Autore Topic: M. Corno, la montagna invisibile  (Letto 12572 volte)

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Offline gabi

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M. Corno, la montagna invisibile
« il: 16/10/2013 00:48 »
Escursione di domenica 13 ottobre 2013


L’ultima nevicata birichina mi spinge a cambiare i  programmi ottobrini.
Da tempo avevo in serbo un giro in Val di Ledro e la scelta è caduta  facilmente sul M. Corno,  noto per il magnifico panorama sull’intera valle, sulla Catena del Baldo, dal Nozzòlo a Cima Parì,  sull’ Adamello,…
Il meteo non prometteva  una grande giornata ma pur di fare una sgambata andavano bene anche le nubi  ;D.
Ho trovato nebbia da quota 1300 m circa e per buona parte della giornata ho camminato con visibilità scarsissima  :(. Ho raggiunto la montagna invisibile seguendo i cartelli Sat, ma solo all’ultimo momento ho visto la croce di vetta. Dalla Cima panorama nullo.
Questo il preambolo, veniamo ora ai fatti.


A Molina di Ledro, lascio la S.S. 240 e costeggio  la riva sinistra (sud) del Lago di Ledro, svoltando poi per la località Pur. Oltrepasso l’Hotel Maroni e proseguo ancora per poco lungo la valle del Pian del Pur, lasciando l’auto in un ampio parcheggio (q. 690 circa, poco meno di 3 km da Molina di Ledro).



M.Corno avvolto dalle nubi



Parcheggio (q. 690 circa)


Per stradina asfaltata, in breve arrivo a Malga Cita (q. 747)









Malga Cita


Da lì prendo il segnavia  457B che,  in direzione sud, mi porta alla fatiscente Malga Corno (q. 1183). La salita in mezzo al bosco è tranquilla, senza grandi strappi. Presto attenzione al fogliame bagnato che rende abbastanza scivoloso il terreno.




Malga Corno (q. 1183 m).


Poco sopra la malga, incrocio il segnavia 457 che sale da Passo Nota/Passo Prà della Rosa e lo seguo verso ovest per raggiungere Malga Tremalzo di Molina.




Salendo verso Malga Tremalzo di Molina




Gli scarsi panorami della salita





Salendo di quota, la visibilità cala sempre più. Spero tanto che sia una cosa momentanea e che a breve arrivi qualche timida schiarita. Povera illusa! Da così a peggio. Non mi dò per vinta, unica parola d’ordine: seguire scrupolosamente la segnaletica e i segni Sat dal momento che non conosco la zona,  non c’è anima viva in giro e c’è già un po’ di neve intorno ai 1400 m. A poco a poco il bosco dirada e tra le nebbie intravedo Malga Tremalzo di Molina.
Poco sotto la malga vedo improvvisamente delle tracce umane.  All’inizio sono contenta perché penso che qualche locale abbia raggiunto la malga ravanando. Non scendo nei dettagli ma erano le “impronte”di cacciatori che, dopo la nevicata, avevano fatto caccia alla selezione e avevano messo in freezer un camoscio (ferito, inseguito e finito parecchie centinaia di metri dopo).




Nelle vicinanze di Malga Tremalzo






Stallone










Malga Tremalzo di Molina (1542 m)




Arrivata alla malga  bevo del tè caldo e faccio il punto della situazione. La visibilità è pessima, ci sono 10 cm di neve e mi chiedo se valga la pena avanzare. Mi convinco che la giornata non migliorerà affatto. Prendo un po’ di tempo e girovago intorno alla malga, seguendo delle evidenti tracce rosse di un animale ferito.




In una rara schiarita, s’intravede il Lago di Ledro


Nel mio giretto riesco a vedere anche una simpatica viperetta.




Fauna locale



Alla fine decido di andare avanti. I segni della Sat sono nascosti dalla neve.  Salgo verso Bochet dei Albi  e procedo lungo la Val Bella (bella o brutta non si vede niente). Mi calo verso una radura con una pozza d’acqua (q. 1580 o giù di lì).




