GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino occidentale => Escursioni estive in Trentino => Adamello - Presanella => Topic aperto da: piesospinto - 26/07/2016 22:52
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Era da una decina d'anni che volevo andare a vedere il lago e la vedretta di Lares, ma il notevole dislivello e l'impossibilità di effettuare un percorso ad anello senza montare sul ghiacciaio mi avevano sempre spinto a rinviare la gita.
Poi l'anno scorso ho letto che era stato segnato dalla SAT il percorso che dai Pozzoni, passando per il lago della Busa del Morto, scende fino al lago di Lares. Il weekend del 16-17 luglio presentava le condizioni ideali, tempo stabile e temperature basse, e quindi siamo partiti per questa grande e splendida sgroppata, che provo a raccontare.
Sabato 16
Lasciata l'auto al ponte Rosso in val di Genova, siamo scesi lungo il sentiero delle cascate, trovando subito un primo problema: sentiero della val Siniciaga chiuso per lavori di esbosco. L'ordinanza sindacale parlava però di chiusura lavori antro il 14 maggio quindi, con circospezione data la presenza di cavi sospesi, siamo saliti. Abbiamo così percorso la lunga e sinuosa val Siniciaga, fermandoci a pranzo al laghetto poco sopra i ruderi della baita Altar. Al termine della valle, siamo arrivati al passo Altar, snodo di teleferiche della Guerra, da cui per la prima volta abbiamo visto il rifugio Carè Alto. Visione ingannevole... Il traverso sull'alpe Niscli per raggiungerlo, tra i massi dell'Adamello, ci ha richiesto più di due ore, ma alla fine abbiamo salito gli ultimi gradini del bus del gat fino al rifugio, dove siamo arrivati all'ora di cena.
Un po' più di 1600 metri di dislivello, più o meno 9 ore di percorrenza, incluse le soste.
Ottimo trattamento al rifugio e comodissima la camerata, consigliabile.
Domenica 17
Partiti attorno alle 7, siamo saliti alla sella di Niscli e alla cima dei Pozzoni, dove ci siamo persi tra le vestigia del villaggio Austriaco di Guerra. Scesi al passo dei Pozzoni, abbiamo seguito i chiari e frequenti segnavia tra massi e lingue di neve che ci hanno fatto penare non poco essendo ormai piuttosto inconsistenti. Passati sopra il lago della Busa del Morto, con la sua caratteristica forma a cuore, abbiamo raggiunto la morena sulla sx idrografica della vedretta di Lares, che scorre ormai almeno 50 metri più in basso. Per lunghi tratti non si tratta di una vera morena, ma piuttosto di una dorsale di granito lisciata dal ghiacciaio e ricoperta di massi erratici. Il percorso lungo la morena è stata la vera sorpresa: è disseminato di trincee e postazioni, con alcuni bunker in cemento armato ancora in buono stato di conservazione.
Scesi dalla morena rocciosa, siamo arrivati al punto chiave della gita: l'emissario della vedretta di Lares, che deve essere guadato. Fortunatamente la temperatura bassa e l'ora non tarda (circa mezzogiorno) ci hanno permesso di guadare agevolmente, dopo aver ammonticchiato qualche sasso per creare un paio di piccoli appoggi. Al guado siamo stati raggiunti da un ragazzo che ci ha detto di essere uno dei tracciatori del sentiero, e che si spera a breve la SAT intervenga per tendere almeno un cavo di sicurezza. Ci ha anche detto che in genere in agosto di lì non si passa. L'alternativa è risalire per qualche centinaio di metri per raggiungere la vedretta e attraversare sul ghiacciaio - semplice e piatto, bastano i ramponcini (noi avevamo con noi i ramponi, che evidentemente non ci sono serviti).
Siamo così finalmente arrivati al lago di Lares, con sosta panino, prima di affrontare la terribile discesa in val di Genova (indicata sui cartelli a 4 ore di cammino): spaccagambe nella parte alta, dove però almeno c'è il supporto della vista magnifica sulla Presanella, ancor più spaccagambe sotto la malga Lares, dove in più è a tratti fangosa e piena di rocce e radici umide.
Più o meno 600 metri in salita, 1900 in discesa, 10 ore di percorso, incluse le soste e il vagare tra le postazioni.
