un misto di assoluta ammirazione, timore e soprattutto fatica. E' incredibile che per quanto cammini mi sembra di essere fermo sempre nello stesso posto, mi sento proprio piccolo in questo oceano bianco, il sole riflesso dopo un pò mi istupidisce parecchio, le vette e le loro rocce sembrano isole irraggiungibili. Fantastico eppur opprimente.
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Controluce sul Dosson di Genova
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Oceano bianco
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Verso il Pisgana
Giunto nei pressi del Passo di Adamè inizio lentamente a svoltare in direzione della vetta: una grossa balza glaciale si interpone tra me e l'Adamello, sembra un'onda di neve quasi disegnata, dalla forma perfetta e regolare
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L'Adamello spunta sopra l'onda di neve
Superata in traverso la balza, sono finalmente in vista del blocco roccioso della vetta, ancora molto piccolo visto da qui.
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I Dosson di Genova
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Il Bivacco Ugolini
L'arrivo alle roccette dell'Adamello è davvero come toccare l'isola in mezzo all'oceano: sono molto stanco e faccio una breve pausa.
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Sguardo verso il Corno Miller dietro di me
Lascio lo zaino e proseguo lentamente su sfasciumi fino ad un nevaio
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L'ultimo tratto di nevaio
Vinco infine anche le roccette sommitali e arrivo alla vetta dell'Adamello dopo 8 lunghe ore di marcia: una delle mète più sudate ma ne valeva davvero la pena. Il panorama, complice la limpidissima giornata, è fenomenale :D : a sud si vede il Lago d'Iseo incastonato nella profonda Val Camonica e più in là il profilo dell'Appennino, poi tutto il gruppo dell'Adamello dal Carè Alto fino alla vetta della Presanella, le Dolomiti, più distante il Grossglockner e le vette dei Tauri con Gran Pilastro e Alpi Breonie, quindi a nord il gruppo del Cevedale e, girando verso Ovest, il Bernina ed alcune vette a me sconosciute; infine, oltre la foschia si riconosce, inconfondibile, la mole del Monte Rosa e la cuspide del Cervino che spunta dietro le creste della Val d'Ossola. Non c'è una nuvola, la temperatura è perfetta :) Si notano anche le montagne di casa, Baldo e Carega, che proteggono le alpi dalle foschie della pianura
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La croce di vetta
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Il Pian di Neve con Dosson di Genova e il Carè Alto
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Una strana accoppiata: Presanella e Grossglockner
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Il gruppo Ortles-Cevedale
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Monte Rosa, Cervino e alcune vette tra Svizzera e Italia
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Zoom sul Bernina
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Panoramica di vetta
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La croce di vetta ed il Lago Venerocolo
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Le Dolomti di Brenta
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Il laghi d'Avio con il Bernina di sfondo
Mi godo qualche minuto di meritato riposo ma il tempo avanza e le giornate non so più così lunghe: ritorno dunque verso il mio zaino alla base delle roccette e inizio, un pò affaticato, a ripercorrere il Pian di Neve
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Controluce sul Corno Miller
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Dosson di Genova e Pian di Neve
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Si scende
Prendo dunque la direzione del Mandrone attraversando tutta la lunghissima vedretta fino ad intercettare il sentiero non proprio evidentissimo sulle roccette
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Controluce sul Corno Bianco
Rivedere il colore dell'erba è una gran gioia dopo tutto il bianco della giornata sebbene sia sempre girato a guardare la splendida lingua glaciale del Mandrone
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Vedretta del Mandrone e Lobbia
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Verso la conca del Rifugio Mandrone
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Zoom sul Mandrone
Il rifugio è ancora molto distante e la discesa è disagevole per via dei numerosi tratti ghiacciati rimasti in ombra; le difficoltà finiscono nel tratto di falsopiano che precede il Lago del Mandrone
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Nei pressi del Lago Mandrone
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Rifugio Mandrone e Cima Vermiglio allo specchio
Al rifugio mi lascio cadere piuttosto sfinito su una panca: è tutto silenzioso, nessuno in giro, solo il lontano boato dei torrenti che scendono dalle vedrette e la luce del tardo pomeriggio che pian piano allunga le ombre.
