Posto un giretto effettuato a fine estate in una zona poco conosciuta del gruppo Presanella.
Si parcheggia ad Ossana, e si segue il sentiero 216 seguendo le indicazioni per la Val Piana sopra la chiesa del paese.
Si sale attraverso il bosco quindi, in prossimità della cappella votiva di S. Antonio, si prendono a destra le indicazioni per la Malga del Dosso (sent. 204).
Con una comoda strada forestale e sentiero che permette di accorciare il percorso, sempre segnalato e previsto sulla strada forestale, si sale a tornanti nel bosco di larici e abeti.
Raggiunto il pascolo della malga Dosso (1680 m), il panorama si apre e spazia verso nord sulla Val di Peio e sulla catena del Boai estendendosi fin al Passo del Tonale. Poco oltre l’alpeggio (possibilità di comodo bivacco) si continua a sinistra e, superato un dosso, si incontra la deviazione con le indicazioni per il Lago di Barco.
Ora il percorso si snoda sul crinale della montagna in un bel bosco di larici, ricco di rododendri e mirtilli. Con un sentiero dapprima pianeggiante e poi in leggera discesa, si perviene in una conca paludosa ormai intorbata dove un tempo vi era la presenza di specchi lacustri. La si attraversa e seguendo le indicazioni si entra nuovamente nel bosco di larici e ontani e con sentiero sempre in costante salita, tra colorate macchie di rododendro si raggiunge il piccolo baito in legno posto sullo sponda Nord del Lago di Barco (1904 m)
Dal lago di Barco, si segue il SV segnalato 205 Lago Piccolo - Bochet de l’Omet.
Il sentiero costeggia in leggera salita il lago sulla sponda sinistra inerpicandosi per balze tra un bel bosco di radi larici con presenza nella parte superiore da ontani e salici nani. Superata la fascia vegetazionale si continua per ripidi dossi erbosi e macereti sino ad incontrare l’ultimo balzo di rocce dove in una minuscola conca è posto il caratteristico Lago Piccolo (2313 m)
Passato il lago, solo una freccia da la direzione da tenere per raggiungere il passo Bochet, si risale per massi e detriti senza una traccia particolare fino a portarsi nei pressi di un canale, non visibile dal basso, dove si intravede la traccia di salita per giungere infine alla forcella Bochet de l’Omet (2600m).
Dal valico, posto sulla cresta NE di cima Palù, inizia la discesa, non facile, lungo un canalone in gran parte erboso e quindi scivoloso in caso di umidità, fino a giungere in val di Bon, nei pressi del baito Venezia, con il lago ormai ridotto a palude;
da qui si riprende il sentiero 216 che, passando per il baito di Bon dapprima, poi per il rifugio Val Piana scende per il fitto bosco e ritorna ad Ossana.