Il sentiero Pozzoni - Lares è veramente entusiasmante, e anche tutto il resto del giro è molto bello, tranne l'ultima parte di discesa. Ovviamente da non fare con il bagnato o, peggio, la nebbia!
Qualche foto:
(https://lh3.googleusercontent.com/-bc10b6Z1Xm8/V5eoeLprNsI/AAAAAAAAFh4/E5DBuS7JunAaWFlmUZnwIUJG02tmKBZ-QCCo/s800/c16_33715_valSiniciaga.jpg)
Ricordo dei caduti Austroungarici nei pressi del bait dei Cacciatori
(https://lh3.googleusercontent.com/-e9HBjAXJJVk/V5eofPFi-CI/AAAAAAAAFh8/1u8U1ZcCsvoojGErYXYB8WYv18CZA8tQACCo/s800/c16_33716_valSiniciaga.jpg)
Tutta la zona era percorsa da numerose teleferiche
(https://lh3.googleusercontent.com/--ZDce9jBp7Y/V5eof3YOQSI/AAAAAAAAFiA/bxB4swq50rM6TsIf0CVwXmT2Nv1h2KIeQCCo/s800/c16_33724_valSiniciaga.jpg)
Tantissime genziane in val Siniciaga
(https://lh3.googleusercontent.com/-1gNKPn8sMTA/V5eog9IuBlI/AAAAAAAAFiE/HzGNCn3vyko2AL5gUSAxg1nGUlTEhyFoACCo/s1200/c16_33754_valSiniciaga%2BPanorama.jpg)
Il laghetto nella parte alta della val Siniciaga
(https://lh3.googleusercontent.com/-QvCWFhx8dcM/V5eohtDRFZI/AAAAAAAAFiI/3meoWs_yQ2Euw8GRXS2seGmICHYgB7DwACCo/s800/c16_33774_valSiniciaga.jpg)
Dal passo Altar, la sinuosa val Siniciaga
(https://lh3.googleusercontent.com/-1N6OEINXyxY/V5eoiZ5IkoI/AAAAAAAAFiM/sMlREK17dagHxkCoMireMlRGZzBK9PQvgCCo/s800/c16_33777_valSiniciaga.jpg)
Dall'altra, finalmente si vede il Carè Alto. In primo piano, la partenza delle teleferica per i Pozzoni. Il passo Altar era un importante snodo.
(https://lh3.googleusercontent.com/-P0iKsjwldUo/V5eojEUUW7I/AAAAAAAAFiQ/_78_QRKUsPY1kWtkpBp_uHeiV6R0QyNbQCCo/s800/c16_33782_valSiniciaga.jpg)
Sul lungo traverso dell'alpe Niscli
(https://lh3.googleusercontent.com/-6xJV2rP5Se4/V5eokD_VEsI/AAAAAAAAFiU/wEbSPOZaqk4C1-Nx1zTPTbSdReqdZLLAgCCo/s800/c16_33788_valSiniciaga.jpg)
Il rifugio è ancora lontano, dietro la cresta
(https://lh3.googleusercontent.com/-CeRoY4zFJys/V5eok-oIKiI/AAAAAAAAFiY/bQY2_TCk2Ecr73TWCuzgvQx5NdUi-lMQQCCo/s800/c16_33824_valSiniciaga.jpg)
Ultimo sforzo per salire la scala del bus del Gat
(https://lh3.googleusercontent.com/-Vw_2mO899Cw/V5eol0DcVGI/AAAAAAAAFic/UrsoMsqRrVYp7ENrIKXzZJoMHS1bWRXMACCo/s800/c16_33850_valDiLares.jpg)
La chiesetta russa al mattino
(https://lh3.googleusercontent.com/-rYnjTA4rb5g/V5eom-HfDoI/AAAAAAAAFig/VYPJOthVkbIclN7KOojwq965nsDbKo4qQCCo/s800/c16_33854_valDiLares.jpg)
Riprendiamo la strada percorsa il giorno prima: mulattiera di guerra tra i massi
(https://lh3.googleusercontent.com/-hQjHPI0Ihx4/V5eonsZ_8HI/AAAAAAAAFik/-OI2J30knqM6wWBx0C6HfjDhUlTTXDtPwCCo/s800/c16_33857_valDiLares.jpg)
Si attraversa l'emissario della vedretta di Niscli su un ponte tibetano. Al mattino l'acqua è poca.