Radura con specchio d'acqua




Guardo la cartina e vedo che,  prendendo una traccia nel bosco in direzione nord-ovest, potrei evitare di perdere quota. Non voglio scendere a 1300 m per poi risalire a 1600. Appena mi allontano dalla pozza d’acqua, ricompaiono delle tracce umane. Escursionisti? Non mi faccio tanti problemi e le seguo. S’inoltrano nel bosco e,  passando in leggera salita vicino ad un capanno per la caccia, arrivano ad un tornante della strada che sale dal Rif. Garibaldi. Ecco da dove partono i cacciatori per arrivare a Malga Tremalzo.
Prendendo la direzione nord (segn. 456B), in breve sono a Bocca Casèt (1603 m), dove vedo alcune reti per la cattura degli uccelli. Tiro un sospiro quando leggo questo cartello













La Bocca Casèt  è un po’ un crocevia: una stradina (direzione est)  scende a Malga Giù, una  porta ad una casa, un’altra a Malga Casèt (direzione nord) e l’ultima va verso Cima Casèt (cartelli segnalano che proseguendo sulla forestale, s’incontra il sentiero attrezzato Moro-Pellegrini).
Peccato per la pessima giornata perché i panorami e il percorso sono molto belli (stando al “si dice”). Il percorso su dorsale, da Bocca Casèt al M.Corno, passa fra bocchette e pinnacoli raggirando dei cucuzzoli e cambiando versante. I punti più delicati sono attrezzati con funi metalliche. Ci sono anche due canalini franosi e umidi ma facilmente percorribili. La vista sul Lago di Ledro dovrebbe essere superlativa, meteo permettendo.




Verso Cima Casèt













Raggiungo Cima Casèt senza accorgermi, solo l’altimetro mi dice che sono a quota  1748 e vado avanti verso M.Corno.




Sul sentiero Mora e Pellegrini
























Lago di Ledro





Ancora sul sentiero attrezzato Moro-Pellegrini




Verso la sella di quota 1650 m




Finito il bel sentierino attrezzato, mi calo alla sella di quota 1650 e prendo la traccia evidente e ben segnalata  che in breve mi porta alla croce di vetta. Non vedo niente  :( e dopo un po’ prendo la via del ritorno.




M.Corno (1730 m)



Scendo alla sella  e da lì alla Bochet di Spinèra (1347 m), dove incrocio il segn. 456 che in falso piano va verso Malga Giù. Prima della malga devio per la chiesetta di S. Anna e per Ca de Mez (1244 m). Quest’ultima è una costruzione ben tenuta, dove ci si può fermare. Ci sono 2 grandi stanze arredate, una bella tettoia e c’è disponibilità d’acqua. I locali sono aperti a tutti ma è fatto divieto di bivacco notturno (come recita un cartello all’ingresso).








S.Anna e Ca de Mez





S.Anna




Ca de Mez



Dalla casa, prendo un sentierino in mezzo al bosco che si raccorda più tardi con il 419 (Val Scaglia). Arrivo ad una sbarra dove comincia una stradina che conduce rapidamente a Malga Cita.




Malga Cita



Qui chiudo l’annello aperto al mattino  :). L’auto dista a meno di un chilometro,  che raggiungo su stradina asfaltata.



Cartina: Alto Garda e Ledro, Kompass 690
Dislivello: 1000 m circa più numerosi sali-scendi sulla cresta da Bocca Casèt alla vetta.
Distanza: 20 km circa (che possono essere ridotti scegliendo percorsi alternativi)
Nota dolente: tanta nebbia
Bel giro ad anello da rifare con il bel tempo  :P.




Traccia


































Offline AGH

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Re:M. Corno, la montagna invisibile
« Risposta #1 il: 16/10/2013 07:20 »
Ti direi "bel giro" se si fosse visto qualcosa :p A me non piace andare sui monti senza vedere nulla, quando è brutto preferisco stare a bassa quota. Comunque complimenti per la tenacia, sembra un bel giro, ora ti tocca però tornare a documentare il resto :p

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Offline edel

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Re:M. Corno, la montagna invisibile
« Risposta #2 il: 16/10/2013 14:12 »

Il meteo non prometteva  una grande giornata ma pur di fare una sgambata andavano bene anche le nubi  ;D.
Nota dolente: tanta nebbia
Bel giro ad anello da rifare con il bel tempo  :P.

Un grande giro!  peccato davvero per la scarsa visibilità...deve essere un itinerario molto bello a vedere dalle foto... e che offe panorami grandiosi! Luoghi che mi sono del tutto sconosciuti .
Brava Gaby!  :)  e complimenti per la determinazione a proseguire nonostante la nebbia!   
Magari poter trovare sempre il meteo favorevole, sarebbe bello! E' un ottimo motivo però per ripetere l'escursione! è quello che mi dico sempre quando trovo quelle giornate... ;)


Offline SPIDI

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Re:M. Corno, la montagna invisibile
« Risposta #3 il: 16/10/2013 20:08 »
Bel giro come sempre  :) 
Mi sa che anno un po esagerato nel attrezzare il 456 b  ::)
Qualche anno fa c' erano solo due spezzoni di corda nei punti franosi ed erano più che sufficienti  :) Non mi sembrava fosse cosi esposto e pericoloso !
 