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Le due grandi vallate delle Vedrette Lobbie e Mandrone
Ho finito l'acqua ma, senza fare lo schizzinoso, mi fermo al primo ruscello poco sotto il Mandrone dove riempio la bottiglia. Un pò d'inerzia, scendo verso Bedole per il tortuoso sentiero e raggiungo l'omonimo rifugio che è ormai sera: è ancora aperto e senza indugio ordino una bibita che bevo in un sol colpo. L'idea dei nove chilometri da qui a Malga Genova mi abbatte non poco ma questa volta mi ritengo fortunato: il gestore deve scendere verso Pinzolo e mi propone di andare con lui. Accetto come un bambino al quale viene offerto un mega gelato.
Concludo così questa superba gita che ritengo una delle più belle che ho mai fatto, lunghissima invero ma incredibilmente gratificante e che porterò sempre nel cuore :)
Dislivello: 2500 metri
Sviluppo: 35 Km
Difficoltà: Escursionistiche e ghiacciaio
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Premesso che mi levo il cappello davanti a giri del genere (praticamente tutti i tuoi :D), io dico che sei pazzo ad attraversare i ghiacciai cosi da solo e prendendoti dei rischi enormi. Un anno fa o due ho fatto un servizio proprio sul ghiacciaio del Mandrone con gli esperti di Meteotrentino, accompagnati da delle guide alpine: ebbene, muovendoci sul ghiacciaio apparentemente senza pericoli, le guide ci fecero notare degli spaventosi inghiottitoi, ovvero dei pozzi verticali che si formano con l'acqua di fusione, larghi anche solo 40 o 50 centimetri ma profondi decine di metri, quasi nascosti tra le "onde" nevose del ghiacciaio. Ricordo perfettamente le parole della guida Tononi: "Se caschi qua dentro sei morto". Ci disse anche che è ancora più pericoloso muoversi sul ghiacciaio dopo le prime nevicate, che possono coprire e nascondere queste trappole mortali con pochi cm di neve. Detto questo, ancora complimenti, un giro a dir poco magnifico, per fortuna è andato tutto bene!!! Però ostia... ::)
Nella foto un inghiottitoio largo circa 80 cm: non si vedeva il fondo...
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Nella foto un inghiottitoio largo circa 80 cm: non si vedeva il fondo...
Sembra comunque piuttosto evidente. Accetto le critiche di buon grado, so che mi prendo i miei rischi e cerco di limitare queste uscite. Non credo che la rifarei da solo.
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Sembra comunque piuttosto evidente. Accetto le critiche di buon grado, so che mi prendo i miei rischi e cerco di limitare queste uscite. Non credo che la rifarei da solo.
guarda non è per criticare... ripeto ammirazione massima e anche un po' di invidia per questi megagirazzi da superman, sarà che io sono fifone ma davvero sul ghiacciaio mi fido poco, e poi quel giro con le guide è stato per me istruttivo... Io non lo farei, poi per carità, cazzate da giovani (e anche da meno giovane ::) ) ne abbiamo fatte tutti, però ostrega... te me fai paura... :)))
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guarda non è per criticare... ripeto ammirazione massima e anche un po' di invidia per questi megagirazzi da superman, sarà che io sono fifone ma davvero sul ghiacciaio mi fido poco, e poi quel giro con le guide è stato per me istruttivo... Io non lo farei, poi per carità, cazzate da giovani (e anche da meno giovane ::) ) ne abbiamo fatte tutti, però ostrega... te me fai paura... :)))
Ma anche fosse una critica è giusto così ;) Non ci trovo nulla di sbagliato. Sono d'accordo con te e lo dice qualsiasi esperto che è pericoloso attraversare ghiacciai da soli. Ho fatto la mia bravata e tutto qua, in quel momento ho pensato fosse giusto così e magari l'ho rischiata. Io probabilmente darei gli stessi consigli ad altri, predicherei bene e razzolerei male. E poi, figurati, non c'è da invidiarmi, ho la fortuna di aver scoperto questa passione in giovane età e ciò mi consente di sfruttare appieno le mie forze :) Vedremo fino a quando riuscirò a togliermi queste soddisfazioni (speriamo il più a lungo possibile ;D )
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Non entro nel merito della sicurezza, ne sapete tutti più di me :) però:
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CHE FOTO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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Complimenti per il giro...veramente infinito...e anche psicologicamente massacrante attraversare a piedi lobbia, mandron e pian di neve che non finiscono mai!