(https://lh3.googleusercontent.com/-coSFMjFribs/V5eooF8iEoI/AAAAAAAAFio/u9uAsX2qYu4ZN4ommK_5xQDwRMt9xNsOQCCo/s1200/c16_33874_valDiLares%2BPanorama.jpg)
Dopo una faticosa salita, ai Pozzoni la vista si apre: Carè alto, Folletto, Corno di Cavento, Crozzon di Lares, con i laghi di e Pozzoni e della Busa del Morto
(https://lh3.googleusercontent.com/-CKbE6t-wtqc/V5eoot4QxpI/AAAAAAAAFis/YCMJ3hG8Y9UgpqZ_XWY0TItaWxO9LZnRgCCo/s800/c16_01840_valDiLares.jpg)
Particolare del lago dei Pozzoni ghiacciato
(https://lh3.googleusercontent.com/-YZErt5dWubs/V5eopVvdiuI/AAAAAAAAFiw/k1UXucbtDdkYDpby0h8XgHkqZLBzV-HbgCCo/s800/c16_33898_valDiLares.jpg)
Il caratteristico lago della busa del Morto, a forma di cuore, con sullo sfondo la Presanella
(https://lh3.googleusercontent.com/-ILkEF2wj1CY/V5eoqR01PNI/AAAAAAAAFi0/mOv11R1bucMfg24ANyXb05WhtwuDEE-iQCCo/s800/c16_33904_valDiLares.jpg)
Pozzoni: resti di cucine con vista sul Carè Alto
(https://lh3.googleusercontent.com/-PJbX_PGGTVw/V5eoq7pxeUI/AAAAAAAAFi4/PU9Vavw0t3YeLcrQdrmI4ymL94zWE6oKgCCo/s800/c16_33911_valDiLares.jpg)
Postazioni con vista sulla Presanella
(https://lh3.googleusercontent.com/-zhcLxPygCtE/V5eosAVOouI/AAAAAAAAFi8/wlnPHOFPYskexRLWSvy_StcjlyidDUbqQCCo/s800/c16_33913_valDiLares.jpg)
Bellissimi cuscini fioriti
(https://lh3.googleusercontent.com/-uDpjxXeL9KU/V5eotLOM_qI/AAAAAAAAFjA/bimlWHKvTHYeA2MPO9vXarste_bD9OgdQCCo/s800/c16_33915_valDiLares.jpg)
E qualche residuato
(https://lh3.googleusercontent.com/-b6K3CI0BOUY/V5eottFBr0I/AAAAAAAAFjE/HwnI-ZE1LbAt9wFmCV0hDxsFjo35b6YegCCo/s800/c16_33950_valDiLares.jpg)
Lungo la vedretta di Lares, feritoia di un bunker con vista sul corno di Cavento
(https://lh3.googleusercontent.com/-EdNBXOomkF8/V5eouQY7Q8I/AAAAAAAAFjI/HjgnHDlLxPIQ1R9sHfjHPUpAIGpDVLLvgCCo/s800/c16_33956_valDiLares.jpg)
Altra postazione con vista Presanella
(https://lh3.googleusercontent.com/-eaDJXrhc13g/V5eovR49JcI/AAAAAAAAFjM/MRHkpN_-haYKpTKj8D2A7YRfWINjxKLZgCCo/s800/c16_33958_valDiLares.jpg)
Il lago di Lares ed il laghetto alla base della vedretta di Lares: passaggio chiave della giornata
(https://lh3.googleusercontent.com/-M2IUJB4VGts/V5eowVl6P0I/AAAAAAAAFjQ/ZICjvBweBucvNICaoJjfo34ecnS_CDpEQCCo/s800/c16_01854_valDiLares.jpg)
La parte terminale della vedretta non vede più il lago di Lares
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Si scende per rocce levigate, con vista sul Brenta
(https://lh3.googleusercontent.com/-3lnKLaYldVg/V5eox0R2rDI/AAAAAAAAFjY/b27zA0BFlgwj-dihKZZPFtMEI6SoV-J_QCCo/s1200/c16_33976_valDiLares%2BPanorama.jpg)
Eccoci a metà del guado, la parte più problematica è alle spalle. Corno di Cavento e vedretta di Lares
(https://lh3.googleusercontent.com/-dZ1aDyvBatI/V5eoyqOAdZI/AAAAAAAAFjc/aX7kabBV8B4aVzrU-uhl2Z7RoY1oAx6TQCCo/s800/c16_33985_valDiLares.jpg)
Dall'altra, si risale la gobba granitica lisciata dal ghiacciaio, che ci separa dal lago di Lares. Il percorso è sempre ben tracciato
(https://lh3.googleusercontent.com/--z7DS7eY7J0/V5eozpZWo-I/AAAAAAAAFjg/NtabvF0Htlksfzn6b5qbuZDwocTMPT1mgCCo/s800/c16_33991_valDiLares.jpg)
Vista sul Brenta e sulla zona del guado
(https://lh3.googleusercontent.com/-IiOM2uKD030/V5eo0OBo9wI/AAAAAAAAFjk/dVIQWuMEbNAQMLWe75a3WK7jvo8Vb6USwCCo/s1200/c16_33994_valDiLares%2BPanorama.jpg)
