Spezziamo il viaggio di rientro scendendo in Val di Ledro per un’escursione saltata fuori per caso lo scorso autunno, Cima d’Oro sentiero austro-ungarico.
Lasciata l’auto a Mezzolago, cartina alla mano, percorriamo la via principale del paese. Siamo subito avvicinati da un ragazzo che ci spiega perfettamente i due percorsi per raggiungere Dromaè, che non è la nostra meta, ma va bene lo stesso, scopriremo poi che alla Malga Dromaè oggi c’è gran festa.
Raggiunto un casotto (acqua) con due posti auto (ma sono riusciti a metterne qualcuna in più!!!
), ci troviamo davanti a un bivio, la strada asfaltata, nonché percorso più lungo va a sx, noi prendiamo a dx, breve tratto in cemento poi sentiero, il percorso più breve. La scelta si rivela azzeccata perché quello lungo, almeno oggi, è aperto al traffico
, solitamente non so. Il sentiero è segnato da una T blu. Lo seguiamo fino al punto che svolta in piano a dx, qui lo abbandoniamo per proseguire con il sentiero CAI che raggiunge Fienili Dromaè, dove scopriamo della grande festa!
Svoltiamo a dx fino a incrociare il sentiero per Cima d’Oro. Il sentiero fino al punto panoramico dell’Osservatorio (croce) segue una ripida trincea entrando anche in una breve galleria che va risalita tramite una ripida gradinata e sempre tramite ripidi gradoni si raggiunge il punto panoramico, oggi preso d’assalto per la foto panoramica sul lago di Ledro.
Abbandoniamo l’idea di raggiungerlo
e proseguiamo per la cima, ometto. Davanti a noi vediamo l’intera cresta che percorreremo per raggiungere cima Parì.
Da cima d’Oro seguiamo l’ampia cresta fino a P.so Dromaè. La prosecuzione per quanto non crei incertezze perché rimane sempre in cresta, è ora indicata da paletti di legno verniciati di rosso
.
Saliamo quindi a Cima Sclapa, qualche sali scendi e arriviamo a Cima Parì.
Breve sosta, la sosta pranzo, preferiamo spostarla a Malga Saval. Scendiamo quindi a Bocca di Saval, stiamo per proseguire per la malga quando vediamo un’altra croce raggiungibile velocemente e dove non c’è nessuno. Saliamo quindi a Cima Caret e qui facciamo la nostra comoda sosta.
Scendiamo ora a Malga Saval, nella speranza di trovare acqua che comincia a scarseggiare, purtroppo però, essendo ancora chiusa, non c’è nulla.
Riprendiamo la discesa fino a P.so di Cocca, dove si trova il bivio per Pieve di Ledro, dove saremmo dovuti scendere. Troviamo però un’altra indicazione “Acqua de droghe-Mezzolago”. Il sentiero non è bollato ma la traccia è evidente e sulla cartina c’è una traccetta nera. Se c’è tutto ci risparmierebbe almeno un’oretta e forse più di discesa. Decidiamo di provare ma prima saliamo quest’ultima cimetta.
Il sentiero per Mezzolago scende stretto e ripido, in principio a tornanti poi in linea retta, gli alberi tornano utili per aggrapparsi!
Raggiunta la fonte, secca,
il sentiero migliora, si fa più largo e meno ripido. Alla fonte fare attenzione, ci sono innumerevoli tracce, ma, su un albero c’è il cartello per Mezzolago. La discesa si fa quindi più comoda. Arriviamo alla strada asfaltata, dove troviamo auto posteggiate in ogni cantone, la festa a Malga Dromaè deve essere veramente un grande evento qui in valle!!!
Bellissimo anello, facile e panoramico!
Dati GPS: Dislivello 1657 m– 16,90 km