Sulla sicurezza...c'è da dire che quest'anno i ghiacciai sono messi molto meglio che negli anni passati!
Un'informazione: c'era già la sbarra invernale in Val di Genova? A che altezza era chiusa? Che mi interesserebbe andare a fare un giro conoscitivo in Val Folgorida per capire dove scendere sotto la malga con gli sci evitando i salti.
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Sono d'accordissimo con Agh, girare il Pian di Neve da soli è da incoscenti a mio avviso. Si fà tanta demagogia sui morti in montagna e poi si casca su queste cose.
E anche questa volta è andata bene io avrei scritto come titolo!
Chiudendo la critica, che non è la prima volta che glielo dico, il giro è molto remunerativo, mi è interessato molto la prima parte, la seconda la conosco piuttosto bene.
Finalmente sono riuscito grazie ai tuoi scatti a capire l'effettiva fattibilità di un giro che mi ero prefissato e che Nantes mi aveva detto essere fattibile, per tanto grazie :)!!!!!
La giornata, la montagna, il ghiaccio, ti hanno permesso di essere fotografate in uno dei periodi più belli dell'anno (dopo l'inverno/tarda primavera), per quel che riguarda i miei gusti.
Una curiosità, che attrezzatura avevi??
Ramponi e picca, perchè l'imbrago penso che non ti sarebbe servito a nulla giusto?
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non sono nessuno per criticare gli altri ma, avendo ormai una certa età e avendo visto un sacco di disgrazie in montagna, il mio voleva solo essere un richiamo a fare le cose col massimo di coscienza possibile. Di non fare avventatezze inutili insomma. Quando si è giovani si è forti e ci si crede immortali: purtroppo il confine tra una bella, spensierata ed entusiasmante giornata in montagna e la tragedia più cupa può essere molto sottile (vedi ultimo recente incidente sulla Presanella :(
Detto questo, il giro di Trab è a dir poco fantastico, fa il paio sicuramente con quello di Nantes che, qualche anno, fa fece Malga Mare, Cevedale e traversata al Vioz e ritorno a Malga Mare in giornata ;D
Fare questi giri da soli, anche se manca la gioia della condivisione, aggiunge sicuramente un qualcosa in più alla soddisfazione immensa che si prova a fare simili "imprese". Quindi ancora complimenti :)
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cavoli un giro cosi lungo non lo faccio neppure in bici in discesa con il vento a favore :)
anche io quando ero giovane :) ho fatto tante uscite in solitaria in posti pericolosi, sempre andata bene, ma nel momento in cui ti trovi nella m...a rimpiangi di non avere qualcuno li con te.
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CHE FOTO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Grazie :) diciamo che con una giornata così è impossibile fare brutte foto ;D
Complimenti per il giro...veramente infinito...e anche psicologicamente massacrante attraversare a piedi lobbia, mandron e pian di neve che non finiscono mai!
Sulla sicurezza...c'è da dire che quest'anno i ghiacciai sono messi molto meglio che negli anni passati!
Un'informazione: c'era già la sbarra invernale in Val di Genova? A che altezza era chiusa? Che mi interesserebbe andare a fare un giro conoscitivo in Val Folgorida per capire dove scendere sotto la malga con gli sci evitando i salti.
Hai detto bene Lorenzago, fai conto che sui ghiacciai c'è ancora la neve marrone della nevicata "africana" dello scorso inverno, l'ho visto bello sano su in alto :) La sbarra la abbassavano quel giorno, o almeno così mi ha detto il tipo del Rif Bedole, all'altezza di Malga Genova. Per la Folgorida devi farti qualche chilometro a piedi fino a Cascina Muta.
Sono d'accordissimo con Agh, girare il Pian di Neve da soli è da incoscenti a mio avviso. Si fà tanta demagogia sui morti in montagna e poi si casca su queste cose.
E anche questa volta è andata bene io avrei scritto come titolo!
Chiudendo la critica, che non è la prima volta che glielo dico, il giro è molto remunerativo, mi è interessato molto la prima parte, la seconda la conosco piuttosto bene.