E finalmente, al lago di Lares: Carè Alto, Folletto, Corno di Cavento, Crozzon di Lares e Crozzon del Diavolo
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Giro veramente magnifico vero? :) Io l'ho fatto quando il sentiero non era ancora stato del tutto tracciato, arrivava fino al Lago Busa del Morto e poi ciao :(
Non ho capito infine dove si dovrebbe traversare a monte se il torrente è inguadabile... (io sono passato ma per un pelo)
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Non ho capito infine dove si dovrebbe traversare a monte se il torrente è inguadabile... (io sono passato ma per un pelo)
Si dovrebbe risalire fino alla vedretta e attraversare sul ghiacciaio, arrivando direttamente da monte al lago di Lares. Per questa evenienza avevamo portato i ramponi. Nelle condizioni che c'erano l'altro giorno si sarebbe potuti passare anche senza ramponi, o con i ramponcini antiscivolo.
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Stupendo...complimenti
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Si dovrebbe risalire fino alla vedretta e attraversare sul ghiacciaio, arrivando direttamente da monte al lago di Lares. Per questa evenienza avevamo portato i ramponi. Nelle condizioni che c'erano l'altro giorno si sarebbe potuti passare anche senza ramponi, o con i ramponcini antiscivolo.
ma tu ti fideresti ad attraversare in quella zona, col torrente di sotto? Io no! ;D
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Che bello questo giro :)
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hai per caso la traccia gps dal lago Lares al rifugio Carè Alto?
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hai per caso la traccia gps dal lago Lares al rifugio Carè Alto?
No, mi spiace: non uso tracker o GPS. Se però ti accontenti di un tracciato approssimativo, lo posso fare su Google Earth
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No, mi spiace: non uso tracker o GPS. Se però ti accontenti di un tracciato approssimativo, lo posso fare su Google Earth
no grazie, mi serve proprio la traccia gps. Quando ho fatto io il percorso il sentiero non era ancora tracciato e dal Lago Busa del Morto sono andato su a panza verso Cima Pozzoni, volevo completare la mappatura della traccia su OpenstreetMap...
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Molto bello! Avevo fatto anche io il giro di Agh ed era molto approssimativo il sentiero. Figo il ponte tibetano ;D
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Ho percorso un tratto in comune - dal passo dei Pozzoni alla Val di Genova - il 29/07. Nonostante fosse una giornata caratterizzata da nuvole alternate a sole, e non eccessivamente calda, il guado al termine della vedretta di Lares era sommerso. Quindi piedi a mollo, di poco sopra lo scarpone ma quanto basta :o.
Consiglio comunque per chi non è mai stato in zona, di puntare direttamente al termine della vedretta (l'enorme voragine circolare nel ghiaccio vista da vicino è spettacolare), per fare lì l'attraversamento e arrivare alla punta a monte del lago di Lares. Il sentiero poi costeggia dall'alto il lago, per il panorama vale la pena allungare il percorso.
