Appena passato metà settembre,decido di avventurarmi in questa gita. E' abbastanza presto quando parto dal Ristorante Valpiana,poco sopra Ossana,è la prima volta che passo in queste zone,sto veramente rivalutando molto la Val di Sole nel suo insieme,in senso positivo ovviamente. Ho letto attentamente il precedente topic di AGH a riguardo e chiesto delucidazioni sul sentiero dopo aver letto le sue vicissitudini. Il sentiero dopo un primo pezzo iniziale pianeggiante tra varie aree pic-nic,sale dolcemente nel bosco,sempre a fianco il torrente che ci accompagna col suo fragore,finalmente,dopo circa un'ora,la valle si apre,sono in una bella pianura con un corso d'acqua largo che scende tranquillo e circondato da varie cime,è la Val di Bon,dove salendo,sulla mia sinistra,scende la Val Coldura.
Ancora in Valpiana sul ponte che supera il rio
Mentre salgo uno sguardo alle mie spalle,in basso la Valpiana
Val di Bon
Continuo la mia salita e poco sopra alla Val di Bon,raggiungo il notevole Stalon di Bon,la curiosità mi spinge a guardarlo anche all'interno,veramente molto bello,curato ed accogliente,fontana d'acqua adiacente,numerosa scorta di legna già tagliata,fornesela,tavolo,8 invitanti posti letto,dietro,seminascosto,ho notato un generatore di corrente,non so se funzionante,l'ho notato perché ho visto dei cavi da 220V ed un faretto. Superato quest'ultima salita,spiano un po',per poi riprendere a alzarsi,sento ma non vedo l'acqua che scorre sotto i grossi sassi,sono in un punto in cui la vallata è molto stretta poi quando approdo al lago Venezia,un'incantevole apertura mi ammalia.
A pochi passi dal lago Venezia
L'autunno è alle porte...
Quando sono al lago osservo a lungo l'ertissimo canalone con in cima il Passo Montanel,già qui qualche pensiero me lo crea,dentro di me incomincio un po' a "menarmela",ascoltato il suggerimento di AGH ho preso con me anche i ramponi,ciò mi da un po' più di sicurezza...
Eccolo! Passo Montanel,visto dal lago
Dal lago Venezia l'escursione ha per me una svolta significativa,cioè il sentiero,già un piccolo assaggio c'era stato prima di pervenire al lago,è su rocce di medie-grosse dimensioni,bisogna rimanere veramente concentrati,non sono concesse distrazioni,diciamo che ti "lavora" ai fianchi,parecchio estenuante,poi era parecchio umido visto che la notte precedente un lungo temporale aveva imperversato in valle e non solo.
Il lago Venezia oramai gran parte "palude"
Sull'ultimo pendio impegnativo
Un camoscio che mi ha osservato per molto tempo
Raggiunto il bivacco ammiro il gran panorama e firmato il libro di vetta proprio sotto a quella di AGH,decido dopo breve pausa di riprendere il cammino in direzione del Passo Montanel,traversone infinito ed ingannevole,da sotto sembra molto più vicino,ma così non è! Completamente fuori sentiero riprendo da dove avevo smesso e cioè massi instabili su cui camminare e/o saltellare,diversi dossi da affrontare e quando supero uno di questi incontro un branco di circa una quarantina di camosci che appena mi vedono si dileguano rapidamente
Il principio della "ravanata"
Passo Scarpaco a dx,in basso a sx il lago Venezia
Poco dopo il bivacco la via per il Passo dei Topografi
Bivacco Jack Canali,2485mt
Sono quasi arrivato sotto al Passo,cercando di rimanere il più alto possibile,ho pure indossato i ramponi,soprattutto per l'ultimo tratto sull'erba,ma, forse per la lunga e logorante ravanata sui sassi,la prospettiva di scendere ancora sui sassi appena scollinato,sono molto titubante,stanco,impacciato ed inadeguato,repentinamente decido di girarmi e tornare indietro ben conscio di quello che mi attende,veramente una stramenata eterna,pazienza!
Lungo il sentiero ho trovato i notissimi "Fungo del cacciatore"
La vista dal parcheggio con zoomata
Giro comunque molto bello,avrei,ovviamente,voluto fare il giro ad anello,"copiando" l'escursione di AGH,gita e sentiero assolutamente non banali,anche se il dislivello può trarre in inganno,sui 1300mt circa,vallate favolose,10 ore escluse soste.