Finalmente sono riuscito grazie ai tuoi scatti a capire l'effettiva fattibilità di un giro che mi ero prefissato e che Nantes mi aveva detto essere fattibile, per tanto grazie :)!!!!!
La giornata, la montagna, il ghiaccio, ti hanno permesso di essere fotografate in uno dei periodi più belli dell'anno (dopo l'inverno/tarda primavera), per quel che riguarda i miei gusti.
Una curiosità, che attrezzatura avevi??
Ramponi e picca, perchè l'imbrago penso che non ti sarebbe servito a nulla giusto?
Come attrezzatura ho usato i ramponi, la picca è rimasta sempre sullo zaino
non sono nessuno per criticare gli altri ma, avendo ormai una certa età e avendo visto un sacco di disgrazie in montagna, il mio voleva solo essere un richiamo a fare le cose col massimo di coscienza possibile. Di non fare avventatezze inutili insomma. Quando si è giovani si è forti e ci si crede immortali: purtroppo il confine tra una bella, spensierata ed entusiasmante giornata in montagna e la tragedia più cupa può essere molto sottile (vedi ultimo recente incidente sulla Presanella :(
Detto questo, il giro di Trab è a dir poco fantastico, fa il paio sicuramente con quello di Nantes che, qualche anno, fa fece Malga Mare, Cevedale e traversata al Vioz e ritorno a Malga Mare in giornata ;D
Fare questi giri da soli, anche se manca la gioia della condivisione, aggiunge sicuramente un qualcosa in più alla soddisfazione immensa che si prova a fare simili "imprese". Quindi ancora complimenti :)
Grazie Agh :) Una giornata di così bel tempo andava sfruttata per un giro del genere, lungo ed appagante (ma non credo lo rifarei al di là della sicurezza, troppo sfiancante)
cavoli un giro cosi lungo non lo faccio neppure in bici in discesa con il vento a favore :)
anche io quando ero giovane :) ho fatto tante uscite in solitaria in posti pericolosi, sempre andata bene, ma nel momento in cui ti trovi nella m...a rimpiangi di non avere qualcuno li con te.
Dai per fortuna è andata bene :) L'uscita solitaria è sempre un rischio, hai ragione. (a volte ci piace così :) )
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Il giro di Nantes è molto più superbo di questo giro che cmq ripeto non ha NULLA da togliere a nessuno.
Il giro di Nantes si svolge su una quota media di 3200+... e arriva a 3769 con passaggi esposti in cresta, il giro di Trabuccone invece è più semplice, se non per il pericolo oggettivo del ghiacciaio e del suo attraversamento in solitaria !!!!
Sono daccordo con Agh sul discorso entusiasmo, di cui io in primis ne sono vittima, ma non solo io!!!!
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Il giro di Nantes è molto più superbo di questo giro che cmq ripeto non ha NULLA da togliere a nessuno.
Il giro di Nantes si svolge su una quota media di 3200+... e arriva a 3769 con passaggi esposti in cresta, il giro di Trabuccone invece è più semplice, se non per il pericolo oggettivo del ghiacciaio e del suo attraversamento in solitaria !!!!
Sono daccordo con Agh sul discorso entusiasmo, di cui io in primis ne sono vittima, ma non solo io!!!!
Tranquillo Alan non voglio di certo rivaleggiare con Nantes che ha molti più anni di esperienza di me. Le traversate esposte non mi piacciono (per ora), le difficoltà in genere non le cerco, mi piacciono i ghiacciai, i giri lunghi e questa per ora è la mia passione :) Non sono uno che cerca forzatamente la performance, le più belle emozioni le provo quasi sempre quando salgo sul mio M.Baldo al tramonto con dislivelli sotto i 1000 metri. Ovvio che si prova una certa soddisfazione a leggere le statistiche del logger dopo certi giri, ma ciò che amo è l'ambiente montano, il silenzio, la solitudine, la fotografia. Se poi a questo aggiungo la quota e la performance, tanto meglio :) L'entusiasmo a volte è una fregatura si sa, ma credo che averlo alla nostra età sia un punto a favore. Non penso che, più avanti negli anni, io possa permettermi di stare 3/4 giorni di fila in giro per montagne a macinare dislivelli e km come faccio ora ::) Carpe diem ;D
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Non penso che, più avanti negli anni, io possa permettermi di stare 3/4 giorni di fila in giro per montagne a macinare dislivelli e km come faccio ora ::) Carpe diem ;D
su questo non posso che darti ragione :)
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Una vera impresa Trab, spettacolare e della quale sicuramente ti ricorderai per sempre! :D Complimentissimi davvero, sono senza parole, foto strepitose!
