GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino occidentale => Escursioni estive in Trentino => Alpi di Ledro - Brento / Casale => Topic aperto da: AGH - 02/04/2015 17:39
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Val di Concei e Val di Ledro visti dalla cima del Monte Corno
L’idea era di tentare un’altra traversata in Val di Ledro, sul filo dei 1800 metri su versanti a sud e quindi, in teoria, fattibili senza incontrare troppa neve. Partiamo speranzosi ma con animo esplorativo e consci di fare un tentativo. Pacheggiamo l’auto poco sopra Pieve di Ledro a quota circa 800 metri, dove parte il sentiero 456.
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Vista verso M. Tremalzo
Mettiamo i ramponcini nello zaino e seguiamo lungamente la traccia nel bosco, segnata un po’ precariamente, fino all’incantevole località di S. Martino a quota 1228 con una caratteristica chiesetta posta su una panoramica sella erbosa, con bellissima vista sulla Valle di Concei. Vediamo la notevole corona di cime ancora zeppe di neve, dal Cadria a Gaverdina al Tofino.
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L'incantevole Chiesetta di S. Martino
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Splendido esemplare di abete rosso
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La chiesetta di S. Martino con il Monte Corno sullo sfondo
Raggiungiamo il Bochet de la Spinera, una specie di sella, quindi prendiamo il sentiero 456 B, che però, stando al GPS del cello, non corrisponde affatto alla traccia segnata sulla carta. Anche i segni spariscono. Insistiamo sulla traccia e raggiunta una dorsale boscosa ritroviamo i cartelli SAT. Il sentiero ora si impenna dirigendosi sotto alte pareti di roccia, apparentemente insuperabili.
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Salita verso il Monte Corno
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Le foto dei fiori sono di Signo
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Sotto i roccioni verticali della dorsale del Monte Corno
La traccia ora svolta verso NE fino ad una selletta, dove il sentiero percorre il lato nord e qui cominciano i dolori. Almeno un metro di neve tra i mughi, per fortuna ci sono delle vecchie tracce che ci aiutano, altrimenti sarebbe stato impossibile trovare la via.
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La rampa verso la sella per il Monte Corno; il canalino d'inizio per la traversata del sentiero Pellegrini
Con una discreta ravanata nella neve, a tratti portante e a tratti no, in circa mezzora arriviamo finalmente alla cima del Monte Corno 1732, una specie di terrazzino con vista mozzafiato sulla Val di Ledro e il lago omonimo. Qui dopo quasi 1000 metri di dislivello ci fermiamo per sosta pranzo e per decidere sul da farsi. A vista la traversata, in parte attrezzata e che prende il nome di Sentiero Mora Pellegrini, pare molto “brutta”, un saliscendi micidiale tra pilastri di roccia ma soprattutto tra mugare zeppe di neve.
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Cima Monte Corno col Lago di Ledro
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Sguardo verso la traversata, per stavolta lasciamo perdere, troppa neve
Dopo pranzo torniamo alla forcelletta dove inizia la traversata e incontriamo un tizio, uno “scarponauta” di Mantova, che ha tentato di passare ma, raggiunta la prima elevazione, ha dovuto tornare indietro con le pive nel sacco. Troppa neve ma soprattutto senza alcuna traccia. Con questa ferale notizia, e avendo già assaggiato la ravanata nevosa alla cima del M. Corno, decidiamo di abbandonare: inutile tentare senza un traccia, si sarebbe rischiato un micidiale quanto inutile infognamento. Pazienza, torneremo in altra occasione.
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Torniamo a valle
Torniamo alla bocca di Spinera e cerchiamo il fantomatico sentiero sulla Kompass che scende verso sud. Non esiste nulla. Neppure sulla Trekkart. Sospettiamo che il sentiero sia altrove, quindi scendiamo un po’ per il 456 e lo troviamo circa 1 km più a valle, grazie al quale possiamo scendere per il bosco ripido senza difficoltà fino a raggiungere la forestale che sale dalla Val Prubegno.
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Bello scorcio sul Lago di Ledro rientrando per la Val Pubregno
Con un lunghissimo rientro con un eterno traversone di 6 km, e con qualche tornante di inaspettata salita, torniamo alla macchina chiudendo l’anello. In complesso bel giro in zona ignota, la gita l’abbiamo salvata con la spettacolare vista dal M. Corno sul Lago di Ledro. Per la traversata completa ci sarà altra occasione. Dislivello circa 950 m, sviluppo 16 km.
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Il percorso
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da boscaiolo...bello quell abete rosso...peccato che mi tocchi tagliarli :'(
belle foto...la val di ledro l ho sempre girata dall altra parte...bei posti cmq
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Bei posti, in particolare la chiesetta molto caratteristica. Bravi! :)
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Bei posti, in particolare la chiesetta molto caratteristica. Bravi! :)
grazie, ma qualcuno ha mai fatto la traversata al Caset? Com'è? So che ci sono dei tratti attrezzati, ma è davvero indispensabile il set da ferrata? Per esempio a Cima Rocca sul senter dele Laste c'erano i cartelli, ma francamente mi sono sembrati eccessivi
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Fatta diverse volte, anche con neve. Dipende dalle condizioni...se ci fosse ghiaccio un paio di tratti...vedi quello iniziale dal lato Corno...possono risultare più sicuri con cordino. Altrimenti i passaggi direi che sono banali, poi tutto è soggettivo, un pò esposti qua e là ma niente di che, peraltro sempre brevi e frammentati. Dalla foto direi che la neve può dare fastidio per la quantità semmai alla fine dei tratti attrezzati, cioè verso il Caset, dove lo sprofondare nei mughi innevati ti accoppa se la neve è molle (già capitato l'anno scorso).
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Ma il tipo che ha provato diceva che senza tracce era impossibile capire dove era il sentiero
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Diciamo che se la neve è tanta i passaggi nei mughi sono coperti e quindi di difficile individuazione. Ma se la neve è tanta è anche difficile che ti trovi lì, in quanto anche la parte bassa risulterebbe di disagevole transito. Tra l'altro, sulla parte dopo la forcella e fino alla cresta che si collega al Caset parlare di sentiero è fuorviante. Direi che è più una leggera traccetta interrotta da tratti su qualche roccetta o liste di zolle qua e là servite da cordino. Cmq la neve che si vede nella foto secondo me è poca e non dovrebbe dare problemi di orientamento.
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Cmq la neve che si vede nella foto secondo me è poca e non dovrebbe dare problemi di orientamento.
forse se già conosci il percorso :) Il tizio che ha provato diceva comunque che c'era troppa neve quindi abbiamo rinunciato a ragione veduta e ci siamo messi il cuore in pace :)
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Incuriosito da questo report (grazie AGH) sono andato a fare la cresta Caset - Corno, partendo da malga Cita.
Ho seguito questa bella descrizione:
http://www.lagodigardaescursioni.it/ferrate-lago-garda/mora-pellegrini/escursione.html (http://www.lagodigardaescursioni.it/ferrate-lago-garda/mora-pellegrini/escursione.html)
Giornata metereologicamente discreta, stupenda fioritura a tutte le quote.
La denominazione "via ferrata" direi che è eccessiva; sentiero attrezzato mi sembra più corretto. Ci sono un paio di fessuroni inclinati/colatoi/canaloni di misto roccia/pietrisco in cui si scende di qualche decina di metri con il cavo e alcune staffe. Non sono esposti, quindi non danno problemi. Va prestata più attenzione su qualche traverso di costoni ripidi.
Se è venuta qualche foto (data la luce non felice) la posto.
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Buono a sapersi grazie :)