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Consiglio comunque per chi non è mai stato in zona, di puntare direttamente al termine della vedretta (l'enorme voragine circolare nel ghiaccio vista da vicino è spettacolare), per fare lì l'attraversamento e arrivare alla punta a monte del lago di Lares. Il sentiero poi costeggia dall'alto il lago, per il panorama vale la pena allungare il percorso.
ma è prudente attraversare sulla vedretta? Io non mi fiderei... riguardo l'attraversamento dei due guadi, non conta tanto la giornata nuvolosa quanto il periodo ovvero le temperature medie del periodo che favoriscono o meno lo scioglimento. Chiaro che all'inizio dell'estate la portata è massima. Ora che c'è il sentiero, strano che non mettano qualcosa... Quando l'ho fatto io sono passato a pelo ;D
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Ora che c'è il sentiero, strano che non mettano qualcosa...
Infatti e' in programma di piazzare un ponte tibetano, o almeno un cavo di sicurezza. La cosa e' stata portata all'attenzione della SAT centrale.
Quanto scrive artyom conferma quanto mi aveva detto il ragazzo incontrato al guado, dopo che lo avevamo "addomesticato" con due mucchietti di sassi (il guado, non il ragazzo), cioe' che in piena estate normalmente e' impraticabile. Noi avevamo usufruito del vantaggio di una giornata fresca in modo anomalo per il periodo.
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ma è prudente attraversare sulla vedretta? Io non mi fiderei... riguardo l'attraversamento dei due guadi, non conta tanto la giornata nuvolosa quanto il periodo ovvero le temperature medie del periodo che favoriscono o meno lo scioglimento. Chiaro che all'inizio dell'estate la portata è massima. Ora che c'è il sentiero, strano che non mettano qualcosa... Quando l'ho fatto io sono passato a pelo ;D
Effettivamente non saprei... probabilmente no ;)
Ne avevo percorso solo un breve tratto sopra la lingua terminale un paio di anni fa, arrivando però dal lago di Lares; ma la parte finale della vedretta sarà probabilmente più instabile.
Che spettacolo però gli enormi blocchi di ghiaccio staccatisi dalla massa del ghiacciaio! e che tristezza :'(
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il 26 agosto dello scorso anno sono arrivato dalla val di Genova fino al ghiacciaio del Lares.... lì mi sono dovuto fermare perché la portata d'acqua era gigantesca.... al cordino almeno fino al ginocchio.....è vero che la SAT appena più in basso ha messo un ponte di legno che permette di passare e andare al lago Busa del morto? Grazie mille a chi mi sa rispondere ;)
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la portata del torrente a valle del ghiacciaio può variare parecchio secondo la stagione... Ho saputo che hanno messo una specie di passerella, ma quando ci sono stato io non c'era nulla ma sono riuscito a passare ugualmente, sia pure a pelo.
Ti consiglio di chiedere info aggiornate telefonando al rif. Carè Alto
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Questo l’ho trovato sulla cartina della SAT... 8) 8)
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Apperò... direi che allora non ci dovrebbero essere problemi. Tuttavia una telefonatina al rif. per conferma ulteriore la farei. Sarebbe davvero increscioso arrivare fino al guado e dover tornare indietro...
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Nella scheda del sentiero la SAT scrive questo:
Guadato il torrente (fune e passerella), cosa che nelle giornate estive più calde può diventare problematica, costringendo a risalire fino al fronte della vedretta per attraversare sul ghiaccio, (omissis)
Credo che l'eventuale problema sia l'accesso alla passerella al lato sinistro della foto.