Hai tutta la mia ammirazione e sono certa che in montagna sai bene come muoverti però...ti raccomando lo stesso :)...sei giovane e ci tengo a leggerne ancora tante delle tue splendide relazioni!! ;)
Fortunatamente è andato tutto bene, ma...non rischiare, specie in solitaria. Una tragedia in montagna non riguarda solo il malcapitato, ma sconvolge e a volte distrugge per sempre la vita a famiglie intere, purtroppo lo dico per esperienza vissuta...
Detto questo...le tue foto mi hanno suscitato dei bellissimi ricordi. :) Circa 17/18 anni fa, nel pieno delle nostre forze fisiche, ma sempre come "normali" escursionisti, abbiamo effettuato solo una parte del tuo percorso pernottando al rif. Mandrone (e arrivando agli inizi del ghiacciaio). In camerata è ben difficile dormire, ci siamo alzati prestissimo e abbiamo aspettato l'alba fuori, dopodichè ci siamo incamminati. Ho ancora impresse nella mente e in qualche foto (!) le immagini delle Lobbie alle prime luci del giorno che si riflettevano nel lago...e poi, il rumore delle cascate! Stupendo... :)
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Tranquillo Alan non voglio di certo rivaleggiare con Nantes che ha molti più anni di esperienza di me. Le traversate esposte non mi piacciono (per ora), le difficoltà in genere non le cerco, mi piacciono i ghiacciai, i giri lunghi e questa per ora è la mia passione :) Non sono uno che cerca forzatamente la performance, le più belle emozioni le provo quasi sempre quando salgo sul mio M.Baldo al tramonto con dislivelli sotto i 1000 metri. Ovvio che si prova una certa soddisfazione a leggere le statistiche del logger dopo certi giri, ma ciò che amo è l'ambiente montano, il silenzio, la solitudine, la fotografia. Se poi a questo aggiungo la quota e la performance, tanto meglio :) L'entusiasmo a volte è una fregatura si sa, ma credo che averlo alla nostra età sia un punto a favore. Non penso che, più avanti negli anni, io possa permettermi di stare 3/4 giorni di fila in giro per montagne a macinare dislivelli e km come faccio ora ::) Carpe diem ;D
parli con uno che il carpe diem lo ha come motto!! :)
Sia chiaro, la mia non è una critica, è un modo per dire "Occio, su con le orecchie!!" :)
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Complimenti, un giro così capita poche volte e quando capita non lo scordi più!
non conosco le condizioni del pian di neve ma se è vero che affiorava la neve marrone dello scorso anno, facendo attenzione alle chiazze più chiare avevi una buona indicazione sul percorso più sicuro;
La val Folgorida l'ho percorsa qualche anno fà ma poi dal passo delle Topette sono sceso verso il mattarot, la salita dalla val di Genova è già massacrante in se e proseguire verso l' Addamello richiede una fortissima motivazione. :)
Una giornata splendida sotto tutti i punti di vista!
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Complimenti, un giro così capita poche volte e quando capita non lo scordi più!
non conosco le condizioni del pian di neve ma se è vero che affiorava la neve marrone dello scorso anno, facendo attenzione alle chiazze più chiare avevi una buona indicazione sul percorso più sicuro;
La val Folgorida l'ho percorsa qualche anno fà ma poi dal passo delle Topette sono sceso verso il mattarot, la salita dalla val di Genova è già massacrante in se e proseguire verso l' Addamello richiede una fortissima motivazione. :)
Una giornata splendida sotto tutti i punti di vista!