Bisogna andare dove pochi sono andati per vedere   
ciò che pochi hanno visto

Offline gabi

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Re:M. Corno, la montagna invisibile
« Risposta #4 il: 16/10/2013 22:20 »
Ti direi "bel giro" se si fosse visto qualcosa :p A me non piace andare sui monti senza vedere nulla, quando è brutto preferisco stare a bassa quota. Comunque complimenti per la tenacia, sembra un bel giro, ora ti tocca però tornare a documentare il resto :p
Va bene, come pegno, rifarò il giro con il bel tempo  :).
Non so cosa intenda tu “per basse quote”. Tutto è relativo, non ti sembra?
Certo non ho trovato una buona giornata ma le previsioni non erano così brutte. Per le camminate collinari, ho tutto l’inverno a disposizione  ;).
Vedi poi che non volevo fare un reportage fotografico. Ho solo relazionato un giro, per dare uno spunto ad altre persone di conoscere la zona.
Per ora ti devi accontentare di questa foto

http://360.vallediledro.com/pano21_L.htm

P.S. Non tanto tempo fa ti sei beccato una bella lavata e allora non fare prediche  ;D

Offline gabi

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Re:M. Corno, la montagna invisibile
« Risposta #5 il: 16/10/2013 22:24 »
Un grande giro!  peccato davvero per la scarsa visibilità...deve essere un itinerario molto bello a vedere dalle foto... e che offe panorami grandiosi! Luoghi che mi sono del tutto sconosciuti .
Brava Gaby!  :)  e complimenti per la determinazione a proseguire nonostante la nebbia!   
Magari poter trovare sempre il meteo favorevole, sarebbe bello! E' un ottimo motivo però per ripetere l'escursione! è quello che mi dico sempre quando trovo quelle giornate... ;)

Grazie Edel, i tuoi interventi sono sempre gentili e garbati  :). Per il meteo, non sempre ci sono le condizioni ottimali e questo  è un motivo in più per tornare (magari facendo qualche variante). Sia mai che rimanga a casa solo perché non c’è il sole  :P.
Certo non mi aspettavo di trovare nebbia, altrimenti non avrei fatto strada per andare a fare una sgambata.
Speravo in una schiarita ma non è arrivata. Almeno sono riuscita a fare un giro ad anello. Ora conosco il tipo di percorso, la prossima volta andrà meglio con i panorami  :D

Bel giro come sempre  :) 
Mi sa che anno un po esagerato nel attrezzare il 456 b  ::)
Qualche anno fa c' erano solo due spezzoni di corda nei punti franosi ed erano più che sufficienti  :) Non mi sembrava fosse cosi esposto e pericoloso !
 

Ciao Spidi, pensa che questo giro me l’avevi consigliato tu lo scorso anno. Poi era rimasto lì tra le escursioni da fare  :).
Al di là del meteo, il giro mi è piaciuto. Non ho visto niente? Vabbè anche le ciambelle non escono sempre con il buco, la prossima volta andrà meglio.
Con riguardo al sentiero attrezzato Moro e Pellegrini  è molto facile. Ci sono delle corde che permettono certi passaggi in sicurezza. Se qualcuno ha un po’ di timore, basta percorrere il sentiero in senso opposto, in modo da fare in salita i due canalini franosi e umidicci.


Offline gabi

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Re:M. Corno, la montagna invisibile
« Risposta #6 il: 26/10/2013 23:56 »
...ora ti tocca però tornare a documentare il resto
Sono tornata a documentare il giro  :). Questa volta ho incontrato anche una comitiva della Repubblica Ceca con 6-7 bambini. Non ho visto nessun animale, ho sentito solo degli spari di cacciatori  >:(.
Il giro è lo stesso dell’altra volta  ;). Per il rientro però ho voluto cambiare strada: da Bochet di Spinèra (m 1347) sono scesa alla chiesetta di S.Martino (segn.456) e da lì giù per la Val di Maria. Arrivata alla località Roccolo (m. 750, poco lontano da Pieve di Ledro), per strada asfaltata (non è passata nessuna macchina), sono tornata all’auto (3 km circa)  :P. Ecco alcune foto




M.Corno (m 1730)




Malga Cita (m 747)




M.Cocca, M.Tomeabru, M.Caret e Cima Parì (a dx)




Tra i rami s'intravede il Lago di Ledro (nei pressi di Malga Tremalzo)




Malga Tremalzo di Molina (m 1542)




Cima Parì, Cima Sclapa e Cima d'Oro





Malga Tremalzo di Molina




Salendo a Bochet dei Albi (m 1690)