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C’è un video su You tube di un certo Artur che fa il sentiero glaciologico Virgilio Marchetti... prima fa il guado con la fune poi si vede in lontananza la passerella.... comunque poco male se domani è sereno vado da Passi Altar al Passo dei Pozzoni poi giù al lago Busa del morto.... spero di completare il percorso poi vi saprò dire
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Dal Passo dei Pozzoni fino al lago, se non ricordo male, l'ho fatta diversi anni fa in solitaria, è una bella pietraia infame, avrai dai divertirti ;D.... comunque il tuo non è un giro breve e nemmeno banale, buona escursione! :)
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Come vedi la foto del mio Nick name e’ il lago Busa del morto... l ho fotografato l ‘anno scorso da Cima Pozzoni ... c ‘ero andato dal rifugio Carè’ Alto...Mi manca il tragitto da qui al guado della verdetta di Lares... :)
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Così piccola non riesco a distinguerla....ti credo sulla parola... ;D
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Ieri come premesso precedentemente sono partito dalla Val Borzago e al ponte Zucal ho preso il sentiero per il passo Altar.... da qui il traverso che porta prima all’incrocio con il sentiero per il rifugio Carè’ Alto da dove ho deviato per Passo Pozzoni... poco sotto la cima omonima ho dovuto oltrepassare un nevaio antipatico e poi ho seguito il segnavia 214 per il lago di Lares.... nella discesa verso il lago Busa del Morto un altro nevaio ancor più ostico... e dopo un paio di sprofondamenti ho deciso di tornare alla Sella di Niscli e scendere dal rifugio Carè Alto... da qui ho fatto il rientro....Alla mattina la giornata era bellissima.... nel pomeriggio sono scese delle nuvole... l’escursione ha meritato comunque... anche se non sono arrivato dove mi ero previsto
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nella discesa verso il lago Busa del Morto un altro nevaio ancor più ostico... e dopo un paio di sprofondamenti ho deciso di tornare alla Sella di Niscli e scendere dal rifugio Carè Alto... da qui ho fatto il rientro....Alla mattina la giornata era bellissima.... nel pomeriggio sono scese delle nuvole... l’escursione ha meritato comunque... anche se non sono arrivato dove mi ero previsto
hai fatto bene, in effetti vista l'alta quota era prevedibile ci fosse ancora neve, e su quel tipo di percorso tra le grosse pietre è quanto di peggio... Io infatti l'ho fatto a fine agosto, per evitare la piena del torrente da guadare e la rogna dei nevai...
https://girovagandoinmontagna.com/gim/adamello-presanella/(care'-alto)-traversata-lago-lares-cima-pozzoni-2915-lago-pozzoni/msg105117/#msg105117
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Questa mia risposta arriva evidentemente oltre il tempo massimo, ma l'indicazione può comunque tornare utile. Ho fatto il percorso Val Siniciaga, Alpe di Niscli, pernottamento al rifugio Carè Alto, Pozzoni e discesa in Val di Lares i primi giorni di settembre dell'anno scorso. Ho attraversato a guado un primo "ramo" del corso d'acqua che sgorga dalla vedretta di Lares, in un punto attrezzato con una fune (foto), ed un secondo "ramo", più stretto, con il ponticello in legno che avete già visto. Era una giornata di sole, verso mezzogiorno, però credo che la portata del torrente non fosse eccezionale in quanto a settembre l'estensione del ghiacciaio è comunque al minimo. Comunque nel punto più profondo del guado l'acqua (gelida) arrivava al ginocchio.
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Grazie mille ;) @Alborg
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interessante la foto col cavo... acqua ce n'è parecchia però, se è lo stesso punto dove si attraversava una volta. Ricordo che, provenendo dal lago Lares, saltato il primo tratto stretto tra le rocce dove ora c'è la passarella, poi ho attraversato camminando sulle pietre affioranti, quindi senza togliere le scarpe. Ho recuperato due foto dell'epoca (2015) del passaggio com'era
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Credo che per posizionare la fune abbiano scelto un punto dove il letto del torrente è più ampio ma la velocità dell'acqua è ridotta ed il fondo più regolare. Poche decine di metri più a valle il letto si restringe e sono presenti vari sassi affioranti di diverse dimensioni. Ricordo di aver dato una rapida occhiata e di aver valutato che sarebbe stato difficile attraversarlo, ma forse cercando meglio un passaggio l'avrei trovato. Tra l'altro, rispetto ad alcune riprese con la gopro che ho fatto sul posto, direi che la portata è molto maggiore nelle foto del 2015 che quando ci sono passato io.
Riallego una delle tue foto del 2015 con la probabile posizione attuale della fune.
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Dopo essere arrivato al lago di Lares mi sono avvicinato al ghiacciaio.... purtroppo dopo aver passato la passerella in legno a livello della fune in metallo il guado era impraticabile.... il ghiacciaio che si scioglie all’inverosimile ha gonfiato il fiume e la profondità era dai 50 agli 80 centimetri.... :-\
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Credo non sia il periodo giusto in piena estate per fare il guado, quando lo scioglimento è massimo... o ci si va in primavera avanzata (con presenza però sicura di neve vista la quota) oppure in autunno