Concordo con Nantes. Premesso che non è mai indicato andare slegati sul ghiacciaio a piedi, il ghiacciaio dell' Adamello è piuttosto sicuro per conformazione e per condizioni quest'anno. Stando la traccia ai lati del ghiacciaio, è difficile trovare crepacci e considerata la tarda stagione e le differenze cromatiche della neve e la sua evidente durezza, con un po' d'esperienza si vede dove è meglio passare e credo che ormai Trab se ne sia fatta abbastanza, anche perché una delle cose che impari subito inconsciamente è capire se un ghiacciaio ti dà fiducia o meno, se è pericoloso te ne accorgi subito; io di sicuro mi sento più sicuro su un ghiacciaio a fine stagione che su un ghiacciaio con ancora tanta neve (magari non del tutto trasformata) dove affondi col piede, in tarda primavera o estate. Decisamente più pericoloso il tratto che ha percorso Nantes dal Rosole al Palon della Mare, in cambio di pendenza e di solito crepacciato. Unico consiglio che mi sentirei di dare quando si va da soli, senza fare terrorismo, è quello di cercare di andare dove prende il cell. Perché al di la dell'incidente, in cui il cellulare potrebbe essere la differenza tra la vita e la morte e lo dico senza esagerare, se succedesse un imprevisto, metti perdersi o rompere uno scarpone o slogarsi una caviglia, si potrebbe passare parecchio tempo a tirare cancheri.... mettendo in preoccupazione amici e parenti, quando magari è solo un ritardo... anche una radiolina potrebbe evitare tante menate.
Detto questo, invoco il ban! ;D
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Ma anche fosse una critica è giusto così ;) Non ci trovo nulla di sbagliato. Sono d'accordo con te e lo dice qualsiasi esperto che è pericoloso attraversare ghiacciai da soli. Ho fatto la mia bravata e tutto qua, in quel momento ho pensato fosse giusto così e magari l'ho rischiata.
Non puoi essere già' così' saggio ed equilibrato alla tua eta', devi arrabbiarti e sbraitare e ostinarti a dire che avevi ragione :)
Non ho idea di quanto pericoloso sia andare su un ghiacciaio in questa stagione, ti sei beccato i sicuramente giusti ammonimenti...ma alzi la mano chi prima dei trent'anni non ha fatto almeno una volta qualcosa, in una qualche attività', un po' oltre il limite della prudenza. Alla fine siamo tutti dei sopravvissuti. La cosa importante secondo me e' non diventare schiavi dell'adrenalina, non entrare in quella spirale per cui dopo che e' andata alla grande una volta, la volta dopo si osa ancora di più', e poi ancora un po' di più...
Spesso per non essere melenso tralascio di farti i complimenti per le tue 'passeggiate, ma ti leggo e colgo l'occasione per dirti che lasciano sempre senza fiato ed e' una gioia seguirti nelle foto; e' bello vedere il tuo entusiasmo.
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Una curiosità: come mai sei partito da molto più in basso e non invece dal Bedole?
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Non puoi essere già' così' saggio ed equilibrato alla tua eta', devi arrabbiarti e sbraitare e ostinarti a dire che avevi ragione :)
Non ho idea di quanto pericoloso sia andare su un ghiacciaio in questa stagione, ti sei beccato i sicuramente giusti ammonimenti...ma alzi la mano chi prima dei trent'anni non ha fatto almeno una volta qualcosa, in una qualche attività', un po' oltre il limite della prudenza. Alla fine siamo tutti dei sopravvissuti. La cosa importante secondo me e' non diventare schiavi dell'adrenalina, non entrare in quella spirale per cui dopo che e' andata alla grande una volta, la volta dopo si osa ancora di più', e poi ancora un po' di più...
Spesso per non essere melenso tralascio di farti i complimenti per le tue 'passeggiate, ma ti leggo e colgo l'occasione per dirti che lasciano sempre senza fiato ed e' una gioia seguirti nelle foto; e' bello vedere il tuo entusiasmo.
Grazie Man :) Si è vero che si tende a voler alzare l'asticella del rischio anche se ti dirò che oltre non me la sentirei proprio di andare. In questi giorni sto riscoprendo un pò le gite più a portata, tanto di cose belle ce ne sono senza dover cercare forzatamente la quota e le difficoltà :)
Una curiosità: come mai sei partito da molto più in basso e non invece dal Bedole?
L'idea era quella di fare il giro ad anello dal Passo Topete, in ogni caso c'è il divieto da Malga Genova in su e quel giorno chiudevano la sbarra :) diciamo che sono stato molto fortunato a trovare il gestore che mi ha risparmiato 9 km di asfalto notturno ;D