Carè Alto da Bochet dei Albi




Corno Spezzato (1858)





Cima Casèt e M.Corno




Radura di quota 1530 (proseguendo si scende a "La Pertica")




Bocca Casèt (m 1603)




Verso Cima Casèt




Malga Giù (m 1269)




Tiarno di Sotto




Particolare (subito dopo la fine della prima corda)
























Val di Concei e le sue vette




Sul sentiero Mora-Pellegrini




M.Corno




Dalla vetta v/Val di Concei





Lago di Ledro









Il Carè Alto fa un'apparizione fugace poi torna a nascondersi tra le nubi





Scendendo (M.Corno alle spalle)




S.Martino (m 1228)













Offline trabuccone

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Re:M. Corno, la montagna invisibile
« Risposta #7 il: 27/10/2013 00:42 »
Brava Gabi! Bisogna dire che così il giro ha tutto un altro aspetto! Che colori  :D
per sempre oppressi da desiderio e ambizione c'e' una fame non ancora soddisfatta,
i nostri occhi stanchi ancora vagano all'orizzonte sebbene abbiamo percorso questa strada così tante volte

Offline edel

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Re:M. Corno, la montagna invisibile
« Risposta #8 il: 27/10/2013 09:57 »
Sono tornata a documentare il giro  :).


Che meraviglia di panorami e contrasti di colori!! :D  Spettacolare la vista dalla vetta...
Ne è valsa proprio la pena rifare il giro!   Complimenti per le splendide foto!  :)

Offline gabi

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Re:M. Corno, la montagna invisibile
« Risposta #9 il: 27/10/2013 11:26 »
Bisogna dire che così il giro ha tutto un altro aspetto! Che colori  :D
Che meraviglia di panorami e contrasti di colori!! :D  Spettacolare la vista dalla vetta...
Ne è valsa proprio la pena rifare il giro! 
Grazie  :).
Penso che l’autunno sia il periodo migliore per questo giro: d’estate fa troppo caldo (le quote sono bassine) e le foglie degli alberi impediscono di vedere qualcosa prima dei 1500-1600 m, quando il bosco dirada. Ieri ho trovato una bella giornatina con temperature piacevolissime (inversione termica).
Il panorama dalla vetta è magnifico  :D. Se la giornata fosse stata più limpida avrei visto anche la punta settentrionale del Lago di Garda e il M. Re di Castello. 
Dai, per questa volta mi posso accontentare  :P.



Offline kobang

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Re:M. Corno, la montagna invisibile
« Risposta #10 il: 27/10/2013 21:26 »
Che bel giro!
Zone che non conosco,ma le foto invogliano ad una gita!

Offline Pistacchio

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Re:M. Corno, la montagna invisibile
« Risposta #11 il: 27/10/2013 22:13 »
Apperò, beh così rende decisamente di più!

Offline gabi

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Re:M. Corno, la montagna invisibile
« Risposta #12 il: 27/10/2013 23:07 »
Apperò, beh così rende decisamente di più!
Hai proprio ragione Pista, con il sole è tutta un'altra cosa  :D

Che bel giro!
Zone che non conosco,ma le foto invogliano ad una gita!
Sì Kobang, il posto merita una visita  :)
Ho scoperto la zona del Lago di Ledro solo lo scorso anno. Ci sono tanti bei  giri da fare (senza grandi dislivelli e per tutti i gusti).
In questo periodo ho apprezzato i fantastici colori dorati dei boschi e dei prati, la tranquillità e soprattutto la vista del lago che mi ha accompagnata da Malga Tremalzo fino alla fine dell'escursione.




Poco sopra la località Roccolo in Val di Maria

Offline Oma

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Re:M. Corno, la montagna invisibile
« Risposta #13 il: 28/10/2013 00:02 »
Brava Gabi, era già bello il primo reportage, quest'ultimo è splendido!  :D
Non conosco assolutamente la zona, un po' fuori mano per noi trevisani però ... mai dire mai!
Ciao!  :)

Offline gabi

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Re:M. Corno, la montagna invisibile
« Risposta #14 il: 28/10/2013 18:41 »
Brava Gabi, era già bello il primo reportage, quest'ultimo è splendido!  :D
Non conosco assolutamente la zona, un po' fuori mano per noi trevisani però ... mai dire mai!
Ciao!  :)
Grazie Oma  :), fuori stagione e con pochi turisti in giro, la zona è molto piacevole.
Per te è decisamente  fuori mano ma se capitasse di fermarti nell’Alto Garda, potresti arrivare facilmente a Molina di Ledro (dista solo 12 km da Riva). Ciao  ;)
« Ultima modifica: 28/10/2013 19:34 da gabi »